Via Francigena

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Il mio Cammino, di Bruno Valentini

Riflessione del Sindaco di Monteriggioni sul rapporto tra il Cammino di Santiago e la Via Francigena.

Sono stato sul Cammino di Santiago. Dopo aver sbirciato il Cammino da turista, ho voluto provarlo da moderno pellegrino.

Il tragitto che abbiamo scelto, io ed i miei due compagni di strada, sono stati gli ultimi 350km. Bruno, Massimo e Sergio sono partiti nel pomeriggio del 31 maggio da Leon, con tre mountain bike prese in affitto, arrivando in Plaza del Obradoiro nella mattina del 5 giugno.

Quel giorno stesso non credevamo ai nostri orecchi quando siamo stati citati ( insieme agli altri pellegrini, distinti per provenienza e per nazionalità) dal prete che officiava la messa nella cattedrale di Santiago. Non credevamo ai nostri occhi quando sulle nostre teste un incensiere gigante manovrato da otto uomini, detto “botafumeiro”, scandiva il rito dell’accoglienza con ampie oscillazioni per tutta la lunghezza del transetto.

Lungo il tracciato abbiamo incontrato centinaia di persone, uomini e donne, di ogni età e Paese, che ci salutavano col sorriso augurandoci “Buen Camino”. Con alcuni di loro, biascicando e mescolando parole italiane, spagnole od inglesi nonché molta gestualità improvvisata, abbiamo familiarizzato per un minuto o per un’ora, mangiando con loro o scambiandosi informazioni, avvolti da una naturale complicità.

Non so bene cosa li muovesse, piegati sotto il peso dei loro zaini, ma ho visto con quale determinazione affrontavano il viaggio ed ho visto la gioia del momento nel quale, dall’altura del Monte do Gozo, scorgevano per la prima volta le guglie della cattedrale di Santiago.

Oltre alle motivazioni del “mio” cammino, non nego di aver cercato ispirazione per l’altro grande itinerario europeo che si sta risvegliando dal torpore, nel quale peraltro anche il Cammino di Santiago era sprofondato fino a trent’anni fa, : la Via Francigena. Mentre il Cammino si conclude presso il grande santuario dedicato a San Giacomo (Santiago) , la Via Francigena conduce a Roma, al tempio della cristianità universale.

Attraversando paesaggi straordinari ed incontrando monumenti unici al mondo. Sul Cammino si muove una domanda di conoscenza, che già sta cercando altre mete. In fondo siamo davanti ad una nuova frontiera della modernità, fatta di persone che non rifuggono dalle nuove tecnologie (ogni bar scalcagnato consentiva l’accesso ad Internet, ed abbondano i forum ed i blog ) ma non ne sono dominati.

La Spagna, ed in particolare la regione Galizia, ha molto beneficiato di questo turismo delle esperienze che possiamo intercettare anche in Italia, ma a precise condizioni e tutte quante connesse all’autenticità del progetto. Ne accenno tre.

Innanzitutto segnalazioni omogenee, chiare e ripetute che indicano il percorso e sono condivise dalle comunità che vengono attraversate. Poi il sistema delle credenziali, e cioè la differenziazione della Francigena da qualsiasi altro sentiero di trekking o di cicloturismo attraverso i “timbri” che testimoniano il passaggio, di impronta religiosa (forniti da parrocchie) oppure no. Infine la rete dell’ospitalità a basso costo: non si comprende la vera natura del Cammino se insieme alla cultura dell’accoglienza non si è annusato anche po’ di sudore delle camerate degli ostelli.

Certo la Francigena non sarà e non deve essere una fotocopia del Cammino di Santiago. Per esempio garantendo una migliore sicurezza della percorribilità per camminatori e ciclisti, che in Spagna è un optional, mentre in provincia di Siena è un preciso obiettivo degli Enti Locali.

Dimenticavo un ultimo argomento, obbligatorio per un amministratore pubblico: il ritorno economico. I moderni pellegrini non sono poveri né di spirito né di portafoglio, e per ognuno di loro ci sono dieci turisti che saranno attratti dai luoghi del passaggio di una Francigena autentica, sempre che ogni paese o città attraversata dall’itinerario sia consapevole che tutto è interdipendente e funziona solo se si ragiona senza l’ossessione dei confini amministrativi.

