Via Francigena

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Tratti e piatti della Via Francigena, una guida per gustare il cammino

Raccontare tradizione e storia del territorio attraverso la cucina: è la ricetta di “Tratti e piatti della Via Francigena” la nuova guida gastronomica di Ermanno (Nanni) Ghiozzi dedicata all’itinerario di Sigerico.

Dopo le prime due edizioni della guida, Nanni, l’ex dirigente ed enogastronomo fidentino, propone ai lettori un nuovo viaggio attraverso i piatti tipici dei ristoranti e delle trattorie della Via Francigena tra Piacenza e Pontremoli. Il volume, pubblicato da Toriazzi Editore e patrocinato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), verrà presentato al pubblico il 18 dicembre, alle 17.30, presso il teatro Magnani di Fidenza.

Come è nato questo progetto?: “Il mio legame con la Francigena nasce nel 2001, sono stato tra i soci fondatori di AEVF, allora ero consigliere provinciale della provincia di Parma e assessore al comune di Fidenza, inoltre per tradizione familiare ho ereditato la passione e la curiosità per la cucina” spiega Ghiozzi.

Come è strutturata geograficamente la guida?: “Sono entrato a Calendasco, il primo comune della provincia di Piacenza che il pellegrino incontra una volta superato il confine lombardo e il Po. Ho seguito il percorso ufficiale della Via Francigena, ho attraverso tutti i comuni segnalati sulla guida e quelli confinanti – aggiunge – arrivando fino a Pontremoli”.

Un viaggio a passo lento tra Emilia-Romagna e Toscana attraverso la cucina di 176 ristoranti e trattorie: 68 del territorio piacentino, 76 del parmense e 32 della zona del pontremolese. Un progetto frutto di un lavoro di squadra: “Mi sono avvalso dell’aiuto del comitato di assaggiatori che mi ha aiutato nelle due precedenti guide e ha rappresentato una base di partenza. A questo ho integrato l’utilizzo di pubblicazioni e social per evidenziare curiosità ed implementare i dati a disposizione. Nella guida mi prendo la responsabilità di dire: vuoi mangiare il più buon anolino in brodo con ripieno di formaggio e pane? Ecco dove secondo me quel piatto è fatto meglio! Questa è la filosofia”. 

La guida (pubblicata con la prefazione del Presidente AEVF Massimo Tedeschi e dell’assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, Maria Pia Bariggi) verrà presentata insieme al critico gastronomico Andrea Grignaffini, al giornalista della Gazzetta di Parma, Sandro Piovani, all’assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, Maria Pia Bariggi e al presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi

Il ricavato della vendita del volume sarà devoluto in beneficenza: “La guida verrà distribuita in alcuni punti vendita locali e sarà acquistabile al prezzo solidale di 10 euro. Il ricavato verrà destinato a due Onlus di Fidenza: l’Arim, associazione di volontariato per la Ricerca e prevenzione delle malattie gastrointestinali e all’Associazione Terzo Tempo per Lorenzo” spiega Ghiozzi. 

Come si può riassumere la cucina francigena di questi territori?: “E’ una cucina variegata, genuina che racconta il territorio. Ci sono ricette che si tramandano da secoli – conclude “Nanni”– In ogni piatto troviamo un pezzo di storia”.

Scopri in anteprima la copertina del libro in allegato.

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“Tratti e piatti della Via Francigena”, un guide pour déguster le chemin

Raconter les traditions et l’histoire du territoire à travers la cuisine : c’est la recette de “Tratti e piatti della Via Francigena”, le nouveau guide gastronomique d’Ermanno Ghiozzi (dit Nanni) consacré à l’itinéraire de Sigéric.

Après les deux premières éditions du guide, M Ghiozzi, ex dirigeant et œno- gastronome de Fidenza, propose aux lecteurs un nouveau voyage à travers les plats typiques des restaurants et des auberges de la Via Francigena entre Plaisance et Pontremoli. Le volume, publié par la maison d’édition Toriazzi et parrainé par l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF), sera présenté au public le 18 décembre, à 17h30, au théâtre Magnani de Fidenza.

