Via Francigena

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Pista ciclabile e ostello per i pellegrini, il futuro della Francigena passa da Felegara

Una pista ciclabile per percorrere in sicurezza il tracciato, un ostello per i pellegrini con 25 posti letto, un museo dedicato alla Francigena. Felegara, frazione del comune di Medesano, è pronta a scommettere sul turismo lento grazie alla realizzazione di importanti opere.

La sinergia tra pubblico e privato trasformerà questa piccola realtà in provincia di Parma in un punto tappa importante della Francigena in Emilia Romagna.

L’opera di ristrutturazione che coinvolgerà la Casa Torre e la Casa Colonica, è stata presentata venerdì 18 gennaio nel Teatro parrocchiale “G. Corradi” dall’amministrazione comunale di Medesano (soggetto promotore dell’iniziativa), con il sindaco Riccardo Ghidini, il vicesindaco Michele Giovanelli insieme al parroco di Felegara, Don Enzo Salati e gli architetti Giacomo Bersanelli e Filippo Turchi di Draftarch. Tra le autorità presenti: la consigliera regionale Barbara Lori, la vicepresidente della Fondazione Cariparma, Anna Mazzucchi e il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi.

Il nuovo polo di servizi integrati sulla Francigena è frutto dell’impegno e del contributo di enti pubblici e privati insieme alle aziende del territorio che hanno creduto nel progetto. L’investimento, pari a 1.239.600 euro, si suddivide in tre stralci. Il primo step riguarda la realizzazione di un tratto di quasi 2 km di pista ciclabile.

Questa parte di pista ciclabile metterà in sicurezza un tratto del tracciato da località Carnevala a Felegara che i pellegrini percorrono nel territorio di Medesano. I lavori sono iniziati il 14 gennaio – spiega il vicesindaco Michele GiovanelliI fondi che probabilmente arriveranno dal Governo ci permetteranno di realizzare un ulteriore tratto di pista ciclabile”.

Il secondo step di lavori si occuperà della realizzazione dell’ostello nella Casa Colonica di proprietà della parrocchia. “Qui i pellegrini potranno trovare un punto tappa importante. I posti letti saranno 25 e l’ostello sarà avanzato anche dal punto di vista delle strumentazioni tecnologiche – conferma il vicesindaco – ci sarà un bando pubblico per la gestione. A fronte della convenzione ventennale sottoscritta con la parrocchia, le opere che realizzeremo saranno in carico al Comune per vent’anni. Contiamo di far iniziare i lavori per la fine della primavera”.

L’opera riqualificherà anche la Casa Torre, bene architettonico storico e culturale di Felegara: “Avremo aule didattiche, laboratori ed un museo dedicato alla Francigena e ad al maestro Adolfo Tanzi, figura molto importante per la comunità” aggiunge Giovanelli.

Un grande progetto per una piccola comunità che punta all’opportunità turistica offerta dalla Francigena. Oltre al contributo a carico dell’amministrazione di 428 mila euro, l’opera di ristrutturazione verrà realizzata grazie alle somme erogate dalla Regione Emilia Romagna con i Fondi europei POR-FESR pari a 452 mila euro, il sostegno straordinario da parte di Fondazione Cariparma con 230 mila euro, il contributo di 50 mila euro della Diocesi di Parma e la partecipazione diretta del territorio. Sei aziende felegaresi (Socomec, New House, Pietro Montecchi, Acmi, Vergalli Acciai e Tecsal) contribuiranno alla copertura finanziaria con un importo pari a 79 mila euro.

Per promuovere il turismo a Medesano dobbiamo puntare sulla Francigena e sulla ricchezze enogastronomiche – conferma il vicesindaco – la Francigena è un bene straordinario e va valorizzata, il pellegrino potrà fermarsi a Felegara trovare un bel punto tappa. Siamo molto contenti, parliamo di un progetto che ha mosso i primi passi nel 2015, adesso che c’è la copertura economica possiamo finalmente realizzarlo. Il forum in programma il 2 febbraio a Monteriggioni sarà un’occasione per condividere questa importante opera”.

