Via Francigena

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La VIIa riunione del Comitato interregionale europeo si svolgerà a Saint-Maurice

Si sta lavorando per organizzare il VII incontro del Comitato europeo di coordinamento tecnico interregionale sulla Via Francigena, organo coordinato da AEVF che mette in rete le 18 regioni europee sulla Francigena. L’incontro si terrà il 26 giugno 2015 a Saint Maurice, nel Cantone Vallese.

Se vuoi camminare in fretta, cammina da solo. Se vuoi andare lontano, cammina insieme agli altri”, questo proverbio africano che interpreta il lavoro di rete dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, spiega  anche la filosofia alla base della cooperazione tra le regioni europee del percorso francigeno avviata dal 2012, su impulso e facilitazione della stessa Associazione.

Attraverso l’adesione al Protocollo di Intesa tra le Regioni europee della Via Francigena, le Regioni europee hanno in primo luogo deciso di impegnarsi a cooperare su scala transregionale sul tema della Via Francigena, riconoscendo le opportunità fornite da questo itinerario per lo sviluppo e la valorizzazione integrata dei territori. D’altronde, la natura lineare dell’itinerario porta a considerare le criticità e i punti di forza altrui come anelli deboli e forti dell’intera filiera e del prodotto nel suo complesso.

Facendo tesoro dei risultati raggiunti da alcune regioni e dei progetti interregionali in Italia, undici regioni europee partecipano a tre gruppi di lavoro tematici nell’ambito del Comitato europeo di coordinamento tecnico interregionale che si è di conseguenza costituito. I gruppi di lavoro “Percorso”, “Ricettività e Servizi”, “Informazione e Promozione”, coordinati rispettivamente da Regione Toscana, Regione Emilia Romagna e Regione Lombardia, stanno lavorando sulla definizione di standard comuni per la fruibilità del percorso (messa in sicurezza, segnaletica, accoglienza) e la realizzazione di strumenti congiunti di informazione, partendo dalla integrazione del percorso sul portale europeo dell’itinerario.

In apertura della nuova programmazione dei fondi europei, il Comitato di coordinamento interregionale sta, quindi, già lavorando per porre le basi per la realizzazione di un Master Plan euromediterraneo delle vie francigene. Il turismo itinerante è un fenomeno in costante crescita in Europa e i territori preparati a questa tendenza  potranno solo giovarsene.

Dopo l’ultima riunione a Reims, del 13 dicembre 2014, i rappresentanti regionali si incontreranno nuovamente il 26 giugno prossimo a Saint Maurice, presso l’Abbazia di Saint Maurice. Questo luogo di grande pregio storico e umano, oltre che religioso celebra quest’anno i 1500 anni di attività ininterrotta. Sarà, quindi, un contesto privilegiato per le riunioni della rete di questo itinerario che affonda le sue radici proprio nella ricerca di dialogo interculturale anche attraverso lo sviluppo turistico sostenibile. La riunione sarà organizzata in collaborazione con la Regione del Basso Vallese, membro che detiene anche la vice presidenza di AEVF.

Silvia Lecci

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The VIIth coordinating meeting of the interregional commettee of Via Francigena will take place in Saint-Maurice

The VIIth coordinating meeting of the interregional commettee of Via Francigena is under preparation. This technical body coordinated by the EAVF  connects the 18 European regions on Via Francigena. The meeting will take place on 26th June 2015, in Saint Maurice, in the Swiss Canton of Valais.

If you want to travel fast, walk alone. If you want to travel far, walk together“. This African proverb explains well the European Association of the Via Francigena Ways’ networking, and it also explains the philosophy behind the cooperation between the European regions situated along the Via Francigena, which started in 2012 due to the Association itself.

By signing the Memorandum of Understanding, the European regions of the Via Francigena have committed to cooperating transregionally on this cultural route and have acknowledged its great potential for integrated local promotion and development.  Like the links of a chain, the critical points and the strengths of the Via Francigena influence the whole route.

Taking into consideration the results achieved by some regions and Italy’s interregional projects, eleven European regions are taking part in three thematic working groups within the framework of the European Steering Committee set out by the Memorandum. The work teams “Route”, “Accommodation Capacity and Services”, “Tourist Information and Promotion” – respectively coordinated by the Regional Authorities of Tuscany, of Emilia-Romagna and of Lombardy – are working on the definition of shared standards for a full accessibility of the route (safety measures, signage, accommodation facilities) and on the development of shared information strategies, starting from the update of the European web portal.  