Mentre il turismo di massa consuma e modifica, in modo talvolta brutale, l’oggetto del proprio desiderio (il territorio), il turismo della Francigena e dei cammini al contrario esalta l’essenza del territorio, che viene valorizzato perché rimane uguale a sé stesso se non addirittura più tutelato, con specifiche regole di salvaguardia urbanistica.

Bruno Valentini

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Fiaccolata Francigena

Venerdì 9 luglio Etruria Trekking, nell’ambito delle Veglie Francigene 2010, vi invita a partecipare alla Fiaccolata lungo la Via Francigena.

Programma:

Ore 18.00 Ritrovo a Galleno nei pressi della Chiesa. Presentazione dei pannelli didattici su Galleno e la Via Francigena a cura del Comune di Castelfranco di Sotto e breve escursione sul selciato originale della Via Francigena

Ore 19.00 Trasferimento a Ponte a Cappiano (Piazza Giani) con mezzi propri

Ore 19.30 Buffet organizzato dalla Contrada Cappiano (euro 10 a persona)

Ore 21.00 Partenza della fiaccolata da Piazza Giani diretta a Fucecchio lungo il percorso della Via Francigena

Ore 22.00 Arrivo a Fucecchio sul Poggio Salamartano Spettacolo di danze e canti medievali nella Chiesa di San Salvatore a cura dell’Associazione Bizzarria d’Amore

Ore 23.00 Rientro a Ponte a Cappiano con mezzi propri o pulmino messo a disposizione dagli organizzatori Nel caso di cattivo tempo o di eventi imprevisti, il percorso sara’ modificato su decisione degli organizzatori.

Gli organizzatori non assumono alcuna responsabilita’ per eventuali infortuni.

Informazioni: Damiano 0571/419160 – 339/8723681 (www.etruriatrekking.it)

 


 

 

 

 

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Veglie Francigene 2010

Toscana, antichi cammini diventano sentieri dove escursionisti e viandanti ripercorrono i passi dei pellegrini e riscoprono  i paesaggi storici della Via Francigena.

Il 19 giugno a Pontremoli sono iniziate le Veglie Francigene. La Toscana torna ad evocare la storia e il fascino del medioevo e dei suoi paesaggi più suggestivi e leggendari: la Via Francigena, che da Nord a Sud attraversa tutta la Regione, sarà un palcoscenico naturale dal forte potere evocativo.

L’iniziativa rientra in un’ampia strategia di rivalorizzazione culturale e paesaggistica del territorio volta alla promozione di un tuirsmo tematico.

Un turismo diverso da quello di massa. Un turismo rivolto al mondo dei cammini, della storia e della cultura locale. Un turismo che pensa a vivere il territorio. Un turismo lento che gode del paesaggio e valorizza i piccoli centri.

Organizzate e promosse in collaborazione fra Regione Toscana e Associazione Toscana delle Vie Francigene, le Veglie Francigene offrono infatti un calendario di tappe ed iniziative che per tutta l’estate, da Giugno a Settembre, attraverseranno da Pontremoli a Volterra l’intero tratto toscano della Via Francigena rievocandone lo spirito e le radici storico-culturali. Un calendario ricco di eventi culturali, rievocazioni storiche, mostre, convegni.

Per il calendario degli eventi consultare il sito: www.viafrancigenatoscana.eu

Fonte: IntoToscana – Il portale ufficiale della Toscana (www,intotoscana.it)

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Il Cammino di San Carlo

Il Cammino di San Carlo è un trekking che propone attraverso il cammino una riscoperta dei valori culturali, ambientali ed etnografici dei territori che vengono attraversati durante le 12 tappe previste tra il 4 e il 15 di giugno.

Le tappe offrono ai camminatori la possibilità di conoscere e visitare luoghi di straordinario interesse storico, religioso, artistico e naturalistico (Santuari, chiese, affreschi, parchi, ecomusei e altri punti di interesse turistico) compresi nella fascia prealpina del Piemonte nord orientale, tra il Lago Maggiore e la Via Francigena, attraverso le province di Novara, Verbania, Vercelli, Biella e Torino.

