Via Francigena

Categorie
news-fr-import

Ultramarathon, l’étape de 32 km de Radicofani à Acquapendente revient en décembre

Les 32 km de Radicofani à Acquapendente du World Francigena Ultramarathon seront reportés au 9 décembre 2018.

C’est le responsable de l’organisation de la commune d’Acquapendente, Sergio Pieri, qui l’a annoncé. Le mauvais temps du week-end dernier a épargné seulement la première des deux journées du marathon parti de Sienne.

Au fil des heures, l’eau et le vent ont mis à dur épreuve les marcheurs et l’organisation, jusqu’à l’arrêt ordonné par la Préfecture pour les conditions météos. Malgré les inconvénients compréhensibles, le marathon n’a pas perdu son esprit grâce au travail incessant de sécurité et d’assistance garanti le long du tracé.  

« Etant donné la demande des marcheurs déjà inscrits précédemment à l’Ultramarathon, l’organisation a retenu opportun de récupérer le parcours de Radicofani à Acquapendente, qui avait été annulé le 28 octobre à cause des mauvaises conditions météos. – explique Sergio Pieri sur sa page Facebook – L’événement sera gratuit pour tous les inscrits aux km 120, 35 et 32 (tronçon Radicofani). Les marcheurs non-inscrits à l’événement du 27-28 octobre peuvent aussi participer (contribution à établir) ».

Le règlement détaillé de l’événement sera bientôt publié. Pendant ce temps, les marcheurs déjà inscrits peuvent envoyer leur demande de participation (nom et prénom) à l’adresse turismo@comuneacquapendente.it en mettant l’objet : participation marche Radicofani-Acquapendente.

Mise à jour : du 7 au 27 novembre, les inscriptions en ligne sur le site officiel du marathon. Les détails de l’article consacré à l’événement : World Francigena Ultramarathon, le programme du 9 décembre.

Categorie
news-import

Ostello di San Frediano, indagine di mercato per l’affidamento

il Comune di Lucca ha avviato la procedura con avviso d’indagine di mercato per l’affidamento in concessione dei servizi turistici da realizzare presso l’Ostello di San Frediano, nel centro storico cittadino. 

La concessione comprende i seguenti “servizi minimi”: servizio di pernottamento con somministrazione di prima colazione; b) servizio bar/ristorazione con somministrazione di alimenti e bevande; c) servizio Infopoint di prima accoglienza ed informazione turistico-culturale sul territorio; d) servizi accessori innovativi e di valorizzazione della struttura per lo sviluppo del turismo culturale, scolastico, ricreativo e sportivo, escursionistico e ciclabile sul territorio.

La concessione in oggetto sarà comprensiva dell’obbligo da parte del soggetto gestore di provvedere ad alcuni interventi di manutenzione dell’immobile (indicati nell’avviso). Saranno, inoltre, a carico del soggetto gestore le spese inerenti i seguenti interventi da realizzare entro i primi 6 mesi successivi alla data di consegna dell’immobile:  trattamento ignifugo dei controsoffitti lignei (come da normativa vigente) e riparazione e/o sostituzione degli infissi esterni lignei con altri aventi le medesime caratteristiche.

La concessione avrà la durata di 6 anni, decorrenti dalla data di esecutività della Determinazione Dirigenziale di affidamento definitivo, anche nelle more della stipula del contratto. Il canone di concessione annuo posto a base di gara è individuato in € 60.000,00 (IVA al 22% esclusa). Il canone per il periodo di durata 6 anni della concessione è quindi pari ad un totale di € 420.000,00 (IVA al 22% esclusa). Verranno ammesse esclusivamente offerte in rialzo rispetto al canone posto a base di gara. 

Sarà consentito richiedere sopralluogo presso l’immobile “Ostello di San Frediano” al fine di prendere visione dello stato dei locali, previo appuntamento da concordare con: Settore 6 “Servizio Promozione del Territorio” – U.O. 6.2 “Sport e Turismo” email: turismo_sc@comune.lucca.it . I soggetti interessati potranno inviare tramite email una richiesta di sopralluogo indicando: nome e cognome, denominazione e ragione sociale, dati anagrafici delle persone incaricate. 

Il termine di scadenza per la presentazione della manifestazione d’interesse è fissato per il giorno giovedì 15 novembre alle ore 17. I soggetti interessati possono presentare domanda tramite la piattaforma regionale START, nella sezione dedicata.
 
