Via Francigena

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Nel cuore di Siena apre i battenti il primo Ostello del Pellegrino

Domenica 20 novembre, nell’ambito della Notte Bianca degli Ostelli, è stata inaugurata a struttura.

 Nel cuore di Siena, all’interno del Santa Maria della Scala, apre i battenti il primo Ostello per i pellegrini, riservato all’ospitalità e all’accoglienza dei viandanti in viaggio lungo la Via Francigena da o verso Roma. La struttura ‘Casa delle Balie – L’Ostello del Santa Maria della Scala” è stato inauguratao domenica 20 novembrealle nell’ambito della ‘Notte bianca degli ostelli’ che si è svolta, per tutta la giornata negli spazi del Santa Maria della Scala a Siena per celebrare la conclusione del Giubileo della Misericordia.

L’Ostello, realizzato con il contributo della Regione Toscana, è ospitato all’interno del Santa Maria della Scala in Piazza Duomo in quella che un tempo fu la Casa delle Balie, il luogo dove venivano ricoverati i bambini abbandonati o non accolti dalle famiglie d’origine. La sede si sviluppa su più edifici fra Via Franciosa, Vicolo di San Girolamo, Vicolo del Pozzo e Via de’ Fusari. Storicamente pertinenza edilizia del Santa Maria della Scala, la Casa delle Balie è collegata al complesso museale mediante diversi sovrappassi aerei in muratura che si estendono sopra al Vicolo di San Girolamo.

L’Ostello dei pellegrini: informazioni e dettagli struttura. L’Ostello, progettato dallo Studio Canali, realizzato dal personale tecnico del Comune di Siena e portato avanti dal Consorzio EACOS che ne ha eseguito i lavori, conta 25 posti letto, con relativi servizi, dislocati in cinque ambienti che contengono, a seconda della grandezza, da un minimo di 3 a un massimo di 8 persone. La struttura si estende su una superficie di 350 mq ed ha due ingressi autonomi: il primo e principale lungo il Vicolo di San Girolamo, il secondo da Via de’ Fusari, all’altezza di Piazza del Duomo per consentire l’accesso ai diversamente abili, che avranno a disposizione una camera attrezzata con servizio igienico a norma. Il pernottamento ha un prezzo massimo di 18 euro a notte. L’Ostello è attivo 24 ore al giorno, con la presenza di una professionalità alla reception fino alle 22.30. L’arredamento, realizzato in legno massello, è semplice e funzionale, ma al contempo confortevole e moderno. L’Ostello è dotato di impianto di riscaldamento e condizionamento di concezione avanzata, di rete Wifi e di distributori automatici di bevande fredde e calde e di snack.

Fonte: ufficio stampa comune Siena

 

 

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Il progetto “Dall’Europa alla Turchia a piedi”

L’associazione turca Culture Routes Society (CRS) è una ONG nata nel 2012 per sviluppare, mantenere, promuovere gli itinerari culturali e incoraggiare il loro utilizzo come stimolo per lo sviluppo rurale dei territori.

CRS rappresenta 18 itinerari tematici, tra naturali e storici, e collabora con gli organismi ufficiali in Turchia per promuovere il turismo responsabile e mettere al centro delle politiche di governo la tutela e la sostenibilità.Descrizione: https://www.viefrancigene.org/static/js/tiny_mce/themes/advanced/img/trans.gifL’associazione annovera tra i suoi membri progettisti di itinerari, agenzie di viaggio, fornitori di servizi, accademici e botanici.

Nel dicembre 2014, i rappresentanti della CRS hanno incontrato i rappresentanti di AEVF in occasione del Convegno sugli Itinerari di Pellegrinaggio europei che si è svolto a Firenze e hanno deciso di collaborare per presentare richiesta di adesione al Programma Civil Society Dialogue, grazie ad un progetto comune che permetterebbe loro di estendere le rispettive reti e metterle in connessione.

Il progetto Europe to Turkey on Foot, iniziato a febbraio 2016, è finanziato dall’Unione Europea e dalla Repubblica di Turchia e avrà la durata di un anno. Esso vuole integrare l’approccio europeo e quello turco nella gestione, comunicazione e marketing degli itinerari culturali transnazionali, oltre che estendere il cammino francigeno verso est, unendolo a tre itinerari turchi già esistenti. Il progetto prevede anche lo studio del modello europeo di gestione degli itinerari, che avviene in collaborazione con le amministrazioni locali, e la sua applicazione da parte di CRS e di 3 comuni turchi che collaborano al progetto: Inegöl per l’itinerario di Evliya Çelebi, Eğirdir per il Cammino di San Paolo e Demre per la Via Licia. A tal proposito, la città di Salonicco ha ospitato a settembre 2016 un seminario per discutere le strategie di marketing più appropriate e sviluppare un piano d’azione insieme ai rappresentanti locali, inclusi alcuni rappresentanti della Via Egnatia. Il progetto continua grazie alla partecipazione degli studenti di Gestione del Patrimonio Culturale, che percorreranno il cammino, testandolo così in prima persona, e valuteranno il tratto turco. Il frutto di questo lavoro sarà presentato attraverso fotografie e filmati in vari luoghi della Turchia. Infine, verranno elaborati due report che analizzeranno i sistemi di conservazione in Europa e in Turchia.

In seguito alla recente inclusione del tratto Brindisi-Santa Maria di Leuca nella rete della Via Francigena, il percorso si estende ora dall’Italia verso Est, sia via mare che via terra: lo sviluppo di itinerari in zone rurali non può quindi che essere l’obiettivo principale di questo lavoro. La collaborazione tra la Culture Routes Society e AEVF continuerà anche dopo la fine di questo progetto e il nuovo itinerario contribuirà al dialogo interculturale, costruendo un ponte tra Europa e Asia.

