Via Francigena

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Vie Francigene nel Sud, imminente approvazione

Giovedì 19 marzo 2015, alle ore 14:30 a Roma in Campidoglio presso il Palazzo Senatorio Assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) di portata storica.

In votazione da parte degli oltre cento soci, Regioni ed Enti locali che da vent’anni sostengono il grande itinerario culturale che da Canterbury giunge a Roma, la proposta di proseguire verso Sud, verso la Puglia, il Mediterraneo e Gerusalemme.

AEVF, in veste di “rete portante” della Via Francigena per incarico ufficiale del Consiglio d’Europa, si è adoperata in questa direzione e, attraverso l’istituzione del coordinamento delle Regioni del Mezzogiorno, con l’autorevole supporto di Società Geografica Italiana, è giunta alla formulazione del Dossier di candidatura.

E’ così che, a tre anni dall’adesione di Regione Puglia e Regione Lazio, cui sono seguite quelle delle altre Regioni, approda in Assemblea un percorso condiviso e unitario: “Un passo indispensabile del cammino di riconoscimento che ora conduce a Lussemburgo, all’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali e al Consiglio di Direzione dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa. Il via libera alla Via Francigena nel Sud costituirà il presupposto di un progetto integrato di cultura e turismo in grado di rispondere alla tendenza corrente orientata all’incontro, alla conoscenza, all’esperienza. Ciò è ancor più vero nel momento in cui la Chiesa cattolica indice il Giubileo la cui filosofia è in perfetta sintonia con quella della Francigenapoiché Francigena è anche percorso di dialogo interculturale ed interreligioso collegante grandi centri mondiali di spiritualità: Canterbury, Santiago di Compostela, Roma, Istanbul, Gerusalemme. ” spiega il presidente Massimo Tedeschi.

Un percorso di importanza straordinaria” – secondo Simone Bozzato, segretario generale di Società Geografica – “che si presenta come occasione per contribuire al rilancio del turismo nel Mezzogiorno del Paese, che ancora fatica ad attrarre i turisti stranieri che visitano l’Italia, riuscendo a conquistarne soltanto il 13,2%. Al momento giusto, alla vigilia della nuova programmazione comunitaria 2014-20”.

Il fascio di vie che attraversa le aree interne e punta ai porti dell’Adriatico, verso Oriente e la Terra Santa, trova in Regione Puglia un vero e proprio motore; prova ne è la nuova sede AEVF di Foggia apertain stretta collaborazione con Pugliapromozione: “La Puglia è tutta Francigena” – spiega Giancarlo Piccirillo, direttore di Pugliapromozione – “Un lembo di terra immerso nel Mediterraneo, un crocevia di culture da scoprire lentamente, lasciandosi sorprendere ad ogni passo dalla varietà dei suoi paesaggi e dei suoi infiniti motivi di bellezza”.

Dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea generale AEVF, il Dossier di candidatura sarà vagliato a Lussemburgo nella riunione del Consiglio di Direzione dell’Accordo Parziale del prossimo 28 aprile.

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“La luce nelle architetture sacre dal X al XII secolo costruite lungo l’antica Via Francigena”

La luce nell’architettura sacra del X-XII secolo dalla Romandie alla Toscana. Riassunto della tesi di dottorato in Storia delle Arti (3 febbraio 2015) di Eva Spinazzè, presso l’Università di Ca’Foscari– Iuav – Università di Verona, in Co-Tutela con l’Università di Zurigo.

 

La luce nell’architettura sacra del X-XII secolo dalla Romandie alla Toscana. Testimonianze sull’influsso dell’osservazione del cielo nell’orientazione degli edifici. Qui sotto una sintesi dell’autrice Eva Spinazzé.

