Via Francigena

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Verso il Vademecum sugli standard europei della Via Francigena

La VIIIa riunione tra le regioni europee della Via Francigena si è svolta a Canterbury dal 17  al 18 dicembre, coordinata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene ed alla presenza di una numerosa delegazione internazionale. L’evento è stato ospitato dall’amministrazione comunale di Canterbury, socia di AEVF dal 2005.

La splendida cattedrale di Canterbury, davanti alla quale è posizionata la pietra indicante il km zero del percorso, ha fatto da cornice alla due giorni dedicata al coordinamento interregionale della Via Francigena ed ha riunito i rappresentani internazionali provenienti dal Kent (Velia Coffey), Champagne-Ardenne (Pierre Labadie), Cantone Vallese (Gaetan Tornay), Regioni Valle d’Aosta (Laurette Proment), Piemonte (Gaetano Di Blasi), Toscana (Giovanni d’Agliano) e Lazio (Maria Vincenza Zongoli).

Ripartiamo da Canterbury, dalla romana Durovernum. Ricordo l’antico nome che richiama le nostre radici comuni e la nostra civiltà. Canterbury è la pietra miliare del progetto europeo della Via Francigena. Un progetto che è, prima di tutto, un ponte fra le culture, cosi come lo definisce il grande storico francese Jacques Le Goff. Ed infatti, senza Canterbury, senza la cultura inglese, la via Francigena non esisterebbe” ha detto il Presidente AEVF Massimo Tedeschi.

Attraverso il coordinamento del Comitato tecnico interregionale da parte di AEVF (resp. Silvia Lecci), i delegati regionali del Comitato si sono riuniti per validare e presentare i risultati del Piano di Attività 2015, condividere le pratiche più recenti, le criticità e le opportunità di valorizzazione e sviluppo della Via Francigena. In questa occasione è stato ufficialmente presentato il Vademecum sugli standard europei della Via Francigena – itinerario culturale del Consiglio d’Europa:si tratta di un importante documento, frutto del gruppo di lavoro coordinato da Giovanni d’Agliano, che nei prossimi mesi verrà condiviso con i soci AEVF prima di venire ufficialmente validato e stampato a giugno 2016, in occasione della riunione del prossimo Comitato.

L’incontro si è svolto in due sessioni differenti. La prima giovedi 17 presso la Guildhall del City Council, dando
voce e spazio ai protagonisti dello sviluppo della Via Francigena in Inghilterra, tassello molto importante per lo sviluppo della Via Francigena europea. Sono intervenuti Velia Coffey (City Council Canterbury), Peter Morris del North Downs Way Kent, John Meardon della Cattedrale di Canterbury, Chris West della Visit Economy ed i rappresentanti della Confraternity of Pilgrims to Rome, Brian Moody e Julia Peters. Nel corso degli interventi sono stati evidenziati, tra l’altro, i progressi fatti in merito alla segnaletica e percorso, ora interamente presente sul sito web www.viefrancigene.org.

La seconda sessione si è svolta all’interno delle sale del Museo Civico della città, venerdi 18 dicembre. Al centro del confronto il dibattito sul Vademecum sulla segnaletica ed accoglienza e la riflessione sugli standard legati alle strutture ricettive (gruppo di lavoro coordinato da Laurette Proment), suddivise nelle diverse categorie. Il gruppo di lavoro è impegnato sulla raccolta e analisi dei dati inerenti al data base dell’accoglienza. Sono state condivise le progettualità internazionali alle quali sta lavorando AEVF: il progetto con l’Università di Lille (settembre 2015-settembre 2016) focalizzato sull’analisi del patrimonio culturale numerico lungo il percorso; la collaborazione con la rete  degli itinerari culturali in Turchia attraverso un progetto di cooperazione Italia-Turchia focalizzato sullo scambio di buone prassi; infine, sono state gettate le basi per presentare congiuntamente il progetto Interreg 2016 in collaborazione con il Green Pilgrimage Network (Alison Hiliard e Can. Caroline Pinchbeck) e tre itinerari culturali europei legati al pellegrinaggio: Francigena, Cammino di Santiago e via di Sant’Olav.