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Fissata la data della prossima assemblea AEVF: il 14 giugno a Besançon

Cresce in modo esponenziale l’interesse per la Via Francigena nelle tre regioni francesi attraversate dall’itinerario. 

Aumento dei comuni e dipartimenti aderenti all’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), coinvolgimento delle associazioni di camminatori, rafforzamento della sede di Champlitte con una nuova figura professionale operativa, animazione sui territori con eventi culturali, accordo con la Féderation Française de la Randonnée Pedestre (FFRP), il progetto di una nuova guida per i camminatori, la segnaletica lungo il percorso. In questo contesto dinamico e partecipato si svolgerà l’Assemblea primaverile AEVF, prevista il 14 giugno a Besançon.

Lunedì 21 gennaio si è svolta una giornata di intenso lavoro a Besançon (Regione Bourgogne-Franche-Comté) che ospiterà il prossimo Francigena day del 14 giugno: oltre all’assemblea dei soci sono previsti seminari, eventi culturali e camminate che accompagneranno il lungo weekend e si inseriscono nel primo salone nazionale francese Sport e Natura di Besançon, città “crossroads” di itinerari a piedi, in bicicletta, in canoa e a cavallo. 

Il presidente AEVF Massimo Tedeschi, la vice presidente Martine Gautheron, il direttore Luca Bruschi e la nuova responsabile dello sviluppo della Via Francigena in Francia Leslie Maussang hanno incontrato i rappresentanti istituzionali di Comune, Comunità di Agglomerazione Grand Besançon (CAGB) e Regione Bourgogne-Franche-Comté. Tre incontri di preparazione della prossima assemblea generale AEVF e un’occasione importante per condividere lo sviluppo di progettualità della Via Francigena in territorio francese. Particolare interesse ha suscitato il progetto di inserimento della Via Francigena nel patrimonio UNESCO in considerazione anche che la città è capofila della rete dei siti fortificati Vauban inseriti nel 2008 nel patrimonio UNESCO.

La delegazione AEVF, accompagnata dal sindaco di Montfaucon, Pierre Contoz, ha consegnato al sindaco di Besançon Jean-Louis Fousseret, in qualità di presidente della CAGB, copia della certificazione della Via Francigena del 2004 quale “Grande Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” in occasione della adesione della Comunità di Agglomerazione all’Associazione Europea. Presente all’incontro anche Jean-Yves Pralon, vice presidente del Grand Besançon e delegato per la Cultura, Turismo e Sport.

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Un tour in cammino e una nuova sfida, la Via Francigena di Jack Jaselli e Andrea Devicenzi

Un cantante in cammino con la sua chitarra, un atleta paralimpico pronto a scoprire il Belpaese. Due progetti diversi lungo la stessa via che unisce Canterbury a Roma. Jack Jaselli e Andrea Devicenzi saranno i protagonisti di due viaggi all’insegna della lentezza lungo la Via Francigena in Italia.

Il cammino di Jack e Andrea è simbolicamente iniziato venerdì 17 gennaio a Fidenza, ai piedi della Cattedrale. I due “ambasciatori” della Francigena, sono stati accolti dallo staff dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) con il presidente Massimo Tedeschi e il direttore Luca Bruschi, insieme ad Alberto Pugnetti di Radio Francigena che ha organizzato l’incontro.

Credenziali, foto di rito e interviste: ormai tutto è pronto. Jack Jaselli, 38enne chitarrista milanese, inizierà il suo cammino ad aprile. Un mese a passo lento con la chitarra sulle spalle da Pavia a Roma, 34 tappe di un tour a piedi con soste “live” per raccontare il suo quarto album (il primo interamente in italiano): “Torno a casa”.

“Sarà un tour a piedi che mi permetterà di essere un cantastorie, come nella migliore tradizione dei miei predecessori cantautori e, allo stesso tempo, una persona che si mette all’ascolto di quello che succederà on the road – racconta Jack Jaselli nell’intervista di Luca Bruschi ai microfoni di Radio Francigena – da oggi anche io ho la mia credenziale e quindi ufficialmente sono stato investito di questa responsabilità”.