Ho studiato l’orientazione delle architetture sacre dal X al XII secolo costruite lungo l’antica Via Francigena, nel tratto svizzero e italiano, partendo da Romainmôtier e arrivando a Sud della Toscana ad Abbadia San Salvatore. Lungo il percorso descritto dall’arcivescovo Sigerico di Canterbury (fine X secolo) nel suo viaggio di ritorno da Roma, ho sviluppato il mio tracciato, partendo però da Nord verso Sud, proprio per rievocare le stesse impressioni che un pellegrino diretto a Roma poteva avere avuto.

La finalità della ricerca era di capire se ci fossero dei legami tra l’orientazione dell’antico edificio e i punti sull’orizzonte dove sorgeva o tramontava il Sole, la Luna o un altro astro in una data significativa per la comunità religiosa, dal punto di vista astronomico o liturgico come al sorgere o al tramontare del Sole o della Luna agli equinozi, solstizi, lunistizi oppure a una festa dedicata a Maria, al santo patrono, ecc. Sempre però ho considerato prima l’assetto dell’edificio e la morfologia del terreno. Ho analizzato l’orientazione di tutti gli edifici sacri (63) incontrati sul mio percorso che conservano ancora oggi un impianto romanico (almeno parzialmente) per dimostrare che nel Medioevo esisteva una diffusa consuetudine di orientare le architetture sacre secondo precisi criteri, una prassi applicata a varie tipologie di strutture architettoniche.

In questa ricerca ho fuso due metodologie di studio, per la prima volta applicate assieme: cercando e studiando testimonianze scritte del Medioevo di argomento astronomico e liturgico che dessero delle informazioni su questa prassi ed eseguendo rilievi topografici georeferenziati sulle sessantatré chiese, uniti ai relativi calcoli astronomici e trigonometrici e infine eseguendo un’analisi comparativa dei dati ottenuti. Si è trattato di uno studio interdisciplinare, che ha coinvolto la storia, l’archeologia, la topografia, l’architettura, l’astronomia e la liturgia per poi sviluppare una verosimile interpretazione sull’orientazione di ciascuno edificio.

Questo progetto è un ampliamento e approfondimento del mio ultimo studio “Luce ed orientazione nelle abbazie benedettine altomedioevali e medioevali nel Veneto”, con cui ho potuto dimostrare che nel Medioevo i Benedettini nel Veneto costruirono le proprie chiese abbaziali con delle regole precise, orientando l’edificio verso un punto significativo sull’orizzonte, dove sorgeva o tramontava il Sole o un altro astro in una data per loro importante. Successivamente, anche per le chiese di origine medioevale a Venezia ho potuto constatare questa prassi negli allineamenti.

La presente ricerca è stata estesa ad altre aree geografiche comprendendo un numero consistente di architetture sacre, proprio per capire se questa prassi fosse stata applicata su diverse tipologie di edifici di culto (chiese abbaziali e parrocchiali, oratori, pievi, cattedrali, collegiate e anche battisteri) e in altre regioni. Questi edifici sono situati in contesti territoriali diversi e presentano un’omogeneità temporale, essendo stati costruiti o ricostruiti in un arco di tempo molto ristretto. Il loro numero elevato ha permesso di far scendere drasticamente la probabilità che l’allineamento possa essere interpretato come casuale. Inoltre proprio il paesaggio così vario incontrato su questo itinerario mi ha permesso di analizzare l’orientazione sia sull’orizzonte locale che sull’orizzonte astronomico. Per di più è stata affrontata e approfondita l’analisi della luce che attraversava le aperture in particolari giorni e ore dell’anno, andando a proiettarsi su punti significativi di grande importanza liturgica, come l’altare, le colonne e talvolta segnando la lunghezza della chiesa. Tutto questo sostenuto anche dalle fonti medioevali trovate e studiate.