 
Scarica in allegato: avviso di indagine di mercato e determina
Categorie
news-import

La Via Francigena in Piemonte, a novembre l’Assemblea Generale AEVF

Si svolgerà venerdì 9 novembre 2018 a Ivrea, presso il Teatro Giacosa, l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. Presenti soci e amici dell’Associazione provenienti da Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, ma anche tutti i soggetti interessati all’itinerario europeo.

Sin dal Medioevo la Via Francigena è un itinerario seguito dai pellegrini per raggiungere Roma e per collegare quest’ultima alle principali mete di pellegrinaggio: Santiago di Compostela e Gerusalemme. Il percorso è stato descritto, in 79 tappe, nel  990idall’Arcivescovo Sigerico, di ritorno da Roma a Canterbury dopo l’investitura del pallio arcivescovile. Ildiario è quindi la più autentica testimonianza del tracciato, che nel 1994 il Consiglio d’Europa ha dichiarato “ Itinerario Culturale Europeo” analogamente al Cammino di Santiago de Compostela in Spagna. 

Oggi, gli itinerari francigeni in Piemonte sono suggestivi cammini di fede ma anche percorsi adatti a tutti e ottimi pretesti per stuzzicanti degustazioni. Itinerari perfetti per escursionisti ma anche per famiglie e turisti slow, occasioni per scoprire territori ricchi di testimonianze storico-artistiche e di incredibili bellezze paesaggistiche, ma anche di ottima enogastronomia.

Considerando la candidatura UNESCO della Via Francigena e il prossimo inserimento del tratto italiano nella cosiddetta Tentative list UNESCO presso MiBACT, ospitare l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene a Ivrea – città dal primo luglio 2018 iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO – significa presentare a livello europeo il lavoro svolto in Piemonte.

La giornata inizierà con un convegno aperto al pubblico dal titolo “La Via Francigena in Piemonte. Risultati raggiunti e prospettive future per la valorizzazione del territorio”. Dopo i saluti istituzionali di Antonella PARIGI, Assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Piemonte, di Stefano SERTOLI, Sindaco di Ivrea e di Massimo TEDESCHI, Presidente Associazione Europea delle Vie Francigene, inizieranno gli interventi tecnici che affronteranno quelli che sono i servizi lungo la Via Francigena e i progetti di valorizzazione territoriale oltre alle migliori pratiche a livello europeo

Sarà poi il momento della presentazione della Via Francigena in Piemonte con un focus sui quattro tratti che la compongono (Morenico – Canavesano, Valle di Susa, Torino-Vercelli e Verso il Mare) e uno di confronto sulla gestione dell’accoglienza lungo la Via Francigena. Sarà anche l’occasione per presentare l’inserto della rivista ufficiale “Via Francigena and the European Cultural Routes” dedicato al Piemonte e per evidenziare il ruolo da protagonista dell’enogastronomia nell’intervento conclusivo sulla valorizzazione dei prodotti tipici attraverso l’esempio dei Maestri del Gusto di Camera di commercio di Torino

Nel pomeriggio si svolgerà invece l’assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. A seguire i delegati avranno modo di ammirare il Museo civico Pier Alessandro Garda di Ivrea attraverso una visita privata accompagnati dal Direttore Paola MANTOVANI.

La giornata vuole essere un’occasione di confronto e di formazione per gli operatori privati, attraverso l’esposizione delle case history che saranno invitate a parlare. L’assemblea generale rappresenta inoltre un importante momento di condivisione di esperienze volto a maturare nuovi spunti di riflessione rispetto alla valorizzazione e alla promozione della Via Francigena.

Partecipazione gratuita, iscrizione obbligatoria alla mail c.crovella@turismotorino.org

Scaricabile in allegato:

– il programma dell’evento (anche in lingua inglese e francese)

– l’Odg dell’Assemblea AEVF

Categorie
news-en-import

The Via Francigena in Piedmont, EAVF November General Assembly

The General Assembly of the European Association of Via Francigena Ways will take place on 9th November 2018 in Ivrea, at the Giacosa Theatre. Members and friends of the Association from England, France, Switzerland and Italy will be present, as well as all those interested in the European route.

