Via Francigena

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Idee originali per un tour fai da te lungo la Francigena Sud nel Lazio

Si può pensare alla Via Francigena come a una destinazione per le proprie vacanze? 

L’associazione DMO “Francigena Sud nel Lazio”, nata per promuovere e valorizzare i borghi e gli altri luoghi di interesse presenti lungo questo tratto della Via Francigena, offre l’opportunità di immergersi nella realtà locale creando pacchetti ad hoc in base alle esigenze di ognuno. Basta dare un’occhiata alle tappe attraversate da questa zona per viver giornate sempre nuove e ricche di scoperte. 

Tra visite a luoghi storici dal passato antico che si perde nel mito, degustazioni di piatti e prodotti tipici e la suggestione di paesaggi unici e pittoreschi, non c’è che l’imbarazzo della scelta per vivere giornate indimenticabili all’insegna di cultura, gastronomia, storia e natura: tante esperienze e momenti di svago da unire ad attività sportive all’aperto, oltre all’esperienza stessa del cammino. 

A spasso nel tempo e nello spazio 

Se si desidera partire con un gruppo di amici con cui si condivide per esempio la passione per gli sport estremi o per la buona cucina, quale migliore soluzione se non un’esperienza di parapendio sull’Agro Pontino o di arrampicata nel Golfo di Gaeta…rigorosamente a picco sul mare! Si potrà visitare il mercato del pesce e acquistare le prelibatezze locali. Una volta ultimati gli acquisti, si avrà quindi la possibilità di preparare il piatto “marino” preferito, sotto la guida esperta di uno chef professionista presso il suo ristorante, per poi degustare il risultato del proprio lavoro. 

Per chi fosse interessato all’arte e alla storia, in questo tratto della via Francigena ci sono moltissimi borghi antichi dal sapore ancestrale, come i paesini di Nemi, Fondi e Cori. Tuttavia, cultura significa anche fare esperienza di folclore e gusto…. in queste zone è infatti possibile immergersi nelle tradizioni locali, partecipando a giornate di vendemmia, a delle “olive experience” con degustazioni mirate o a delle masterclass musicali, per imparare a suonare gli antichi strumenti dei pastori. Sul sito è possibile consultare i principali punti di interesse della Francigena Sud nel Lazio per strutturare al meglio il proprio itinerario. 

È tempo di natura e relax 

La Via Francigena è un itinerario culturale in cui la natura rimane tra le protagoniste indiscusse: percorrerne a piedi o in bicicletta qualche tappa permette di staccare dalla frenesia della vita quotidiana e di ritrovare sé stessi. La Francigena a sud nel Lazio risponde perfettamente a queste esigenze, grazie all’ampia presenza di parchi, sentieri da percorrere in bici o a cavallo, laghi in cui fare SUP o gite in barca e attività di birdwatching alla scoperta della fauna locale. A tutte queste attività, DMO affianca momenti unici, in grado di arricchire l’esperienza francigena come lezioni di yoga in vigna e la raccolta di erbe aromatiche in loco, solo per citarne alcune. Sul sito è possibile consultare eventi e proposte in programma tutto l’anno, oltre a contattare lo staff per richiedere pacchetti ad hoc per un’immersione a 5 sensi in una delle parti più belle della francigena.

 

Contatti: 

LANUVIUM VIAGGI , Genzano di Roma 

commercialerm@dmofrancigenasudlazio.it 

 SPIRIT OF THE TRAVEL, Formia

 commercialelt@dmofrancigenasudlazio.it 

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Bando di gara: gestione del portale web della Via Francigena

L’ Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) è alla ricerca di esperti a cui affidare il servizio di restyling e mantenimento del sito web ufficiale della Via Francigena, punto di riferimento per i pellegrini e tutti coloro che operano per la promozione del cammino. 

Il sito, visibile in tre lingue, è caratterizzato dalla presenza di mappe interattive e georeferenziate, oltre che di contenuti riguardanti notizie e servizi sul cammino e sulle attività di AEVF. 

Inoltre il portale è collegato ai principali canali social e all’App ufficiale della Via Francigena, di cui è oggetto del bando la realizzazione di una potenziale nuova versione. 

Tutti i dettagli relativi alla selezione sono disponibili nel bando di gara allegato alla presente comunicazione.