Culture Routes Society

 

In allegato trovate l’articolo completo. 

Questa informazione è prodotta con il supporto finanziario dell’Unione Europea e della Repubblica della Turchia. CULTURE ROUTES SOCİETY è responsabile dei contenuti di questo testo che in nessun modo puo’ essere interpretato come l’opinione dell’Unione Europea e/o della Repubblica della Turchia. 

 

 

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Europe to Turkey on Foot

Turkey’s Culture Routes Society (CRS) is an NGO, which was established in 2012 in order to develop, maintain and promote culture routes and use them as a stimulus for rural development.

Descrizione: https://www.viefrancigene.org/static/js/tiny_mce/themes/advanced/img/trans.gifCulture Routes Society represents 18 natural and historical thematic routes and co-operates with official bodies in Turkey to encourage responsible tourism and to bring conservation and sustainability to the forefront of government policy. Among its members are route designers, travel agencies, service providers, as well as academics and botanists.

In December 2014, Culture Routes Society representatives met the European Association of Via Francigena (EAVF) authorities at the European Pilgrimage Routes Conference in Florence and agreed on a collaboration to apply to the Civil Society Dialogue Program with a mutual project that would allow them to take the first steps in combining and extending their networks.

The Europe to Turkey on Foot project, which started in Feb 2016, is financed by the EU and Turkish Republic and will last for a year. It aims to integrate the Turkish and European approaches in the management, communication and marketing of cross-border cultural routes as well as initiating the extension of Via Francigena towards the east by combining it with 3 existing Turkish routes. As part of the project, the European model of managing routes in collaboration with local administrations is studied and will be implemented by CRS and 3 project associate municipalities in Turkey: Inegöl on the Evliya Çelebi Way; Eğirdir on the St Paul Trail; Demre on the Lycian Way. In September 2016, a workshop was held in Thessaloniki to discuss the marketing strategy and develop an action plan in this regard together with local representatives including the Via Egnatia. The project continues with the support of Cultural Heritage Management students who will test-walk and evaluate the Turkish section and the result of this action will be exhibited by their photography and films in various places in Turkey. Finally, there will be 2 reports analyzing conservation systems in Europe and Turkey.

After the recent inclusion of Brindisi-Santa Maria di Leuca to the VF network, the route now can extend from Italy towards the east both by the sea and by the land and development of itineraries in rural areas is again the main target of this work. The cooperation between CRS and EAVF will continue further when this project ends and the new itinerary will eventually contribute to the intercultural dialogue by forming a bridge between Europe-Asia.

 Culture Routes Society

 

Please find here below the article issued on the magazine “Via Francigena and the European Cultural Routes”, n.42, November 2016

This information is produced with financial support of the European Union and the Republic of Turkey.  CULTURE ROUTES SOCİETY is responsible for the content of this document and can in no way be interpreted as the opinion of the European Union and/or Republic of Turkey.

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De l’Europe à la Turquie à pied

L’Association turque Culture Routes Society (CRS) est une ONG (Organisme non gouvernemental) née en 2012 pour développer, maintenir, promouvoir les itinéraires culturels et encourager leur utilisation comme stimulation pour le développement rural des territoires.CRS représente 18 itinéraires thématiques, entre nature et histoire, et travaille en collaboration avec les organismes officiels en Turquie pour promouvoir le tourisme responsable et mettre au centre des politiques gouvernementales la tutelle et la durabilité. L’association compte parmi ses membres des concepteurs d’itinéraires, des agences de voyage, des prestataires de services, des universitaires et des botanistes.

En décembre 2014, les représentants de la CRS ont rencontré les représentants de l’AEVF à l’occasion de la Conférence sur les Itinéraires de Pèlerinage européens qui s’est déroulée à Florence et ils ont décidé de collaborer pour présenter la demande d’adhésion au Programme Civil Society Dialogue, grâce à un projet commun qui leur permettrait d’étendre leur réseau respectif et de les connecter.

Le projet Europe to Turkey on Foot, commencé en février 2016, est financé par l’Union Européenne et par la République de Turquie et durera 1 an. Il veut intégrer l’approche uropéenne et turque dans la gestion, la communication et le marketing des itinéraires culturels transnationaux, en plus que d’étendre le chemin francigeno vers l’Est, en l’unissant à 3 itinéraires turcs déjà existants.

Le projet prévoit aussi l’étude du modèle européen de gestion des itinéraires, qui s’effectue en collaboration avec les administrations locales, et son application par la CRS et par 3 communes turques qui collaborent au projet : Inegöl pour l’itinéraire d’Evliya Çelebi, Eğirdir pour le Chemin de San Paolo et Demre pour la Via Licia. A propos, la ville de Salonicco a accueilli en septembre 2016 un séminaire pour discuter des stratégies de marketing les plus appropriées et développer un plan d’action avec les représentants locaux, y compris certains représentants de la Via Egnatia. Le projet continue grâce à la participation des étudiants en Gestion du Patrimoine Culturel, qui parcourent le chemin, en le testant personnellement, et en évaluant le tronçon turc. Le fruit de ce travail sera présenté à travers des photographies et des vidéos dans différents lieux de la Turquie. Enfin, 2 rapports seront élaborés qui analyseront les systèmes de conservation en Europe et en Turquie.