Since the Middle Ages the Via Francigena was traversed by pilgrims on their way to Rome, and to link it to other main pilgrimage destinations: Santiago de Compostela and Jerusalem. In 990, the route was described in 79 stages by Archbishop Sigeric, returning from Rome to Canterbury after the investiture of the archbishop’s pallium. His diary is therefore the most authentic proof of the route, which in 1994 the Council of Europe declared a “European Cultural Route”, similar to the Camino de Santiago de Compostela in Spain.

Today, the Francigena routes in Piedmont are suggestive paths of faith but also routes suitable for everyone and excellent pretexts for tantalising tastings. Perfect routes for hikers but also for families and slow tourists, offering opportunities to discover areas rich in historical and artistic heritage and incredible landscapes, but also excellent food and wine.

Given the UNESCO nomination of the Via Francigena and the upcoming insertion of the Italian section in the so-called UNESCO Tentative list at MiBACT, we have decided to host the General Assembly of the European Association of Via Francigena Ways in Ivrea – city, which on 1st July 2018 was added to the UNESCO World Heritage List.

The day will begin with a conference open to the public entitled “The Via Francigena in Piedmont. Results achieved and future prospects for the enhancement of the territory“. After an institutional greeting from Antonella PARIGI, Councilor for Tourism and Culture of the Region of Piedmont, Stefano SERTOLI, Mayor of Ivrea and Massimo TEDESCHI, President of the European Association of Via Francigena Ways, will begin technical speeches that will address the services along the Via Francigena and territorial development projects as well as good practice on a European level.

Then the Via Francigena in Piedmont will be presented, with focus on the four sections that compose it (Morenico – Canavesano, Valle di Susa, Turin-Vercelli and Verso il Mare) and a comparison on the management of hospitality along the Via Francigena. It will also be an opportunity to present the insert of the official magazine “Via Francigena and the European Cultural Routes” dedicated to Piedmont and to highlight the leading role of enogastronomy in the final intervention on the value of typical products through the example of the Maestri di Gusto of the Turin Chamber of Commerce.

In the afternoon the General Assembly of the European Association of Via Francigena Ways will take place. After this, the delegates will be able to admire the Civic Museum Pier Alessandro Garda of Ivrea through a private visit accompanied by the Director, Paola MANTOVANI.

The day is intended as an opportunity for discussion and training for private operators, through the exposition of case histories that will be invited to speak. The General Assembly is also an important opportunity to share experiences aimed at developing new ideas for reflection on the enhancement and promotion of the Via Francigena.

Categorie
news-fr-import

La Via Francigena dans le Piémont, l’assemblée générale de l’AEVF en novembre

Le vendredi 9 novembre 2018, à Ivrée, au théâtre Giacosa, se déroulera l’Assemblée Générale de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena. Les associés et amis de l’association provenant de l’Angleterre, de la France, de la Suisse et de l’Italie seront présents, mais aussi toutes les personnes intéressées à l’itinéraire européen.

Depuis le moyen-âge, la Via Francigena est un itinéraire suivi par les pèlerins pour rejoindre Rome et pour relier cette dernière aux principales destinations de pèlerinage : Saint Jacques de Compostelle et Jérusalem. En 990, le parcours a été décrit en 79 étapes par l’archevêque Sigéric, de retour de Rome à Canterbury, après l’investiture du pallium. Son journal est donc le témoignage le plus authentique du tracé, que le Conseil de l’Europe a déclaré en 1994 « Itinéraire Culturel Européen » tout comme le Chemin de Saint Jacques de Compostelle en Espagne.

Aujourd’hui, les itinéraires de la Francigena dans le Piémont sont des chemins de foi caractéristiques, mais aussi des parcours adaptés à tous et d’excellents prétextes pour de très bonnes dégustations. Des itinéraires parfaits pour la randonnée, mais aussi pour les familles et le tourisme lent, une occasion pour découvrir des territoires riches de témoignages historico-artistiques et des beautés paysagères incroyables, mais aussi une culture oeno-gastronomique excellente.

En considérant la candidature à l’UNESCO de la Via Francigena et la prochaine insertion du tronçon italien dans la dénommée Tentative list UNESCO au Mibact, accueillir l’assemblée générale de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena à Ivrée – ville inscrite dans la liste du patrimoine mondial de l’UNESCO depuis le 1er juillet 2018 – signifie présenter au niveau européen le travail effectué dans le Piémont.