Le proposte dovranno essere inviate all’indirizzo mail: segreteria@viefrancigene.org entro e non oltre il 15-09-2023. 

Le proposte pervenute saranno giudicate da una commissione tecnica appositamente costituita da AEVF. 

Per informazioni si può contattare l’indirizzo mail sopra indicato. 

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AEVF in Norvegia per il lancio del network europeo rurAllure sul patrimonio dei cammini

Dal 26 al 29 giugno 2023 nelle città di Lillehammer, Gjøvik e Trondheim, in Norvegia, si è tenuto il General Meeting di rurAllure, il progetto europeo Horizon2020 incentrato sulla valorizzazione del patrimonio culturale dei cammini.

AEVF, in qualità di partner di progetto che si occupa delle attività di comunicazione del progetto e dell’attività di ricerca sul patrimonio termale, è stata rappresentata dal Direttore dell’Associazione Luca Bruschi, dalla Responsabile per le Relazioni Internazionali Elena Dubinina e dalla Referente per la Comunicazione Simona Spinola.

Al convegno, organizzato dall’Università Norwegian University of Science and Technology (NTNU), hanno preso parte 40 partecipanti tra i rappresentanti degli itinerari culturali coinvolti nel progetto, di durata triennale, quali il Cammino di Santiago, la Via Romea Germanica, la Romea Strata, il Cammino di Maria e il Cammino di Sant’Olav, oltre a numerosi partner provenienti da tutta Europa e stakeholder locali legati al turismo lento.

Focus dell’evento in Norvegia è stato il lancio di rurAllure quale prima rete di cooperazione, a livello europeo, dei principali cammini

La rete è stata fondata il 27 giugno 2023 a Gjøvik, dalla Fondazione Home Viator per la Via Romea Strata, dall’Associazione Europea delle Vie Francigene per conto della Via Francigena e da MUTKE – Mária Út Közhasznú Egyesület per il Cammino di Maria.

È inoltre aperta a tutti i soggetti che lavorano sui cammini storici, incentrata sulla promozione del turismo lento e sostenibile, sullo scambio di buone prassi a livello europeo, sul creare collaborazioni e sullo sviluppo di progetti.

Il General Meeting è stato un’importante occasione per fare una visita studio lungo il cammino di Saint’Olav, gestito dal Pilegrimsleden. L’itinerario, che collega Oslo con Trondheim con i suoi 640 chilometri, termina alla maestosa Cattedrale di Nidaros.

Il team di AEVF ha visitato alcuni centri di pellegrinaggio regionali incaricati dello sviluppo del percorso nei territori attraversati e alcuni punti di interesse turistico, come la Casa-museo del premio Nobel Sigrid Undset, una delle più importanti scrittrici del Paese, il museo diffuso Lillehammer Museum – Maihaugen,  e alcune chiese tradizionali della Norvegia.

L’evento conclusivo del meeting si è tenuto al centro Nidaros, a Trondheim, con gli interventi del direttore del centro Ingeborg Collin e di Hans Morten Løvrød, direttore del Pilegrimsleden e del Cammino di Saint’Olav.

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Speciale dieta in cammino: 5 modi per fare il pieno di energie

L’alimentazione deve essere sempre equilibrata, sia per garantire il giusto apporto di energia, sia per il piacere di soddisfare il palato. Se pratichi attività all’aria aperta, come escursioni a piedi o in bicicletta di uno o più giorni, è opportuno bilanciare i nutrienti nelle giuste proporzioni. Gli esperti consigliano di considerare nella propria dieta 50% di carboidrati, 20% di grassi e 30% di proteine per curare equilibrio e benessere, specialmente nelle attività outdoor.

Durante un cammino, soprattutto nei tratti più faticosi, è importante non appesantire lo stomaco, ma ricaricare l’organismo con alimenti ricchi di proteine, come ad esempio legumi, formaggi, uova, pesce e carne. Si tratta di alimenti importanti nella dieta mediterranea, modello ritenuto garanzia di salute e di longevità, che contribuiscono a irrobustire i muscoli, che contengono il 40% delle proteine nell’organismo e lo riforniscono del fabbisogno proteico anche in fase di pre e post esercizio fisico.