A la suite de la récente inclusion du tronçon Brindisi- Santa Maria di Leuca dans le réseau de la Via Francigena, le parcours s’étend aujourd’hui de l’Italie vers l’Est, autant par la mer que par la terre: le développement d’itinéraires dans les zones rurales ne peut donc être que l’objectif principal de ce travail. La collaboration entre la Culture Routes Society et AEVF continuera même après la fin de ce projet et le nouvel itinéraire contribuera au dialogue interculturel, en construisant un pont entre l’Europe et l’Asie.

Culture Routes Society

 

Ci-dessous, l’article complet issue sur la revue “Via Francigena and the European Cultural Routes”, n.42, November 2016

Cette information est produite avec le support financier de l’Union Européenne et de la République de la Turquie. CULTURE ROUTES SOCİETY est responsable du contenu de ce texte qui en aucun cas peut être interprété comme l’opinion de l’Union Européenne et/ou de la Répiblique de la Turquie. 

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Bibliografia Storica

 

Nell’Alto Medioevo, attorno al VII secolo, i Longobardi contendevano il territorio italiano ai Bizantini.

L’esigenza strategica di collegare il Regno di Pavia e i ducati meridionali tramite una via sufficientemente sicura portò alla scelta di un itinerario sino ad allora considerato minore, che valicava l’Appennino in corrispondenza dell’attuale Passo della Cisa, e dopo la Valle del Magra si allontanava dalla costa in direzione di Lucca. Da qui, per non avvicinarsi troppo alle zone in mano bizantina, il percorso proseguiva per la Valle dell’Elsa per arrivare a Siena, e quindi attraverso le valli d ‘Arbia e d’Orcia, raggiungere la Val di Paglia e il territorio laziale, dove il tracciato si immetteva nell’antica Via Cassia che conduceva a Roma.Il percorso, che prese il nome di “Via di Monte Bardone”, dall’antico nome del Passo della Cisa, Mons Langobardorum, non era una vera e propria strada nel senso romano né tanto meno nel senso moderno del termine. Infatti, dopo la caduta dell’ impero, le antiche tratte consolari caddero in disuso, e tranne pochi fortunati casi finirono in rovina, “rupte”, tant’è che risale a quell’epoca l’uso della parola “rotta”per definire la direzione da prendere.

L’area di strada
I selciati romani lasciarono gradualmente il posto a fasci di sentieri, tracce, piste battute dal passaggio dei viandanti, che in genere si allargavano sul territorio per convergere in corrispondenza delle mansioni (centri abitati od ospitali dove si trovava alloggio per la notte), o presso alcuni passaggi obbligati come valichi o guadi. Più che di strade si trattava, quindi, di “aree di strada”, il cui percorso variava per cause naturali (straripamenti, frane), per modifiche dei confini dei territori attraversati e la conseguente richiesta di gabelle, per la presenza di briganti. Il fondo veniva lastricato solo in corrispondenza degli attraversamenti dei centri abitati, mentre nei tratti di collegamento prevaleva la terra battuta.
Appare, quindi, chiaro che la ricostruzione del “vero” tracciato della Via Francigena sarebbe oggi un’impresa impossibile, poiché questo non è mai esistito: ha invece senso ritrovare le principali mansioni e i principali luoghi toccati dai viandanti lungo la Via.

Nasce la Via Francigena
Quando la dominazione Longobarda lasciò il posto a quella dei Franchi, anche la Via di Monte Bardone cambiò il nome in Via Francigena, ovvero “strada originata dalla Francia”, nome quest’ultimo che oltre all’attuale territorio francese comprendeva la Valle del Reno e i Paesi Bassi.
In quel periodo crebbe anche il traffico lungo la Via che si affermò come il principale asse di collegamento tra nord e sud dell’Europa, lungo il quale transitavano mercanti, eserciti, pellegrini.

Il pellegrinaggio nel tempo

Tra la fine del primo millennio e l’inizio del secondo, la pratica del pellegrinaggio assunse un’importanza crescente.I luoghi santi della Cristianità erano Gerusalemme, Santiago de Compostella e Roma, e la Via Francigena rappresentò lo snodo centrale delle grandi vie della fede. Infatti, i pellegrini provenienti dal nord percorrevano la Via per dirigersi a Roma, ed eventualmente proseguire lungo la Via Appia verso i porti pugliesi, dove s’imbarcavano verso la Terrasanta. Viceversa i pellegrini italiani diretti a Santiago la percorrevano verso nord, per arrivare a Luni, dove s’imbarcavano verso i porti francesi, o per proseguire verso il Moncenisio e quindi immettersi sulla Via Tolosana, che conduceva verso la Spagna. Il pellegrinaggio divenne presto un fenomeno di massa, e ciò esaltò il ruolo della Via Francigena che divenne un canale di comunicazione determinante per la realizzazione dell’unità culturale che caratterizzò l’Europa nel Medioevo. 

Le fonti itinerarie
È soprattutto grazie ai diari di viaggio, e in particolare agli appunti di un illustre pellegrino, Sigerico, che possiamo ricostruire l’antico percorso della Francigena. Nel 990, dopo essere stato ordinato Arcivescovo di Canterbury da Papa Giovanni XV, l’Abate tornò a casa annotando su due pagine manoscritte le 80 mansioni in cui si fermò a pernottare. Il diario di Sigerico viene tuttora considerato la fonte itineraria più autorevole, tanto che spesso si parla di “Via Francigena secondo l’itinerario di Sigerico” per definire la versione più “filologica” del percorso.
 
