Questa la conclusione del convegno “Le vie della cultura. I percorsi storici di pellegrinaggio” che si è chiuso venerdì 15 luglio a Siena, dopo due intense giornate di confronto tra ospiti di rilievo nazionale ed internazionale
L’impegno del Consiglio d’Europa e la rete delle opportunità che possono aprirsi dalla valorizzazione della Via Francigena sono stati i temi centrali della terza sessione del convegno “Le vie della cultura. I percorsi storici di pellegrinaggio”, che si chiuso venerdì 15 luglio a Siena dopo due intense giornate di confronto tra ospiti di rilievo nazionale ed internazionale. Ad introdurre la dimensione europea è stato Alberto D’Alessandro, del Consiglio d’Europa: Gli itinerari culturali hanno bisogno di risorse significative per la loro infrastrutturazione e l’Europa sta lavorando seriamente per inserire la valorizzazione dei percorsi di pellegrinaggio, compresa la via Francigena, fra le sue priorità, anche in considerazione dell’interessante prospettiva di sviluppo economico offerta dalla cultura.
Cultura, locomotiva di sviluppo economico. Le prospettive di risorse e investimenti in arrivo sulla via Francigena sono stati illustrati da Cristina Loglio, consigliera della parlamentare europea Silvia Costa, da anni impegnata per la valorizzazione degli itinerari culturali. La Commissione europea – ha detto Loglio portando anche il saluto di Silvia Costa – sta sostenendo con forza il valore della cultura e i benefici significativi che può avere anche sul fronte dello sviluppo economico e dell’occupazione. Per questo, servono incentivi e una grande responsabilità politica, con una spinta sempre maggiore alla collegialità e alla crescente sinergia fra Commissione e Parlamento europeo. Anche grazie all’impegno di Silvia Costa e di altri parlamentari europei, la via Francigena sta andando in questa direzione e potrà contare, anche per il prossimo anno, di nuove risorse messe a bilancio. Un impegno bipartisan, quello per la strada dei pellegrini, che vede in prima linea anche il parlamentare europeo Marco Scurria, che ieri non è riuscito ad essere presente a Siena ma ha inviato un messaggio di saluto.
Il convegno ha offerto anche l’occasione per un confronto con altre esperienze, a partire da quella Svizzera, con l’intervento di Sandro Benedetti, di ViaStoria, che ha parlato dell’articolato e complesso percorso di tutela del patrimonio viario svizzero, durato circa ventanni, dalla catalogazione alla promozione degli itinerari nazionali. Della via Francigena come asse di un progetto culturale per Siena capitale europea della cultura ha parlato Gabriele Borghini, del Comitato di progetto, che ha sottolineato come Siena, anche per la sua centralità e il suo strettissimo rapporto con la strada, possa cogliere nella via Francigena un’opportunità per proiettare la sua dimensione culturale, paesaggistica e spirituale nella dimensione nazionale ed europea. Dei beni culturali ecclesiastici, del rischio del loro confinamento nel passato, della profonda natura spirituale del cammino e della straordinaria opportunità offerta dalla via Francigena per connettersi al contesto esperienziale dei beni culturali di cui è disseminato il territorio, ne ha parlato Monsignor Giuseppe Acampa, economo dell’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino. Da Sara Braga, di Catoni Associati Srl, la proposta di un logo della via Francigena che unisce elementi simbolici ed iconografici.
La tavola rotonda. Tantissimi gli interventi alla tavola rotonda coordinata da Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Europea delle vie Francigene, che ha richiamato l’unitarietà europea dell’itinerario e la necessità di valorizzare questa dimensione in ogni aspetto, a partire da quello comunicativo. Insieme a numerosi rappresentanti delle istituzioni lungo la via Francigena, sono intervenuti, tra gli altri, Cristina Menghini, pellegrina contemporanea e Alberto Conte, dell’Associazione ItinerAria, che ha presentato la quarta edizione del CamminaFrancigena, viaggio-evento lungo la via Francigena in Terra di Siena, in programma dal 7 al 12 ottobre, realizzato in collaborazione con la Provincia di Siena. Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie – attraverso un trasmettitore gps che aggiorna in tempo reale la posizione del viaggiatore – un gruppo di moderni pellegrini realizzerà quotidiani racconti di viaggio da condividere in rete attraverso foto geo referenziate condivise sui social, video pubblicati in tempo reale su un canale You Tube dedicato, ma anche spettacoli teatrali lungo il percorso, con l’obiettivo di divulgazione culturale della via Francigena.
Il bilancio e le conclusioni. Un bilancio della due giorni e una conferma dell’impegno della Provincia di Siena sul progetto Francigena è arrivato dal vice presidente Alessandro Pinciani, in chiusura dei lavori: La valorizzazione di questo itinerario culturale è per noi una grandissima scommessa: l’abbiamo colta prima di altri e vogliamo continuare ad alimentarla, anno dopo anno, anche facendo tesoro delle esperienze, delle buone pratiche e del respiro europeo che questo convegno ci ha offerto. Lo faremo, forti dei tanti attestati di merito che abbiamo ricevuto, continuando a svolgere un essenziale ruolo di coordinamento; portando a termine la messa in sicurezza dei percorsi e progettando attentamente una governance per la manutenzione; collaborando per la massima fruibilità dei beni artistici, culturali ed architettonici lungo la via e stimolando la creazione di una rete di ospitalità povera essenziale per accogliere al meglio i pellegrini, senza mai dimenticare che il percorso senese, come tutti gli altri, può trovare nella dimensione europea la sua migliore e più opportuna valorizzazione. La Francigena, come via di culture a valenza storica, artistica ma soprattutto spirituale – ha concluso Pinciani – ci permette di sfidarci con coraggio, andando oltre le nostre esperienze.
Il convegno Le vie della cultura. I percorsi storici di pellegrinaggio è stato promosso dalla Provincia di Siena, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Consiglio d’Europa, Parlamento Europeo, Comune di Siena e Opera Romana Pellegrinaggi, e con il contributo della Fondazione Mps.