La videointervista a Jack Jaselli

Dopo l’esperienza da La Verna a Roma dell’anno scorso, il 45enne e mental coach Andrea Devicenzi torna in cammino per una nuova sfida, questa volta sulla Via Francigena. L’atleta paralimpico di ciclismo e triathlon percorrerà la parte italiana dell’itinerario europeo.

“L’avventura partirà il 14 marzo dal Gran San Bernardo verso Roma con una modalità di 4/5 giorni al mese – conferma Andrea nella video intervista a Radio Francigena – Mi sono innamorato dei cammini durante un’avventura in Perù e sono alla continua ricerca di me stesso per condividere la mia storia. C’è un mondo meraviglioso e mi piace conoscere il mio straordinario Paese”.

La videointervista a Andrea Devicenzi

Due avventure, due storie in cammino che saranno raccontate sui social dai protagonisti insieme a Radio Francigena e all’Associazione Europea delle Vie Francigene. #Staytuned

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“Io e la Via Francigena”, il questionario di Terre di Mezzo rivolto ai camminatori

Terre di Mezzo editore ha avviato una raccolta dati sui camminatori in Italia per capire e raccontare chi sono oggi i principali protagonisti delle Vie e i Cammini.

Tra i percorsi proposti c’è anche la Via Francigena. In collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AVEF), è possibile contribuire alla raccolta dati compilando il questionario dedicato a camminatori della Via Francigena a questo link: questionario Francigena

I primi dati raccolti, verranno resi pubblici in occasione di Fa’ la cosa giusta, la fiera in programma a Milano dall’8 al 10 marzo. “I dati saranno messi a disposizione di tutti e in particolare delle associazioni che curano i cammini e delle istituzioni – informa Terre di Mezzo – e serviranno a tutelare sempre più il grande patrimonio di Vie che si sta sviluppando in Italia” .

Questionari analoghi verranno contemporaneamente proposti attraverso le pagine Facebook per gli altri cammini italiani. E’ possibile compilare più di un questionario. Oltre alla Via Francigena, sarà possibile condividere la propria esperienza sul Cammino di San Benedetto, la Via di Francesco e Di qui passò Francesco, Via degli Dei – Appennino Slow, Magna Via Francigena con Cammini francigeni siciliani e Italia coast to coast.

 

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Francigena Cammini Europa, ritorna il Forum a Monteriggioni

Ritorna a Monteriggioni l’appuntamento con il Forum “Comuni in Cammino”. La sesta edizione, in programma venerdì 1 e sabato 2 febbraio, presso il complesso monumentale di Abbadia Isola, è dedicata al tema “Francigena-Cammini-Europa“.

L’appuntamento, organizzato dal Comune di Monteriggioni in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e con il patrocinio della Regione Toscana, sarà una nuova occasione di incontro tra i rappresentanti dei Cammini Europei e dei territori attraversati dagli itinerari.

L’evento, consentirà di fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto di candidatura “Francigena Patrimonio UNESCO” e sullo stato dell’arte del cammino con i piccoli grandi Comuni protagonisti, le associazioni ed esperienze a confronto tra le Regioni. La dimensione europea della Francigena e dei cammini sarà testimoniata dalla partecipazione di Stefano Dominioni, Segretario Esecutivo, Accordo Parziale Allargato sugli itinerari culturali del Consiglio d’Europa presente all’evento insieme all’europarlamentare Silvia Costa.

Dopo la giornata di venerdì 1° febbraio, riservata all’Ufficio di Presidenza AEVF, i lavori del Forum inizieranno ufficialmente sabato 2 febbraio alle ore 9.30 con i saluti istituzionali. A dare il via agli interventi saranno Raffaella Senesi, sindaco del Comune di Monteriggioni; Stefano Ciuoffo, assessore al Turismo della Regione Toscana; Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana e Massimo Tedeschi, presidente AEVF.

Durante la mattinata di lavori verrà presentata anche la progettualità AEVF e il bilancio della collaborazione con Trenitalia, rappresentata da Gianluca Scarpellini, direttore della Direzione Regionale Toscana – Trenitalia Spa.