Ma perché un corretto apporto di alimenti può aiutarti ad affrontare il cammino?

1. “Carboidratati” sì, ma senza esagerare

Rispetto alle proteine, l’assunzione di carboidrati nella propria dieta riveste un ruolo più importante durante l’attività fisica, perché sono il combustibile necessario per tutte le fasi del cammino. Un bel piatto di riso, accompagnato da verdura e frutta, consente di facilitare l’assimilazione degli amidi e quindi di avere a disposizione energia duratura. Presta attenzione alla scelta e alla quantità, perché, oltre ad appesantirti, un consumo sproporzionato di pane, pasta, fette biscottate, biscotti, ecc. può portare a gonfiore e sonnolenza. Meglio optare per i carboidrati complessi, come i prodotti integrali e di avena, che – essendo a rilascio lento di energia – non creano picchi glicemici e danno un senso di sazietà.

2. Tante proteine in pre-escursione… per il tuo recupero muscolare!

Nei giorni precedenti il cammino, pranzi e cene proteiche a base di zuppe di legumi o pesce accompagnati da una porzione di verdure, sono fondamentali poiché contribuiscono alla formazione cellulare e a fare scorta di energia. Un pancake con bresaola e scaglie di parmigiano reggiano, uno yogurt, miele e muesli, oppure delle uova sode, strapazzate o alla coque, sono invece una buona fonte di proteine per iniziare un cammino, perché questi nutrienti hanno una funzione plastica, ovvero di riparazione del tessuto muscolare grazie agli amminoacidi presenti.

3. Ancora proteine: durante e dopo l’escursione… ma tieni d’occhio i grassi!

Per la scelta del pranzo, accompagnare un panino con legumi o pesce significa scegliere alimenti leggeri e nutrienti, ma soprattutto utili, perché un continuo apporto di proteine, quando si svolge attività fisica, porta il tuo corpo a produrre energia e quindi a stabilizzare la curva glicemica, ovvero ad evitare che i tuoi muscoli si strappino. L’avocado può essere utile per mantenere la riserva di grassi “sani”, indispensabile fonte di energia e proteine, senza però esagerare! Al rientro, per ricaricarsi e ripristinare la riserva energetica del glicogeno, un bel piatto di legumi come ceci, fagioli e piselli possono completare un meritatissimo piatto di pasta.

4. Una riserva preziosa? Garantisciti una miniera di vitamine e sali minerali

Camminare tanto e per un lungo periodo, qualunque sia la stagione, inevitabilmente porta alla sudorazione e quindi alla perdita di liquidi, ovvero di sali minerali. Ecco, quindi, che – oltre a bere regolarmente –  durante il cammino è fondamentale consumare piccole quantità di frutta fresca, disidratata e secca. Oltre a idratare l’organismo, la frutta è facilmente digeribile, garantisce un apporto continuo di vitamine che l’organismo non è in grado di produrre da sé e offre sostegno in caso di calo di zuccheri.

5. Con la carne pronta lo zaino è più leggero e sostenibile

Per gli onnivori, le proteine della carne consentono di assumere la maggior parte degli amminoacidi essenziali, cioè quelli che l’organismo non è in grado di produrre in autonomia e che contribuiscono alla sintesi proteica muscolare: un’ottima soluzione per il mantenimento dei muscoli e la riparazione dei tessuti, che peraltro l’organismo assorbe facilmente.

La carne è fonte di minerali quali ferro (eme), zinco, e selenio, che servono rispettivamente per la formazione dell’emoglobina e quindi per l’ossigenazione dei tessuti durante l’attività fisica, per la crescita e riparazione dei tessuti e a supportare il sistema visivo ed olfattivo, oltre che a fungere da antiossidante. Uno scarso apporto di ferro può ridurre la tua prestazione sportiva durante il cammino, come anche altre funzionalità. Altra importante componente della carne, è la vitamina B12, che è coinvolta nella formazione dei globuli rossi, nella sintesi delle proteine, nel mantenimento dei tessuti, e nella trasformazione dell’energia.