Di ciascuna chiesa ho cercato di ricostruire la sua storia iniziale attraverso le cronache, gli atti di fondazione, i rapporti di scavo archeologico e gli studi recenti, per risalire all’epoca di fondazione, alla forma originaria dell’edificio sacro e al primo dedicatario. Con questi risultati ottenuti uniti ai rilievi ho sviluppato un’interpretazione verosimile sull’allineamento legato alla singola storia della chiesa. Inoltre studiando il percorso della luce all’interno di alcune di queste architetture ho potuto evidenziare che spesso anche lo spazio liturgico, oltre l’orientazione, era pensato e progettato seguendo il movimento del Sole, che già dai primi secoli del Cristianesimo era associato a Cristo.

Eva Spinazzé : aquadelph@gmail.com

 

Elenco degli edifici sacri analizzati con un’impronta del linguaggio romanico:

Svizzera, Vaud, Romainmôtier: Chiesa abbaziale di Romainmôtier

Svizzera, Vaud, Saint-Saphorin: Chiesa di Saint-Saphorin

Svizzera, Valais, St-Maurice: Chiesa abbaziale St-Maurice d’Agaune

CH-Vaud, I-Valle d’Aosta, Colle del Gran San Bernardo: Chiesa dell’ospizio del Gran San Bernardo

Valle d’Aosta, Aosta: Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso

Valle d’Aosta, Aosta: Chiesa di San Lorenzo

Valle d’Aosta, Aosta: Cattedrale di Santa Maria Assunta

Valle d’Aosta, Arnad (AO): Chiesa di San Martino

Piemonte, Ivrea (VC): Cattedrale di Santa Maria Assunta

Piemonte, Bollengo (TO): Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Pessano

