Via Francigena

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Le esperienze di Sylvain Bazin sui cammini e la Francigena

Nel 2012 Sylvain Bazin ha inaugurato la sua serie di viaggi a piedi, a piccoli e grandi con passi, sui cammini del mondo. Un primo viaggio lo ha condoto fino a Santiago de Compostela e Finisterre, mete raggiunte dopo essere partito dalla sua città natale, Aix les Bains, un mattino di aprile. Dopo questa avventura, è iniziato il cammino lungo la Francigena, percorso che dalla Fancia lo ha condotto a Roma.

E’ possibile scoprirne di più leggendo il suo libro  oppure leggendo il suo blog.
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Les chemins de Sylvain Bazin sur la Via Francigena

En 2012, Sylvain Bazin inaugurait sa série de voyages à pied, à grands pas et petites foulées, sur les grands chemins du monde. Un premier voyage qui le menait tout naturellement vers Compostelle puis Fistera, après être parti de chez lui, d’Aix les Bains un beau matin d’avril. Aure périple à suivre, celui de la Via Francegina qui, depuis la France, envoie les pèlerins vers Rome.
On peut en savoir plus en lisant son livre ou en se rendant sur son blog.
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Forum degli Itinerari Culturali, risultati finali

Il 30 e 31 ottobre si è svolto a Baku (Azerbaijan) il quarto Advisory Forum dell’Accordo Parziale Allargato (APA) sugli itinerari Culturali del Consiglio d’Europa  L’APA, al quale aderiscono 23 Paesi (fra i quali Italia, Francia, Svizzera ma non ancora la Gran Bretagna) è stato lanciato nel dicembre 2010 ed ha superato la prima fase pilota triennale 2011-2013.

L’APA svolge un ruolo di raccordo fra Consiglio d’Europa, Parlamento Europeo e Commissione Europea in materia di itinerari culturali ed è cosi strutturato:
– Segretario Esecutivo: Penelope DENU, ha anche l’incarico di Direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo.
– Bureau/Consiglio di Amministrazione: composto da 5 membri (rappresentanti di Austria, Norvegia, Francia, Spagna, Lituania) è rinominato ogni 2 anni. Elke Atzler, funzionaria del Ministero degli Esteri austriaco, è la presidente in carica.
– Governing Board (Consiglio di Direzione): composto da un rappresentante di ognuno dei 23 Paesi aderenti all’Accordo (arch. Giuliana De Francesco del MiBACT rappresenta l’Italia).
– Advisory Forum: è il Forum annuale dei rappresentanti istituzionali APA, delle organizzazioni internazionali, degli stakeholders del turismo, degli itinerari culturali europei.

Presenti a Baku i principali stakeholders: membri del Bureau APA, Commissione e Parlamento Europei, UNESCO, ICOMOS, L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), 25 itinerari culturali europei su 29.

Principali risultati del Forum

– Ottima organizzazione e partecipazione, con particolare riferimento all’allargamento verso Mediterraneo, Balcani, Est Europa.

– Qualità dei contenuti degli interventi istituzionali di apertura e dei 4 workshops volti a valorizzare il ruolo degli itinerari.

– Partecipazione attiva degli itinerari nella “Dichiarazione finale di Baku”, documento che verrà inviato alle istituzioni europee.

– Presentazione del nuovo progetto HECTOR (all’interno del programma europeo Erasmus Plus) che vedrà coinvolti gli itinerari culturali sul tema della formazione
(http://www.culture-routes.lu/php/fo_index.php?lng=fr&dest=bd_ar_det&id=00000478)

Maggiore consapevolezza delle istituzioni europee che esiste il “Programma degli itinerari” e che gli itinerari culturali europei hanno voglia di protagonismo. Il Forum ha avuto un successo di partecipazione e contenuti grazie alla presenza dei rappresentanti degli itinerari, che hanno apportato un forte valore aggiunto di know how ed expertise.