Il Cammino di San Carlo, “costola” della Via Francigena che già gode di notevole visibilità e promozione a livello europeo, nasce da una proposta di Franco Grosso, presidente Associazione “Storie di Piazza”, nell’ambito del progetto “Le Valli della Fede” (VdF), realizzato a partire dal 2003 dalle Comunità Montane Valle di Mosso, Valle Sessera, Valsesia e Cusio-Mottarone.

Le 12 tappe sono coerenti alla filosofia di “Il Movimento Lento”, camminare dolcemente e conoscere a fondo il territorio che si attraversa. Le tappe non superano dunque i 20 km ciascuna e si percorrono comodamente in 4-5 ore, affrontando limitati dislivelli, su sentieri e sterrate (pochi tratti su asfalto in prossimità dei paesi). L’itinerario è completamente percorribile in mountain bike e per gli amanti del cicloturismo è stato tracciato un percorso che si discosta solo in alcuni tratti da quello escursionistico (in questo caso le tappe possono ridursi a quattro, con una percorrenza giornaliera di circa 50 km).

Lungo le tappe del Cammino di San Carlo saranno possibili momenti di intrattenimento e interventi culturali a sorpresa, che hanno l’intento di aiutare i partecipanti alla comprensione di quanto stanno vivendo.

I luoghi visitati offrono numerose opportunità di ristorazione e alloggio presso alberghi, pensioni, ostelli e Bed & Breakfast. Per maggiori informazioni tecniche e logistiche inerenti al Cammino di san Carlo vi suggeriamo la visita del sito www.storiedipiazza.it.

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Sul sentiero dei pellegrini romei

Domenica 9 Maggio ci sarà la camminata inaugurale del tratto Candia – Mazzè della Via Romea Canavesana, con visita ai principali monumenti e della variante paesaggistica archeologica di Vische

La passeggiata di domenica da inizio alle camminate con visite guidate lungo la Via Romea Canavesana.

Questo percorso, di circa 40 km tra Ivrea e Livorno Ferraris, è costellato di monumenti romanici, che uno studio storico di Via Romea Canavesana onlus, presentato all’Associazione Europea delle Vie Francigene di Fidenza, ha ricollegato al passaggio dei pellegrini medioevali.

Via Romea Canavesana è una macroassociazione che riunisce nove associazioni, studiosi e appassionati di storia, arte e valorizzazione del territorio: ne sono fondatori”Mattiaca”, “Francesco Mondino” e Pro Loco di Mazzè, “Amici della Chiesa di Santo Stefano del Monte” di Candia, “Duchessa Jolanda” di Moncrivello, “Archivi e ij carti dël Borg” di Borgo d’Ale, “Accademia dei Livornesi”, “Natura e Paese” di Vische e il Gruppo storico “Nocturna” di Romano Canavese.

Il programma 2010 prevede una serie di presentazioni del progetto e di passeggiate guidate che si svolgeranno tra maggio e settembre a Moncrivello (14 e 16 maggio), Livorno Ferraris (23 maggio), Borgo d’Ale (27 e 30 maggio), Villareggia (13 giugno), Vische (3 settembre), Romano Canavese (11 settembre).

Mentre il calendario delle camminate è completamente stabilito, in via di definizione quello delle presentazioni.

Per informazioni vrc@mattiaca.it e su Facebook il Gruppo “Via Romea Canavesana”.

Programma di Domenica 9 Maggio:

Ore 9:00 Ritrovo a Candia presso piazzale Europa. Salita in gruppo a Santo Stefano.
Ore 9:30 Arrivo sul piazzale della Chiesa. L’Associazione “Amici della Chiesa di Santo Stefano” illustrerà la storia e le caratteristiche del monumento.
Ore 10:00 Rientro verso Candia con visita all’antica Pieve di San Michele Arcangelo, cui seguirà rinfresco offerto dal Parroco di Candia don Carlo Bondonno.
Ore 11:00 Si prosegue alla volta del Lago di Candia.
Ore 11:30 Arrivo nell’area verde in cui svolgono i festeggiamenti organizzati dall’Ente che gestisce il “Parco naturale provinciale del Lago di Candia”.
Ore 12:30 Arrivo presso il Bivio per la regione Motta.