Piemonte, Santhià (VC): Collegiata di Sant’Agata

Lombardia, Robbio (PV): Chiesa di San Pietro

Lombardia, Robbio (PV): Chiesa di San Valeriano

Lombardia, Mortara (PV): Chiesa di Sant’Albino

Lombardia, Breme (PV): Chiesa di San Pietro

Lombardia, Breme (PV): Chiesa di Santa Maria Assunta

Lombardia, Lomello (PV): Basilica di Santa Maria Maggiore

Lombardia, Lomello (PV): Chiesa di San Michele

Lombardia, Morimondo (MI): Chiesa monastica di Santa Maria

Lombardia, Chiaravalle Milanese (MI): Chiesa monastica di Santa Maria

Lombardia, Abbadia Cerreto (LO): Chiesa monastica di Santa Maria

Lombardia, Siccomario (PV): Chiesa di San Martino

Lombardia, Pavia: Basilica dei Santi Gervasio e Protasio

Lombardia, Pavia: Basilica di San Pietro in Ciel d’oro

Lombardia, Pavia: Basilica di San Michele Maggiore

Lombardia, Pavia: Chiesa di San Maiolo

Lombardia, Pavia: Chiesa di San Teodoro

Lombardia, Pavia: Chiesa di Santa Maria in Betlem

Lombardia, Pavia: Chiesa di San Lanfranco

Lombardia, Butrio (PV): Eremo di Sant’Alberto

Emilia Romagna, Piacenza: Chiesa di Santa Brigida

Emilia Romagna, Piacenza: Chiesa di Santa Eufemia

Emilia Romagna, Piacenza: Chiesa di San Donnino

Emilia Romagna, Piacenza: Chiesa di Sant’Antonino

Emilia Romagna, Piacenza: Duomo di Santa Maria Assunta

Emilia Romagna, Piacenza: Chiesa di San Savino

Emilia Romagna, Bobbio: Chiesa di San Colombano

Emilia Romagna, Alseno (PC): Chiesa monastica di Chiaravalle della Colomba

Emilia Romagna, Fidenza (PR): Duomo di San Donnino

Emilia Romagna, Fornovo di Taro (PR): Chiesa di Santa Maria Assunta

Emilia Romagna, Terenzo, Bardone (PR): Pieve di Santa Maria Assunta

Emilia Romagna, Berceto (PR): Chiesa abbaziale / Collegiata di San Moderanno

Toscana, Filattiera-Sorano (MS): Pieve di Santo Stefano

Toscana, Aulla (MS): Chiesa di San Caprasio

Toscana, Camaiore (LU): Badia di San Pietro

Toscana, Diecimo (LU), pieve di Santa Maria Assunta

Toscana, Lucca: Chiesa di Santa Maria Forisportam

Toscana, Lucca: Chiesa di San Giovanni e Reparata

Toscana, Lucca: Chiesa di San Martino

Toscana, Lucca: Chiesa di San Michele

Toscana, Lucca: Chiesa di Sant’Alessandro

Toscana, Lucca: Chiesa di San Cristoforo

Toscana, Lucca: Chiesa di San Frediano

Toscana, Capannori (LU): Pieve di San Paolo

Toscana, Capannori, Treponzio (LU): Chiesa di San Leonardo

Toscana, Gambassi Terme, Chianni (FI): Pieve di Santa Maria Assunta

Toscana, San Gimignano, Cellole (SI): Pieve di Santa Maria Assunta

Toscana, San Gimignano (SI): Pieve di Santa Maria Assunta

Toscana, Colle Valdelsa, Strove (FI): Chiesa di San Martino

Toscana, Monteriggioni (SI): Chiesa di Santa Maria Assunta

Toscana, Monteriggioni (SI): Abbadia Isola

Toscana, Montalcino, Castelnuovo dell’Abate (SI): Chiesa monastica Sant’Antimo

Toscana, San Salvatore (SI): Abbadia di San Salvatore

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Una radio web a disposizione dei pellegrini

Al culmine dell’assemblea dell’associazione europea delle vie Francigene di giovedi prossimo a Roma, il vicepresidente e assessore alla cultura Nicola Fantozzi e il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti presenteranno una grande novità rivolta a tutti i pellegrini: una radio web a loro disposizione.

Radio Francigena International è il nome scelto dall’amministrazione comunale di Altopascio, dalla scuola musicale Gemignani e dallo staff del Francigena International Festival per questo nuovo strumento che servirà le migliaia di pellegrini che ogni giorno percorrono questa strada spirituale. Utilizzerà la forma agile e ormai supecollaudata delle radio web, ovvero che utilizzano le possibilità di internet per la loro diffusione. Oggi, quando ormai tutti hanno a disposizione smartphone e tablet , è un sistema molto semplice da usare e che sicuramente sarà di grande aiuto per i tanti pellegrini della via Francigena che potranno, passo dopo passo, avere questo importante punto di riferimento.

Il palinsesto della radio, che inizialmente parlerà italiano ma che potrebbe anche aprirsi alle altre lingue in una fase successiva, verterà essenzialmente sulla musica sacra, sull’informazione generale e di servizio per tutti i pellegrini, attraverso una redazione che da Altopascio si occuperà di realizzare i programmi e curarne la messa in onda e che sarà espressione dello staff della fortunata associazione di persone che danno vita al Francigena International Festival. “Quello della radio ci sembra un modo per assistere davvero, 24 ore su 24, tutti i pellegrini della Francigena in ogni fase della loro impresa – commentano Marchetti e Fantozzi – . Naturalmente sarà un modo per legare ancora di più e ancora più saldamente, il nome di Altopascio al percorso spirituale“.

La presentazione della radio web sarà uno dei momenti principali dell’intensa giornata romana dei due amministratori: alle 9,30 è convocato, presso la Camera dei Deputati, l’incontro con l’Associazione Amici Parlamentari della Via Francigena, poi, appunto, l’assemblea straordinaria dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, alle 14,30, presso il Palazzo Senatorio in Piazza del Campidoglio.

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Il cuore della Via Francigena toscana

Un viaggio a piedi nel cuore della Via Francigena, lungo un itinerario che unisce città più conosciute, come Siena e San Gimignano, a borghi di grande bellezza come San Miniato e Colle Val d’Elsapermettendovi di scoprire in un unico viaggio il meglio che la Via Francigena Toscana ha da offrire.