Portare con sé della carne durante un cammino pone il problema di conservarla, in modo che non perda le sue proprietà nutrizionali soprattutto quando le temperature aumentano, e di cucinarla senza andare ad appesantire lo zaino. Fortunatamente sul mercato esistono dei prodotti pronti che possono risolvere facilmente il dilemma, come quelli proposti da Carne Montana. Nella scelta della carne per il tuo cammino presta sempre attenzione al gusto ma anche alla provenienza e prediligi brand che comunichino in modo trasparente il loro impegno verso l’ambiente. Carne Montana ha realizzato dei prodotti pratici, gustosi e leggeri, con 100% carne da allevamenti italiani e realizzati in una filiera corta. Una soluzione pratica che riempie lo stomaco, ma non lo zaino!

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Zaino da trekking: quale scegliere e cosa portare in un cammino di più giorni

La data della partenza si avvicina; sembra di aver preso tutto ma non si può fare a meno di rivedere mentalmente la lista di “ce l’ho, ce l’ho, mi manca!” con la tentazione di svuotare lo zaino e rifare tutto da capo… Calma! Innanzitutto, ricordiamo che è normalissimo avere dubbi in questi casi, in vista di un viaggio a piedi o in bici. Niente paura: oggi vedremo insieme quale zaino scegliere per un’escursione di più giorni e cosa portare con sé.

Partiamo dal primo step: quale zaino è la scelta giusta?

Il dubbio atroce: quale zaino scegliere?

Lo zaino è una delle componenti più importanti dell’equipaggiamento: è la nostra “casa” in viaggio e va scelto con molta cura (secondo solo agli scarponi). Un acquisto disattento potrebbe comportare più o meno diverse difficoltà durante l’esperienza in cammino.

Esistono molti modelli, con diverse capienze e forme. Se ne distinguono almeno tre adatti per esperienze ed usi diversi:

20/40 litri: piccolo ma sufficiente per un’escursione di un giorno;

40/60 litri: adatto per escursioni di più giorni solitamente senza tenda, con pernotto in struttura;

60/100 litri: ideale per lunghi viaggi a piedi, in cui è previsto l’uso di tenda, fornello e sacco a pelo.

Per scegliere lo zaino bisogna prestare attenzione anche alla stagione, optando quindi per un modello invernale più capiente, per via dell’equipaggiamento o maggiormente ingombrante da portare, o per un modello estivo più leggero e traspirante, in caso di alte temperature. Attenzione anche al peso! Lo zaino non dovrebbe superare il 10% del peso corporeo, ed è comunque meglio limitarsi ad un massimo di 7-8 kg ben distribuiti.

Da tempo consigliamo gli zaini targati Ferrino Outdoor per la loro praticità, compattezza e per lo stile colorato ed elegante. In particolare, ci siamo affezionati al modello ‘Finisterre’, pensato proprio per pellegrini/e che percorrono lunghe distanze. Lo staff dell’Associazione ha avuto l’occasione di provarli durante i 4 mesi in cammino di Road to Rome 2021 e non potremmo essere più che soddisfatti della nostra scelta!

Clicca qui per scoprire tutti i modelli sul sito Ferrino

Cosa mettere (e non) nello zaino?

Passiamo ad una domanda cruciale. Dopo aver scelto il modello, cerchiamo di capire cosa portare in un viaggio di più giorni:

  • Indumenti in materiale tecnico e leggero: di solito si porta un massimo di tre ricambi per un cammino di una settimana. Servirà poi un pile (leggero), un k-way, un berretto di lana (o cappello da sole in estate) e dei guanti. Inoltre, bisogna prestare un occhio ala selezione dei calzini: meglio optare per i più adatti alle tue scarpe, per evitare fastidiosi sfregamenti sui piedi.
  • Crema per i piedi: per prevenire l’insorgenza di vesciche, prima di partire andrebbe applicato del borotalco sui piedi e, a fine tappa, una crema defaticante e rinfrescante alla menta o del burro di karité.
  • Kit di prima emergenza: da tenere sempre a portata di mano.
  • Coltellino multiuso con seghetto, lampada frontale e un piccolo kit da cucito.
  • Mappa e informazioni pratiche sul cammino: consigliamo di scaricare le tracce GPX (a questo link sono disponibili le tracce per chi percorre la Via Francigena), o ancora meglio di scaricare l’app di AllTrails, che permette di condividere le info con altri viaggiatori, ma anche di portare una cartina nel caso si dovessero attraversare zone con poca copertura o per scongiurare imprevisti da batteria scarica. Inoltre, è importante avere tutte le informazioni legate alle strutture di accoglienza, i punti d’acqua e i ristori.
  • Tenda e sacco a pelo, per chi decide di compiere un cammino di più giorni senza appoggiarsi alle strutture di accoglienza. Si trovano spesso camping attrezzati, oppure aree private dove poterla montare agilmente (si consiglia di visionare la nostra sezione Dove dormire sull’argomento).
  • Bastone da passeggio o bastoncini da trekking, utili per diversi motivi: dare ritmo quando si cammina, mobilitare le braccia e fornire un appoggio nelle salite e nelle discese. Molti bastoncini hanno la possibilità di essere accorciati per essere inseriti nelle tasche laterali esterne dello zaino quando non servono.