Importanti incontri fra rappresentanti degli itinerari margine del Forum

Incontro ufficiale con la DG del Consiglio d’Europa
Per la prima volta una (piccola) delegazione di itinerari culturali ha incontrato ufficialmente, insieme con la Direttrice dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali (IEIC) di Lussemburgo (IEIC), la Direttrice Generale della DG Democrazia del Consiglio d’Europa Snezana Samardzic-Markovic, che ha competenza sul Programma degli Itinerari. Oggetto: come il Consiglio d’Europa può essere maggiormente attivo nel sostegno agli itinerari e quali azioni politiche si devono portare avanti insieme.

Incontro informale fra itinerari culturali
In agenda anche l’elezione del nuovo Rappresentante degli itinerari culturali che ha l’incarico di svolgere un’azione di raccordo, stimolo e coordinamento fra itinerari, IEIC, Istituzioni europee. Scaduto il mandato biennale di Antonio Barone (Rotta dei Fenici), i partecipanti hanno deciso di affiancare alla nuova Rappresentante (indicata in Inger Harlevi, Itinerario Hansa) una task force di supporto (Cristin Prange, TRANSOMANICA; Peter Leech, ATRIUM; Christophe Voros, Siti Cluniacensi; Luca Bruschi, Via Francigena). Il gruppo nominato rimarrà in carica due anni e svolgerà una azione di impulso del Programma degli itinerari europei per svolgere azioni comuni e condivise, con particolare riferimento a:

Lobby politica verso le Istituzioni europee (Commissione e Parlamento Europei, Consiglio d’Europa)
Sono state condivise alcune proposte quali : documento da inviare alle istituzioni sulla falsariga del “Manifesto di Acquapendente” emanato in occasione del Ventennale della Francigena; azione di sensibilizazione verso le DG Cultura e Turismo della Commissione Europea;

Cooperazione con IEIC
Il gruppo ha il compito di fornire input propositivi all’IEIC, nell’ambito di un dialogo costante durante l’anno. Previsto a gennaio un incontro operativo a Lussemburgo per: 1) preparare un action plan da condividere e presentare agli itinerari; 2) incontrare il nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’IEIC, di recente nomina.

Creazione di una Piattaforma di scambio
Creazione di una piattaforma Google di scambio dati/informazioni fra il gruppo di lavoro e gli itinerari.

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The Baku Cultural Routes Forum 2014 – results

“Council of Europe cultural routes: cultural tourism for intercultural dialogue and social stability”. The 2014 Council of Europe Cultural Routes Advisory Forum was co-organised by the Ministry for Culture and Tourism of the Republic of Azerbaijan, the Council of Europe Enlarged Partial Agreement on Cultural Routes (EPA) and the European Institute of Cultural Routes (EICR). The European Association of Via Francigena has attended this meeting.

The event was opened by the Minister for Culture and Tourism, Abulfas Garayev and the Council of Europe’s Director General of Democracy, Snežana Samardžić-Marković. Deputy Minister, Sevda Mammadaliyeva, gave the closing speech of the Forum.

The Forum’s conclusions are set out in the Baku Declaration adopted by participants at the close of the sessions, which takes stock of the achievements since the 2013 Forum in Innsbruck and sets new goals for the future activities of the Council of Europe cultural routes. The exchanges and discussions in the thematic workshops will contribute to further progress and to identifying and elaborating strategies for the future.

The Forum was attended by representatives of the Council of Europe’s 29 certified routes and candidate projects from all over Europe, representatives from member states of the EPA, international organisations (European Union, UNWTO, OECD, ICOMOS), NGOs, local and regional authorities, universities and professionals in the cultural tourism sector.

The four workshops of the Forum produced constructive outcomes and new proposals for action, which will be followed up during the twelve months until the next Advisory Forum to be held in Aranjuez, Spain.

Cultural routes as vectors for intercultural dialogue.
Participants stressed that the freedom to participate was a precondition for intercultural dialogue. They emphasised the importance of direct experience and of tourism as a facilitator of accessibility to experiences where it provides authentic and unrestricted contact between host and guest communities. They stated that creative interpretation must be integrated in the development of the Council of Europe cultural routes’ activities to give space for intuition and emotion, and that engagement with the values of a cultural route may also be expressed through physical activities, including sport.