Partirete da San Miniato, una delle perle nascoste della Via Francigena, e proseguirete lungo un itinerario di straordinaria bellezza: dalla Pieve millenaria di Chianni, dove dormì lo stesso Sigerico, alle torri merlate del Castello di Monteriggioni, fino a Siena e le sue contrade.

Leggi tutti i dettagli di questo viaggio

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Il pacchetto soci 2015, i vantaggi per i membri AEVF

AEVF propone il Pacchetto Soci 2015 che illustra le molteplici opportunità che la rete offre agli associati.
L’Associazione Europea delle Vie Francigena, réseau porteur del Consiglio d’Europa, sta rinforzando la propria attività da Canterbury alla Puglia, con lo sguardo verso il Mediterraneo, per una promozione internazionale della Via Francigena.

In allegato il pacchetto soci

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Festival Collective Project, iscrizioni posticipate fino al 12 aprile

Anche questo l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) organizza il Festival Europeo “Via Francigena Collective Project”, realizzato con Associazione CIVITA che orienta, condivide e promuove eventi che hanno luogo nei quattro Paesi attraversati dalla Via. Oltre 350 eventi in tutta Europa con un approccio coeso, partecipe, originale, con cammini, eventi culturali, iniziative della tradizione ed eventi enogastronomici.

La quinta edizione del Festival Europeo, svolgendosi in concomitanza con Milano EXPO, è dedicata al tema “culture e colture dei paesaggi”, avrà la durata di cinque mesi (Maggio-Ottobre) e si aprirà con la conferenza stampa a Roma presso la sede di Associazione CIVITA mercoledì 27 Maggio 2015.

Su richiesta di numerosi organizzatori di eventi francigeni, ben acconsentiamo a prorogare i termini di iscrizione non oltre  il 12 aprile 2015.

Gli eventi ad oggi arrivati sono numerosi e stimolanti ma cerchiamo di fare in modo che nessuno resti escluso dal festival.

Chiediamo a soci ed amici di aderire inviando eventi con esso coerenti, che si intendono promuovere nel proprio territorio, utilizzando l’allegata scheda (v. allegato 2) o cliccando qui per compilare il form on-line.

CONTATTI:

www.festival.viefrancigene.org

Segreteria generale festival: francigenafestival@libero.it

Oggettistica ufficiale AEVF: francigenamarketing@gmail.com

Buon Cammino!
La segreteria e Sandro Polci, direttore del Festival

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Canterbury e la Via Francigena, uniti grazie ad AEVF

Il Presidente AEVF Massimo Tedeschi è stato ricevuto dalla Città di Canterbury in segno di forte riconoscimento per il lavoro che l’Associazione sta facendo per promuovere la Via.Il saluto del Presiedente Massimo Tedeschi durante l’incontro.

Voglio esprimere un sentito ringraziamento a Jean Law per l’invito a questo incontro.

Ricordo molto bene lo splendido incontro del 13 dicembre 2010, quando ebbi l’onore di ricevere la cittadinanza onoraria dalle mani del Loer Mayor Pat Todd votata unanimamente dal Consiglio Comunale.

Ripartiamo da Canterbury, dalla romana Durovernum. Ricordo l’antico nome che richiama le nostre radici comuni e la nostra civiltà. Canterbury è la pietra miliare del rogetto europeo della Via Francigena. Un progetto che è, prima di tutto, un ponte fra le culture, cosi come lo definisce il grane storico francese Jacques Le Goff. Ed infatti, senza Canterbury, senza la cultura inglese, la via Francigena non esisterebbe. Ecco perché insisto continuamente con Velia, rappresentante del City Council all’interno dell’AEVF, affinchè la città di Canterbury dovrebbe essere presente (ovviamente quando è possibile) a tutti gli eventi lungo la Francigena.