Ai lavori si alterneranno diversi momenti culturali, a partire dalla presentazione dei finalisti della seconda edizione del premio letterario dedicato alla Via Francigena “Intanto parto” ideato da Betti editore. Durante il forum, inoltre, verrà consegnato il Premio “Sigerico”, riconoscimento che il Comune di Monteriggioni assegnerà, per il secondo anno, a personalità che si sono distinte nella valorizzazione e nella promozione della Via Francigena.

Nel pomeriggio di sabato, spazio al Festival Europeo delle Vie Francigene, con il direttore Sandro Polci che coordinerà l’intervento, e con la premiazione delle iniziative più creative della scorsa edizione. Il Forum sarà seguito interamente da Radio Francigena.

(Scarica la locandina e il programma in allegato)

Comunicato stampa congiunto AEVF/Comune di Monteriggioni

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Pacchetto soci 2019, i vantaggi per i membri AEVF

E’ disponibile online il pacchetto soci 2019 dell‘Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). L’opuscolo, consultabile nella sezione “Chi siamo” alla voce “Come associarsi” sul sito ufficiale, illustra i servizi messi a disposizione degli enti soci per lo sviluppo della Via Francigena e dei suoi territori.

Aderire alla rete AEVF significa infatti poter usufruire di numerosi vantaggi. Ad oggi sono 146 i membri ordinari che fanno parte della rete dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, réseau porteur del Consiglio d’Europa e unico organismo abilitato alla valorizzazione dell’itinerario culturale francigeno a livello europeo.

Come associarsi: possono essere membri di AEVF, i Comuni, le Province, le Regioni, i GAL (Gruppi di Azione Locale) e le Comunità Montane italiane nonché tutte le entità pubbliche costituite conformemente alle leggi dei vari Stati di appartenenza e sulla base dei principi istituiti dall’Unione Europea.

I vantaggi dei soci AEVF: il pacchetto soci, comprende importanti strumenti e dà accesso a utili risorse per la promozione internazionale dell’itinerario. Dal rapporto diretto con le istituzioni europee ai bandi, dalla formazione e consulenza ai progetti di promozione dei territori: AEVF assiste e facilita le relazioni tra gli enti mettendo a disposizione dei soci una solida capacità di progettazione nazionale ed europea.

Progettualità ma anche attività di comunicazione al servizio dei soci. Attraverso il portale multilingue delle Vie Francigene con news ed eventi, i canali social, la rivista “Via Francigena ad the European Cultural Routes” e l’App per smartphone, AEVF garantisce la visibilità su tutti gli strumenti di comunicazione associativi.

Tra i vantaggi per i soci AEVF, c’è la possibilità di ricevere, su richiesta, la fornitura delle credenziali ufficiali, brochure promozionali, la guida ufficiale “La Via Francigena, 1000 km a piedi dal Gran San Bernardo a Roma” edita da Terre di Mezzo (in italiano, inglese e francese) e l’oggettistica a marchio AEVF. A partire dal 2019 è inoltre disponibile, a prezzi agevolati, la nuova cartina ufficiale della Francigena con format grafico omogeneo su tutta la Via europea.

Tanti progetti e servizi per lo sviluppo dell’itinerario europeo, perché la Via Francigena cammina e cresce con i soci AEVF.

– Per ulteriori informazioni consulta e scarica il pacchetto soci 2019 online.

– Per approfondimenti su come associarsi, cliccare qui.

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Ristorum, il gusto della Francigena

Accogliere i pellegrini e i turisti della Francigena con i prodotti tipici del territorio. E’ la filosofia alla base di “Ristorum“, il format dei punti ristoro ideato da Andrea Ceragioli in Toscana. L’imprenditore, originario di Camaiore, ha deciso di scommettere sul patrimonio enogastronomico locale dando vita ad un progetto che ha abbracciato il turismo slow della Francigena.

“Ristorum” è oggi una realtà in espansione. Partito da un sito internet, “Ristorum” si è presto concretizzato in un primo punto ristoro nato nel 2016 nella frazione di Camaiore, a Montemagno ed è stato poi replicato nel centro storico di Camaiore, a Pietrasanta, a Viareggio e a Forte dei Marmi (quest’ultimo locale è aperto nel periodo estivo).