Cultural routes as drivers for sustainable social and economic development. Participants recommended that cultural routes work towards raising the awareness of residents and local business communities of the cultural and economic value of their heritage, thus enabling them to become the main promoters of their own culture. They considered that dialogue between Council of Europe cultural routes and local and global business communities should be promoted through creative platforms and that dialogue between Routes and Research and Development departments should be encouraged in a transnational, multi-level approach.

Cultural routes as educational tools for understanding past conflicts, easing tensions and promoting peaceful cohabitation.
The participants in the workshop recognised that cultural routes have the potential to create places where intercultural dialogue can flourish and to foster peace through the promotion of social justice, human rights, economic equity, sustainable development and democracy. They recommended that the Council of Europe cultural routes engage in educational activities about European history, including conflicts, for all types of public. They called upon the participants at the Conference of Ministers for Culture and Tourism organized jointly by UNESCO and the UNWTO (Cambodia, February 2015) to bear in mind the importance of cultural routes for fostering intercultural dialogue and proposed that cultural routes for peace be a theme for the next World Forum on Intercultural dialogue (Baku, May 2015).

Cultural routes as guardians of Europe’s memory and living history.
The participants in this workshop recalled that Council of Europe cultural routes are channels for intergenerational transmission of memory and living history, offering opportunities to tell Europe’s “stories” through the different standpoints of the networks of witnesses and inheritors. They encouraged cultural routes to be instruments for cultural dialogue and reconciliation and recommended the creation of platforms (through research, education, business involvement and new technologies) to foster the co-production of living memories. Emphasising the importance of fostering bottom-up approaches, participants recommended that communities collectively identify and contribute content to cultural routes and that the sharing of cultural routes contents should be based on different means of actively engaging local communities, such as festivals and events. Informative and interactive approaches should balance tangible and intangible heritage and challenge stereotypes to reveal common European stories and citizenships.

All the workshops emphasised the importance of ensuring the full participation of younger generations, and consequently of Cultural Routes developing active education programmes, tourism products and capacity-building programmes that specifically target young audiences, as well as attractive and relevant new communication channels using digital technologies.

During the Forum, the certified cultural routes set up a Task Force to facilitate cooperation and synergies.

Link to the Baku Declaration, the Baku Forum programme, keynote speeches, photos and presentations

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Le Forum des itinéraire culturels de Bakou – résultats

Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe : le tourisme culturel pour le dialogue et la stabilité sociale. Le Forum consultatif 2014 des Itinéraires culturels du Conseil de l’Europe a été organisé conjointement par le ministère de la Culture et du Tourisme de la République d’Azerbaïdjan, l’Accord partiel du Conseil de l’Europe sur les Itinéraires culturels (APE) et l’Institut européen des Itinéraires culturels (IEIC). L’Association Europeenne des Voies Francigene a participé à l’evenement.

L’événement a été ouvert par le Ministre de la Culture et du Tourisme, Abulfas Garayev, et la Directrice Générale de la Démocratie du Conseil de l’Europe, Snežana Samardžić-Marković. La Vice-Ministre de la Culture et du Tourisme, Sevda Mammadaliyeva, a prononcé le discours de clôture du Forum.

Les conclusions du Forum sont résumées dans la Déclaration de Bakou adoptée par les participants à la fin des sessions, texte qui dresse le bilan des avancées depuis le Forum 2013 à Innsbruck et propose de nouveaux objectifs pour les activités futures des itinéraires culturelles du Conseil de l’Europe. Les échanges et les discussions lors les ateliers thématiques contribueront à l’avancement du programme, à l’identification et à l’élaboration de stratégies pour l’avenir.