Whilst awaiting the new programming of European Funds, the interregional Steering Committee is already laying the foundations for a Euro-Mediterranean Master Plan of the Via Francigena ways. Itinerant tourism is a steadily increasing phenomenon in Europe, and the territories that will take up this challenge will only take advantage of it.

After the recent meeting held in Reims in December 2014, the regional representatives are meeting in Saint-Maurice at the eponymous Abbey on 26th June. This remarkable religious and historic site is celebrating its 1500th anniversary of uninterrupted existence this year. A privileged setting for the meetings of this network, which has roots in the search for intercultural dialogue also through sustainable development.  The meeting will be organised in cooperation with the Region of Bas Valais, a member which is also holding the Vice-Presidency of the EAVF.

Silvia Lecci

 

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La VIIème réunion européenne de coordination interrégionale se déroulera à Saint-Maurice

C’est en préparation la VIIème réunion européenne de coordination technique interrégionale de la Via Francigena. Le Comité interrégionale c’est un organisme technique coordonné par AEVF réliant les 18 régions européennes de la Via Francigena. La réunion aura lieu le 26 juin 2015 à Saint-Maurice, dans le Canton Valais.

Si tu veux aller vite, vas-y seul. Si tu veux aller loin, alors il faut y aller ensemble“. Cet adage africain explique bien le travail en réseau de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena; il explique aussi la philosophie sur laquelle se base la coopération entre les régions européennes pour la valorisation de la Via Francigena, commencée en 2012 sur l’initiative de l’Association même.

Grâce à la signature du Protocole d’entente entre les Régions Européennes situées le long de la Via Francigena, ces Régions sont d’abord engagées à collaborer à l’échelle transrégionale dans la promotion de la Via Francigena et ont reconnu son potentiel pour le développement et la valorisation intégrées des territoires.   D’ailleurs,  comme les maillons d’une chaîne, les points forts et les points faibles de la Via Francigena influencent l’itinéraire dans sa globalité.   

En mettant à profit les résultats obtenus par certaines régions et par les projets interrégionaux italiens, onze régions européennes participent à trois groupes de travail thématiques dans le cadre du Comité de pilotage européen prévu par le Protocole d’entente.  Les groupes de travail “Route”, “Capacité d’accueil et services”, “Information et Promotion”, coordonnés respectivement par les Régions de la Toscane, de l’Emilie-Romagne et de la Lombardie, sont en train de définir des standards partagés pour garantir une accessibilité optimale (mise en sécurité, balisage, hébergement) du chemin, ainsi que pour développer des stratégies de communication partagées, à partir de la mise à jour du portail européen de l’itinéraire.  

En attendant la nouvelle programmation des fonds européens, le Comité de pilotage interrégional est déjà en train de travailler pour jeter les premières bases pour la réalisation d’un Plan Directeur euro-méditerranéen des chemins de la Via Francigena. Le tourisme itinérant est un phénomène en constante augmentation en Europe et les territoires capables de relever ce défi pourront jouir des retombées économiques.

Après la dernière réunion, qui a été organisée à Reims en décembre 2014, le prochain rendez-vous a été fixé au 26 juin à Saint Maurice, auprès de l’Abbaye éponyme. Cette année, ce lieu remarquable d’intérêt religieux et historique célèbre ses 1500 ans d’existence ininterrompue. Les réunions de cet itinéraire, qui plonge ses racines dans la recherche de dialogue interculturel, même à travers le développement touristique durable, auront donc lieu dans un cadre privilégié. La réunion sera réalisée en coopération avec la Région du Bas Valais, membre qui a été élu à la Vice-présidence de l’AEVF.

Silvia Lecci

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Abbazia di Saint Maurice in Svizzera: 1500 di esistenza ininterrotta

Situata nel cuore delle Alpi svizzere, non lontano dal Gran San Bernardo, l’Abbazia di Saint Maurice è stata fondata da Sigismondo nel 515, un re dei Burgundi. Alla caduta dell’impero romano, la Chiesa avrebbe potuto crollare con lui. Cosa succede invece? Si converte verso i Barbari!

Sigismondo è uno di quei re, dai modi rudi, che si è lasciato toccare dalla grazie ed è venuto a piangere i propri peccati sulle tombe dei soldati tebani, Maurizio ed i suo Compagni, martiri in questo territorio alla fine del III secolo.

Altri monasteri in Europa sono stati fondati prima di quello di Saint Maurice, ma ognuno di essi ha cessato la propria attività per diverse motivazioni. All’Abbazia di Saint Maurice, dopo il 22 settembre 2015, ogni giorno voluto da Dio, una preghiera monasica si è elevata al cielo senza mai una interruzione.