Comment est né ce projet ? « Le lien que j’ai avec la Francigena remonte à 2001, j’étais parmi les fondateurs de l’AEVF ; à l’époque, j’étais conseiller provincial de la province de Parme et assesseur à la commune de Fidenza, en plus j’ai hérité de la passion et de la curiosité pour la cuisine par tradition de famille » explique M Ghiozzi.

Comment est structuré le guide géographiquement ? « Je suis entré à Calendasco, la première commune de la province de Plaisance que le pèlerin rencontre après avoir passé la frontière lombarde et le Pô. J’ai suivi le parcours officiel de la Via Francigena, j’ai traversé toutes les communes signalées sur le guide et celles voisines, pour arriver jusqu’à Pontremoli ».

Un voyage à pas lent entre l’Émilie-Romagne et la Toscane à travers la cuisine de 176 restaurants et auberges : 68 du territoire de Plaisance, 76 du territoire de Parme et 32 de la zone de Pontremoli. Un projet qui est le fruit d’un travail d’équipe : « J’ai bénéficié de l’aide du comité des dégustateurs qui m’ont aidé pour les deux précédents guides, cela était la base. Et j’ai intégré l’utilisation de publications et social pour mettre en évidence les curiosités et augmenter les données à disposition. Dans le guide, je prends la responsabilité de dire : tu veux manger le meilleur anolino in brodo garni de fromage et de pain ? voilà où, selon moi, ce plat est le meilleur ! voilà la philosophie ».

Le guide (publié avec la préface du président de l’AEVF, Massimo Tedeschi et de l’assesseur à la culture de la commune de Fidenza, Maria Pia Bariggi) sera présenté avec le critique gastronomique Andrea Grignaffini, le journaliste de la Gazzetta di Parma Sandro Piovani, l’assesseur à la culture de la commune de Fidenza Maria Pia Bariggi et le président de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena Massimo Tedeschi.

La recette de la vente du guide sera utilisée à des fins caritatives : « Le guide sera distribué dans certains points de vente locaux au prix solidaire de 10 euros. La recette sera destinée à deux organismes sans but lucratif de Fidenza : l’Arim, association de volontaires pour la recherche et prévention des maladies gastro-intestinales et à l’association Terzo tempo per Lorenzo » explique M Ghiozzi.

Comment peut-on résumer la cuisine Francigena de ces territoires ? « C’est une cuisine variée, authentique qui raconte le territoire. Certaines recettes se transmettent depuis des siècles – conclut « Nanni » – dans chaque plat, on trouve un morceau d’histoire ».

Télécharger en avant-première la couverture du libre ci-jointe

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Presentato il nuovo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes”

Sabato 1 dicembre, presso il Castello e Museo Civico di Susa, è stato presentato il nuovo numero della rivista AEVF “Via Francigena and the European Cultural Routes”.

La copertina del magazine semestrale, dedicata alla Sacra di San Michele, preannuncia i contenuti del nuovo numero gratuito, edito dallo Studio Guidotti e sfogliabile online. La 46ma edizione della Rivista contiene infatti due speciali dedicati al Piemonte e alla Valle di Susa con un approfondimento sugli itinerari francigeni e il progetto della ciclovia.

La progettualità della Valle di Susa è stata al centro dell’incontro di presentazione che ha visto la partecipazione, tra gli altri di: Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e Sami Tawfik, project manager AEVF; Antonella Parigi, Assessore al Turismo della Regione Piemonte, Sandro Plano, presidente dell’Unione Montana Valle di Susa e sindaco di Susa, Emanuela Sarti assessore al Turismo dell’Unione Montana Valle Susa e sindaco di Condove, Daniele Valle consigliere della Regione Piemonte ed Eleonora Girodo, Unione Montana Valle di Susa,

Il Piemonte rappresenta una regione strategica sia dal punto di vista geografico che turistico e culturale per lo sviluppo della Via Francigena. Un’importanza centrale anche nel percorso Unesco dell’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa. La Sacra di San Michele è entrata a far parte degli otto complessi monumentali candidati ad essere inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco come sito seriale “Il paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia medievale”. 