Sempre nella seconda sessione di lavoro sono state pianificate le attività del Comitato interregionale nell’anno 2016. Durante il prossimo meeting, previsto a giugno a Bruxelles, verrà ufficialmente presentata la versiobe ufficiale del Vademecum sugli standard europei della Via Francigena.

Il comitato interregionale lavora dal 2012 ed ha come obiettivo sviluppare azioni comuni per lo sviluppo della via Francigena. Tre gruppi di lavoro sono attivi sui seguenti temi:segnaletica e percorso; accoglienza; comunicazione e promozione. Maggiori info sul Comitato Tecnico Interregionale   


Il cammino di Canterbury con l’Associazione Europea delle Vie Francigene:

  • Il 30 aprile 1998 Denis Linfoot e Colin Carmichael furono i primi “esploratori” che vennero a Fidenza per una visita ufficiale, su invito del Sindaco di Fidenza Massimo Tedeschi, per cominciare insieme un comune cammino europeo.
  • Il 22 aprile 2005, Harry Cragg firmò l’adesione dela città di Canterbury all’Associazione Europea delle Vie Fancigene, a Piacenza.  
  • Il 27 novembre 2006 venne inaugurato il km zero sulla Via Francigena proprio di fronte alla meravigliosa Cattedrale di Canerbury. Il punto di partenza verso Roma.
  • Nel mese di agosto 2007, 27 ciclisti si misero in viaggio da Canterbury a Roma lungo 2.000km attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia guidati dal Reverendo della Cattedrale Edward Condry.
  • Il 17 dicembre 2007, Canterbury ospitò la presentazione del  numero della rivista “Via Francigena”.
  • Nel 2012 e nel 2013 si svolse un importante lavoro comune all’interno del progetto europeo PER VIAM, co-finanziato dall’Unione Europea.

Luca Bruschi

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The Guide on European Standard for the Via Francigena

The VIIIth meeting between the European regions of the Via Francigena met in Canterbury on 17 and 18 December, coordinated by the European Association of the Vie Francigene with many international delegations present.  The event was hosted by the Canterbury City Council, a member of the AEVF since 2005. 

The splendid Canterbury cathedral, in front of which is the 0 kilometre stone of the Via Francigena, was the backdrop to the meetings conducted over two days that were dedicated to the interregional coordination of the route.  There were representatives from Kent (Velia Coffey), Champagne-Ardenne (Pierre Labadie), Cantone Vallese (Gaetan Tornay), The Region of Aosta (Laurette Proment), Piemonte (Gaetano Di Blasi), Tuscany (Giovanni d’Agliano) and Lazio (Maria Vincenza Zongoli).

“Let’s start from Canterbury, the  roman Durovernum. The original name recalls our common roots and our civilization. Canterbury represents a milestone for the European project of the Via Francigena. This project is firstly a bridge between cultures as defines by the great historian Jacques Le Goff. Indeed, without Canterbury and English culture the Via Francigena would not exist” said the EAVF President Massimo Tedeschi.

The first day of meetings took place in the historic Guildhall where presentations were made regarding the development of the Via Francigena in England.  Presentations were given by Velia Coffey (Canterbury City Coucil), Peter Morris of the North Downs Way, John Meardon from the Canterbury Cathedral, Chris West of Visit Economy and representatives of the Confraternity of Pilgrims to Rome, Brian Moody and Julia Peters.  During the course of the presentations it was evident that much progress has been made in the signing of the route and its maintenance. The meeting on the 17th concluded with a presentation by Giovanni D’Agliano, working group coordinator for Path standards and Silvia Lecci, the Committee coordinator, on the handbook with shared  guidelines for signage and safety along the path. This document will be finalized within the next three months and made available online. 