Rivolgendomi al passato, vorei ricordare l’incontro di Monteriggioni in Toscana lo scorso mese di gennaio (21 gennaio), alla presenza del Presidente della Regione Enrico Rossi; l’incontro di Reims, in Champagne-Ardenne, il 12-13 dicembre 2014 per il comitato interregionale delle regioni lungo la Francigena e per la presentazione del nuovo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes”; infine il meeting a Roma lo scorso 8 novembre, organizzato da Historia di Alessandro Barelli (partner di AEVF).

In ogni occasione, Jean, Colin e Velia hanno rappresentato splendidamente Canterbury. Sono molto grato alla città ed ai suoi rappresentanti in quanto proprio Canterbury sta dando un forte contributo alla cooperazione tra diverse comunità sulla Francigena. Dobbiamo continuare il percorso insieme. Vorrei tuttavia ricordare alcuni importanti momenti nel nostro lungo viaggio fatto sino ad ora:

Il 30 aprile 1998 (7 anni fa!), Denis Linfoot (sono molto contento di rivederlo in questa occasione) e Colin Carmichael furono i primi “esploratori” che vennero a Fidenza per una visita ufficiale, su mio invito da Sindaco, per cominicare insieme un comune cammino europeo.

Il 22 aprile 2005, Harry Cragg firmò l’adesione dela città di Canterbury all’Associazione Europea delle Vie Fancigene, a Piacenza.

Il 27 novembre 2006 venne ufficialmente inaugurato il km zero sulla Via Francigena proprio di fronte alla meravigliosa Cattedrale di Canerbury. Il punto di partenza verso Roma!

Nel mese di agosto 2007, 27 ciclisti (fra i quali Velia e Colin) si misero in viaggio da Canterbury a Roma lungo 2.000km attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia guidati dal Reverendo della Cattedrale Edward Condry.

Il 17 dicembre 2007, Canterbury ospitò la presentazione del numero della rivista “Via Francigena”.

Nel 2012 e nel 2013 abbiamo lavorato insieme all’interno del progetto europeo PER VIAM, finanziato dall’Unione Europea.

E oggi possiamo dire, passo dopo passo, che la Francugena sta facendo progressi. Possiamo stimare che nel 2014 almeno 25.000 persone hanno camminato sulla Via Francigena pernottando almeno una notte, visitando posti bellissimi e città lungo la Francigena come ad esemoio Canterbury. A questo proposito, sottolineao che una proposta Reims-Canterbury sarebbe davvero vincente.

Nel mese di dicembre noi torneremo a Canterburt per l’Assemblea Generale AEVF, per la presentazione della rivista Via Francigena e per il meeting del comitato tecnico interregionale. Proprio questo network sta facendo importanti progressi attraverso un atento lavoro sulla segnelatica ed ospitalità, definendo standard comuni.

Infine voglio informare su una importante decisione che sraà presa in occasione dell’Assemblea Generale AEVF della prossima settinana, giovedi 19 marzo per approvare la “Via Francigena nel Sud”. Un itinerario che da Roma conduce alla Puglia, verso Gerusalemme.

La Via Francigena vuole provare a collegare cinque importanti centri di spiritualità: Canterbury, Santiago di Compostela, Roma, Istanbul e Gerusalemme affinchè le persone di tute le età, razze e credo religioso possano camminare in pace. Questa è l’utopia della Vua Francigena. Voremmo anche raggiungere Gerusalemme via terra, riscoprendo l’antica Via Egnazia, un percorso romano che collega Roma con Costantinopoli attraverso Brindisi, Durazzo, Albania, Macedonia, Greciae Turchia. Una lunga via, il cui punto di partenza è Canterbury.

Il 7 aprile 2016 celebreremo i 15 anni di vita dell’AEVF. Un obiettivo che vogliamo celebrare insieme, persone e istituzoni, coinvolgendo tutti coloro che sono interessati allo sviluppo della Via. In questi 15 anni l’Associaizone ha maturato un forte livello di esperienza e conoscenza per supportare il managemement, la comunicazione e la promozione dell’Itinerario offrendo un valore aggiunto per gli associati.

