Autore: Redazione AEVF
Il nuovo numero della rivista Trekking, strumento editoriale per gli appassionati di outdoor e di cammini, dedica uno speciale alla Via Francigena.
In primo piano l’Associazione Europea delle Vie Francigene ed i suoi 14 anni di storia, il recente incontro internazionale “Qui è l’Europa” di Monteriggioni, numeri e statistiche della Francigena in Toscana.
Un numero da sfogliare e conservare!
In allegato le 4 pagine francigene
Dopo il tutto esaurito di ieri all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles la Via Francigena toscana fa il suo primo debutto in una fiera internazionale del turismo: il Salon des Vacances, inaugurato stamani all’interno del polo fieristico della capitale belga.
Un appuntamento importante che conta oltre 800 espositori da tutto il mondo e migliaia di visitatori per un mercato turistico, quello belga, dove la Toscana è ai primi posti tra i desiderata dei viaggiatori che ogni anno scelgono l’Italia come meta delle proprie vacanze. Viaggiatori che amano in modo particolare il turismo attivo (al terzo posto tra i prodotti turistici preferiti) e quello legato a Arte e Cultura (1° posto).
Una domanda turistica che la Francigena, e la Toscana più in generale, sono in grado di soddisfare a pieno come ha spiegato ieri lo stesso presidente della Regione Enrico Rossi: «Dal 2014, la Via Francigena si è aggiunta alla ampia offerta della Toscana, fatta di arte, storia, paesaggio ed enogastronomia.
Si tratta di un nuovo turismo, quello più spirituale, di elevatissima valenza culturale. Un turismo slow, riflessivo, di chi ama il contatto con la natura. Un cammino europeo, che noi vogliamo dedicare a tutti i giovani di questo continente, rendendolo attrattivo ai loro occhi grazie anche ad un accesso alla banda larga su tutto il percorso».
Coordinato da Toscana Promozione, lo stand regionale al Salon des Vacances di Bruxelles ospita anche 10 operatori turistici toscani tra cui Sharing Tuscany, il raggruppamento di imprese che ha il compito, assieme all’Agenzia regionale, di fare co-marketing e di predisporre pacchetti coerenti con la partecipazione toscana a Expo Milano 2015, con l’obiettivo di portare sul territorio toscano una parte dei turisti che da maggio arriveranno in Italia per l’importante evento internazionale.
Fonte: Toscana Promozione – Ufficio Stampa
Terme di Rosa si trova nel cuore del centro medioevale, ad un passo da Palazzo dei Papi! Dal gusto essenziale ma ricercato, è accogliente e immersa nel fascino degli antichi palazzi del ‘200, vicino ad ogni attrattiva offerta da Viterbo.
Basta girare l’angolo per essere nella magnifica piazza del Duomo, che un tempo fu sede papale prima di Avignone e nel quartiere di S.Pellegrino, il più grande e intatto quartiere d’Europa, con i suoi profferli e fontane, caratteristica tipica viterbese.
Altro caposaldo del luogo sono le acque termali prodigiose e curative, la zona ne è ricca. Si può scegliere fra strutture termali o piscine naturali libere, distanti solo 2 km dalla struttura.
Sulla via Francicena col calesse: quello del vecchio westt. Una coppia di turisti francesi ha fatto tappa alla Certosa, ieri sera, per far rifocillare i cavalli. Stanno viaggiando lungo la via Francigena, il cammino di Sigerico che seguendo le rotte dei pellegrini medievali collega Roma alla Francia, in carrozza.
Per evitare allarmi sulla sosta del curioso mezzo di trasporto, il sindaco Marcello Infurna ha avvisato i concittadini usando la sua pagina Facebook: Ii cavalli e la carrozza modello vecchio west sono di due turisti francesi che hanno chiesto di poter sostare per una sola notte per far riposare i cavalli, ricevendo autorizzazione dal proprietario del terreno, cosi come dal Comune. I signori a garanzia di tutti sono stati identificati e sono stati informati i carabinieri della loro presenza. Sicuramente è una presenza inconsueta ma non c’è alcun bivacco abusivo, né pericolo per la cittadinanza, per cui in questo caso abbiamo ritenuto che la comprensione e l’ospitalità dovessero prevalere”. E il Comune, sentito il privato proprietario del campo su cui i cavalli hanno potuto rifocillarsi, ha dato l’ok alla sosta.
Fonte: la provincia pavese
“La Regione Campania non lascerà fuori le aree interne dal percorso a piedi di 700 chilometri de ‘La Via Francigena nel Sud’ che da Roma porta a Brindisi”.
Lo rende noto l’Assessore regionale all’Artigianato e al Commercio Vittorio Fucci, in seguito all’incontro avuto a Palazzo Santa Lucia a Napoli con Pasquale Sommese, Assessore regionale al Turismo, che sta vagliando il progetto portato avanti dal Gal (Gruppo di Azione Locale) Titerno.