The second session on the 18th commenced in the grounds of the cathedral where a new sign for the Via Francigena was unveiled by the Mayor of Canterbury.  The group then proceeded to the Beaney Centre of Knowledge and Learning where discussions (led by Laurette Proment) focused on accommodation along the route.  Other topics included; research currently underway by the University of Lille on the cultural heritage along the Via Francigena; the cooperation with the cultural routes network in Turkey, through a European project and the joint application for Interreg in 2016 by The Green Pilgrimage Network (Alison Hiliard and Can. Caroline Pinchbeck) and three European cultural routes linked to pilgrimage: The Francigena, the Cammino de Santiago, and Saint Olav’s Way. 

The next meeting of the Interregional Committee will take place in June, 2016 in Bruxelles (to be confirmed), where the Vademecum will be officially presented as the European standard for the Via Francigena.    

Luca Bruschi

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Vers le Vademecum sur les standards européens de la Via Francigena

La VIIIème réunion entre les régions européennes de la Via Francigena s’est déroulée à Canterbury le 17 et 18 décembre, coordonnée par l’Association Européenne des Vie Francigene et de nombreuses délégations internationales. L’évènement s’est déroulé dans l’administration communale de Canterbury, partenaire de AEVF depuis 2005.

La splendide cathédrale de Canterbury, devant laquelle est positionnée la pierre qui indique le kilomètre zéro du parcours, a servi de cadre aux 2 jours dédiés à la coordination interrégionale de la Via Francigena. Se sont réunis les représentants internationaux provenant du Kent (Velia Coffey), Champagne-Ardenne (Pierre Labadie), Canton Valais (Gaetan Tornay), Val d’Aoste (Laurette Proment), Piémont (Gaetano Di Blasi), Toscane (Giovanni d’Agliano) et Lazio (Maria Vincenza Zongoli).

« Repartons de Canterbury, de la romaine Durovernum. Je rappelle l’ancien nom qui évoque nos racines communes et notre civilisation. Canterbury est la pierre miliaire du projet européen de la Via Francigena. Un projet qui est avant tout un pont entre les cultures, comme le définit le grand historien français Jacques Le Goff. En effet, sans Canterbury, sans la culture anglaise, la Via Francigena n’existerait pas » a dit le Président d’AEVF Massimo Tedeschi.

A travers la coordination du Comité technique interrégionale assurée par AEVF (coordinatrice: Silvia Lecci), les délégués régionaux du Comité se sont réunis pour présenter et valider les résultats du Plan d’Activité 2015, pour partager les pratiques plus récentes, les criticités et les opportunités de valoriser et développer la Via Francigena. En cette occasion a été présenté officiellement le Vademecum sur les standards européens de la Via Francigena-itinéraires culturels du Conseil de l’Europe : il s’agit d’un important document (le groupe de travail a été géré par Giovanni d’Agliano) qui dans les prochains mois sera partagé par les partenaires AEVF avant d’être officiellement validé et imprimé en juin 2016, à l’occasion de la réunion du prochain Comité.

La rencontre s’est déroulée en 2 sessions différentes. La première jeudi 17 décembre auprès de la Guildhall de City Council, en donnant la parole aux protagonistes du développement de la Via Francigena en Angleterre, chaînon très important pour le développement de la Via Francigena européenne. Sont intervenus Velia Coffey (City Council Canterbury), Peter Morris (North Downs Way Kent), John Meardon (cathédrale de Canterbury), Chris West (Visit Economy) et les représentants de la Confraternity of Pilgrims to Rome, Brian Moody et Julia Peters. Au cours des interventions ont été mis en évidence, entre autre, les progrès faits sur la signalétique et le parcours, actuellement entièrement présent sur le site web www.viefrancigene.org

La seconde session s’est déroulée dans des salles du Musée Civique de la ville, vendredi 18 décembre. Au centre de la confrontation : le débat sur le Vademecum sur la signalétique et l’accueil et la réflexion sur les standards liés aux structures réceptives (groupe de travail géré par Laurette Proment). Le groupe de travail s’est concentré sur le recueil et l’analyse des informations inhérentes au data base de l’accueil. Les projets internationaux sur lesquels travaille AEVF ont été partagés : le projet avec l’université de Lille (septembre 2015-septembre 2016) focalisé sur l’analyse du patrimoine culturel numérique le long du parcours ; la collaboration avec le réseau des itinéraires culturels en Turquie à travers un projet de coopération Italie-Turquie concentré sur l’échange de bonnes pratiques ; et enfin, ont été jetées les bases pour présenter ensemble le projet Interreg 2016 en collaboration avec Green Pilgrimage Network (Alison Hiliard et Can. Caroline Pinchbeck) et 3 itinéraires culturels européens liés au pèlerinage :Francigena, Chemin de Saint Jacques de Compostelle et  chemin de Sant’Olav.