Dall’Italia all’Europa: la presentazione dello speciale si inserisce nella dimensione internazionale del magazine. L’incontro è stato occasione di confronto tra le buone pratiche francigene a livello europeo raccontate anche attraverso gli articol pubblicati sul magazine. I due editoriali, a firma di Natacha Bouchart sindaco di Calais e di Yves Krattinger Presidente del Dipartimento della Haute-Saône, confermano la grandezza europea dell’itinerario culturale e l’impegno istituzionale per la sua valorizzazione. Un lavoro di squadra senza confini anche sul versante italiano con l’importante convegno organizzato all’Abbazia di Spineto in Toscana per una strategia politica integrata dedicata ai cammini.

Una strada attuata su più fronti anche da AEVF. L’associazione Europea delle Vie Francigene si avvia verso la fine del 2018 con due importanti partnership: l’accordo storico con la Fédération Française de la Randonnée Pédestre e il sostegno alle attività di valorizzazione del territorio da parte di Banca Generali Private.

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New edition of the “Via Francigena and the European Cultural Routes” magazine

On Saturday 1st December at the Castle and Civic Museum of Susa, the new issue of the EAVF magazine “Via Francigena and the European Cultural Routes” was presented.

The cover of the six-monthly magazine, dedicated to the Sacra di San Michele, announced the contents of the new free issue, published by Studio Guidotti. The 46th edition of the magazine contains two articles dedicated to Piedmont and Valle di Susa with an in-depth analysis of the Francigena route in the area and the cycle route project.

Planning in the Valle di Susa was the focus of the presentation meeting which saw the attendance of: Massimo Tedeschi, president of the European Association of Via Francigena Ways (EAVF) and Sami Tawfik, EAVF project manager; Antonella Parigi, Councillor of Tourism for the region of Piedmont; Sandro Plano, president of Montana Valle di Susa and mayor of Susa, Emanuela Sarti, Councillor of Tourism for the Montana Valle Susa and mayor of Condove; Daniele Valle, advisor of the region of Piedmont and Eleonora Girodo, Mountain Union of Valle di Susa.

Piedmont is a strategic region for the development of the Via Francigena, from a geographical, touristic and cultural point of view. The region is also a central aspect of UNESCO and the Cultural Routes of the Council of Europe. The Sacra di San Michele has become part of the eight monumental complexes included in the UNESCO World Heritage List under the label of “The Cultural Landscape of Benedictine Settlements of Medieval Italy”.

From Italy to Europe: the presentation of the specials represented the international dimension of the magazine. The meeting was an opportunity to compare good Francigena practices on a European level, told also through the articles published in the magazine. The two editorials, signed by Natacha Bouchart, mayor of Calais, and Yves Krattinger, President of the Department of Haute-Saône, confirm the European greatness of the cultural route and the institutional commitment for its development. Teamwork without borders is also with Italy, with the important conference organised at the Abbazia di Spineto in Tuscany for a discussion on integrated political strategy dedicated to the paths.

A road implemented on several fronts also by the EAVF. The European association of Via Francigena Ways heads towards the end of 2018 with two important partnerships: the agreement with the Fédération Française de la Randonnée Pédestre and support for the development of the territory by Banca Generali Private.

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Le nouveau numéro de la revue « Via Francigena and the European Cultural Routes » a été présenté

Samedi 1 décembre, au Château et Musée civique de Susa, le nouveau numéro de la revue AEVF « Via Francigena and the European Cultural Routes » a été présenté.

La couverture du magazine semestriel, consacrée à la Sacra di San Michele, annonce les contenus du nouveau numéro gratuit, édité par le Studio Guidotti que vous pouvez consulter en ligne. La 46ème édition de la revue contient en effet deux rubriques spéciales consacrées au Piémont et à la Vallée di Susa avec un focus sur les itinéraires de la Francigena et le projet de la voie cyclable.

Les projets de la Vallée di Susa sont au centre de la rencontre de présentation à laquelle ont participé, parmi tant d’autres : Massimo Tedeschi, président de l‘Association Européenne des Chemins de la Via Francigena  (AEVF) et Sami Tawfik, project manager de l’AEVF; Antonella Parigi, assesseur au tourisme de la région Piémont, Sandro Plano, président de la communauté des montagnes de la Vallée di Susa et maire de Susa, Emanuela Sarti, assesseur au tourisme de la communauté des montagnes de la Vallée de Susa et maire de Condove, Daniele Valle, conseiller de la région Piémont et Eleonora Girodo, communauté des montagnes de la Vallée de Susa.