La journée commencera par une conférence ouverte au public intitulée « la Via Francigena dans le Piémont. Résultats obtenus et perspectives futures pour la valorisation du territoire ». Après le discours de bienvenue d’Antonella Parigi, assesseure au tourisme et à la culture de la région Piémont, de Stefano Sertoli, maire d’Ivrée et de Massimo Tedeschi, président de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, les interventions techniques commenceront qui traiteront des services le long de la Via Francigena et des projets de valorisation territoriale ainsi que des meilleures pratiques au niveau européen.

Ensuite, aura lieu la présentation de la Via Francigena dans le Piémont avec un gros plan sur les 4 tronçons qui la composent (Morenico – Canavesano, Valle di Susa, Turin-Vercelli et vers la mer) et une discussion sur la gestion de l’accueil le long de la Via Francigena. Ce sera aussi l’occasion pour présenter le supplément de la revue officielle « Via Francigena and the European Cultural Routes » consacré au Piémont et pour mettre en évidence le rôle de protagoniste de l’oeno- gastronomie dans l’intervention finale sur la valorisation des produits typiques à travers l’exemple des Maitres du Goût de la chambre de commerce de Turin.

Dans l’après-midi, aura lieu l’assemblée générale de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena. A suivre, les délégués auront la possibilité d’admirer le Musée civique Pier Alessandro Garda d’Ivrée à travers une visite privée effectuée par la directrice Paola Mantovani.

La journée sera une occasion de comparaison et de formation pour les opérateurs privés, à travers l’exposition des études de cas. L’assemblée générale représente aussi un moment important de partage des expériences dans le but de trouver de nouvelles réflexions par rapport à la valorisation et à la promotion de la Via Francigena.

Categorie
news-import

Via Francigena del Sud, una strategia coordinata per la certificazione

La Via Francigena del Sud – Appia verso la certificazione. Quale ruolo per le associazioni”: è stato questo il tema al centro dell’incontro organizzato nel Parco dell’Appia Antica, il 20 ottobre dal Comitato Via Francigena del Sud.

Quaranta rappresentanti di varie associazioni ed enti territoriali di Lazio e Campania, si sono confrontati insieme ai rappresentanti di Regione Lazio, Regione Puglia e Associazione Europea Vie Francigene (AEVF). Dal ruolo dei parchi, alla Rete dei Cammini, all’iter di certificazione di un itinerario: tanti gli argomenti affrontati dai presenti al fine di condividere una strategia coordinata per arrivare alla certificazione del Consiglio d’Europa.

Stefano Cresta, dirigente Ente Parco dei Castelli Romani, ha ripercorso il ruolo svolto dai parchi proponendo l’affidamento agli Enti parco del compito della messa in posa della segnaletica lungo il percorso, estendendo le competenze anche alle aree non direttamente ricomprese (es. Monti Lepini). Angela Varner, in rappresentanza del consigliere regionale Eugenio Patanè (primo firmatario L.R. 2/2017 – Rete dei Cammini nel Lazio) ha invece analizzato la struttura della LR 2/2017 e lo stato d’attuazione della legge regionale.

Per l’Assessorato Regionale al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio, è Silvio Marino che ha ribadito come la Regione, tramite l’organo di governo della Rete dei Cammini, intenda supervisionare direttamente lo sviluppo e la gestione della Rete dei Cammini. In merito alla Via Francigena del Sud, ha comunicato che nei giorni scorsi sono state formalmente trasmesse agli organi competenti le tracce dei percorsi laziali sui quali occorrerà lavorare nei prossimi mesi. Il Coordinamento, anche se non perfezionato, potrà operare sin da subito e contribuire a definire i criteri di formazione del Forum dei Territori.

Per essere certificato, un percorso deve rispondere a dei requisiti precisi. Il direttore di AEVF, Luca Bruschi e il responsabile per lo sviluppo tecnico della Via Francigena del Sud (AEVF) Angelofabio Attolico, si sono soffermati sul procedimento della certificazione di un itinerario europeo, puntualizzando che il ruolo di AEVF è quello di garantire al Consiglio d’Europa che tutto il percorso (da Canterbury sino a Leuca, attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia) risponda ai requisiti previsti la certificazione che ha validità triennale.