Ont participé au Forum des représentants des 29 itinéraires certifiés par le Conseil de l’Europe et des projets candidats venant de partout en Europe, des représentants des Etats membres de l’APE, des organisations internationales (l’Union européenne, l’OMT, l’OCDE, ICOMOS), des ONG, des autorités locales et régionales, des universités et des professionnels venant du secteur du tourisme culturel.

Les quatre ateliers ont proposé des recommandations constructives et des propositions d’actions nouvelles, dont la mise en œuvre sera examinée et suivie pendant les douze mois jusqu’au prochain Forum consultatif à Aranjuez (Espagne).

Les Itinéraires culturels en tant que vecteurs du dialogue interculturel. Les participants ont souligné que la liberté de participer est une précondition au dialogue. Ils ont rappelé l’importance d’un dialogue fondé sur l’expérience directe et le rôle du tourisme en tant que facilitateur de l’accès à cette expérience, aussi longtemps qu’il permet un contact authentique et non restrictif entre communautés hôtes et voyageurs. Les participants ont considéré que l’interprétation créative doit être intégrée dans les activités et dans les stratégies de communication des Itinéraires culturels du Conseil de l’Europe, afin de donner de l’espace à l’intuition et à l’émotion, et que l’engagement avec les valeurs d’un Itinéraire culturel peut aussi être exprimé à travers des activités physiques, y compris le sport. 

Les itinéraires culturels en tant que moteurs du développement social et économique durable.
Les participants ont recommandé aux Itinéraires culturels de mener des actions de sensibilisation auprès des communautés résidentes et des entreprises locales, visant une meilleure reconnaissance de la valeur économique et culturelle de leur patrimoine, et à les encourager à devenir les promoteurs de leur propre culture. Ils ont préconisé le dialogue entre les itinéraires culturels du Conseil de l’Europe et les communautés d’entreprises locales et globales au moyen de plateformes créatives, et ont souligné l’importance du dialogue entre les itinéraires et les institutions de Recherche et de Développement, afin de stimuler une approche transnationale et à des niveaux multiples.

Les itinéraires culturels en tant qu’outils pédagogiques permettant de comprendre les conflits du passé, d’apaiser les tensions et de promouvoir la cohabitation pacifique.
Les participants à cet atelier ont reconnu que les Itinéraires culturels ont le potentiel à la fois de créer des espaces où le dialogue interculturel peut s’épanouir et de défendre la paix par la promotion de la justice sociale, des droits de l’homme, l’équité économique, le développement durable et la démocratie. Ils ont recommandé que les Itinéraires culturels du Conseil de l’Europe organisent des activités pédagogiques sur l’histoire de l’Europe, y compris ses conflits, pour tous types de publics. L’atelier a demandé aux participants à la Conférence des Ministres de la Culture et du Tourisme organisée conjointement par l’UNESCO et l’OMT (Cambodge, février 2015) de garder à l’esprit l’importance des Itinéraires culturels pour la promotion du dialogue interculturel et ont proposé que « Les itinéraires culturels pour la paix » soit l’un des thèmes du prochain Forum Global pour le Dialogue interculturel (Bakou, mai 2015).

Les itinéraires culturels en tant que gardiens de la mémoire et de l’histoire vivante de l’Europe.
Les participants à cet atelier ont reconnu le rôle des Itinéraires culturels en tant qu’outils de transmission intergénérationnelle de la mémoire et de l’histoire vivantes, offrant des occasions de raconter les « histoires » de l’Europe à partir des différents points de vue des réseaux de témoins et d’héritiers. Ils ont encouragé les Itinéraires culturels à devenir les instruments du dialogue culturel et de la réconciliation, et ont recommandé dans cet objectif la création de plateformes de coproduction de la mémoire vivante à travers la recherché, l’éducation, la participation des entreprises et les nouvelles technologies, afin de promouvoir la coproduction de la mémoire vivante. Les participants ont souligné l’importance de la promotion d’approches « du bas vers le haut », en proposant que les communautés autour des Itinéraires culturels soient invitées à identifier ensemble et à contribuer au contenu des itinéraires culturels, par des moyens divers d’engagement actif, comme les festivals et l’évènementiel. Une approche à la fois informative et interactive devrait garantir l’équilibre entre patrimoines matériels et immatériels, et servir à questionner les stéréotypes et les mythes acceptés en mettant l’accent sur les histoires partagées et les citoyennetés européennes.