Nella preparazione dello zaino è necessario prestare cura e attenzione a come riporre gli oggetti.

Ci sono alcune regole di base alle quali ci si dovrebbe attenere: gli oggetti pesanti vanno messi in alto oppure nel mezzo, tutti vicini alla colonna vertebrale; non posizionare mai oggetti appuntiti o duri a contatto diretto con la schiena; tenere a portata di mano (nelle taschine dello zaino) il kit di pronto soccorso e la borraccia, oltre che tutti quegli oggetti, che si potrebbero dover tirar fuori e riporre nello zaino più volte al giorno mentre cammini.

Per non perdere alcuna informazione importante abbiamo chiesto anche l’opinione di alcuni viaggiatori esperti, consultabile nel nostro blog.

5 step per indossare e regolare lo zaino

Indossare in modo appropriato lo zaino significa, far si che di mantenere regolare la posizione della schiena, dato che il corpo possiede un baricentro naturale che si squilibra, in caso si portino dei pesi, e questo ovviamente rende automatico lo spostamento in avanti della schiena, per compensazione. Come evitarlo? Occorre bilanciare il peso distribuendo il 70% sul bacino ed il 30% sulle spalle.

Oltre a questo è importante seguire i seguenti accorgimenti:

  1. Regolare la lunghezza dello schienale tramite gli appositi lacci, sulla base delle proprie misure;
  2. Allentare cinghie e spallacci per ripartire il peso come indicato sopra;
  3. Chiudere la cintura lombare, una volta indossato lo zaino, coprire l’osso del bacino (senza andare troppo in alto o in basso) per mantenere stabili gli spallacci;
  4. Regolare cinghie di tensione e spallacci, usando gli appositi tiranti, in modo che lo zaino aderisca al corpo, anche in corrispondenza della fascia lombare.
  5. Chiudere il cinturino pettorale e regolarne l’altezza per consentire al petto di muoversi.

E adesso cosa resta da fare? Preparare lo zaino, e partire!

Buon cammino e… non si deve dimenticare di condividere i racconti di viaggio sui propri social taggandoci!

Facebook: @ViaFrancigenaEU

Instagram: @viafrancigena_eu

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Ciclovia Francigena in Val di Susa: inaugurati i primi 35 km

Da Caselette e Avigliana fino a Villar Focchiardo in Val di Susa in bicicletta: un sogno, chiamato Ciclovia Francigena, oggi divenuto realtà. Con il completamento dei primi due lotti dell’opera, di oltre 35 km, sabato 3 giugno 2023, alla presenza degli amministratori locali, è stato tagliato ufficialmente il nastro a questo grande progetto di promozione turistica del territorio in chiave sostenibile realizzato dall’Unione Montana Valle Susa. Un percorso cicloturistico lungo il tratto piemontese della Via Francigena – la cui realizzazione era stata avviata durante la precedente amministrazione – che si innesta nelle  grandi ciclovie VenTo (Venezia – Torino) di 680 km e AIdA (Alta Italia da Attraversare).

Cliccando qui è possibile scoprire il tracciato della ciclovia in Val di Susa. La mappa interattiva della Francigena può invece essere seguita durante il viaggio scaricando l’App di AllTrails.