“Il percorso, che interessa le aree delle province di Caserta, Benevento ed Avellino, – dice Fucci – non subirà variazioni né dirottato altrove favorendo così altre regioni confinanti con la Campania”. “La giunta regionale – continua Fucci – inserirà il progetto nel suo programma di azioni per garantire che il percorso religioso, che da Roma porta a Brindisi e quindi a Gerusalemme, attraversi la Campania che occupa una posizione nodale e strategica nello sviluppo di questo segmento dell’itinerario. E’ importante sottolineare che l’individuazione e la definizione nei suoi territori dei relativi cammini può essere una valida occasione di messa in evidenza delle eccellenze culturali, ambientali, turistiche, dell’artigianato e del commercio che la caratterizzano”. “Ci sono migliaia di persone – aggiunge l’Assessore regionale – che hanno camminato su Santiago e si stanno riversando sulla Via Francigena e, in particolare, verso Roma e la Puglia. Penso che per la Campania essa rappresenti un’occasione importante per intercettare centinaia di migliaia di turisti che hanno bisogno di servizi dell’accoglienza, della ristorazione, dei prodotti enogastronomici del posto, dei prodotti innovativi come l’applicazione tecnologica al turismo. Questa massa di servizi che i privati possono dare alle persone, come da progetto, forniscono una economia e quindi uno sviluppo e una crescita che le Amministrazioni, a mio parere, possono e devono sostenere dando vita ad un modello nuovo di economia sostenibile. Non si tratta solo di turismo religioso ma di un modello di turismo moderno ‘sostenibile’ e ‘compatibile’”.
“La Via Francigena puo’ rappresentare esattamente questo tipo di turismo che soddisfa una richiesta di storia, di cultura, di Europa e di identità dei nostri territori, oltre a soddisfare a una voglia di crescita economica per i territori, soprattutto delle nostre aree interne”.
Fonte: Ottopagine
Quali ulteriori obiettivi si pone Montefiascone attraverso la Francigena e l’accoglienza dei pellegrini?
Montefiascone, tappa importante sulla Via Francigena. Da qui partono gli ultimi 100 km per arrivare a Roma e sempre in questa località il cammino della Via Germanica di Stade si collega con la Francigena. Uno snodo importante, dunque, da valorizzare sotto ogni punto di vista: culturale, storico, sociale, economico e turistico.
Attraversata dalla Cassia Romana [II sec. a. C.], di cui rimangono sul territorio imponenti vestigia, essa è stata per secoli una delle più importanti città dello Stato Pontificio; nella sua Rocca hanno sostato e dimorato ben 32 Papi, da Innocenzo III a Martino IV, da Pio II ad Alessandro VI, da Giulio II a Leone X.
Durante la cosiddetta cattività Avignonese, il legato pontificio in Italia risiedeva a Montefiascone, vera capitale del PATRIMONIO DI SAN PIETRO e tappa obbligata per quanti dal NORD si recassero a ROMA, sia dall’Italia centro-settentrinale sia dai paesi d’oltr’alpe.
Questa posizione strategica sulla antica Via Francigena ha reso naturale il coinvolgimento della città e del suo territorio nella promozione degli itinerari romipeti che gli ultimi due decenni hanno visto crescere prepotentemente il pellegrinaggio.
Il Lazio è una delle regioni più importanti sulla Francigena, in quanto è a Roma che il cammino finisce (o continua, verso la Puglia).Quali azioni si possono mettere in campo nel Lazio per migliorare la situazione sull’accoglienza, ospitalità, segnaletica ed un migliore coordinamento per la Francigena?
Situato in una posizione tranquilla, a 5 km da Medesano e a 12 km da Fornovo, Ayri è un hotel dall’atmosfera informale e a conduzione familiare, dove l’accoglienza è al servizio della piena soddisfazione degli ospiti!
Tutto esaurito all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles dove, ieri pomeriggio, si è svolto l’incontro “La Via Francigena: un cammino europeo”, organizzato dalla Regione Toscana per presentare ad un pubblico qualificato (associazioni culturali, rappresentanti di istituzioni europee e operatori turistici) il percorso toscano della via Francigena: la Toscana è l’unica regione europea ad aver recuperato interamente questo cammino.
Sono stati il presidente Enrico Rossi e l’assessore alla cultura Sara Nocentini a fare gli onori di casa, insieme al direttore dell’Istituto italiano di cultura Paolo Grossi, a Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo; Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione europea delle Vie Fracigene; Eleonora Berti, Itinerari culturali del Consilgio d’Europa, Walter Zampieri, capo unità politiche culturali della Commissione europea, al direttore Turismo di Toscana Promozione Alberto Peruzzini. L’incontro è stato animato animato da Luigi Nacci, scrittore e viaggiatore, un vero conoscitore della via Francigenza toscana, a cui ha dedicato il suo ultimo libro “Alzati e cammina: sulla strada della Viandanza” (Ediciclo Editore).
“Dal 2014 – ha detto il presidente Rossi – la Via Francigena si aggiunge alla ampia offerta della Toscana, fatta di arte, storia, paesaggio ed enogastronomia. Si tratta di un nuovo turismo, quello più spirituale, di elevatissima valenza culturale. Un turismo slow, riflessivo, di chi ama il contatto con la natura. Un cammino europeo, che noi vogliamo dedicare a tutti i giovani di questo continente, rendendolo attrattivo ai loro occhi grazie anche ad un accesso alla banda larga su tutto il percorso”.