Toujours dans la seconde session de travail ont été planifiées les activités du Comité interrégional pour l’année 2016. Durant le prochain meeting , prévu en juin à Bruxelles, sera présentée la version officielle du Vademecum sur les standards européens de la Via Francigena.

Le comité interrégional travaille depuis 2012 et a comme objectif d’élaborer des actions communes pour le développement de la Via Francigena. 3 groupes de travail sont actifs sur les thèmes suivants : signalétique et parcours, accueil, communication et promotion. Plus d’information sur Comité Technique Interrégional.


 Le Chemin de Canterbury avec l’Association Européenne des Vie Francigene :

▪ le 30 avril 1998 Denis Linfoot et Colin Carmichael furent les premiers « explorateurs » qui vinrent à Fidenza pour une visite officielle, sur l’invitation du Maire de Fidenza Massimo Tedeschi, pour commencer ensemble un chemin européen commun.

▪ le 22 avril 2005, Harry Cragg signa l’adhésion de la ville de Canterbury à l’Association Européenne des Vie Francigene, à Piacenza.

▪ le 27 novembre 2006 fut inauguré le KM zéro sur la Via Francigena exactement en face de la merveilleuse Cathédrale de Canterbury. Le point de départ vers Rome.

▪ dans le mois d’août 2007, 27 cyclistes se mirent en route de Canterbury à Rome, 2000km à travers l’Angleterre, la France, la Suisse, l’Italie, guidés par le Révérend de la Cathédrale Edward Condry.

▪ le 17 décembre 2007, Canterbury hébergea la présentation de la revue « Via Francigena »

▪ en 2012 et en 2013 se développa un important travail commun dans le cadre du projet européen PER VIAM, cofinancé par l’Union Européenne.

Luca Bruschi

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In cammino per la candidatura UNESCO della Via Francigena

Il 21 dicembre si è svolto a Roma presso la sede del Ministero dei Beni Culturali (MIBACT) un importante incontro per avviare le progettualità legate alla candidatura della Via Francigena a patrimonio mondiale dell’UNESCO

L’incontro fa seguito all’assemblea del 12 giugno a Fidenza, promosso dall’amministrazione comunale di Fidenza ed a quella di Monteriggioni, alla quale parteciparono oltre 50 rappresentanti comunali ed all’incontro tecnico del 19 novembre presso il MIBACT.
A Roma sono invitati i rappresentati regionali e rappresentanti di comuni lungo il percorso con l’obiettivo di costituire il Comitato Promotore della candidatura e condividere le prossime azioni operative, in stretta collaborazione con il Ministero Beni Culturali e con il coordinamento tecnico dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Come è stato indicato nella mozione (allegato) presentata nella scorsa primavera in Parlamento: Il tema del recupero dei cammini storici riveste un ruolo importante nelle Politiche Culturali e Turistiche del Governo per lo sviluppo del Paese da un punto di visto sociale, culturale, turistico, economico. La Via Francigena rappresenta la chance più concreta di realizzare in Italia un’esperienza straordinaria, non inferiore a quella mondialmente nota del Cammino di Santiago di Compostela. Le regioni stanno investendo energie e risorse per inserire le eccellenze culturali lungo la Via Francigena nella rete UNESCO, attraverso un progetto di dimensione internazionale di forte dialogo ein cooperazione fra Istituzioni locali e Stato.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene, in virtù del proprio status di réseau porteur dell’Itinerario per conto del  Consiglio d’Europa, mette a diposizione savoir-faire e competenze per promuovere la candidatura e per coordinare il tavolo tecnico di coordinamento in collaborazione con MIBACT, regioni, enti locali, associazioni e rete di Università. Questo importante progetto, da valutare nell’ottica di un percorso medio-lungo, è un ulteriore tassello che si andrebbe ad aggiungersi alla certificazione di itinerario culturale del Consiglio d’Europa che la Via Francigena ha acquisito dal 1994.

