Via Francigena

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Cammina con noi

Il gruppo stabile di camminatori dell’evento “Via Francigena. Road to Rome 2021” sarà composto da membri dello staff AEVF, rappresentanti di associazioni locali, giornalisti e blogger. Anche Tu puoi partecipare, con una delle seguenti modalità:

Attenzione: il programma dell’evento potrà essere soggetto a modifiche e/o cancellazioni derivanti dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

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L’evento “Via Francigena. Road to Rome 2021” è organizzato da AEVF assieme a tutti quanti collaborano allo sviluppo della Via. L’evento valorizzerà i principali siti culturali, storici e turistici presenti lungo la Via Francigena

Sostieni il Road to Rome con una (piccola) donazione alla nostra campagna crowdfunding!

Le donazioni raccolte attraverso la campagna di crowdfunding saranno interamente utilizzate per la manutenzione e la promozione della Via Francigena:

  • €1 ogni €10 donati sarà usato per la manutenzione generale del percorso della Francigena, ad esempio per migliorarne la segnaletica, per raccogliere spazzatura e sfoltire la boscaglia, in modo da rendere l’intero sentiero facilmente percorribile per camminatori e ciclisti.
  • Grazie al tuo piccolo ma grande aiuto saremo capaci di promuovere ulteriormente questo importante itinerario culturale.
  • I proventi aggiuntivi verranno usati per creare un breve docufilm dopo l’evento, con lo scopo di promuovere i territori
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ULTERIORI INFORMAZIONI SULL’EVENTO E LE TAPPE:
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Slow Tech – La tecnologia al servizio dei pellegrini

L’uso di Google Earth e dei navigatori satellitari si sta diffondendo anche tra i pellegrini a piedi: le nuove tecnologie sono effettivamente utili o rischiano di snaturare lo spirito del viaggio?

Navigatori GPS e sistemi informativi geografici
L’evoluzione tecnologica degli ultimi 10 anni ha sconvolto il settore dell’escursionismo a piedi e in bicicletta. Grazie alla diffusione dei navigatori GPS da auto e dell’enorme investimento di Google nel settore della cartografia digitale, i Sistemi Informativi Geografici (GIS), sono usciti dalla nicchia degli addetti ai lavori, e sono diventati strumenti di uso comune.

Molti di noi utilizzano un car navigator Tom Tom per orientarsi nel traffico, localizzano un indirizzo con Web-GIS come ViaMichelin o Virgilio Mappe, e scelgono la destinazione delle prossime vacanze “volando” con Google Earth.
Se tali strumenti sono utili quando ci si muove sulle strade asfaltate, documentate in genere con mappe di buona qualità, e segnalate con i cartelli direzionali e le targhe con i nomi delle vie, possono esserlo ancora di più quando si affrontano percorsi escursionistici.
Prima della rivoluzione digitale l’escursionista aveva a disposizione solo mappe cartacee di qualità più o meno buona, con una scala più o meno adeguata, e una copertura parziale e disomogenea del territorio nazionale. Ad esempio chi doveva viaggiare lungo la Via Francigena, in lunghi tratti della pianura padana e del Lazio aveva a disposizione solo le leggendarie “tavolette” dell’Istituto Geografico Militare, il cui ultimo aggiornamento in alcuni casi risaliva agli anni ’40 del secolo scorso (!).
Lungo alcuni tratti della Via Francigena la segnaletica è talvolta incompleta, e il percorso è reso particolarmente complicato dalla continua intersezione con la rete stradale ordinaria, che a volte disorienta il viandante anche in presenza di segnaletica.
Se il pellegrino sbaglia strada e ha bisogno di rientrare nel percorso corretto, può essere molto utile utilizzare un GPS.
Per questo motivo sono state pubblicate nel nostro sito le tracce digitalizzate del percorso, in formati compatibili con Google Earth e con i principali navigatori GPS.

Schiavi della tecnologia?
D’accordo, il GPS toglie molta poesia al viaggio a piedi, e se utilizzato acriticamente rischia di privare il pellegrino della capacità di analizzare ed apprezzare il territorio che sta attraversando. Tuttavia chi di voi ha provato a perdere la strada durante un’escursione a piedi, magari in una zona solitaria e all’imbrunire, sa quanto ciò sia sgradevole e faticoso, e in alcuni casi pericoloso.
In quest’ottica anche i meno appassionati alla tecnologia possono vedere l’uso del GPS come un male necessario, e se proprio non vogliono utilizzarlo con regolarità possono portarlo nello zaino, per usarlo solo in caso di bisogno.

Lo stato dell’arte
I sistemi informativi geografici possono essere molto utili nella fase di pianificazione del viaggio. Le tracce digitali possono essere sovrapposte ai rilievi del terreno in una vista tridimensionale, e consentono di valutare la difficoltà della tappa sia soggettivamente, sia oggettivamente. Infatti se si dispone di appositi software (il più noto è Ozi Explorer, scaricabile dal sito www.oziexplorer.com, ma altri sono disponibili gratuitamente sul web), è possibile calcolare con precisione la lunghezza del percorso, il dislivello, e stimarne la durata. Nel caso della Via Francigena ciò è molto utile se si decide di frazionare il percorso in tappe diverse da quelle descritte dai road book, oppure se si introducono varianti al percorso stesso, ad esempio perché lo si vuole percorrere in bicicletta.
Lo studio delle varianti e dei nuovi percorsi può essere facilitato consultando le numerose banche dati disponibili su internet.

Le conclusioni
Chi di voi, arrivato fin qui, non è ancora convinto dell’utilità pratica delle diavolerie descritte in questo articolo, tenga presente un ultimo, importante vantaggio di computer, GPS e telefonini: possono essere spenti, semplicemente premendo un tasto.