“Ed è anche da sottolineare il dato economico della Via Francigena – ha aggiunto Rossi – che nel 2014 ha contribuito al Pil toscano per 24 milioni: all’incirca come la metà del fatturato dell’aeroporto di Firenze. Noi vogliamo che diventi una nuova infrastruttura del turismo regionale, in grado di creare 500 posti di lavoro in un anno”. Il percorso ufficiale da Canterbury a Roma è lungo 2mila km, articolato in 79 tappe attraverso 4 Paesi (Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia). Quello italiano attraversa 7 regioni e 140 Comuni con 44 tappe. Il tratto toscano è di 370 km e attraversa 38 Comuni. Percorrendo 25 km al giorno servono due settimane per compiere l’intero percorso, interamente messo in sicurezza e ben segnalato. La Toscana ha recuperato il tracciato grazie ad un investimento di 16 milioni ( 8 mil per la messa in sicurezza, 2 mil per la segnaletica e 6 mil per le strutture ricettive: oltre 1200 lungo l’intero percorso nel raggio di un km dal sentiero). “Una vera e propria infrastruttura che nel 2014 è stata frequentata da oltre 150mila viandanti, con un incremento sul 2013 del 20%. Numeri che ci dicono che abbiamo fatto la cosa giusta. Siamo soddisfatti. Ringrazio il presidente Prodi che all’inizio della legislatura mi incoraggiò ad intraprendere questa iniziativa. Visti i risultati devo dire che aveva ragione”.
Fonte: Regione Toscana
Tous sont épuisés à l’Institut Culturel Italien de Bruxelles, où s’est déroulé dans l’après-midi du 3.2.15, la rencontre « La Via Francigena : un itinéraire européen ». L’événement a été organisé par la région Toscane pour présenter devant un public qualifié (des associations culturelles, des représentants d’institutions européennes et des voyagistes), la parcours de la Via Francigena, car la Toscane est la seule région à avoir récupéré entièrement cet itinéraire.
C’étaient le président Enrico Rossi et la conseillère de la culture Sara Nocentini qui ont fait les honneurs de la maison, en collaboration avec le directeur de l’Institut Culturel Italien Paolo Grossi, la présidente de la Commission de la culture du Parlement Européen Silvia Costa, le président de « l’Associazione europea delle Vie Fracigene » Massimo Tedeschi, Eleonora Berti des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe, le chef des unités politiques-culturelles du Parlement Européen Walter Zampieri et le directeur du tourisme de la Toscane Alberto Peruzzini. La rencontre était animée de Luigi Nacci, écrivain et voyageur. Il connaît très bien la route de la Via Francigena en Toscane, à laquelle il a dédié son dernier livre « Alzati e cammina: sulla strada della Viandanza ».
Lors de la rencontre, le Président Rossi a dit que la Via Francigena s’ajoutait depuis 2014 à l’offre large de la Toscane, qui se composait de l’art, de l’histoire, du paysage et de la gastronomie. « Il s’agit d’un nouveau tourisme, soit un tourisme plus spirituel et avec une grande valeur culturelle. Un tourisme « slow », réfléchi, pour ceux qui aiment le contacte avec la nature. Un itinéraire européen que nous voulons dédier à tous les jeunes de ce continent en le rendant attractif grâce à l’accès à large bande sur tout le parcours», a dit Enrico Rossi. Puis il a ajouté : « Il faut souligner la donnée économique de la Via Fracigena : La Via Francigena a contribué avec 24 million d’euros au PIB toscane en 2014, c’est environ la moitié du chiffre d’affaires. Nous voulons qu’il devienne une nouvelle infrastructure du tourisme régional qui est en mesure de créer 500 postes de travail au cours d’une année ».
Le parcours officiel de Canterbury à Rome a une longueur de 2000 kilomètres qui se divise en 79 étapes à travers quatre pays (Angleterre, France, Suisse, Italie). La partie italienne traverse sept régions et 140 Communes avec 44 étapes, celle toscane 38 communes (370 km). En parcourant 25 kilomètre par jour, les pèlerins mettent deux semaines pour accomplir l’entier parcours, qui est très bien signalé et sécurisé. La Toscane a récupéré le parcours grâce à un investissement de 16 million d’Euros (8 mil. pour la mise en sécurité, 2 mil. pour la signalisation et 6 mil. pour les structures réceptives : plus de 12000 le long du parcours entier dans un rayon d’un kilomètre d’itinéraire). « Une vraie infrastructure qui était parcourue de plus de 150 000 personnes en 2014. C’est une augmentation de 20% en comparaison avec l’année 2013. Ce sont des chiffres qui nous disent que nous avons fait la bonne chose. Nous sommes satisfaits. Je remercie le Président Prodi qui m’avait encouragé au début de la législature d’entreprendre cette initiative. Face aux résultats, je dois dire qu’il avait raison.
Traduction: Institut des Itinéraires Culturels du Luxembourg