La candidatura della Via Francigena è un significativo volano per promuovere e valorizzare l’Italia come “museo diffuso“ ampliando e diversificando l’offerta dei flussi turistici tradizionali, favorendo uno sviluppo dei territori integrabile con le peculiarità culturali, ambientali e paesaggistiche. Tale progetto è estendibile a tutto il percorso europeo, anche nel tratto svizzero, francese e inglese.

Luca Bruschi

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En route vers la candidature à l’UNESCO de la Via Francigena

Le 21 décembre s’est déroulé à Rome auprès du siège du Ministère des Biens Culturels (MIBACT) une rencontre importante pour lancer les projets de candidature de la Via Francigena comme patrimoine mondial de l’UNESCO.

Cette rencontre sera la suite de l’assemblée du 12 juin à Fidenza, promue par l’administration communale de Fidenza et celle de Monteriggioni, à laquelle ont participé plus de 50 représentants communaux et à la rencontre technique du 19 novembre auprès du Ministère des Biens Culturels.

A Rome les représentants régionaux et ceux des communes qui se trouvent le long du parcours ont pour objectif de constituer le Comité Organisateur de la candidature et partager les prochaines opérations, en étroite collaboration avec le Ministère des Biens Culturels et avec la coordination technique de l’Association Européenne des Vie Francigene.

Comme l’a été indiqué dans la motion (ci-jointe) présentée au printemps dernier au Parlement : « le thème de la récupération des chemins historiques joue un rôle important dans la Politique Culturelle et Touristique du Gouvernement pour  le développement du Pays d’un point de vue social, culturel, touristique et économique.  La Via Francigena représente l’opportunité la plus concrète pour réaliser en Italie une expérience extraordinaire, sans être inférieure à celle mondialement connue de Saint Jacques de Compostelle. Les régions investissent de l’énergie et des ressources pour insérer les excellences culturelles le long de la Via Francigena dans le réseau UNESCO, à travers un projet de dimension international de dialogue intense et de coopération entre les Institutions locales et d’Etats. »

L’Association Européenne des Vie Francigene, en vertu de son propre statut de réseau porteur de l’itinéraire pour le compte du Conseil de l’Europe, met à disposition savoir-faire et compétences pour promouvoir la candidature et pour gérer la table technique de coordination en collaboration avec MIBACT, régions, autorités locales, associations et réseaux d’Universités. Cet important projet, à évaluer dans l’optique d’un parcours moyen-long, est un dernier chaînon qui irait s’ajouter à la certification d’Itinéraire Culturel du Conseil de l’Europe que la Via Francigena a acquis en 1994.

La candidature de la Via Francigena est un moteur significatif pour promouvoir et valoriser l’Italie comme « terre musée » en amplifiant et en diversifiant l’offre des flux touristiques traditionnels, en favorisant un développement des territoires intégrables avec des particularités culturelles,  environnementales et paysagères. Un tel projet est extensible à tout le parcours européen, même au tronçon Suisse, Français et Anglais.

Luca Bruschi  

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Pausa ristoratrice sul fiume alla Riva degli Albogatti

La  “Fattoria Urbana – Riva degli Albogatti” è situata vicino a Ponte San Pietro all’interno del Parco Fluviale del Serchio, sulla riva sinistra , nel fabbricato della ex colonia solare di Nave è circondata da ampi spazi verdi e da un grande orto-frutteto didattico concepito secondo i criteri dell’accessibilità universale. Si propone come spazio di aggregazione per il tempo libero e come sito didattico permanente aperto alla scuola e ai cittadini. Le attività realizzate ruotano intorno al tema dell’ambiente, della sua riscoperta e della sua valorizzazione. La Fattoria Urbana si propone come luogo di incontro e di scambio sui temi dell’economia rurale, dei suoi tempi , delle sue tradizioni , del legame con la terra e con le stagioni. Propone prodotti di caffetteria e semplici menù a carattere prevalentemente vegetariano ed è fruibile anche da chi, residente o turista, desidera fare una passeggiata nel verde o sostare e rifocillarsi sulle rive del fiume.