Il 18 settembre le Regioni del Centro Sud hanno trasmesso ufficialmente al Mibac le tracce del percorso della VFS. “Da questo momento – ha spiegato Attolico, presente anche in qualità di risorsa in forza al Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia – ogni modifica dovrà essere vagliata dagli organi regionali e da AEVF direttamente con un processo connotato da criteri assolutamente trasparenti ed oggettivi”. Attolico ha inoltre ribadito che la certificazione rappresenta un processo dinamico e continuo che ogni tre anni offre la possibilità di aggiornare il percorso valutando le proposte del territorio, ricordando infine la necessità che le azioni di segnaletica rispettino il vademecum europeo e siano coordinate dagli organi competenti.

Fonte: comunicato stampa

Categorie
news-en-import

Via Francigena of the South, a coordinated strategy for certification

The Via Francigena del Sud – Appia on its way to certification. Role of the associations“: this was the theme at the centre of the meeting organised by the Via Francigena del Sud Committee in the Appia Antica Park on 20th October.

Forty representatives of various associations and territorial entities of Lazio and Campania, were brought together with representatives of the Regions of Lazio and Puglia and the European Association of Via Francigena Ways (EAVF). From the role of the parks, to the Network of Paths, to the certification process of a route: many topics were addressed by those present in order to share a coordinated strategy to achieve certification by the Council of Europe.

Stefano Cresta, manager of the Castelli Romani Park Authority, has reviewed the role played by the parks, by proposing the task of setting up signs along the route, extending the skills to areas not directly included (e.g. Monti Lepini ).  Angela Varner, representing regional councillor, Eugenio Patanè (first signatory L.R. 2/2017 – Rete dei Cammini in Lazio) has instead analysed the structure of the Regional Law 2/2017 and the state of implementation of the regional law.

For the Regional Assessment for Tourism and Equal Opportunities of the Lazio Region, Silvio Marino reiterated how the Region, through the governing body of the Network of Paths, intends to directly supervise the development and management of the Route Network. Regarding the Via Francigena of the South, he announced that in recent days the trails of the Lazio routes on which work is to be carried out in the coming months have been formally transmitted to the competent entities. The Coordination, even if not perfected, will operate immediately and contribute to defining the criteria for the formation of the Forum of the Territories.

To be certified, a route must meet specific requirements. The director of the EAVF, Luca Bruschi, and the head of technical development of the Via Francigena of the South (EAVF), Angelofabio Attolico, focused on the process of certification of a European route, pointing out that the role of the EAVF is to guarantee to the Council of Europe that the entire route (from Canterbury up to Leuca; through England, France, Switzerland and Italy) meets the requirements of the certification valid for three years.

On 18th September, the Central Southern Regions officially transmitted the trails of the VFS path to the MiBAC. “From this moment – explained Attolico, also present as a representative of the Department of Tourism and Culture of the Puglia Region – any change must be evaluated by the regional bodies and by the EAVF directly, with a process characterised by absolutely transparent and objective criteria“. Attolico also reiterated that certification represents a dynamic and continuous process that every three years offers the opportunity to update the route by evaluating the territory’s proposals, recalling the need for signage to respect the European vademecum and be coordinated by the competent bodies.

Source: press release

Categorie
news-fr-import

Via Francigena du Sud, une stratégie coordonnée pour la certification

« La Via Francigena du Sud – Appia en marche vers la certification. Quel rôle pour les associations » : voilà le thème au centre de la rencontre organisée dans le parc de l’Appia Antica, le 20 octobre par le Comité Via Francigena du Sud.

40 représentants de différentes associations et organismes territoriaux du Latium et de la Campanie se sont retrouvés avec les représentants des régions du Latium, des Pouilles et l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF). Du rôle des parcs au réseau des chemins, au parcours pour la certification d’un itinéraire : de nombreux arguments ont été traités afin de partager une stratégie coordonnée pour arriver à la certification du Conseil de l’Europe.

Stefano Cresta, dirigeant de l’association du parc des châteaux romains, a retracé le rôle joué par les parcs en confiant aux parcs la tâche de poser la signalisation le long du parcours, en étendant les compétences aussi aux zones indirectement incluses (ex. Monts Lepini). Angela Varner, représentante du conseiller régional Eugenio Patanè (premier signataire L.R. 2/2017 – Réseau des chemins dans le Latium) a analysé la structure de la LR 2/2017 et l’état d’avancement de la loi régionale.