Per celebrare questi 1500 anni, l’Abbazia organiza un anno Giubilare da settembre 2014 a settembre 2015. Importanti lavori archeologici sono stati ripristinati cosi come molte chiese dal IV al XVII esimo secolo.

Un grande lavoro archivistico ha poi permesso di catalogare circa 170.000 pagine di manoscritti. Ma soprattutto, questo anniversario ha favorito la riscoperta del prestigioso Tesoro, all’interno del quale sono custoditi un centinaio di oggetti di arte sacra dal periodo merovingio ai giorni nostri.

Realizzata da alcuni monaci nei primi secoli, questa Abbazia ha preso la forma canonica al tempo di Carlo Magno: i monaci hanno cosi iniziato a rendere servzio anche nelle parrocchie del territorio. Dopo il 1128, si insedia la regola di Sant’Agostino ed essa governa gli ordini canonici regolari e quelli del Gran San Bernardo.

Il passaggio della Via Francigena attraverso la Svizzera permette di visitare due tra i luoghi più significativi d’Europa: l’Abbazia di Saint Maurice con il suo antico monastero e l’Ospizio del Gran San Bernardo, il punto più alto dove il camminatore o il pellegrino possa camminare nel suo percorso da Roma a Canterbury, cioè a 2.500 m di altezza!

Benvenuti a Saint Maurice!

+ Joseph Roduit, Abate

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4 edizione della camminata culturale sulla Francigena, in Franche-Comté

La quarta edizione «passo a passo sulla Via Francigena» in Franche-Comté, si è svolta il 21 marzo 2015 all’interno del panorama paesaggistico offerto da questo territorio francese. Oltre 320 camminatori hanno partecipato all’annuale evento ed hanno anche potuto apprezzare la capacità culinaria degli abitanti di Vaudey.  

La partenza da Vaudey è stata data dal Presidente dell’Associazione Europea della Vie Francigene  Massimo Tedeschi. Il percorso di quest’anno ritraccia in parte la storia industriale della regione Haute-Saône dal XVesimo al XIXsecolo, aree tra le più industralizzate della Francia per 5 secoli. 

Hervé Pulicani, Sindaco di Vaudey, ha condotto la camminata fino al villaggio di Saint-Gand, piccolo borgo di 125 anime. Stéphanie Franchet, Sindaco locale, ha accolto il bordono di Roma con forte emozione.

Il cammino ha poi ripreso verso il luogo comunemente detto «Bellevaivre», situato a  Etrelles-et-La Montbleuse. Il Sindaco, Jacky Hézard, a accolto nel mezzo della Foresta questo bordone consegnato da Madame Franchet.

La marcia si è diretta verso Frasne-le-Château, attraverso la foresta in Franche-Comté.

L’ultimo passaggio di bordone è avvenuto con il Vice Sindac  Marie Grenier, davanti alla bella chiesa di Saint-Antoine (XVIIIème). Infine i discorsi delle autorità resenti, italiane e francesi e di Gilbert Pescayre, presidente dell’Associazione des Chemins de Compostelle et de Rome en Bourgogne Franche-Comté, promotrice della manifestazione.

Alla conclusione, un mercato con i prodotti tradizionali del territoro proposti ai camminatori.

La sera è terminata intorno ad una cena pellegrina alla quale hanno partecipato organizzatori camminatori, autorità locali ed associazioni. Il prossimo appuntamento è previsto sabato 12 marzo 2016 da Frasne-le-Château a Bucey-lès-Gy. Vi aspettiamo ancora più numerosi!

Jacques Guy
(L’articolo sarà pubblicato nella sua versione integrale – con foto ed immagini- nel prossimo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes” in uscita a giugno 2015)

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4ème marche culturelle sur la Via Francigena en Franche-Comté

Ce quatrième «pas à pas sur la Via Francigena» en Franche-Comté, qui s’est déroulé le 21 mars 2015 sous des cieux cléments, a marqué son ancrage dans le paysage régional de la randonnée. Plus de 320 marcheuses et marcheurs ont répondu favorablement à cette invitation et ont d’emblée apprécié les talents culinaires des habitants de Vaudey autour de stands bien garnis, en attendant le début des festivités.

Le départ donné par le président européen Massimo Tedeschi depuis Vaudey, commune fusionnée en 1806 à Vellexon, a lancé cet après-midi culturel et patrimonial.