Le Piémont est une région stratégique, autant du point de vue géographique que touristique et culturel pour le développement de la Via Francigena. Il a également une importance centrale dans le parcours UNESCO de l’itinéraire culturel du Conseil de l’Europe. La Sacra de San Michele fait partie des 8 ensembles de monuments candidats pour être intégrés dans la Liste du patrimoine mondial de l’UNESCO en tant que site dans la série « le paysage culturel des installations bénédictines de l’Italie médiévale ».

De l’Italie à l’Europe : la présentation du numéro spécial s’insère dans la dimension internationale du magazine. La rencontre a été l’occasion pour comparer les bonnes pratiques de la Francigena au niveau européen racontées dans les articles publiés sur le magazine. Les deux éditoriaux, signés par Natacha Bouchart maire de Calais et Yves Krattinger président du département de la Haute-Saône, confirment la grandeur européenne de l’itinéraire culturel et l’engagement des institutions pour sa valorisation. Un travail d’équipe sans frontière, aussi sur le versant italien, avec l’importante conférence organisée à l’Abbaye de Spineto en Toscane pour une stratégie politique intégrée consacrée aux chemins.

Un parcours mené sur plusieurs fronts aussi par l’AEVF. L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena se lance vers la fin de l’année 2018 avec deux importants partenariats : l’accord historique avec la Fédération Française de la Randonnée Pédestre et le soutien de l’activité de valorisation du territoire de la part de la banque Banca Generali Private.

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Architetti in cammino, premiate le tre migliori proposte per l’Ostello circolare

E’ in grado di comprendere gli standard dell’ospitalità prevista in un corpo circolare “componibile” intorno ad un cammino che può traversarlo e penetrarlo secondo peculiarità orografiche ed altimetriche. Possiede una buona scelta di inserimento paesaggistico che evidenzia semplicità e garbo dei materiali costitutivi, principalmente il legno, così come un suggestivo inserimento nel contesto”.

Queste le principali caratteristiche – per la Giuria presieduta da Silvia Costa, già Presidente ed attualmente componente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo – del Progetto “Circolo” di Martina Favaretto vincitore del “Premio Raffaele Sirica – La via degli Architetti”. Bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in collaborazione l’Associazione Europea delle Vie Francigene e il Festival Europeo della Via Francigena – Collective Project, il Premio è stato assegnato alle tre migliori proposte scaturite dal Concorso di idee finalizzato all’ideazione de “l’Ostello circolare”, ossia di soluzioni di moduli abitativi destinati a strutture ospitanti per camminatori e turisti in luoghi attraversati dai cammini storici, culturali e spirituali.

Secondo e terzo classificati, rispettivamente, il progetto di Matteo Romanelli – in collaborazione con Francesco Nicolai e Mattia Bencistà – e quello di Nicola Pondi. Entrambi i progetti, secondo la Giuria, “hanno coerentemente sviluppato i requisiti richiesti con ulteriori approfondimenti tecnici”. Il secondo classificato è stato giudicato “di spiccata sensibilità operando un sofisticato dialogo tra pieni e vuoti, schermi e aperture, che rendono fluido e affascinante lo spazio, mostrando un inserimento paesaggistico garbato e certamente versatile”; il terzo, si è contraddistinto “per l’analisi accurata di natura strutturale e funzionale. Nelle sue possibilità di aggregazione favorisce scelte molteplici e capaci di rispondere alle esigenze diverse dei diversi contesti territoriali”.

Martina Favaretto si è aggiudicata anche il Premio speciale di FederlegnoArredo per la migliore struttura portante dell’Ostello pensata in legno, materiale naturale e strutturale che maggiormente si integra con i diversi paesaggi. Da questo punto di vista il progetto “Circolo”, “incarna un ottimo equilibrio tra segno architettonico, fruibilità da parte dell’utenza e fattibilità progettuale. La soluzione presentata declina il concetto di sostenibilità dal punto di vista costruttivo, ambientale ed economico distinguendosi, inoltre, per la sua realizzabilità coniugata con identità e carattere distintivi”.