Pour le conseil régional du tourisme et de l’égalité des chances de la région du Latium, c’est Silvio Marino qui a réaffirmé que la région, à travers l’organe du gouvernement du réseau des chemins, compte contrôler directement le développement et la gestion du réseau des chemins. A propos de la Via Francigena du Sud, il a communiqué que, ces derniers jours, les tracés des parcours du Latium ont été transmis officiellement aux organes compétents, sur lesquels il faudra travailler dans les prochains mois. La coordination, même si imparfaite, pourra œuvrer dès le départ et contribuer à définir les critères de formation du Forum des territoires.

Pour être certifié, un parcours doit répondre à des exigences précises. Le directeur de l’AEVF, Luca Bruschi, et le responsable du développement technique de la Via Francigena dans la Sud, Angelofabio Attolico, se sont concentrés sur la procédure de certification d’un itinéraire européen, en soulignant que le rôle de l’AEVF est de garantir au Conseil de l’Europe que tout le parcours (de Canterbury jusqu’à Leuca, à travers l’Angleterre, la France, la Suisse et l’Italie) réponde à des exigences prévues par la certification qui a une validité de trois ans.

Le 18 septembre, les régions du centre sud ont transmis officiellement au Mibact les tracés du parcours de la Via Francigena du Sud. « A partir de maintenant – a expliqué M Attolico, présent aussi en tant que ressource en force au Département Tourisme et Culture de la région des Pouilles – chaque modification devra être filtrée par les organismes régionaux et par l’AEVF directement par un processus caractérisé par des critères absolument transparents et objectifs ». M Attolico a aussi réaffirmé que la certification représente un processus dynamique et continu qui, tous les trois ans, offre la possibilité de mettre à jour le parcours en évaluant les propositions du territoire, en rappelant enfin la nécessité que les actions de signalisation respectent le vademecum européen et soient coordonnées par les organismes compétents.

Source : communiqué de presse

Categorie
news-import

Carta di Spineto, standard condivisi e una cabina di regia tra le linee guida

Il filosofo Spinoza scrisse: “La strada che porta alla conoscenza è una strada che passa per dei buoni incontri” e indubbiamente buoni e proficui sono stati quelli che si sono conclusi nel fine settimana presso l’Abbazia di Spineto, a Sarteano in occasione de convegno “Toscana in cammino..verso le altre Regioni“.

Due giorni di dialoghi, “brain storming” collettivi, sondaggi in tempo reale, alternati a riunioni in plenaria e a gruppi tematici. Sei regioni (Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Lazio) al lavoro per consolidare la rete di cammini interregionali e promuoverla attraverso la costruzione di un prodotto turistico complesso.

“Un’iniziativa partita dalla Regione Toscana – afferma Stefano Ciuoffo, Assessore al Turismo e Commercio – che è subito diventata terreno comune condiviso da tutte le Regioni, un progetto pilota che ha iniziato un dialogo sul tema dei cammini e che rappresenta un circolo virtuoso per tutti gli attori coinvolti. Una strategia che lega un turismo ‘lento’, sostenibile, esperienziale con un’opportunità di crescita e di sviluppo economico“.

Il convegno ha già ottenuto un primo successo: la regione Marche si è proposta per ospitare l’evento del prossimo anno, con l’idea condivisa da tutte le Regioni, di renderlo un appuntamento continuativo. Il documento di sintesi del lavoro: la “Carta di Spineto” con linee guida e programmi concreti condivisi tra le Regioni è in fase di stesura finale. Gli spunti che la caratterizzeranno sono molteplici.

E’ forte e trasversale la necessità di condivisione delle buone pratiche, della collaborazione per valorizzare i territori, di uno scambio di opinioni ed esperienze. Piace l’idea di una cabina di regia per fare atti coerenti fra le varie Regioni, con standard condivisi e volontà di collaborare sul piano amministrativo. Per gli aspetti della governance si concorda sull’utilità di avere partner comuni per ricercare fondi per progetti europei, la volontà di dotarsi di strumenti comuni per misurare i dati sui cammini; l’idea di un osservatorio permanente in collaborazione tra Ministero, Università e Regioni che aiuti a monitorare gli aspetti sui dati socio economici in modalità open data, numeri per capire quali indicatori utilizzare per misurare lo sviluppo locale e la percezione del benessere. Il ricorso ad una “governance cooperativa” convince i partecipanti che auspicano una cabina di regia unica tra le regioni coinvolte, con incontri periodici e normative condivise su ricettività, ristorazione e criteri di manutenzione.