Le parcours de cette année retraçait en partie l’histoire industrielle de la Haute-Saône du XVème au XIXème siècle. Ces communes ont vécu l’âge d’or du minerai de fer et de la fonte avec les hauts-fourneaux, faisant de la Haute-Saône et de la Haute-Marne voisine, les départements les plus industrialisés de France pendant près de cinq siècles.

Hervé Pulicani, maire de Vaudey, a conduit la randonnée au village de Saint-Gand, petit bourg de 125 âmes mais qui en a compté plus de 400 à la fin du XIXème siècle, la révolution industrielle ayant condamné les petites structures locales. Stéphanie Franchet, maire de la localité, a accueilli le bourdon de Rome avec une émotion non dissimulée. Son plaisir de recevoir autant de marcheurs qui, pour la plupart, ne connaissaient pas ce lieu, fut à la hauteur de l’événement. Les habitants et les associations dont le dévoué syndicat d’initiative avaient mis les petits plats dans les grands et les participants ont fait honneur aux douceurs proposées.

La marche a repris sa route vers le lieu-dit « Bellevaivre », situé à Etrelles-et-La Montbleuse. Son maire, Jacky Hézard, a accueilli en pleine forêt le bourdon apporté par Madame Franchet. Ce lieu n’est pas anonyme. Il est un des symboles de cette épopée industrielle comtoise. Plus de 200 ouvriers travaillaient à l’extraction, au lavage du minerai de fer dans des « patouillets », sortes de bassins creusés dans le sol et munis de grilles pour séparer la terre du fer, abondant dans ce secteur, ainsi qu’à son transport vers les hauts-fourneaux voisins. Les nombreux ruisseaux du secteur contribuaient à renouveler l’eau de ces bassins, facilitant ainsi la séparation des matières.

La marche s’est dirigée ensuite vers Frasne-le-Château, à travers la forêt. Le château de Frasne (XVIème siècle) appartenait aux puissants sires d’Oiselay qui possédaient de nombreuses terres et demeures en Franche-Comté.

La dernière passation du bourdon, des mains de Jacky Hézard à Marie Grenier, 1ère adjointe au maire, devant la belle église Saint-Antoine (XVIIIème) a conclu l’escapade du jour. Et vinrent les discours des autorités présentes, italiennes et françaises, et de Gilbert Pescayre, président de l’Association des Chemins de Compostelle et de Rome en Bourgogne Franche-Comté, instigatrice de la manifestation. On n’oubliera pas la présence active de Nicole Milesi, présidente de la communauté de communes des Monts de Gy, et de son vice-président, Emile Ney, par ailleurs maire de Bucey-lès-Gy, sans lesquels cette manifestation n’aurait pu avoir lieu, de Jean-Paul Carteret conseiller régional et président départemental des maires ruraux, des maires de Vellexon, Saint-Gand, Etrelles-et-La Montbleuse ainsi que celui de Seveux, trait d’union avec 2014. Les anciens maires et ambassadeurs de Coublanc (2012), Montot (2013) et Leffond (2012) ont également témoigné de leur amitié et de leur fidélité à cet événement cher à leur cœur.

A l’arrivée, un marché artisanal du terroir proposait vins, miel, terrines, confitures, etc. aux marcheurs du jour.

La soirée s’est terminée autour d’un succulent repas à la salle communale de Vezet où près de 100 convives ont vécu un moment d’amitié et d’échange. Merci à tous les participants, organisateurs, communes, office de tourisme, associations et artisans. Votre précieux concours renforce les lettres de noblesse de ce «Grand Itinéraire Culturel Européen » qu’est la Via Francigena. Rendez-vous est pris pour le samedi 12 mars 2016 : la randonnée nous conduira de Frasne-le-Château à Bucey-lès-Gy. Nous vous y attendons encore plus nombreux.

Jacques Guy
(L’articcle -avec un reportage photo- sera publié sur le revue Via Francigena and the Pilgrimage Cultural Routes en Juin 205)

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Abbazia di Saint Maurice in Svizzera: 1500 di esistenza ininterrotta

Situata nel cuore delle Alpi svizzere, non lontano dal Gran San Bernardo, l’Abbazia di Saint Maurice è stata fondata da Sigismondo nel 515, un re dei Burgundi. Alla caduta dell’impero romano, la Chiesa avrebbe potuto crollare con lui. Cosa succede invece? Si converte verso i Barbari!