Crescita e decadenza della Via Francigena
L’uso crescente della Francigena come via di commercio portò a un eccezionale sviluppo di molti centri lungo il percorso. 
La Via divenne strategica per trasportare verso i mercati del nord Europa le merci provenienti dall’oriente (seta, spezie) e scambiarli, in genere nelle fiere della Champagne, con i panni di Fiandra e di Brabante. Nel XIII secolo i traffici commerciali crebbero a tal punto che si svilupparono numerosi tracciati alternativi alla Via Francigena che, quindi, perse la sua caratteristica di unicità e si frazionò in numerosi itinerari di collegamento tra il nord e Roma.
Tanto che il nome cambiò in Romea, non essendo più unica l’origine, ma la destinazione. Inoltre la crescente importanza di Firenze e dei centri della Valle dell’Arno spostò a Oriente i percorsi, fino a quando la direttrice Bologna-Firenze relegò il Passo della Cisa a una funzione puramente locale, decretando la fine dell’antico percorso.

Testi a cura di Alberto Conte

 

 

 

 

 

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L’ITINERARIO DI SIGERICO

Nell’anno 990 l’arcivescovo Sigerico viaggiò tra Roma e Canterbury. L’itinerario fu compiuto da Sigerico di ritorno da Roma dove aveva ricevuto il Pallio dalle mani del Papa. L’arcivescovo inglese descrive le 79 tappe del suo itinerario verso Canterbury, annotandole in un diario

In Italia

Lazio

  • I Urbs, Roma, Borgo Leonino,
  • II Johannis VIIII, oggi La Storta,
  • III Bacane, oggi Valle di Baccano, nel comune di Campagnano di Roma,
  • IIII Suteria, oggi Sutri,
  • V Furcari, oggi Vetralla,
  • VI Sce Valentine, oggi Bulicame presso Viterbo,
  • VII Sce Flaviane, oggi Montefiascone,
  • VIII Sca Cristina, oggi Bolsena,
  • IX Aquapendente, oggi Acquapendente.

Toscana

  • X Sce Petir in Pail., oggi Podere Voltole nel comune di Abbadia San Salvatore,
  • XI Abricula, oggi Le Briccole o anche Bricola nel comune di Castiglione d’Orcia,
  • XII Sce Quiric., oggi San Quirico d’Orcia,
  • XIII Turreiner., oggi Torrenieri, nel comune di Montalcino,
  • XIV Arbia, oggi Ponte d’Arbia, nel comune di Monteroni d’Arbia,
  • XV Seocine, oggi Siena,
  • XVI Burgenove, oggi Abbadia a Isola nel comune di Monteriggioni,
  • XVII Aelse, oggi Pieve d’Elsa, località scomparsa nei pressi di Gracciano d’Elsa, nel comune di Colle di Val d’Elsa,
  • XVIII Sce Martin in Fosse, oggi Molino d’Aiano, nel comune di Colle di Val d’Elsa,
  • XIX Sce Gemiane, oggi San Gimignano,
  • XX Sce Maria Glan., oggi Pieve di Santa Maria Assunta a Chianni, nel comune di Gambassi Terme,
  • XXI Sce Peter Currant., oggi Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano, nel comune di Castelfiorentino,
  • XXII Sce Dionisii, oggi Borgo San Genesio, sito archeologico nel comune di San Miniato,

Attraversamento dell’Arno.

  • XXIII Arne Blanca, oggi Fucecchio,
  • XXIV Aqua Nigra, oggi Ponte a Cappiano nel comune di Fucecchio,
  • XXV Forcri, oggi Porcari,
  • XXVI Luca, oggi Lucca,
  • XXVII Campmaior, oggi Camaiore.

Liguria

  • XXVIII Luna, oggi Luni nel comune di Ortonovo,
  • XXIX Sce Stephane, oggi Santo Stefano di Magra.

Toscana

  • XXX Aguilla, oggi Aulla,
  • XXXI Puntremel, oggi Pontremoli,
  • XXXII Sce Benedicte, oggi Montelungo, nel comune di Pontremoli.

Per il Passo della Cisa.

Emilia-Romagna

  • XXXIII Sce Moderanne, oggi Berceto,
  • XXXIV Phi­lemangenur, oggi Felegara, nel comune di Medesano (o forse Fornovo di Taro),
  • XXXV Metane, oggi Medesano (o forse Costamezzana nel comune di Noceto),
  • XXXVI Sce Domnine, oggi Fidenza,
  • XXXVII Floricum, oggi Fiorenzuola d’Arda,
  • XXXVIII Placentia, oggi Calendasco (Piacenza).

Attraversamento del Po.

Lombardia

  • XXXIX Sce Andrea, oggi Corte Sant’Andrea frazione del comune di Senna Lodigiana,
  • XL Sce Cristine, oggi Santa Cristina,
  • XLI Pamphica, oggi Pavia,
  • XLII Tremel, oggi Tromello.

Piemonte

  • XLIII Vercel, oggi Vercelli,
  • XLIV Sca Agath., oggi Santhià,
  • XLV Everi, oggi Ivrea.

Valle d’Aosta

  • XLVI Publei, oggi Montjovet,
  • XLVII Agusta, oggi Aosta,
  • XLVIII Sce Remei, oggi Saint-Rhémy-en-Bosses.

Per il passo del Gran San Bernardo.

In Svizzera

Canton Vallese

  • XLIX Petrecastel, oggi Bourg-Saint-Pierre,
  • L Ursiores, oggi Orsières,
  • LI Sce Maurici, oggi Saint-Maurice e Abbazia territoriale di San Maurizio d’Agauno.