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A Proceno, accoglienza calorosa nell’agriturismo Le Spighe

Accoglienza confortevole e molto apprezzata, lungo la via Francigena, sulla vecchia via Cassia SS2 nei casali in pietra del XVIII secoli tipici della bassa Toscana laddove un tempo sorgeva un’antica tabaccheria e rivendita di sale. Questi alloggi hanno visto moltissimi viandanti nei secoli e sono pronti ad ospitare i pellegrini di oggi e quelli che domani vorranno fare sosta. Nel giardino troverete gratis un cesto i frutti del nostro orto per la vostra mentre e per il vostro corpo.

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Aperto il ponte della Francigena verso Roma

Il tratto di cammino, uno dei tre del «sistema» degli itinerari dei pellegrini rivalorizzati dalla Regione Lazio in occasione del Giubileo, è ora percorribile da Campagnano Romano, dove c’è il Santuario della Madonna del Sorbo, al Parco di Veio con l’area archeologica, per giungere a Formello, dove a palazzo Chigi si può visitare il museo, gli affreschi restaurati e dormire all’ostello. Da qui a Roma, dove confluiscono tutti i cammini dei pellegrini ci sono 16 chilometri, ultima tappa verso San Pietro.
Il tratto di Francigena con le nuove indicazioni e le staccionate in legno di castagno, è stato percorso sabato da monsignore Iacobone con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il vicepresidente Massimiliano Smeriglio, l’ad di Astral, Antonio Mallamo, e Francesco Rutelli che dal 2007 si occupa di rendere fruibili gli itinerari delle vie storiche che convergono a Roma, per conto del Pontificio Consiglio della Cultura.

Fonte e video: Corriere della Sera

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New Section of Francigena into Rome Opens

The stretch of the Via Francigena from Campagnano Romano, site of the Sanctuary of the Madonna del Sorbo in the Veio Park archaeological area, to the town of Formello, is now open to pilgrims.  It is one of three routes in the “system” of pilgrim itineraries being revaluated by the Lazio Region for the Jubilee this year.  In Formello walkers can visit the restored frescoes of the Palazzo Chigi and stay in the pilgrim hostel. Just 16 kilometres from Rome, it is the last stage on the way to St. Peter’s.

The new section of the Francigena, with its signs and fences ​​of cedar, was inaugurated on Saturday by Monsignor Iacobone, Nicola Zingaretti ,the president of the Lazio Region , the vice president Massimiliano Emery, the CEO of Astral , Antonio Mallamo, and Francesco Rutelli who, since 2007 has worked to make the historic routes into Rome accessible to walkers, on behalf of the Pontifical Council for Culture.

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Le pont de la Francigena vers Rome est ouvert

Le tronçon de chemin, un des 3 tronçons du chemin du « système » des itinéraires des pèlerins revalorisés par la région Lazio à l’occasion du Jubilé, est maintenant praticable de Campagnano Romano, où se trouve le Sanctuaire de la Madone de Sorbo, au parc de Veio avec l’aire archéologique, pour rejoindre Formello, où, au palais Chigi on peut visiter le musée, les fresques restaurées et dormir à l’auberge. De là à Rome, où se rejoignent tous les chemins des pèlerins,  il y a 16 km, dernière étape vers San Pietro (Saint Pierre).

Le tronçon de Francigena, avec les nouvelles indications et les palissades en bois de châtaignier, a été parcouru samedi par Monseigneur Lacobone avec le président de la région Lazio, Nicola Zingaretti, le vice-président Massimiliano Smeriglio, l’administrateur de Astral, Antonio Mallamo et Francesco Rutelli qui, depuis 2007 s’occupe de rendre accessible les itinéraires des chemins historiques qui convergent vers Rome, pour le compte du Pontifical Conseil de la Culture.

Source et vidéo : Corriere della Sera