Sigismondo è uno di quei re, dai modi rudi, che si è lasciato toccare dalla grazie ed è venuto a piangere i propri peccati sulle tombe dei soldati tebani, Maurizio ed i suo Compagni, martiri in questo territorio alla fine del III secolo.

Altri monasteri in Europa sono stati fondati prima di quello di Saint Maurice, ma ognuno di essi ha cessato la propria attività per diverse motivazioni. All’Abbazia di Saint Maurice, dopo il 22 settembre 2015, ogni giorno voluto da Dio, una preghiera monasica si è elevata al cielo senza mai una interruzione.

Per celebrare questi 1500 anni, l’Abbazia organiza un anno Giubilare da settembre 2014 a settembre 2015. Importanti lavori archeologici sono stati ripristinati cosi come molte chiese dal IV al XVII esimo secolo.

Un grande lavoro archivistico ha poi permesso di catalogare circa 170.000 pagine di manoscritti. Ma soprattutto, questo anniversario ha favorito la riscoperta del prestigioso Tesoro, all’interno del quale sono custoditi un centinaio di oggetti di arte sacra dal periodo merovingio ai giorni nostri.

Realizzata da alcuni monaci nei primi secoli, questa Abbazia ha preso la forma canonica al tempo di Carlo Magno: i monaci hanno cosi iniziato a rendere servzio anche nelle parrocchie del territorio. Dopo il 1128, si insedia la regola di Sant’Agostino ed essa governa gli ordini canonici regolari e quelli del Gran San Bernardo.

Il passaggio della Via Francigena attraverso la Svizzera permette di visitare due tra i luoghi più significativi d’Europa: l’Abbazia di Saint Maurice con il suo antico monastero e l’Ospizio del Gran San Bernardo, il punto più alto dove il camminatore o il pellegrino possa camminare nel suo percorso da Roma a Canterbury, cioè a 2.500 m di altezza!

Benvenuti a Saint Maurice!

+ Joseph Roduit, Abate

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Abbaye de Saint aurice en Suisse: 1500 ans d’existence ininterrompue

Située au cœur des Alpes suisses, non loin du Grand-Saint-Bernard, l’Abbaye de Saint-Maurice a été fondée par saint Sigismond, un roi burgonde en 515. A la chute de l’Empire romain, l’Eglise aurait pu s’écrouler avec lui. Qu’a-t-elle fait ? Elle a converti les Barbares !

Sigismond est un de ces rois, aux mœurs rudes, qui s’est laissé toucher par la grâce et est venu pleurer ses péchés sur les tombes des soldats thébains, Maurice et ses Compagnons, martyrisés chez nous à la fin du IIIème siècle.

Bien d’autres monastères en Europe, ont été fondés avant celui de Saint-Maurice, mais tous ont cessé leur activité pour diverses raisons. A l’Abbaye de Saint-Maurice, depuis le 22 septembre 515, tous les jours que Dieu a fait, il y a eu une prière monastique qui s’est élevée sans interruption vers le ciel.

Pour marquer ses 1500 ans, l’Abbaye a organisé une année jubilaire de septembre 2014 à septembre 2015. De grands travaux archéologiques ont mis à jour les restes de plusieurs églises, du IVème au XVIIème siècle.

Un travail d’archivistique a permis de numériser environ 170’000 pages de manuscrits. Mais surtout, cet anniversaire a favorisé une nouvelle présentation du Trésor prestigieux, d’une centaine d’objets d’art sacré recouvrant les époques historiques des Mérovingiens à nos jours.

Constituée par des moines durant les premier siècles, notre abbaye a pris la forme canoniale au temps de Charlemagne : ainsi les moines se sont mis à desservir les paroisses environnantes. Mais depuis 1128, c’est la Règle de saint Augustin qui régit la vie religieuse et pastorale des Chanoines Réguliers, même Ordre que les Chanoines du Grand-Saint-Bernard.

Ainsi le passage de la Via Francigena à travers la Suisse permet de visiter deux lieux marquants de l’Histoire religieuse de l’Europe : L’abbaye de Saint-Maurice le plus ancien monastère et l’Hospice du Grand-Saint-Bernard le point de le plus élevé que le marcheur ou le pèlerin ait à franchir entre Rome et Canterbury, à 2500 m. d’altitude !

Bienvenue à Saint-Maurice.

+ Joseph Roduit, Abbé

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Ronciglione, la fortuna di sorgere sull’Itinerario europeo della Francigena

 “Ronciglione, così come altri paesi della Tuscia, ha la fortuna di sorgere su uno dei più importanti itinerari religiosi e storici del mondo, la via Francigena. Un’immensa fonte di ricchezza turistica spesso mal sfruttata per mancanza di coordinazione tra i Comuni interessati dal tratto, che non si ritrovano ad agire sulle basi di strategie di valorizzazione condivise.