Canton Vaud

  • LII Burbulei, oggi Versvey nel comune di Yvorne, presso Aigle,
  • LIII Vivaec, oggi Vevey,
  • LIV Losanna, idem Losanna,
  • LV Urba, oggi Orbe,

In Francia

Franca Contea

  • LVI Antifern, oggi Jougne, Cappella di Saint-Maurice,
  • LVII Punterlin, oggi Pontarlier,
  • LVIII Nos, oggi Nods,
  • LIX Bysiceon, oggi Besançon,
  • LX Cuscei, oggi Cussey-sur-l’Ognon,
  • LXI Sefui, oggi Seveux.

Champagne-Ardenne

  • LXII Grenant, idem Grenant,
  • LXIII Oisma, oggi Humes nel municipio di Humes-Jorquenay,
  • LXIV Blaecuile, oggi Blessonville,
  • LXV Bar, oggi Bar-sur-Aube,
  • LXVI Breone, oggi Brienne-la-Vieille,
  • LXVII Domaniant, oggi Donnement,
  • LXVIII Funtaine, oggi Fontaine-sur-Coole, nel municipio Faux-Vésigneul,
  • LXIX Chateluns, oggi Châlons-en-Champagne,
  • LXX Rems, oggi Reims.

Piccardia

  • LXXI Corbunei, oggi Corbeny,
  • LXXII Mundlothuin (in Monte Loduni), oggi Laon,
  • LXXIII Martinwaeth (Martini Vadum), oggi Seraucourt-le-Grand,
  • LXXIV Duin, oggi Doingt.

Nord-Passo di Calais

  • LXXV Atherats, oggi Arras,
  • LXXVI Bruwaei, oggi Bruay-en-Artois o Bruay-la-Buissière,
  • LXXVII Teranburh, oggi Thérouanne,
  • LXXVIII Gisne, oggi Guînes,
  • LXXIX (?)
  • LXXX Sumeran, oggi Sombre (in olandese Someren) presso Wissant.

Per il Canale della Manica.

In Inghilterra

Kent

  • (?), oggi Dover.
  • (?), oggi Canterbury.
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L’itinéraire de Sigéric

En 990 la visite de Sigéric, archevêque de Canterbury, au Pape Jean XV à Rome marqua le début de l’existence de la Via Francigena..

La reconstitution du parcours officiel – fidèle aux écrits de l’archevêque – est articulée en 79 étapes :

 

En Italie

Latium

  • I Urbs, Rome, Borgo Leonino,
  • II Johannis VIIII, aujourd’hui La Storta,
  • III Bacane, aujourd’hui Vallée di Baccano, commune de Campagnano di Roma,
  • IIII Suteria, aujourd’hui Sutri,
  • V Furcari, aujourd’hui Vetralla,
  • VI Sce Valentine, aujourd’hui Bulicame près de Viterbo,
  • VII Sce Flaviane, aujourd’hui Montefiascone,
  • VIII Sca Cristina, aujourd’hui Bolsena,
  • IX Aquapendente, aujourd’hui Acquapendente.

Toscane

  • X Sce Petir in Pail., aujourd’hui Podere Voltole, commune d’Abbadia San Salvatore,
  • XI Abricula, aujourd’hui Le Briccole o anche Bricola nel comune di Castiglione d’Orcia,
  • XII Sce Quiric., aujourd’hui San Quirico d’Orcia,
  • XIII Turreiner., aujourd’hui Torrenieri, commune de Montalcino,
  • XIV Arbia, aujourd’hui Ponte d’Arbia, commune de Monteroni d’Arbia,
  • XV Seocine, aujourd’hui Siena,
  • XVI Burgenove, aujourd’hui Abbadia a Isola commune de Monteriggioni,
  • XVII Aelse, aujourd’hui Pieve d’Elsa, commune de Colle di Val d’Elsa,
  • XVIII Sce Martin in Fosse, aujourd’hui Molino d’Aiano, commune de Colle di Val d’Elsa,
  • XIX Sce Gemiane, aujourd’hui San Gimignano,
  • XX Sce Maria Glan., aujourd’hui Pieve di Santa Maria Assunta a Chianni, commune de Gambassi Terme,
  • XXI Sce Peter Currant., aujourd’hui Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano, commune de Castelfiorentino,
  • XXII Sce Dionisii, aujourd’hui Borgo San Genesio, site archéologique sur la commune de San Miniato,

Traversée de l’Arno.

  • XXIII Arne Blanca, aujourd’hui Fucecchio,
  • XXIV Aqua Nigra, aujourd’hui Ponte a Cappiano, commune deFucecchio,
  • XXV Forcri, aujourd’hui Porcari,
  • XXVI Luca, aujourd’hui Lucca,
  • XXVII Campmaior, aujourd’hui Camaiore.

Ligurie

  • XXVIII Luna, aujourd’hui Luni, commune d’Ortonovo,
  • XXIX Sce Stephane, aujourd’hui Santo Stefano di Magra.

Toscane

  • XXX Aguilla, aujourd’hui Aulla,
  • XXXI Puntremel, aujourd’hui Pontremoli,
  • XXXII Sce Benedicte, aujourd’hui Montelungo, commune de Pontremoli.

Par le Col de la Cisa

Emilie-Romagne

  • XXXIII Sce Moderanne, aujourd’hui Berceto,
  • XXXIV Phi­lemangenur, aujourd’hui Felegara, commune de  Medesano (ou peut-être Fornovo di Taro),
  • XXXV Metane, aujourd’hui Medesano (oou peut-être Costamezzana, commune de Noceto),
  • XXXVI Sce Domnine, aujourd’hui Fidenza,
  • XXXVII Floricum, aujourd’hui Fiorenzuola d’Arda,
  • XXXVIII Placentia, aujourd’hui Calendasco (Piacenza).