In questo punto del percorso i partecipanti potranno scegliere se proseguire lungo il tracciato della Via Romea Canavesana, oppure incamminarsi lungo l’itinerario naturalistico archeologico di Vische.

Percorso VIA ROMEA
Ore 13:00 Arrivo al sito detto “Merenda Lunga”. Punto di ristoro (con minimo ‘pedaggio’) allestito dalla Pro-Loco di Mazzè.
Ore 15:30 Arrivo alla Chiesa di Santa Maria di Mazzè. Visite guidate.

Percorso Variante di VISCHE
Ore 13:30 Visita al Museum Viscorum degli antichi mestieri. Punto di ristoro allestito dall’associazione “Natura e Paese” di Vische.
Ore 16:00 Arrivo alle rovine della Chiesa di Santa Maria Maddalena.
Ore 16:30 Arrivo a Mazzè.

Presso il centro storico di Mazzè esposizione di artisti e di prodotti tipici canavesani.
Ore 17:00 Presso la Parrocchiale di Mazzè “concerto in miniatura” della Stagione musicale “Terre dell’Erbaluce” in collaborazione con l’Accademia Monteverdi di Caluso.

Rientro a Candia con Servizio Navetta.

Visto il percorso medio di circa 10 km si consigliano calzature comode ed abbigliamento adatto ad una giornata “da pellegrini”.
Sarà possibile unirsi al gruppo dei viandanti in qualsiasi punto del percorso.
In caso di grave maltempo la manifestazione verrà annullata.

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Il Taccuino sulla Francigena in Toscana

La Regione Toscana ha pubblicato un esaudiente volume, disponibile anche on-line in formato Pdf, che raccoglie informazioni sui musei e i beni culturali presenti lungo il percorso della Via Francigena.

Ciascun luogo (l’iniziativa rientra nel piu’ generale progetto ‘Amico Museo 2010′) accogliera’ i visitatori apponendo un timbro sul taccuino della Regione Toscana.

L’iniziativa e’ valida fino al 31 dicembre 2010: visitare almeno dieci di questi musei significa anche ricevere, a casa, un dono da uno dei bookshop museali come pegno alla promozione della conoscenza della via Francigena, prima garanzia della conservazione della sua identita’.

E dal 13 giugno al 12 settembre, Regione Toscana e associazione toscana delle vie Francigene (www.viafrancigenatoscana.eu) propongono ”Veglie Francigene”: calendario di iniziative (rievocazioni storiche, concerti, cene, spettacoli, eventi) per far rivivere antiche memorie e proporre un modo nuovo di viaggiare nel presente, sostenibili e rispettando ambiente, fede, cultura locale, popolazioni.

Fonte: comunicato stampa Regione Toscana

Scarica la pubblicazione nell’allegato qui sotto

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4° Festival della Via Francigena

Come ormai è tradizione gli Amici della  Via Francigena di Vercelli organizzeranno a fine Aprile il 4° Festival della Via Francigena.

Il tema generale per questa edizione del festival è: “Scegli il tuo CAMMINO…e risveglia i tuoi SENSI”.

Si vuole sottolineare il fatto che il camminare con lentezza ci dà modo di ascoltare i nostri sensi e di esaltare le diverse percezioni: permette di vedere in modo nuovo tutto quello che ci circonda, di odorare intensamente i profumi nell’aria, di gustare i frutti offerti dalla natura o dal lavoro dell’uomo, di sentire il silenzio interrotto da uno scricchiolio, di lasciarci toccare dalla pioggia che cade sul viso.

E’ un riappropriarsi della nostra dimensione più umana, è un mezzo che ci porta a tratti e, se pur per breve tempo, a  vivere  intensamente e con pienezza la vita.