Dal dolce al salato, dai vini ai liquori: l’offerta di Ristorum è un viaggio nella tradizione del territorio, nella genuinità degli ingredienti in un ambiente caratteristico che “ristora” cuore e palato. “Prima di Ristorum mi occupavo di tutt’altro dal punto di vista lavorativo – spiega Ceragioli – volevo dare una mano alle micro aziende che stavano chiudendo per la crisi e ho aperto un sito online per aiutarle. Poco dopo ho deciso di aprire anche punto ristoro reale dove far assaggiare questi prodotti e, quando ho conosciuto la Francigena, ho subito visto un’ulteriore opportunità. Ho fatto richiesta di utilizzo del logo ufficiale del pellegrino all’Associazione Europea delle Vie Francigene e ho puntato sui prodotti con il logo “Ristorum – Via Francigena”.

Cosa offre il Ristorum?Offriamo l’accoglienza ai pellegrini e un’offerta di piatti dedicati con gli ingredienti di stagione. Chi viene al Ristorum trova un menù particolare e di qualità – conferma l’ideatore – vini, liquori, birre artigianali, zafferano, formaggi, insaccati, marmellate e dolci tipici: collaboriamo con oltre un centinaio di produttori della Toscana. E poi ci mettiamo le nostre idee. Per esempio c’è il “Fico della Francigena”, realizzato con le piantagioni di fico lungo il cammino, abbiamo anche fatto uno snack con la castagna bollita sotto vuoto che dà molta energia ai pellegrini. Infine serviamo una linea di vini dedicata agli alberghi, ai ristoranti lungo il percorso”.

Dall’enogastronomia ai gadget: Andrea Ceragioli ha scommesso anche sul merchandising della Francigena con il “Pellegrino shop”. Il progetto, appena decollato, vanta tre punti vendita a Viareggio, Pietrasanta e Pisa, dove turisti e pellegrini possono acquistare i prodotti e l’oggettistica dedicata, compresa la vera croce del pellegrino riprodotta dalla Zecca di Lucca.

La Via Francigena mi ha fatto conoscere molte persone, mi ha aperto un mondo che non conoscevo. – conclude Ceragioli – Nei miei locali sono arrivati pellegrini da ogni parte del mondo. Quello del turismo lento è sicuramente un settore in crescita e rappresenta un’opportunità per il territorio. Noi siamo in espansione e siamo disponibili ad aprire in franchising nuovi punti vendita, sviluppando anche il progetto “Pellegrino shop” lungo il percorso. E’ possibile trovare tutte le informazioni sul nostro sito internet: https://ristorum.com/

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La Compagnia dei Cammini sulla Via Francigena

Diffondere la cultura del camminare, muoversi per ritrovare il contatto con se stessi e il mondo, nell’ottica di un turismo responsabile. La Compagnia dei Cammini è uno dei riferimenti più importanti per le esperienze di viaggio lento in Italia e nell’area Mediterranea.

Viaggi a piedi, cammini di pace, viaggi in barca a vela o insieme ad un asino, camminate di meditazione (Deep Walking): il programma della Compagnia dei Cammini è vario e guarda anche alla Via Francigena. L’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa fa parte delle proposte inserite nel catalogo viaggi della Compagnia. Una serie di esperienze, all’insegna della lentezza visibili anche nella sezioneViaggi ed escursioni” del portale ufficiale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

Il lavoro sulla Francigena ci interessa perché crediamo in tutti i cammini. Come associazione, cerchiamo di valorizzare anche alcuni itinerari più piccoli (come il sentiero Spallanzani, la via Cretese) e stiamo cercando di fare una rete dei cammini minori. Ci fa piacere collaborare con AEVF perché la Via Francigena diventerà sempre più importante” conferma Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini.

Come si muove la Compagnia dei Cammini sulla Francigena? “Essendo un cammino “maggiore”, spesso, i camminatori, si muovono in autonomia, amano sperimentare da soli. Noi la percorriamo a tratti, regolarmente, con i nostri gruppi e secondo il nostro stile, cercando di mantenere uno spirito da viandante, con letture, approfondimenti culturali. Vivendo il cammino come un’esperienza interiore”.