Molto sentita rispetto all’accoglienza è la forte richiesta di favorire la consapevolezza degli abitanti locali, una sensibilizzazione del territorio nel senso più ampio (popolazione, imprese, associazioni) per promuovere la cultura dell’ospitalità, anche attraverso la formazione. Interessante spunto, quello di un censimento dei potenziali fornitori di servizi erogati da privati (culturali, economici, di trasporto…) al fine di integrare l’offerta pubblica e privata. E’ emersa la necessità di introdurre figure a supporto dei camminatori come gli “Angeli Custodi del Pellegrino”e nuove infrastrutture “leggere” come le “tende del Pellegrino”.

Per quanto riguarda gli aspetti legati alla comunicazione e promozione si segnala l’esigenza di dare una precisa identità ad ogni cammino, individuato attraverso un’immagine coordinata, da promuovere in maniera condivisa. Un modo per preservare l’unitarietà del percorso, pur rispettando le differenti peculiarità territoriali. Un lavoro importante di comunicazione interna rivolto agli abitanti, per coinvolgerli come protagonisti, primi ambasciatori del proprio territorio e agli operatori economici per renderli attori del processo di promozione e comunicazione. Risorse comuni per una promozione coordinata a livello nazionale e internazionale, che permetterà di ridurre i costi, come nel caso della presenza con stand a fiere di settore.

Per la manutenzione, è emersa l’idea di inserire i cammini nei piani urbanistici comunali per garantire la loro percorribilità nel tempo e un disciplinare per la loro manutenzione attraverso una gestione condivisa tra pubblico e privato. Oltre alla definizione di una segnaletica uniforme, si avanza l’idea di una georeferenziazione del percorso in coerenza con il tracciato storico. Molteplici e innovative le proposte emerse per quanto riguarda le Associazioni: dall’idea di identificare volontari come “custodi” del cammino in un costante dialogo con gli enti locali, a quella di istituire in via sperimentale “adozioni” di tappe da parte di privati e Associazioni, che possano contribuire alla corretta manutenzione del percorso.

Alla fine dei lavori è stato proposto un censimento di tutte le Associazioni che si occupano di cammini e proposto un incontro di tutte le Associazioni per il prossimo anno in Toscana. Il passo successivo alla stesura finale della Carta di Spineto, sarà la proposta formale di un protocollo d’intesa tra le Regioni dell’Italia centrale con cui sistematizzare le collaborazioni sui cammini.

I numeri: 6 regioni, 200 comuni, 22 associazioni, 180 partecipanti, 5 cammini, 1100 km di percorsi, 50 sondaggi e 2500 risposte

I lavori: Sono stati individuati 5 cammini interregionali “pilota” (Via Lauretana, Via degli Dei, I Cammini di Francesco, Via Matildica del Volto Santo e Via del Volto Santo,Via Clodia) e quattro ambiti operativi e strategici: manutenzione, accoglienza, promozione e governance, su cui tutti gli attori per ogni singolo cammino (Regioni, Comuni, Associazioni) potranno confrontarsi per sviluppare una strategia comune.

Il metodo: Per condurre il dialogo in modo organico e costruttivo, ci si è avvalsi di strumenti tecnologici ad hoc che hanno facilitato la co-progettazione. I partecipanti hanno interagito e votato con gli smartphone durante le fasi dell’evento e le sessioni di brainstorming, visualizzando i risultati in tempo reale. La metodologia ha ricevuto ampio consenso perché ha consentito di produrre proposte concrete e lavori, grazie alla tecnologia e al modello di efficienza decisionale applicato. Toscana in cammino… verso le altre Regioni è stato organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Fonte: comunicato stampa

Scarica la mappa dei cammini in allegato

Categorie
news-en-import

Carta di Spineto, shared standards and guidelines

The philosopher Spinoza wrote: “The road that leads to knowledge is a road that passes by good meetings” and undoubtedly good and profitable were those that concluded the weekend at the Abbey of Spineto, in Sarteano at the conference “Tuscany on its way … towards other regions“.