I Premi sono stati consegnati a Napoli nel corso del Seminario “Architetti in cammino – nuove economie e modelli di coesione sociale” durante la giornata di apertura di ARKEDA 2018, mostra convegno dell’architettura, edilizia, design ed arredo, che rappresenta una importante tappa di un percorso triennale avviato nel 2016 con la firma del protocollo di intesa tra il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, l’Associazione Europea delle Vie Francigene e il Festival Europeo della Via Francigena – Collective Project.

Nel corso della giornata è stata anche inaugurata la Mostra di tutti i 37 progetti che hanno partecipato al Concorso di Idee “l’Ostello circolare”. Il “Premio Raffaele Sirica – La via degli Architetti”, giunto alla quinta edizione, è dedicato alla memoria di Raffaele Sirica, alla guida degli architetti italiani dal 1998 al 2009.

Fonte: comunicato stampa www.awn.it

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Architectes en chemin, les trois meilleures propositions pour « l’Ostello circolare » récompensées

« Il peut intégrer les standards de l’accueil prévus dans un milieu circulaire « modulable » autour d’un chemin qui peut le traverser et le pénétrer selon des particularités orographiques et altimétriques. Il possède un large choix d’insertion paysagère qui met en évidence la simplicité et la grâce des matériaux qui le constituent, principalement le bois, ainsi qu’une insertion choisie dans le contexte ».

Voilà les caractéristiques principales – pour le Jury présidé par Silvia Costa, déjà présidente et actuellement membre de la Commission Culture et Instruction du Parlement européen – du projet « Circolo » de Martina Favaretto vainqueur du « prix Raffaele Sirica – la via des architectes ». Lancé par le Conseil National des architectes, dessinateurs, paysagistes et conservateurs en collaboration avec l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF) et le Festival européen de la Via Francigena – Collective Project, le prix a été remis aux trois meilleures propositions issues du Concours des idées finalisé pour la création de « l’Ostello Circolare », c’est-à-dire des solutions de modules d’habitation destinées à des structures d’accueil pour marcheurs et touristes dans des lieux traversés par les chemins historiques, culturels et spirituels.

Les projets de Matteo Romanelli – en collaboration avec Francesco Nicolai et Mattia Bencistà – et de Nicola Prondi sont respectivement classés deuxième et troisième. Les deux projets, selon le Jury, « ont développé de manière cohérente les exigences demandées avec des approfondissements techniques supplémentaires ». Le projet classé deuxième a été jugé « d’une sensibilité marquée en effectuant un dialogue sophistiqué entre les pleins et les vides, les écrans et les ouvertures, qui rendent fluide et fascinant l’espace, en montrant une agréable et réversible insertion au paysage » ; le troisième s’est distingué « par l’analyse précise de la structure et de la fonction. Dans ses possibilités d’agrégation, il favorise des choix multiples et capables de répondre aux différentes exigences des divers contextes territoriaux ».

Martina Favaretto s’est vu attribuer le prix spécial de FederlegnoArredo pour la meilleure structure portante de l’Ostello en bois, matériel naturel et structurel qui s’intègre le mieux aux différents paysages. De ce point de vue, le projet « Circolo », « incarne un équilibre parfait entre le signe architectonique, l’accessibilité par l’utilisateur et la faisabilité. La solution présentée décline le concept de durabilité du point de vue de la construction, de l’environnement et de l’économie en se distinguant, en plus, par sa faisabilité avec une identité et un caractère distinctifs ».

Les prix ont été remis à Naples au cours du séminaire « Architectes en chemin – nouvelles économies et modèles de cohésion sociale » durant la journée d’ouverture d’ARKEDA 2018, exposition-conférence de l’architecture, du bâtiment, du design et de l’ameublement, qui représente une étape importante d’un parcours de trois ans lancé en 2016 par la signature du protocole d’entente entre le Conseil National des Architectes PPC, l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena et le Festival Européen de la Via Francigena – Collective Project.

Au cours de la journée, l’exposition des 37 projets a aussi été inaugurée, projets qui ont participé au concours des idées « l’Ostello Circolare ». Le « prix Raffaele Sirica – la via des architectes », arrivé à sa cinquième édition, est dédié à la mémoire de Raffaele Sirica, tête de file des architectes italiens de 1998 à 2009.