Escursioni, viaggi ma anche eventi. Diffondere la cultura dei cammini è la mission di Luca Gianotti, tra i fondatori della Compagnia dei Cammini, l’associazione nata nel 2010 dopo l’esperienza de “La Boscaglia”. Guida ambientale escursionistica, autore di diverse pubblicazioni dedicate al cammino (come L’arte del camminare – Ediciclo, 2011), ideatore di nuovi itinerari (come il Cammino dei Briganti tra Abruzzo e Lazio), Gianotti ha fatto della lentezza una filosofia di vita.

La gratitudine del mio lavoro è quando, come guida, dopo una settimana di cammino vedo le persone trasformate. E’ bello vedere i risultati concreti del cammino sui volti dei camminatori – spiega il coordinatore della Compagnia dei Cammini – è questo che mi muove e voglio condividere. La nostra missione, è quella di diffondere la cultura dei cammini e siamo animati da questo spirito. Insieme a Luigi Nacci (scrittore, giornalista e guida escursionistica ndr), stiamo studiando per il futuro un nuova sferzata di cultura e novità nel mondo dei cammini. Il tempo che rimane libero, infatti, lo dedichiamo a creare eventi, iniziative e momenti di incontro. Ne siamo stati un po’ i precursori. Ricordo il primo Festival a Berceto tanti anni fa, segnò un po’ l’inizio della cultura dei cammini in Italia”.

Nel 2018, la Compagnia dei cammini ha organizzato 158 proposte di viaggio. Che tipo di esperienza vive chi partecipa alle vostre escursioni?:

Dal punto di vista dell’accoglienza ci sono diverse possibilità. In generale, evitiamo i luoghi prettamente turistici e prediligiamo il rapporto con la piccola realtà del posto, l’incontro vero con le persone. – spiega Gianotti – Facciamo dei cammini in tenda, cammini dove si dorme all’aperto vicino agli ulivi dei pastori della Sardegna. Esperienze che ti fanno contribuire a mantenere viva una cultura antica come la pastorizia. Tornando alla Francigena, alterniamo due tipologie di ospitalità: una volta in un convento, una volta in un B&b, un po’ per per questioni organizzative e poi perché è bello avere due visioni diverse. – conclude Gianotti – A seconda dei viaggi, costruiamo un’ospitalità comunque sempre attenta ai valori. Anche l’accoglienza deve essere prima di tutto un’esperienza”.

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Una nuova risorsa per la promozione della Via Francigena in Francia

Il 2019 a Champlitte inizia con l’arrivo di una nuova collaboratrice a supporto delle attività dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) in Francia

Il rinnovo della convenzione fra il comune di Champlitte e l’AEVF per il biennio 2019/2020, prevede l’assunzione di una nuova figura professionale part time operante a Champlitte impegnata su più fronti: promozione, progetti europei, comunicazione in lingua, aggiornamento  delle strutture di accoglienza, stimolo all’adesione ad AEVF di Enti territoriali francesi che a fine 2018 sono già arrivati a 17 comuni.

La figura professionale è stata individuata a seguito di bando europeo al quale hanno partecipato oltre 40 persone con alti profili. E’ stata selezionata Leslie Maussang che già ha una buona conoscenza del mondo della Via Francigena e competenze in ambito di turismo culturale. A questo, si aggiunge tanta passione ed entusiasmo per il nuovo lavoro in squadra con AEVF.

Appassionata di viaggi, dopo aver terminato gli studi in architettura e turismo, Leslie è partita per l’Australia dove ha trascorso 10 mesi. Dopo questa importante esperienza, Leslie ha lavorato presso l’ufficio turistico di Champlitte e qui ha conosciuto la Via Francigena attraverso la realizzazione di alcuni progetti, compresa una guida del cammino in Haute-Saône per i pellegrini. Nel 2017 si è occupata della gestione di un museo rurale. “Oggi una nuova sfida mi aspetta – afferma Lesleie – lavorare su scala europea è molto stimolante e sono felice di prendere parte allo sviluppo della Via Francigena“.