Tous les ateliers ont souligné l’importance d’assurer la pleine participation des jeunes générations et par conséquent, de la nécessité de la mise en place par les itinéraires culturels de programmes d’éducation interactives, des produits touristiques et des programmes de renforcement des capacités qui visent spécifiquement les jeunes publics, ainsi que des voies de communication attractives et pertinentes par le biais des technologies numériques.

Pendant le Forum, les Itinéraires certifiés par le Conseil de l’Europe ont créé un “taskforce” afin de promouvoir la coopération et la recherche de synergies.

Lien vers la Déclaration de Bakou, le programme, les discours, les présentations et une galerie photo

 

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Premio Internazionale sull’Innovazione Culturale

Il Premio Internazionale sull’Innovazione Culturale è un concorso biennale lanciato dal Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (CCCB) per promuovere l’innovazione nel settore della cultura, riconoscere l’importanza della ricerca come parte integrale dei progetti ed approfondire gli scenari culturali possibili dei prossimi anni.

La Via Francigena negli ultimi anni si sta mostrando un vero e proprio laboratorio culturale, all’interno del quale si stanno lanciando molte start up in ambito di comunicazione, tecnologia, comunicazione. E sono soprattutto i giovani che stanno partecioando con interesse a questo fermento culturale innovativo.

Per partecipare al Premio, è necessario presentare un progetto originale per la creazione, produzione o presentazione dei contenuti, il cui format o modalità di gestione offre una risposta innovativa a temi chiave specifici per ciascun concorso. Il tema di quest’anno è “Audience/s”. L’autore o autori del progetto vincente riceveranno un premio di 10.000 euro. Se ritenuto opportuno, il progetto potrà essere sviluppato dal CCCB, che fornirà il sostegno necessario.

Il concorso è aperto a tutti i cittadini, a partire dai 18 anni, di qualunque parte del mondo, che possono partecipare singolarmente o in gruppo nella forma di organismo no profit. I progetti verranno valutati da un comitato di esperti e una giuria internazionale di specialisti.

Scadenza: 5 Febbraio 2015.
Per mggiori info sul bando, clicca qui

 Fonte: Yes4Europe
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L’evento finale della Via Alta: un successo

Il CDT05 e la Provincia di Torino hanno organizzato Domenica 5 ottobre, nelle città di Claviere, Briançon e Montgenèvre, l’evento di chiusura del progetto Via Alta. In questa occasione, due gruppi di escursionisti composti da operatori turistici e membri di associazioni culturali, hanno partecipato ad una passeggiata su entrambi i lati del confine. Dopo un incontro simbolico al passo del Monginevro, i partecipanti hanno partecipato a una visita storica guidata della città con traduzione simultanea e a una conferenza.

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L’événement final de la Via Alta : un succès certain

Le CDT05 et la Province de Turin ont organisé conjointement la journée de clôture du projet Via Alta ce dimanche 5 octobre sur les communes de Clavière, Briançon et Montgenèvre. A cette occasion, deux groupes de marcheurs constitués d’une quarantaine d’acteurs du tourisme et de membres d’associations culturelles ont pris part à une randonnée de chaque côté de la frontière. Après une rencontre symbolique des deux groupes au col de Montgenèvre puis une visite historique guidée de la commune avec traduction simultanée, les participants ont pu assister à une conférence sur le thème de l’itinérance culturelle. Guy Hermitte maire de Montgenèvre, et Franco CAPRA maire de Clavière, ont introduit la conférence. Xavier Cret, président du CDT05 a souligné : « La collaboration transfrontalière France-Italie est la force du projet. La Via Alta met en cohésion deux grandes voies d’itinérance culturelle (…) le projet a permis de mettre avant la richesse cultuelle et culturelle souvent insoupçonnée du territoire à travers des sites remarquables ». Anne-marie Bernard, directrice de la communication du CRT PACA a pour sa part rappelé l’implication de la structure en sa qualité de partenaire indispensable pour le reste de la partie française de l’itinéraire.