Posso oggi notare come sia stato fatto un grande lavoro sulla Francigena. Anche se alcuni di voi in futuro non continueranno il lavoro con le isituzioni locali per lo sviluppo della Via, sono certo continuerete a sostenere questo progetto che, prima di tutto, mette in mostra gli importanti valori dell’amicizia.

E proprio questa è la forza della Francigena, cioè quella di accrescere il rispetto e l’amicizia tra le persone, giorno dopo giorno.”

Massimo Tedeschi

 

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“Destinazione Italia”, una opportunità per l’accoglienza lungo la Francigena

Facendo seguito alle precedenti comunicazioni, si segnala l’art. 5 del recente decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192 (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 302 del 31 dicembre 2014), coordinato con la legge di conversione 27 febbraio 2015, n. 11 recante: «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.». 

“Modifica l’art. 13, comma 24 – terzo periodo – Dl 145/2013, posticipando al 30 settembre 2015 il termine che i comuni con popolazione tra i 5 mila e i 150 mila abitanti, devono rispettare per ottenere il finanziamento – previsto dal D.L. “Destinazione Italia” (145/2013) – dei progetti aventi la finalità di promuovere su tutto il territorio nazionale il coordinamento dell’accoglienza turistica, la valorizzazione di beni culturali e ambientali, nonché il miglioramento dei servizi per l’informazione al turista, anche in vista dell’EXPO 2015.” (145/2013).

Molti dei territori sul percorso della Francigena si stanno organizzando per presentare dei progetti legati all’itinerario, dall’accoglienza alla valorizzazione dei siti culturali. AEVF si è attivata nei mesi scorsi con ANCI ed i Ministeri preposti affinchè le progettualità sulla Francigena possano trovare condivisione all’interno del Decreto.

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/02/28/15A01556/sg

Daremo tempestiva informazione ai soci di ogni news pervenuta in merito.
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Dalla Giordania per conoscere e scoprire la Via Francigena

Ricevuta nel Palazzo Pubblico di Siena una delegazione del Ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania. Tra i temi affrontati, la Via Francigena come occasione di sviluppo sostenibile, dialogo interculturale e conoscenza tra i popoli.

I sei funzionari, in visita alla città di Siena nell’ambito del Twinning, un gemellaggio amministrativo fra Giordania e Italia finanziato dall’Unione europea che vede presenti, in qualità di partner, il MiBACT, la Regione Toscana, la città metropolitana e il Comune di Firenze e il Formez PA, hanno incontrato l’assessore al Turismo Sonia Pallai per un reciproco scambio conoscitivo sulla gestione del sistema turismo, della valorizzazione delle vie di pellegrinaggio e dei beni culturali.

“Una visita di studio – ha commentato l’assessore Pallai – durante la quale l’Amministrazione comunale ha avuto l’opportunità di informare sulle strategie e i progetti avviati a Siena per la promozione turistica attraverso la valorizzazione del suo territorio. Oggetto di particolare interesse per la delegazione giordana, la Via Francigena, per la quale hanno chiesto uno specifico approfondimento su come poter trasformare l’offerta in prodotto turistico. Dopo un interessante scambio, abbiamo offerto loro una visita guidata al Museo Civico, al Complesso del Santa Maria della Scala e fatto fare l’esperienza di un tratto del percorso #SienaFrancigena”.

Come Sonia Pallai ha spiegato agli ospiti “solo attraverso la promozione culturale di un luogo e della sua peculiare identità: dalla storia, alle bellezze architettoniche e artistiche, dai paesaggi rurali ai sapori della sua cucina, dalle eccellenze dell’enogastronomia al suo artigianato, è possibile progettare un marketing territoriale ad hoc, in grado di incrementare flussi turistici differenziati, rispettosi dei luoghi e capaci di determinare positive ricadute economiche”.