Traversée du Pô

Lombardie

  • XXXIX Sce Andrea, aujourd’hui Corte Sant’Andrea, hameau de la commune de Senna Lodigiana,
  • XL Sce Cristine, aujourd’hui  Santa Cristina,
  • XLI Pamphica, aujourd’hui Pavia,
  • XLII Tremel, aujourd’hui Tromello.

Piémont

  • XLIII Vercel, aujourd’hui Vercelli,
  • XLIV Sca Agath., aujourd’hui Santhià,
  • XLV Everi, aujourd’hui Ivrea.

Vallée d’Aoste

  • XLVI Publei, aujourd’hui Montjovet,
  • XLVII Agusta, aujourd’hui Aosta,
  • XLVIII Sce Remei, aujourd’hui Saint-Rhémy-en-Bosses.

Par le col du Grand-Saint-Bernard

En Suisse

Canton du Valais

  • XLIX Petrecastel, aujourd’hui Bourg-Saint-Pierre,
  • L Ursiores, aujourd’hui Orsières,
  • LI Sce Maurici, aujourd’hui Saint-Maurice et son abbaye.

Canton de Vaud

  • LII Burbulei, aujourd’hui Versvey, commune d’Yvorne, près d’Aigle,
  • LIII Vivaec, aujourd’hui Vevey,
  • LIV Losanna, aujourd’hui Lausanne,
  • LV Urba, aujourd’hui Orbe,

En France

Franche-Comté

  • LVI Antifern, aujourd’hui Jougne,
  • LVII Punterlin, aujourd’hui Pontarlier,
  • LVIII Nos, aujourd’hui Nods,
  • LIX Bysiceon, aujourd’hui Besançon,
  • LX Cuscei, aujourd’hui Cussey-sur-l’Ognon,
  • LXI Sefui, aujourd’hui Seveux.

Grand Est

  • LXII Grenant, idem Grenant,
  • LXIII Oisma, aujourd’hui Humes, commune de Humes-Jorquenay,
  • LXIV Blaecuile, aujourd’hui Blessonville,
  • LXV Bar, aujourd’hui Bar-sur-Aube,
  • LXVI Breone, aujourd’hui Brienne-la-Vieille,
  • LXVII Domaniant, aujourd’hui Donnement,
  • LXVIII Funtaine, aujourd’hui Fontaine-sur-Coole, commune de Faux-Vésigneul,
  • LXIX Chateluns, aujourd’hui Châlons-en-Champagne,
  • LXX Rems, aujourd’hui Reims.

Hauts-de-France

  • LXXI Corbunei, aujourd’hui Corbeny,
  • LXXII Mundlothuin (in Monte Loduni), aujourd’hui Laon,
  • LXXIII Martinwaeth (Martini Vadum), aujourd’hui Seraucourt-le-Grand,
  • LXXIV Duin, aujourd’hui Doingt,
  • LXXV Atherats, aujourd’hui Arras,
  • LXXVI Bruwaei, aujourd’hui Bruay-en-Artois ou Bruay-la-Buissière,
  • LXXVII Teranburh, aujourd’hui Thérouanne,
  • LXXVIII Gisne, aujourd’hui Guînes,
  • LXXIX (?)
  • LXXX Sumeran, aujourd’hui Sombre près de Wissant.

Par le Canal de la Manche

En Angleterre

Kent

  • (?), aujourd’hui Dover,
  • (?), aujourd’hui Canterbury.
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Sigeric’s Itinerary

In the year 990, archbishop Sigeric travelled between Rome and Canterbury. Sigeric used this itinerary travelling back from Rome, where he received the Pallium from the Pope. The archbishop described the 79 stages of his itinerary towards Canterbury in a journal.

Italy

Lazio

  • I Urbs, Roma, Borgo Leonino,
  • II Johannis VIIII, today La Storta,
  • III Bacane, today Valle di Baccano, municipality of Campagnano di Roma,
  • IIII Suteria, today Sutri,
  • V Furcari, today Vetralla,
  • VI Sce Valentine, today Bulicame presso Viterbo,
  • VII Sce Flaviane, today Montefiascone,
  • VIII Sca Cristina, today Bolsena,
  • IX Aquapendente, today Acquapendente.

Tuscany

  • X Sce Petir in Pail., today Podere Voltole, municipality of Abbadia San Salvatore,
  • XI Abricula, today Le Briccole or Bricola, municiplaity of Castiglione d’Orcia,
  • XII Sce Quiric., today San Quirico d’Orcia,
  • XIII Turreiner., today Torrenieri, municipality of Montalcino,
  • XIV Arbia, today Ponte d’Arbia, municipality of Monteroni d’Arbia,
  • XV Seocine, today Siena,
  • XVI Burgenove, today Abbadia a Isola municipality of Monteriggioni,
  • XVII Aelse, today Pieve d’Elsa, disappeared locality next to Gracciano d’Elsa, municipality of Colle di Val d’Elsa,
  • XVIII Sce Martin in Fosse, today Molino d’Aiano, municipality of Colle di Val d’Elsa,
  • XIX Sce Gemiane, today San Gimignano,
  • XX Sce Maria Glan., today Pieve di Santa Maria Assunta a Chianni, municipality of Gambassi Terme,
  • XXI Sce Peter Currant., today Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano, municipality of Castelfiorentino,
  • XXII Sce Dionisii, today Borgo San Genesio, archaeologic site, municipality of San Miniato,

Crossing of the river Arno.

  • XXIII Arne Blanca, today Fucecchio,
  • XXIV Aqua Nigra, today Ponte a Cappiano, municipality of Fucecchio,
  • XXV Forcri, today Porcari,
  • XXVI Luca, today Lucca,
  • XXVII Campmaior, today Camaiore.