Source : communiqué de presse www.awn.it

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La Santa Sede per la Via Francigena. Obiettivo accoglienza e candidatura UNESCO

Gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa entrano a pieno titolo nelle attività promosse dalla Santa Sede che nel marzo di quest’anno ha aderito ufficialmente all’Accordo Parziale Allargato omonimo.
 
Martedì 27 novembre a Strasburgo si è svolta una significativa conferenza dal titolo “Gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa. Cammini di Fede e di incontro” promossa dal Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE) assieme alla Missione Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa.
Nella mattinata dello stesso giorno, il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi ed il direttore Luca Bruschi sono stati ricevuti presso la sede della Missione da Mons. Paolo Rudelli, Osservatore Permanente della Santa Sede a Strasburgo e da Mons. Maurizio Bravi, Delegato della Santa Sede presso l’Accordo Parziale Allargato. Una riunione per gettare basi di una proficua collaborazione per la promozione e valorizzazione della Via Francigena con particolare riferimento alla candidatura UNESCO e all‘accoglienza dei pellegrini a Roma. Regno Unito, Francia, Svizzera, Italia e Vaticano sono i cinque Stati toccati dalla candidatura europea delle Vie Francigene in stretta collaborazione con le regioni e AEVF, organismo di coordinamento.

I valori del pellegrinaggio medievale e moderno ed i valori etici legati al cammino sono elementi che contribuiranno alla  costruzione del dossier di candidatura UNESCO. Il pellegrinaggio ridiventa oggi occasione per conoscere, toccare e sperimentare vita, storia, natura, valori dei popoli europei che, pur molto diversi tra loro, hanno la comune impronta dell’umanesimo cristiano.

 
Percorrere la Via Francigena da Canterbury, in Inghilterra, passando per Calais, Arras, Reims, Besançon in Francia, attraversando i cantoni svizzeri Vaud e Vallese, le regioni e i comuni italiani, per arrivare a Roma è una occasione unica per conoscere una parte di grande importanza della geografia e della storia d’Europa” ha detto il Presidente Tedeschi.I cammini d’Europa, il Cammino di Santiago, le Vie Francigene, le Vie dei Romei sono le vie percorse dai pellegrini e, pertanto, sono segnate anche da una forte caratterizzazione spirituale e religiosa; il ripercorrerli evidenzia quanto sia profonda la radice cristiana dell’Europa” ha concluso il presidente.

Tema di grande importanza diventa quindi l‘accoglienza pellegrina a Roma, la città eterna che abbraccia i pellegrini all’arrivo e che li conduce alla tomba dell’Apostolo Pietro. Migliorare il sistema dell’accoglienza di chi giunge a piedi o in bicicletta in Piazza San Pietro è un modo importante per andare incontro alle esigenze dei pellegrini stessi che qui arrivano per ricevere il Testimonium che attesta il loro cammino. 

 

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The Holy See and the Via Francigena: From hospitality to UNESCO candidacy

The Cultural Routes of the Council of Europe become part of the activities promoted by the Holy See, which officially joined the homonymous Enlarged Partial Agreement in March this year.

On Tuesday 27th November, in Strasbourg, there was a significant conference entitled “The Cultural Route of the Council of Europe: Paths of Faith and Meeting” promoted by the Council of European Episcopal Conferences (CCEE), together with the Permanent Mission of the Holy See at the Council of Europe.

On the morning of the same day, the president of the European Association of Via Francigena Ways, Massimo Tedeschi, and the director, Luca Bruschi, were received at the Mission’s headquarters by Mons. Paolo Rudelli, Permanent Observer of the Holy See in Strasbourg, and by Mgr. Maurizio Bravi, Delegate of the Holy See at the Enlarged Partial Agreement. It was a meeting to lay the foundations for a fruitful collaboration towards the promotion and enhancement of the Via Francigena with particular reference to the UNESCO candidature and the reception of pilgrims in Rome. The United Kingdom, France, Switzerland, Italy and Vatican City are the five states involved in the European candidacy of the Francigena, in close collaboration with the regions and the coordinating body of the EAVF.