Un’opera, che si snoda dolcemente nel fondovalle permettendo di godersi le bellezze del paesaggio fuori dalle strade trafficate, che è ancora work in progress. Stanno partendo infatti i lavori di prosecuzione della ciclovia, con l’obiettivo di collegare Villar Focchiardo a Bussoleno (terzo lotto). Ma l’ambizione vera è di arrivare fino al Moncenisio, realizzando un itinerario complessivo da 62 km. Si chiuderà infatti a breve la progettazione partecipata con i Comuni della Val Cenischia: una volta ultimata, occorrerà quindi cercare i fondi per l’attuazione del quarto lotto, quello conclusivo.

Cliccando qui è possibile scoprire tutti i nostri consigli per prepararsi a percorrere la Francigena in bicicletta.

“Chi mi ha preceduto ha giustamente pensato alla bicicletta come volano di sviluppo per il territorio”, ha spiegato il presidente dell’Unione Montana Pacifico Banchieri. “Purtroppo da quando si pensa a un’opera di questo tipo a quando si riesce ad realizzarla, passano tanti anni e tante difficoltà da superare. Se quindi si arriva, con tanta fatica, ad inaugurare un pezzo così importante della ciclabile, possiamo dire che è un successo e una grande soddisfazione per tutti, dai funzionari che ci hanno lavorato, agli amministratori che si sono avvicendati. Io sono convinto che questa ciclovia serva innanzitutto come servizio per il nostro territorio, a disposizione dei cittadini che vogliono muoversi con la bicicletta o fare sport. Però può servire anche per portare sviluppo e turismo e per far sì che la valle diventi più ricca, bella e attrattiva”. 

Per l’ex presidente Sandro Plano: “quest’opera è il simbolo di come le Unioni Montane rappresentino davvero l’essenza delle politiche di territorio. La ciclabile abbraccia un’intera valle e il fatto un organismo abbia pensato a un’infrastruttura che lega tutto il territorio è un elemento che ci fa riflettere. Voglio quindi ringraziare gli amministratori che hanno portato avanti il progetto, ma soprattutto i tecnici, in particolare Mauro Parisio e i suoi colleghi, che hanno fatto un lavoro eccezionale”.

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[Comunicato Stampa dell’Ufficio Stampa Unione Montana Valle Susa]

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Inaugurata a Auchy-au-Bois la prima piazza dedicata a Sigerico

Auchy-au-Bois, piccolo comune francese di 500 abitanti situato nel dipartimento del Pas-de-Calais nella regione dell’Alta Francia, sabato 24 giugno è stata inaugurata la prima piazza sulla Via Francigena dedicata a Sigerico.

È un esempio importante di come la Via Francigena stia diventando sempre di più elemento di identità e richiamo alle radici culturali nei territori attraversati dal percorso europeo che, oggi, conta un totale di 715 comuni che vedono proprio nell’itinerario di Sigerico un fil rouge che li unisce.

Questa bella piazza, dove sono presenti anche un ampio spazio verde, una piccola biblioteca per scambiare libri, una zona d’ombra e panchine per riposarsi, diventa così in luogo d’incontro tra gli abitanti e i viandanti che arriveranno a piedi da tutto il mondo seguendo l’itinerario.

Come ha ricordato il sindaco Jean-Francois Del Place durante il saluto iniziale, questa piazza rappresenta un simbolo importante in un piccolo borgo valorizzato proprio dalla Via Francigena e la sua dimensione culturale e turistica internazionale.

La piazza è un importante “simbolo di rinnovamento del villaggio di Auchy-au-bois, ma anche simbolo di modernità, di mobilità di inclusione sociale che mette al centro la fruizione degli spazi pubblici“.

La partecipazione istituzionale all’evento è stata sostenuta con gli interventi di Bertrand Petit, deputato del Pas-de-Calais; Olivier Gacquerre, Sindaco di Bethune e Presidente dell’Agglomerazione Béthune-Bruay, Artois-Lys RomaneAmel Gacquerre, senatrice del Pas-de-Calais e consigliera regionale di Hauts-de-France;  Eddie Bouttera, sotto prefetto di Bethune. Presenti anche Didier Depauw, consigliere dell’Agglomerazione Béthune-Bruay, Artois-Lys Romane e Franck Laine, direttore generale di Bethune.

Per testimoniare la validità della iniziativa all’interno della rete AEVF, alla cerimonia hanno partecipato il Presidente Massimo Tedeschi, la vicepresidente Martine Gautheron e il direttore Luca Bruschi. 