Par la suite, différents intervenants des deux nationalités ont partagé leurs expériences respectives. Les thèmes abordés concernaient les perspectives de l’itinérance culturelle, l’expérience de la marche et l’adaptation aux clientèles.
Sont intervenus en apportant leur éclairage : Silvia Lecci, Association Européenne Vie Francigene, Sebastien Penari, Association de Coopération Interrégionale, Christian Fouque, membre de l’association des Amis de Saint Jacques, Gian Vittorio Avondo, auteur d’ouvrages de montagne, Christian Aubert, Bureau de montagne Visa Trekking, Daniela Broglio, ATL Turismo Torino e Provincia.

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Intervista con Jane Wang, pellegrina e appassionata di Via Francigena. La cultura asiatica incontra il cammino.

Jane Wang ha percorso la scorsa estate la Via Francigena, in bicicletta, partendo da Canterbury. Un lungo viaggio, affrontato senza una particolare preparazione fisica e con il grande desiderio di vivere intensamente le emozioni del cammino.

Jane viene da Hong-Kong, ha vissuto negli Stati Uniti, in Europa ed è attualmente a Firenze, dove è impegnata in ambito culturale. Le sue radici cristiane e la volontà di scorprire “lentamente” l’Europa l’hanno spinta a percorrere la Francigena. “Un viaggio fantastico!”

1) Perchè hai deciso di iniziare il tuo cammino sulla Via Francigena?
La Francigena è un itinerario storico che permette di conoscere le radici ed i valori europei. Rappresenta inoltre una opportunità per supportare il dialogo interculturale.
Quando ero piccola ho letto in Cina, su una rivista, informazioni sulla Francigena; ho poi letto un libro su questo itinerario quando vivevo in Germania. Per me la Francigena ha sempre rappresentato un sogno, quello cioè di attraversare i Paesi europei, entrando in contatto con la spiritualità ed ascoltare il messaggio di Dio.

2) Cosa rappresenta per te la Francigena?
Per me la Francigena è un simbolo di vita, una via autentica che può metterti in contatto con Dio, con culture differenti, con le persone e ti consente di immergerti nella storia, vivendola al tempo presente.

3) Pensi che in futuro la Francigena potrà attirare persone provenienti dalla Cina e dall’Asia?
Assolutamente sì!
La Francigena mette in grande risalto aree territoriali, città, tradizioni locali poco conosciute al di fuori dei circuiti italiani o europei tradizionali.

4) Cinque ragioni per consigliare la Francigena, punti di forza e critici dell’itinerario
A/ Cristianità
Forza: l’aspetto cristiano e legato alla spiritualità rappresenta un punto di forza soprattutto per i cristiani credenti e, comunque, è una delle motivazioni principali che spinge al cammino
Debolezza: Sicuramente non si può considerare la Francigena solo un itinerario religioso, ma lo si percorre con molteplici motivazioni

B/Cultura
Forza: capacità di attirare molte persone asiatiche ed americane grazie al fascino della cultura europea
Debolezza: difficoltà di sintetizzare tutte le declinazioni culturali all’interno del percorso, il quale presenta una sua attrattiva culturale a seconda dei differenti Paesi

C/Sport
Forza: la Francigena attira un numero crescente di giovani e tanti appassionati che amino lo sport outdoor
Debolezza: da questo punto di vista, ci sono anche tanti altri itinerari trekking e vie di pellegrinaggio che presentano forte attattività per chi ama fare sport outodoor

D/Turismo
Forza: la Francigena rappresenta indubbiamente una opportunità unica per scoprire lentamente un itinerAria culturale immerso nella storia e nel paesaggio. Questo lo differenzia da altri “prodotti turistici”
Debolezza: Questa tipologia di turismo, seppure in crescita, deve ancora raggiungere un target ampio di persone

E/Arte
Forza: le eccellenze artistiche lungo il percorso rendono molto attrattiva la Francigena, soprattutto per le persone provenienti al di fuori dell’Europa.
Debolezza: per chi proviene da altre culture non sempre è facile riuscire a comprendere il significato culturale che ruota intorno a queste eccellenze, legate alla cultura europea.