Liguria

  • XXVIII Luna, today Luni, municipality of Ortonovo,
  • XXIX Sce Stephane, today Santo Stefano di Magra.

Tuscany

  • XXX Aguilla, today Aulla,
  • XXXI Puntremel, today Pontremoli,
  • XXXII Sce Benedicte, today Montelungo, municipality of Pontremoli.

Towards the Cisa Pass.

Emilia-Romagna

  • XXXIII Sce Moderanne, today Berceto,
  • XXXIV Phi­lemangenur, today Felegara, municipality of Medesano (or maybe Fornovo di Taro),
  • XXXV Metane, today Medesano (or maybe Costamezzana, municipality of Noceto),
  • XXXVI Sce Domnine, today Fidenza,
  • XXXVII Floricum, today Fiorenzuola d’Arda,
  • XXXVIII Placentia, today Calendasco (Piacenza).

Crossing of the river Po.

Lombardy

  • XXXIX Sce Andrea, today Corte Sant’Andrea, a fraction of the municipality of  Senna Lodigiana,
  • XL Sce Cristine, today Santa Cristina,
  • XLI Pamphica, today Pavia,
  • XLII Tremel, today Tromello.

Piedmont

  • XLIII Vercel, today Vercelli,
  • XLIV Sca Agath., today Santhià,
  • XLV Everi, today Ivrea.

Aosta Valley

  • XLVI Publei, today Montjovet,
  • XLVII Agusta, today Aosta,
  • XLVIII Sce Remei, today Saint-Rhémy-en-Bosses.

Towards the Great St Bernard Pass.

Switzerland

Valais Canton

  • XLIX Petrecastel, today Bourg-Saint-Pierre,
  • L Ursiores, today Orsières,
  • LI Sce Maurici, today Saint-Maurice and territorial abbey of San Maurizio d’Agauno.

Vaud Canton

  • LII Burbulei, today Versvey municipality of Yvorne, near Aigle,
  • LIII Vivaec, today Vevey,
  • LIV Losanna, idem Losanna,
  • LV Urba, today Orbe,

France

Franca Contea

  • LVI Antifern, today Jougne, Saint-Maurice’s Chapel,
  • LVII Punterlin, today Pontarlier,
  • LVIII Nos, today Nods,
  • LIX Bysiceon, today Besançon,
  • LX Cuscei, today Cussey-sur-l’Ognon,
  • LXI Sefui, today Seveux.

Champagne-Ardenne

  • LXII Grenant, idem Grenant,
  • LXIII Oisma, today Humes, municipality of Humes-Jorquenay,
  • LXIV Blaecuile, today Blessonville,
  • LXV Bar, today Bar-sur-Aube,
  • LXVI Breone, today Brienne-la-Vieille,
  • LXVII Domaniant, today Donnement,
  • LXVIII Funtaine, today Fontaine-sur-Coole, municipality of Faux-Vésigneul,
  • LXIX Chateluns, today Châlons-en-Champagne,
  • LXX Rems, today Reims.

Picardy

  • LXXI Corbunei, today Corbeny,
  • LXXII Mundlothuin (in Monte Loduni), today Laon,
  • LXXIII Martinwaeth (Martini Vadum), today Seraucourt-le-Grand,
  • LXXIV Duin, today Doingt.

North Pas-de-Calais

  • LXXV Atherats, today Arras,
  • LXXVI Bruwaei, today Bruay-en-Artois or Bruay-la-Buissière,
  • LXXVII Teranburh, today Thérouanne,
  • LXXVIII Gisne, today Guînes,
  • LXXIX (?)
  • LXXX Sumeran, today Sombre (in Dutch Someren) next to Wissant.

Towards the English Channel.

England

Kent

  • (?), today Dover.
  • (?), today Canterbury.

 

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Nuovo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes”

E’ stato presentato nel Forte di Bard, sabato 12 novembre: all’interno speciale sul suggestivo tratto valdostano della Via Francigena, su Fidenza ed l’itinerario parmense.

Il nuovo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes” è stato presentato nella splendida fortezza di Bard, in Valle d’Aosta, nel contesto di due giorni dedicati alla Via Francigena durante i quali si svolge anche l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Si tratta di un numero che focalizza il suo speciale proprio intorno alla Valle d’Aosta, terra di “cerniera” situata a metà dell’itinerario europeo di Sigerico. Il bell’articolo “Pellegrini, viandanti e mercanti ieri. Pellegrini e viaggiatori oggi, lungo la via Francigena tra il passo del Gran San Bernardo e Pont-Saint-martin” conduce il lettore al suggestivo viaggio lungo le tappe di questo tratto di cammino, ricco di storia, arte, cultura e gastronomia, vigneti e castelli. Splendide foto sono a corollario del racconto.

La dimensione internazionale dell’itinerario viene sottolineata dalla sezione dedicata ai nuovi soci che hanno aderito alla rete europea AEVF: in Francia troviamo “les communes” di Chateauvillain, Bucey-lès Gy e Champlitte, begli esempi di realtà rurali che grazie alla Via Francigena rinforzano la propria identità culturale, ed in Svizzera, con il gioiello di Romainmotier, destinazione di grande prestigio internazionale. La città di Canterbury, km zero del percorso,  ci porta invece alla scoperta del tratto inglese della Via Francigena.