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Criticità del percorso a piedi news

Interruzione tappa VFS 6 da Sezze a Priverno (Lazio)

Si segnala un’interruzione di un tratto della Via Francigena nel Sud ricadente nel Comune di Sezze. Causa di lavori di risanamento di una condotta idrica proveniente dal bacino delle “Sardellane” e asservente il Comune in oggetto, quest’ultimo ha ritenuto necessario produrre l’ordinanza n°91 del 15 giugno. Essa VIETA, a partire dal giorno dopo, il passaggio pedonale nel tratto di Via Francigena coincidente con i lavori. Nel rispetto della stessa si rende necessario, quindi, la modifica della traccia della tappa in oggetto onde evitare il passaggio dei pellegrini nel tratto interdetto.

➡️ Visualizza la traccia temporanea online: clicca qui

➡️ Traccia GPX: clicca qui per scaricarlo

Per procedere in sicurezza lungo il tuo itinerario ti consigliamo di scaricare l’ App AllTrails, che contiene più di 100.000 percorsi escursionistici a livello mondiale, e che riserva in questo periodo uno sconto sulla versione premium.

L’app, grazie al localizzatore di attività GPS, permette di ricevere i “trails” ovvero i percorsi nell’area dove si è in escursione, e di selezionare l’opzione migliore in base alle caratteristiche dei sentieri e delle segnalazioni mirate che si ricevono grazie agli altri utenti. Inoltre, nella versione premium è possibile scaricare le mappe per consultarle offline.

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Nuovo ostello a Felegara, nel tratto parmense

È stato inaugurato il completamento dei lavori del nuovo ostello sulla Via Francigena nel tratto parmense a Felegara (Medesano), alla presenza del Sindaco di Medesano Michele Giovanelli, del vicepresidente AEVF Francesco Ferrari, del Presidente della Provincia Andrea Massari e del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

L’ospitale è dedicato all’ex presidente del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso lo scorso anno.

La struttura sarà in piena funzione dall’inizio 2024 e ospiterà 24 posti letto. Il progetto è parte di un pacchetto d’interventi, spiegano dalla Regione Emilia-Romagna, che riguarda, oltre all’ostello per i pellegrini, il ridisegno di un piccolo tratto del cammino per renderlo più accessibile e collegarlo alla pista ciclabile tra Medesano e Felegara, già realizzata, e la ristrutturazione di una Casa Torre adiacente che diventerà un polo culturale attualmente in fase di ultimazione, con chiusura lavori entro il 2023.

L’ostello, dal costo complessivo di 1,2 milioni è stato finanziato con 452.000 euro di contributi regionali provenienti da fondi Por-Fesr, oltre 428.000 euro del Comune di Medesano, e ulteriori fondi di aziende del territorio, la Diocesi di Parma e Cariparma.

Esprime parole di grande soddisfazione il Sindaco Giovanelli: “A tutti coloro che hanno contribuito siamo riconoscenti perché hanno condiviso l’utilità di questa accoglienza pellegrina per migliorare la ricettività e implementare i servizi lungo la Via Francigena. Il recupero degli immobili dismessi e la rigenerazione urbana sono e saranno sempre al centro della nostra attività amministrativa”.

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Il teatro sulla Francigena: ad agosto verso Roma

Dal 6 al 10 agosto 2023, dieci anni dopo la nascita del progetto ‘Il teatro su due piedi‘ e dopo cinque dalla pubblicazione del libro Il teatro sulla Francigena, il progetto torna sulla Via Francigena. Insieme a Four Seasons Natura e Cultura verranno percorse le suggestive tratte laziali da Viterbo a Roma, con una deviazione a Calcata. La guida sarà un ospite speciale dell’evento!

Non saranno giornate di spettacoli ma parleremo delle possibilità di collegamento fra teatro e cammino, fra cultura e natura e – perché no! – progettare qualcosa insieme.

È possibile iscriversi cliccando qui.

Visita il nostro calendario eventi per non perdere alcun appuntamento lungo la Francigena!

Per chi è in cammino sulla Via Francigena (o su altri itinerari culturali europei), non è da dimenticare la possibilità di pubblicare i migliori scatti sui canali social per partecipare al concorso fotografico promosso dal progetto europeo rurAllure.