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Interview de Jane Wang, pèlerine et passionnée de la Via Francigena. La culture asiatique rencontre le chemin

Jane Wang a parcouru l’été dernier la Via Francigena en vélo, en partant de Canterbury. Un long voyage affronté sans une préparation physique particulière et avec un grand désir de vivre intensément les émotions du chemin.

Jane vient de Hong-Kong, elle a vécu aux Etats-Unis, en Europe et actuellement elle est à Florence, où elle travaille dans le domaine de la culture. Ses racines chrétiennes et la volonté de découvrir « lentement » l’Europe l’ont poussée à parcourir la Francigena. « Un voyage fantastique ! ».

Pourquoi as-tu décidé de commencer ton chemin sur la Via Francigena ?

La Francigena est un itinéraire historique qui permet de connaitre les racines et les valeurs européennes. Elle représente aussi une opportunité pour découvrir le dialogue interculturel.

Quand j’étais petite, en Chine, j’ai lu des informations sur la Via Francigena dans une revue ; ensuite, quand je vivais en Allemagne, j’ai lu un livre sur cet itinéraire. Pour moi, la Francigena a toujours représenté un rêve, celui de traverser les Pays Européens, en entrant en contact avec la spiritualité et en écoutant le message de Dieu.

Que représente pour toi la Via Francigena ?

Pour moi, la Francigena est un symbole de vie, une vie authentique qui peut te mettre en contact avec Dieu, avec les cultures différentes, avec les personnes et te permet de t’immerger dans l’histoire, en la vivant au temps présent.

Est-ce que tu penses que dans le futur, la Via Francigena pourra attirer des personnes provenant de Chine et d’Asie ?

Absolument !

La Francigena met en valeur des zones territoriales, des villes, des traditions locales peu connues au-delà des circuits italiens ou européens traditionnels.

Cinq raisons pour conseiller la Via Francigena, points forts et points faibles de l’itinéraire ?

  1. 1.       Chrétienté 

Force : l’aspect chrétien lié à la spiritualité représente un point fort surtout pour les chrétiens croyants et c’est une des raisons principales qui pousse à parcourir le chemin.

Faiblesse : sûrement, on ne peut pas considérer la Francigena seulement comme un itinéraire religieux, mais on le parcourt pour de nombreuses raisons.

  1. 2.       Culture

Force : capacité d’attirer beaucoup de personnes asiatiques et américaines grâce au charme de la culture européenne.

Faiblesse : difficulté de synthétiser toutes les déclinaisons culturelles dans le parcours, bien qu’elles représentent une attraction selon les différents pays.

  1. 3.       Sport

Force : la Francigena attire un nombre croissant de jeunes et beaucoup de passionnés qui aiment le sport en plein air.

Faiblesse : de ce point de vue, il y a beaucoup d’autres itinéraires de randonnée et de voies de pèlerinage qui présentent une forte attraction pour ceux qui aiment faire du sport en plein air.

  1. 4.       Tourisme

Force : la Francigena représente sans aucun doute une opportunité unique pour découvrir lentement un itinéraire culturel immergé dans l’histoire et dans les paysages. Cela le différencie d’autres « produits touristiques ».

Faiblesse : ce type de tourisme, bien qu’en croissance, doit encore atteindre une fourchette plus large d’individus.

  1. 5.       Art

Force : les excellences artistiques le long du parcours rendent la Francigena très attractive, surtout pour les personnes provenant d’en dehors de l’Europe.

Faiblesse : pour ceux qui sont issus d’autres cultures, il n’est pas toujours facile de réussir à comprendre la signification culturelle qui tourne autour de ces excellences, liées à la culture européenne.