Nella sezione progetti vengono messi in evidenza due importanti risultati che hanno dato grande visibilità alla Via Francigena nell’anno del Giubileo e dei Cammini: la pubblicazione della guida con il percorso ufficiale dal Gran San Bernardo a Roma, edita da Terre di Mezzo e realizzata in collaborazione con AEVF e le regioni;  la mappatura della ciclovia Francigena nel tratto italiano, con l’apposizione della segnaletica leggera.

La parte centrale della rivista è dedicata allo speciale su Fidenza: luogo simbolico lungo la Via Francigena e crocevia del cammino, con una storia millenaria legata alla sua Cattedrale romanica ed al martirio di San Donnino, patrono della città. A rinforzare questa importante sezione, le pagine della rivista si aprono al progetto “Benvenuto Pellegrino” che l’amministrazione di Fidenza sta portando avanti con i comuni parmensi di Noceto, Medesano, Fornovo, Terenzo e Berceto per mettere a sistema il territorio.

Altri progetti trovano poi spazio in questo numero: “In cammino dall’Europa alla Turchia”, progetto europeo che vuole integrare l’approccio europeo a quello turco nella gestione e comunicazione degli itinerari transnazionali, oltre ad estendere il cammino francigeno verso est; “Radio Francigena”, una realtà oggi molto consolidata e seguita in rete che dà voce alla Via Francigena ed ai cammini; il “Festival Collective Project”, il cui programma 2016 ha messo in rete oltre 700 eventi.

Alla fine della presentazione, è stato previsto il consueto momento di degustazione con i prodotti tipici del territorio: dal formaggio Parmigiano-Reggiano alla birra Francigena, partner affezionati della rivista, agli ottimi salumi e vini valdostani.

Il numero è stato realizzato in collaborazione con: Regione Valle d’Aosta; Comune di Fidenza; progetto Benvenuto Pellegrino; Consorzio Prosciutto Toscano; Parmigiano-Reggiano; Novasol; Birra Francigena; Villa Claudia; Ristorum in campus maior.

Per sfogliare i numeri arretrati: www.rivistaviafrancigena.it
Per acquistare il nuovo numero (dal 21 novembre): www.viefrancigene.org

Luca Bruschi




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Nouveau numéro de la revue « Via Francigena and the European Cultural Routes »

Le nouveau numéro de la revue « Via Francigena and the European Cultural Routes » a été présenté dans la splendide forteresse de Bard, en Val d’Aoste, durant un week-end consacré à la Via Francigena et à l’Assemblée Générale de l’Association Européenne des Vie Francigene.

Ce nouveau numéro se concentre  sur le Val d’Aoste, terre « charnière » située à la moitié de l’itinéraire européen de Sigéric. Le bel article « Pèlerins, voyageurs et marchands d’hier… Pèlerins et voyageurs d’aujourd’hui…, le long de la Via Francigena entre le Pas du Grand Saint Bernard et Pont-Saint-Martin »conduit le lecteur dans le voyage le long des étapes de ce tronçon de chemin, riche d’histoire, d’art, de culture, de gastronomie, de vignes et de châteaux. De splendides photos accompagnent le récit.

La dimension internationale de l’itinéraire est soulignée par la section consacrée aux nouveaux associés qui ont adhéré au réseau européen AEVF : en France nous trouvons les Communes de Châteauvillain, Bucey-lès-Gy et Champlitte, beaux exemples de réalités rurales qui grâce à la Via Francigena renforcent leur propre identité culturelle, et en Suisse, avec Romainmotier, destination de prestige international. La ville de Canterbury, km zéro du parcours, nous conduit à la découverte du tronçon anglais de la Via Francigena.

Dans la partie des projets sont mis en évidence 2 résultats importants qui ont donné une grande visibilité à la Via Francigena dans l’année du Jubilé et des Chemins : la publication du guide avec le parcours officiel du Grand Saint Bernard à Rome, édité par Terre di Mezzo et réalisé en collaboration avec AEVF et les régions ; la cartographie de la cyclovia Francigena du tronçon italien, avec la pose de la signalisation légère.

La partie centrale de la revue est consacrée à Fidenza : lieu symbolique le long de la Via Francigena et carrefour du chemin, avec une histoire millénaire liée à sa Cathédrale romane et au Martyr San Donnino, patron de la ville. La revue présente le projet « Bienvenue Pèlerin » qui renforce cette section importante. L’administration de Fidenza développe ce projet avec les communes aux alentours de Noceto, Medesano, Fornovo et Berceto afin de quadriller le territoire.

D’autres projets se trouvent dans ce nouveau numéro comme « En chemin de l’Europe à la Turquie », projet européen qui veut intégrer l’approche européenne à celle turque dans la gestion et la communication des itinéraires transnationaux, en plus que d’étendre le chemin francigeno vers l’est ; « Radio Francigena », une réalité aujourd’hui solide et suivie en réseau qui donne la parole à la Via Francigena et aux Chemins ; le « Festival Collective Project », dont le programme 2016 a mis en réseau plus de 700 évènements.

A la fin de la présentation, le moment de la dégustation est arrivé avec les produits typiques du territoire : du fromage Parmigiano-Reggiano à la bière Francigena, partenaires choyés de la revue, à la très bonne charcuterie et les vins du Val d’Aoste.

Le numéro a été réalisé en collaboration avec : Région Val d’Aoste ; Commune de Fidenza ; projet Bienvenue Pèlerin ; Consorzio Prosciutto Toscano; Parmigiano-Reggiano; Novasol; Bière Francigena; Villa Claudia; Ristorum in campus maior.

Pour feuilleter les anciens numéros: www.rivistaviafrancigena.it
Pour acheter le nouveau numéro (du 21 novembre): www.viefrancigene.org

Luca Bruschi