Ecco il programma  completo dell’evento:

Giovedì 29 Aprile
Museo Borgogna: Progetto interculturale “Vediamoci in museo !”
a cura di Roberta Musso e Gioia Kidane
mattino: ore 9,00-11,30  1° gruppo di Scuole
pomeriggio: ore  14,30-17,00   2° gruppo di Scuole

Venerdì 30 Aprile
Museo Borgogna : Progetto interculturale “Vediamoci in museo!”
a cura di Roberta Musso e Gioia Kidane
Mattino: ore 9,00-11,30  3° gruppo di Scuole
Pomeriggio ore 15,00-17,30  1° gruppo Adulti su prenotazione

Foyer Salone Dugentesco
Ore 17,30-19,30 apertura della mostra fotografica
“ODO L’ORMA DEI PASSI SPIETATI”
E’ prevista la proiezione continua di immagini sulle Grandi Vie di Pellegrinaggio.

Teatro Barbieri
Ore 21,00 il Teatro della Nebbia presenta
“NON TUTTI I LADRI VENGONO PER NUOCERE”
L’incasso della serata sarà devoluto all’Associazione
IL VALORE DI UN SORRISO.

Sabato 1 Maggio
Foyer Salone Dugentesco
Mostra fotografica “ODO L’ORMA DEI PASSI SPIETATI”
Mattino ore 10,00-12,30
Pomeriggio ore 16,30-19,30
Sera ore 20,30-23,00

Museo Borgogna
A) “VEDIAMOCI IN MUSEO!”-  PER ADULTI
Laboratorio interculturale
a cura di Roberta Musso e Gioia Kidane
sabato 1 maggio: 1 gruppo dalle 14.30-17,00

 B) Un maestro dei movimenti – PER ADULTI
la multisensorialità pittorica di Giuseppe Cominetti
Percorso guidato alla mostra di Giuseppe Cominetti tra Divisionismo e Futurismo. Dipinti, disegni e arredi
a cura di Alessia Meglio sabato 1 maggio: 1 gruppo dalle 15.00 alle 16.30

Salone Dugentesco-Piazza Basilica S. Andrea
Ore 20,45  Il Gruppo teatrale Folet d’la Marga ti accolgono e ti introducono a…
“LA MAGIA DEGLI ELEMENTI: Arte & Alchimia”
con la dott.ssa Alessandra Ruffino
Al termine della conferenza il Gruppo Folet d’la Marga si esibirà nello spettacolo
“LA QUINTESSENZA”
sul piazzale dell’Abbazia di S. Andrea.

Domenica 2 Maggio
Foyer Salone Dugentesco
Mostra fotografica “ODO L’ORMA DEI PASSI SPIETATI”
Mattino ore 10,00-12,30
Pomeriggio ore 16,30-19,30

ASSAGGIANDO LA VIA FRANCIGENA
Giornata Nazionale del Cammino
Camminata di 10 chilometri da Vercelli a Palestro lungo l’argine del Sesia,
in collaborazione con L’UNIONE CIECHI di Vercelli.
Programma:
ore 9,00 ritrovo sulla piazza Cugnolio (caserma Garrone ) per iscrizioni.
Ore 9,30 partenza
Lungo il percorso, al confine fra regione Piemonte e regione Lombardia: Accoglienza da parte dei Gruppi Cammino per la Salute e Soms di Palestro
Ore  11,30-12,00 Aperitivo e inaugurazione nuovo ponte in legno sul cavo Crocettone in località Palestro.
Ore 13,00 arrivo a Palestro e pranzo al “Campetto” S.O.M.S.
Ore 15,30 visita guidata  dell’Ossario di Palestro.
Ore 16,30 merenda e conclusione della giornata.
Ritorno a cura dei partecipanti previsto in auto , in treno..o a piedi.
Per l’iscrizione occorre telefonare a Vercelli a Franco Conti cell.3408052277
oppure a Palestro a Fabrizio Bertotti cell.3341835360.

Scarica l’allegato Pdf qui sotto per leggere l’intero comunicato stampa.

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La Giornata Nazionale dei Cammini Francigeni

Si avvicina la data del 2 Maggio 2010, in cui di terrà su tutto il territorio nazionale la seconda edizione della giornata dedicata ai Cammini Francigeni.