La firma del protocollo d’intesa – commenta il Sindaco, Alessandro Giovagnoli – rappresenta un fondamentale primo passo nella direzione dello sviluppo dell’intera via Francigena, soprattutto del tratto laziale in entrata a Roma, che interessa anche Ronciglione, con preziosi vantaggi in termini di sviluppo turistico ed economico. Lo scambio di idee e progetti tra i diversi soggetti che costituiranno il tavolo, darà vita ad un flusso che non resterà isolato, ma entrerà in una rete di cooperazione finalizzata a tradurre linee teoriche in atti concreti”.
Ronciglione è tra i Comuni firmatari del protocollo d’intesa per la costituzione di un tavolo di coordinamento volto alla valorizzazione della via Francigena.

Diciassette comuni laziali (Acquapendente, Bolsena, Campagnano di Roma, Capranica, Caprarola, Formello, Grotte di Castro, Mazzano Romano, Montefiascone, Monterosi, Nepi, Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Sutri, Vetralla, Viterbo) sono stati sottoscrittori, lo scorso 25 marzo a Formello, di un progetto a più voci che culminerà nella costituzione di un tavolo di coordinamento per la valorizzazione dei territori attraversati dai tracciati storici della via Francigena, al fine di sviluppare un modello basato sul turismo culturale sostenibile.

All’incontro, oltre ai sindaci dei Comuni coinvolti, erano presenti l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili della Regione Lazio Lidia Ravera, il Direttore dell’Agenzia regionale per il Turismo Gianni Bastianelli, il presidente dell’Associazione Europea Vie Francigene, il primo cittadino di Formello Sergio Celestino e l’onorevole Alessandra Terrosi. Il tavolo di coordinamento, composto da rappresentanti istituzionali dei soggetti sottoscrittori, avrà importanti funzioni di cooperazione e promozione territoriale, coinvolgendo gli enti locali, le istituzioni pubbliche centrali e territoriali ed i soggetti pubblici e privati, al fine di stilare una strategia integrata di sviluppo.

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Interventi di riqualificazione e messa in sicurezza nei comuni di Altopascio e Porcari,

La Provincia di Lucca ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dell’antica Via Francigena nei comuni di Altopascio e Porcari, che comporteranno un investimento di 220mila euro, messi a disposizione dalla Regione Toscana.

A darne notizia è l’assessore provinciale al Turismo, Francesco Bambini: “Prosegue, in questo modo, l’impegno dell’amministrazione provinciale – commenta – per promuovere questa importante risorsa turistica. Gli interventi sono stati definiti in accordo con i Comuni di Altopascio e Porcari, e saranno ultimati entro la fine del 2015, andando a qualificare sempre più il tratto di via Francigena che insiste sul nostro territorio”.

A Porcari, l’intervento sarà effettuato sulla via Romana e inizia in corrispondenza della scuola media ‘Enrico Pea’, proseguendo, quindi, verso ovest per circa 500 metri. Nel dettaglio sarà realizzato un attraversamento pedonale in corrispondenza del distributore ‘Tam Oil” un nuovo tratto di marciapiede sul lato nord, lungo circa 150 metri e mediamente largo un metro e mezzo. Sono, infatti, previsti alcuni restringimenti in corrispondenza degli alberi che saranno mantenuti. La pavimentazione del marciapiede sarà realizzata con masselli autobloccanti di cemento e cordonati di contenimento ad angoli smussati. All’altezza di via Diaccio, sarà costruita una passerella pedonale sul fosso campestre, larga un metro e mezzo e lunga circa 5 metri. I lavori proseguono, quindi, fino a via Pineta, dove sarà realizzato un altro attraversamento pedonale e, da questo partirà un nuovo marciapiede che proseguirà fino a via Moroni. Ad Altopascio, invece, l’opera di riqualificazione e messa in sicurezza parte in corrispondenza del passaggio a livello della linea Lucca-Firenze e prosegue fino all’intersezione con via Catalani, sviluppandosi, così, sul lato nord della via Provinciale Romana.

Il tratto interessato dai lavori è di circa 150 metri e ripercorre il marciapiede che già esiste e che, al momento, non garantisce la sicurezza dei pedoni, anche a causa del traffico di mezzi pesanti che transita su questa strada.

Fonte: Lucca in Diretta