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Slow Tech

Lentezza e tecnologia sono due concetti apparentemente antitetici: nell’immaginario collettivo la tecnologia è associata a navicelle spaziali, auto di lusso e treni superveloci, non certo alla tranquilla figura di un viandante che cammina o pedala tranquillo su uno stradello di campagna.


Invece sempre più spesso l’insospettabile viandante utilizza le tecnologie più avanzate per pianificare, gestire e documentare il proprio viaggio. Vediamo come.

La pianificazione del cammino
Internet è ormai la principale fonte di informazioni per qualunque viaggiatore, lo è particolarmente per chi viaggia “fuori dalle piste battute”, come i viaggiatori lenti.
I principali itinerari sono documentati da siti specializzati, mentre le escursioni e i percorsi minori possono essere reperiti in banche dati specializzate.
Un buon punto di partenza per organizzare un viaggio a piedi o in bicicletta può essere Google Earth, che oltre a dare la possibilità di visualizzare in 3D le zone attraversate dall’itinerario comprende il collegamento a due banche dati preziose: Everytrail e Wikiloc. Attivando nella barra di sinistra di Google Earth gli appositi “livelli” nella sezione “galleria”, compaiono sul video le icone che corrispondono ai vari itinerari. Selezionando un’icona è possibile visualizzare le principali caratteristiche tecniche del percorso e vedere la traccia dell’itinerario direttamente sulla mappa. Con un po’ di manualità si possono ricostruire anche lunghi itinerari a tappe.
Un altro strumento utilissimo per la pianificazione sono le mappe Open Street Map (OSM), il progetto libero e gratuito di mappatura del pianeta. Diversamente dalle mappe Google, OSM comprende anche moltissimi sentieri e strade campestri, per cui è uno strumento utilissimo per i camminatori e i bikers che ovviamente preferiscono viaggiare lontano dal traffico automobilistico. La costruzione di percorsi su OSM è molto facilitata da MapSlow (www.mapslow.eu) che consente di selezionare i punti di partenza, arrivo e passaggio di un itinerario, calcola in tempo reale la lunghezza e il profilo altimetrico, e soprattutto consente di stampare mappe in scala molto dettagliata, e il road book con le indicazioni bivio per bivio. È possibile scaricare la traccia GPS del percorso e ricaricarla su un dispositivo portatile.

Lungo il cammino
I dispositivi portatili rappresentano la novità più importante per i viaggiatori lenti. I più “tecnici” si dotano di un GPS da outdoor (i più diffusi e apprezzati sono i Garmin, www.garmin.it), ma la navigazione “satellitare” è ormai alla portata di molti, poiché quasi tutti gli smartphone prodotti negli ultimi anni sono dotati di un GPS a bordo.
Questo consente anche ai meno esperti di visualizzare la propria posizione su una mappa, in presenza di copertura internet. Chi vuole utilizzare al meglio le possibilità dello strumento può invece installare software specifici come ad esempio l’ottimo Motion X GPS o la versione “mobile” di Everytrail (che ad esempio consente di scegliere in banca dati gli itinerari più vicini al punto in cui vi trovate, registrare un percorso, scattare foto geolocalizzate e caricare il tutto in banca dati e condividerlo su Facebook alla fine della gita). Entrambi i software sono dotati della funzione di precaricamento delle mappe a bordo del dispositivo, indispensabile per chi deve camminare in zone prive di copertura internet.
Gli appassionati di fotografia di paesaggio possono sbizzarrirsi con uno dei numerosi software che consentono di riprendere panorami a 360º, con la fotocamera degli smartphone, con risultati sorprendenti. Citiamo tra tutti Dermandar, www.dermandar.com, dotato di un visualizzatore molto bello che può essere inserito in qualunque sito web.
Oltre agli smartphone stanno diffondendosi sempre di più i tablet, primo tra tutti l’iPad. L’uso di un tablet è molto vantaggioso soprattutto per i camminatori, che in soli 500 g riuniscono un GPS, una macchina fotografica, una videocamera, un lettore di e-book su cui possono caricare non solo la guida del percorso ma anche il romanzo da leggere la sera. In presenza di copertura internet possono controllare la posta, navigare, pubblicare  sui social network il diario del viaggio e le fotografie più belle, chiamare la famiglia gratuitamente con Skype e leggere il quotidiano preferito anche se si trovano all’estero.

Dopo il viaggio
Le proiezioni di diapositive con amici che si addormentano nella stanza buia sono ormai un lontano ricordo: le fotografie digitali possono essere condivise sul profilo Facebook o su uno dei siti web specializzati come Flickr, mentre con programmi come Movie Maker è possibile creare dei video con effetti di movimento e transizione, magari accompagnati da una bella colonna sonora.
È sempre Everytrail a proporre una delle visualizzazioni più spettacolari, con uno slideshow in cui le foto geolocalizzate compaiono in sovraimpressione della mappa Google, consentendo agli spettatori di avere una visione completa di un itinerario.

Concludiamo l’articolo con una precisazione apparentemente banale ma doverosa, poiché spesso anche i più esperti commettono l’errore di affidarsi troppo alla tecnologia, trascurando le più elementari regole di buonsenso: un dispositivo elettronico può smettere di funzionare improvvisamente, per un guasto o – più spesso – perché si esauriscono le batterie. È quindi importante essere in grado di orientarsi senza l’uso di un GPS, osservando con attenzione il paesaggio e portando sempre con se una mappa, e informazioni cartacee sul percorso.

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