A Leslie, gli auguri di buon lavoro dallo staff AEVF.

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Diventare Ospitaliere Volontario, i corsi in Italia

Il cammino non finisce a Santiago ma continua nella vita di tutti i giorni” scrive Paulo Coelho. Una volta rientrati a casa, voler restituire quanto ricevuto in cammino diventa un desiderio nel cuore del pellegrino. C’’è un modo per farlo: diventando ospitalieri volontari.

Il gruppo di Accoglienza Pellegrina, ramo italiano degli Hospitaleros Voluntarios (Federazione spagnola Amici del Cammino di Santiago), anche quest’anno organizza i corsi per diventare ospitalieri volontari. Per la prima volta, a marzo, il weekend di formazione si svolgerà anche ad Acquapendente, in provincia di Viterbo, in uno dei luoghi simbolo dell’accoglienza a donativo lungo la Via Francigena: la Casa di Lazzaro.

Sul sito ufficiale www.caminosantiago.org sono state pubblicate le date e le città di svolgimento dei corsi. In Italia, si partirà da Vercelli. L’ospitale Sancti Eusebi, nella cittadina piemontese, ospiterà il primo incontro in programma dal 22 al 24 febbraio. Seguirà il weekend ad Acquapendente, presso la Casa di Lazzaro, dall’8 al 10 marzo e infine in Toscana. La Casa del Pellegrino a Valpromaro, in provincia di Lucca, ospiterà il corso dal 26 al 28 aprile 2019. Da nord a sud, fino in Sicilia. Dal 3 al 5 maggio, a Trecastagni in provincia di Catania, ci sarà la seconda edizione del corso.

Accoglienza Pellegrina invierà dei formatori in Sicilia per fare un corso dedicato agli ospitalieri volontari. In questo caso l’organizzazione è gestita dall’associazione Ultreya Pedara mentre Accoglienza Pellegrina si occupa solo della parte di formazione – conferma Roberta Gallina, referente comunicazione Accoglienza Pellegrina – Vercelli, Valpromaro e Acquapendente sono le sedi “storiche” dove prestiamo servizio come ospitalieri volontari e dove organizziamo i corsi – precisa – quest’anno tra l’altro saremo presenti come volontari anche presso l’ospitale a donativo di Lamporo, in provincia di Vercelli, crocevia per i pellegrini diretti e in arrivo da Santiago”.

Chi è l’ospitaliere volontario? Con il servizio di volontariato, gli ospitalieri accolgono i pellegrini negli ostelli che operano a donativo e collaborano alla diffusione dei contenuti artistici, culturali e spirituali dei cammini. In particolare, il gruppo Accoglienza Pellegrina è costituito da volontari che si sono prefissati di salvaguardare l’ospitalità tradizionale sul Cammino di Santiago, sulla Via Francigena e altri cammini.

“La premessa indispensabile è quella di aver fatto almeno un cammino – informa Roberta Gallina – è fondamentale aver vissuto la dimensione dell’accoglienza del cammino. Il nostro obiettivo è trasmettere i valori dell’accoglienza a donativo, dove ognuno dona quello che può e conta la voglia di fare. Può sembrare facile essere un ospitaliere ma richiede un percorso interiore. Non si stratta solo di accogliere i pellegrini e sistemare la casa, ma anche stare con loro, condividere alcuni momenti, come la preparazione della cena tutti insieme o dare anche solo un abbraccio”.

Al termine dei corso di preparazione, i futuri ospitalieri, in base alla disponibilità del loro tempo libero, potranno svolgere il servizio gratuito di accoglienza nelle strutture a donativo in Italia, lungo la Francigena o in Spagna per i pellegrini del Cammino di Santiago. I corsi di formazione sono a numero chiuso: massimo 25 persone. 

Per informazioni e iscrizioni, inviare una mail a: accoglienzapellegrina.corsi@gmail.com. Info su Facebook: gruppo “Ospitalieri Volontari di Accoglienza Pellegrina”, pagina “Accoglienza Pellegrina”. Per le iscrizioni al corso in Sicilia, contattare la referente Lisa Schillaci: ultreyapedara@gmail.com.

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