The values ​​of the medieval and modern pilgrimage and the ethical values ​​linked to the journey are elements that will contribute to the construction of the UNESCO candidacy dossier. Today the pilgrim route is an opportunity to know, touch and experience life, history, nature, values ​​of European people who, although very different from each other, have the common mark of Christian humanism.

Traveling along the Via Francigena from Canterbury, in England, passing through Calais, Arras, Reims, Besançon in France, crossing the Swiss cantons of Vaud and Valais, the Italian regions and municipalities, and arriving in Rome is a unique opportunity to get to know the great importance of the geography and history of Europe” said President Tedeschi. “The paths of Europe, the Camino de Santiago, the Vie Francigene, the Vie dei Romei are the paths traversed by pilgrims and, therefore, are marked by a strong spiritual and religious characterisation, they trace the depth of the Christian root Europe” concluded the President.

Pilgrim reception in Rome then becomes a very important theme. The eternal city that embraces pilgrims upon arrival and leads them to the tomb of the Apostle Peter must improve its reception system for those who arrive in Piazza San Pietro on foot or by bicycle; it is important to meet the needs of the pilgrims who arrive here to receive the Testimonium that attests their journey.

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Le Saint Siège pour la Via Francigena. Objectif : accueil et candidature UNESCO

Les itinéraires culturels du Conseil de l’Europe entrent à part entière dans les activités promues par le Saint Siège qui, au mois de mars de l’année en cours, a adhéré officiellement à l’Accord Partiel Elargie homonyme.

Mardi 27 novembre, à Strasbourg, une importante conférence a eu lieu intitulée « Les itinéraires culturels du Conseil de l’Europe. Chemins de Foi et de rencontre » promue par le Conseil des conférences épiscopales d’Europe (CCEE) avec la Mission Permanente du Saint Siège au Conseil de l’Europe.

Dans la matinée du même jour, le président de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, Massimo Tedeschi, et le directeur, Luca Bruschi, ont été reçus au siège de la Mission par Monseigneur Paolo Rudelli, Observateur Permanent du Saint Siège à Strasbourg et par Monseigneur Maurizio Bravi, Délégué du Saint Siège à l’Accord Partiel Elargi. Une réunion pour poser les bases d’une importante collaboration pour la promotion et la valorisation de la Via Francigena avec une référence particulière à la candidature à l’UNESCO et à l’accueil des pèlerins à Rome. Royaume-Uni, France, Suisse, Italie et Vatican sont les cinq États touchés par la candidature européenne des Chemins de la Via Francigena en étroite collaboration avec les régions et l’AEVF, organisme de coordination.

Les valeurs du pèlerinage médiéval et moderne et les valeurs éthiques liées au chemin sont des éléments qui contribueront à la construction du dossier de candidature à l’UNESCO. Le pèlerinage redevient aujourd’hui une occasion pour connaitre, toucher, et expérimenter la vie, l’histoire, la nature, les valeurs des peuples européens qui, même si très différents entre eux, ont en commun l’empreinte de l’humanisme chrétien.

« Parcourir la Via Francigena de Canterbury, en Angleterre, en passant par Calais, Arras, Reims, Besançon en France, en traversant les cantons suisses de Vaud et du Valais, les régions et les communes italiennes, pour arriver à Rome est une occasion unique pour connaitre une partie très importante de la géographie et de l’histoire de l’Europe » a dit le président M Tedeschi « Les chemins d’Europe, le Chemin de Saint Jacques de Compostelle, la Via Francigena, les Vie Romei sont les parcours des pèlerins et, donc, ils sont marqués par une forte caractérisation spirituelle et religieuse ; les reparcourir met en évidence à quel point la racine chrétienne de l’Europe est profonde » a conclu le président.

L’accueil des pèlerins à Rome est donc un thème de grande importance, la ville éternelle qui accueille les pèlerins à l’arrivée et qui les conduit jusqu’à la tombe de l’Apôtre Pierre. Améliorer le système d’accueil pour ceux qui arrivent à pied ou en vélo Place Saint Pierre est une manière importante pour aller à la rencontre des pèlerins-mêmes qui arrivent pour recevoir le Testimonium qui témoigne de leur chemin.

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