Two days of dialogue, collective “brain storming”, surveys, alternating with plenary meetings and thematic groups. Six regions (Tuscany, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche and Lazio) are working to consolidate an interregional network of roads and to promote it through the construction of a complex touristic product.

An initiative started by the Region of Tuscany – says Stefano Ciuoffo, Councilor for Tourism and Commerce – which immediately became common ground shared by all the regions. A pilot project that began as a dialogue on the theme of the paths and that represents a virtuous circle for all those involved. A strategy that links a ‘slow’, sustainable, experiential tourism with an opportunity for growth and economic development“.

The conference has already achieved success: the Marche region proposed to host the event next year with the intention, shared by all the Regions, to make it an ongoing meeting. The document summarising the work: the “Carta di Spineto“, with guidelines and concrete programmes shared between the Regions is in the final drafting phase, with many features that will characterise it.

The need to share good practices, to collaborate to enhance territories, to exchange opinions and experiences is strong and transversal. Like the idea of ​​a editing booth, to consistently act between the various regions, with shared standards and a willingness to collaborate on an administrative level. From an administrative perspective we agree that having common partners to find funds for European projects is very useful. The willingness to equip themselves with common tools to measure data along the paths; the idea of ​​permanent observations, in collaboration with the Ministry, universities and regions, helps monitor aspects of socio-economic data, numbers to understand which indicators to use to measure local development and the perception of well-being. The use of a “cooperative governance” encourages a single “editing booth” for all the regions involved, with periodic meetings and shared regulations on receptivity, catering and maintenance criteria.

The strong demand to promote the awareness of local inhabitants is strongly felt in terms of hospitality, a sensitisation of the territory in the broadest sense (population, companies, associations) to promote the culture of hospitality. An interesting starting point could be a census of potential providers of services provided by individuals (cultural, economic, transport …)  in order to integrate public and private offers. The need to introduce figures to support walkers as the “Guardian Angels of Pilgrims” and new “light” infrastructures such as the “tende del Pellegrino” emerge.

Regarding the aspects related to communication and promotion, the need to give a precise identity to each path has been identified through a coordinated image, to be promoted as one. A way to preserve the unity of the route, while respecting the different territorial features. An important work of internal communication aimed at the inhabitants, the first ambassadors of their territory and the economic operators to make them a key aspect of the process of promotion and communication. Common resources for coordinated promotion on a national and international level, which will reduce costs.

For maintenance, the idea emerged to include the paths in municipal urban plans to ensure their viability over time, as well as a specification for their maintenance through a shared management between public and private entities. In addition to the definition of uniform signage, the idea of ​​georeferencing the route is made consistent with the historical layout. Numerous and innovative proposals emerged with regard to associations: from the idea of ​​identifying volunteers as “custodians” of the journey in a constant dialogue with local authorities, to that of setting up, on an experimental basis, an “adoption” of sections by individuals and associations which can contribute to the correct maintenance of the route.

At the end of the work a census was proposed for all associations that deal with paths, as well as a proposed meeting of all the associations next year in Tuscany. The next step in the final drafting of the Spineto Charter will be the formal proposal for a memorandum of understanding between the regions of central Italy with which to organise collaboration along the paths.

The numbers: 6 regions, 200 municipalities, 22 associations, 180 participants, 5 routes, 1100 km, 50 surveys and 2500 responses.

The works: 5 inter-regional “pilot” routes have been identified (Via Lauretana, Via degli Dei, I Cammini of Francesco, Via Matildica del Volto Santo and Via del Volto Santo, Via Clodia) and four operational and strategic areas: maintenance, reception, promotion and administration, on which all the entities for each single journey (regions, municipalities, associations) can compare to develop a common strategy.

The method: In order to conduct the dialogue in an organic and constructive way, we have made use of ad hoc technological tools that have facilitated co-planning. Participants interacted and voted during phases and brainstorming sessions, displaying results in real time. The methodology has received wide approval as it allowed us to produce concrete proposals and works, thanks to the technology and the model of decision-making efficiency applied. Tuscany onits way … towards the other regions was organised by the Region of Tuscany in collaboration with the European Association of Via Francigena Ways.

Source: press release

Download the map of the paths below