Gli eventi in programma sono più di 30. Sarà presente anche il Trentino, con il Cammino jacopeo in terra di Anaunia, ovvero in Valle di Non.

Le regioni con più iniziative per ora sono la Toscana, con numerosi eventi per lo più sulla Via Francigena tradizionale, e la Lombardia, dove la Rete delle Vie storiche si fa sempre più transalpina e sempre più interessante.

Il lungo asse della Via Regina si presenta infatti ormai articolato non solo nella Via Regina “classica ” (Como – Sorico) ma anche nei suoi due naturali prolungamenti della Via Spluga (Valchiavenna – Rezia) e del Cammino di san Pietro (verso MIlano).

La conferenza stampa di presentazione della giornata avverrà Martedì 20 Aprile p. v. alle ore 11.00 presso l’Audtorium del Consiglio regionale di Lombardia, Milano, Via Fabio Filzi 29.

Condurrà  Alessandro Cannavò, giornalista e pellegrino; sarà presente il presidente del Consiglio Regionale, arch. De Capitani; la Rete sarà rappresentata dal Segretari, prof. Pampanin, e da altri membri del suo Direttivo; vari gli interventi previsti, tra cui quello di Renata Crotti, Assessore al Turismo di Provincia di Pavia e membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e dei sindaci della Via Regina.

Fonte: Newsletter Rete dei Cammini

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La Via del Reno

L’Association Internationale Via Francigena, dedita al recupero e alla promozione degli itinerari storici, presenta la 1° parte della Via Francigena de NIKULAS von MUNKATHVERA, la via del Reno, percorsa nel 1154 dal monaco benedettino islandese.

Il religioso menziona nel suo diario, tra le altre, le città di Magonza, Straburgo, Basilea, Solothurn e a Vevey (sul lago Lemano) raccontando di avere incontrato Franchi, Fiamminghi, Inglesi, Tedeschi e Scandinavi diretti a Roma.

Nelle due pubblicazioni curate dall’associazione, Topofrancigena Dormifrancigena Basel-Vevey, sono elencati tutti gli alloggi (120 circa.) più economici con le distanze tra loro, presenti nel tratto da Pontalier al passo del Gran San Bernardo; e 16 carte geo-culturali in scala 1:50.000 per il tratto tra Basilea e Vevey (CH).

Per maggiori informazioni e per l’acquisto vai al sito AIVF

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La via degli Abati

Lungo il tracciato dell’antico itinerario altomedievale, che i religiosi del Monastero di San Colombano di Bobbio percorrevano per raggiungere Roma, si correrà la terza edizione della maratona “The Abbots Way Ultra Trail 2010“, da Pontremoli a Bobbio.

La gara si svolgerà l’1 e il2 Maggio lungo i 125 chilometri attraversando un tratto di Toscana, le vallate parmensi del Taro, del Ceno ed le vallate piacentine del Nure e della Trebbia.

Storia della Via degli Abati:

Era il 614 quando l’abate e santo irlandese Colombano fondò la celebre abbazia di Bobbio, poi centro europeo culturale e religioso.
Fu a quei tempi che la Via degli Abati venne utilizzata dai monaci per il raggiungimento di Roma, oltre che dagli ecclesiastici irlandesi in pellegrinaggio alla tomba di San Colombano, e per il trasporto e la distribuzione dei prodotti dai possedimenti monastici di San Colombano verso i territori piacentini, le Valli del Ceno e del Taro, e la Toscana.
Il percorso definito anche come francigena montana, collegava Pavia a Lucca, in un tragitto quasi rettilineo, ma superando numerosi ostacoli naturali come monti e valli, in un percorso dovuto al blocco bizantino contro i possedimenti longobardi.

La via di pellegrinaggio, curata dall’Associazione “Amici di San Colombano” di Bobbio, è stata inserita dal 2009 nella rete dei pellegrinaggi “Rete dei Cammini” che accoglie numerose associazioni italiane.

Il recupero della Via è stato reso possibile anche grazie alla maratona competitiva “The Abbots Way”, che richiama atleti di tutta Italia e dall’estero.

Per maggiori informazioni sulla gara vai al sito ufficiale “The Abbots Way

Visita il sito della Via degli Abati