Il 2019 completa il poker delle maratone francigene. Il 28 aprile è in programma la South Francigena Marathon, la prima camminata ludico motoria non competitiva che porterà i partecipanti alla scoperta della Francigena del Sud nel tratto tra Velletri e Roma.
Il calendario delle maratone francigene si arricchisce di date coinvolgendo nuovi territori e comuni attraversati dall’itinerario. Il successo della European Francigena Marathon, la madre delle maratone in cammino, ha dato il via a tante proposte capaci di unire sport, divertimento e valorizzazione del territorio. Così come per la European Francigena Marathon e la Francigena World Ultramarathon, anche questa iniziativa a passo lento ha come main partner l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).
Il 2019 è alle porte, come si svilupperà la South Francigena Marathon?: “Il progetto South Francigena Marathon nasce in collaborazione con Isabella De Santis. Dopo la partecipazione all’edizione 2018 della European Francigena Marathon, abbiamo pensato di organizzare un evento simile nel nostro territorio portando all’attenzione di molti la Via Francigena del Sud” spiega Paolo Falsini, presidente di Italian Walking Tour, l’associazione sportiva dilettantistica che si occupa dell’organizzazione dell’evento.
Quali tappe prevede la manifestazione?: “I partecipanti potranno scegliere tre percorsi con difficoltà diverse di 12, 22 e 42 km. Nello specifico, il tratto della Via Francigena del Sud, da noi individuato, attraversa 8 comuni e due parchi: quello Regionale dei Castelli Romani e il Parco Archeologico dell’Appia Antica che ha autorizzato il passaggio dei camminatori nel sito archeologico Villa dei Quintili” conferma Falsini.
La camminata nella storia prenderà il via da Velletri e attraverserà il comune di Nemi dove i camminatori potranno ammirare i due laghi di origine vulcanica. Si proseguirà verso Rocca di Papa, Albano Laziale con ingresso nell’Anfiteatro Romano, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino e Roma. “Organizzeremo 2 partenze separate che vedrà coinvolto il comuni di Velletri (per chi affronterà i 22 km e i 42 km) mentre il Comune di Nemi si presterà come location ideale per chi affronterà il percorso dei 12 km. – sottolinea l’organizzatore – I partecipanti termineranno l’itinerario dei 12 e dei 22 km nella suggestiva piazza di Castel Gandolfo. L’arrivo dei partecipanti della 42 km è invece previsto al Mausoleo di Cecilia Metella, uno dei luoghi simbolo della Via Appia antica”.
Che cosa vi aspettate da questa prima edizione?: “Stiamo curando ogni minimo dettaglio per offrire ai camminatori un’esperienza che possano ricordare con piacere nel tempo. Stampare il numero 3000 sulla pettorina che indosserà l’ultimo iscritto alla maratona, a prima vista, potrebbe apparire un traguardo ambizioso, ma siamo convinti che, avendo dalla nostra parte un ambiente altamente stimolante, suggestivo e unico nel suo genere, riusciremo nell’impresa”.
Un’impresa di squadra che ha coinvolto tanti soggetti. Qual è stata la risposta del territorio?: “Abbiamo riscontrato un sorprendente entusiasmo da parte delle istituzioni e degli enti coinvolti fin dalla prima presentazione del progetto. – aggiunge Falsini – Il territorio che i camminatori attraverseranno, offre bellezze straordinarie sia dal punto di vista naturalistico che storico; i paesi tra i più suggestivi dei Castelli Romani si alterneranno a boschi, laghi, strade storiche e monumenti. Possiamo dire che il territorio si promuove da solo ed offrirà sicuramente un’esperienza turistica oltre che sportiva”.
Da quando sarà possibile iscriversi? “Le iscrizioni sono già aperte ed è possibile trovare tutte le informazioni sul sito della nostra associazione www.italianwalkingtour.com. Per la promozione utilizzeremo i canali social come la pagina Facebook “South Francigena Marathon” – specifica l’organizzazione – Sono assolutamente fiducioso nella riuscita dell’evento perché sappiamo di poter contare sull’apporto propositivo delle parti istituzionali e sociali coinvolte. Amare e rispettare i luoghi che viviamo quotidianamente deve diventare una prerogativa necessaria, creando in tutti noi una nuova consapevolezza ambientale. Per un camminatore nulla è più appagante che percorrere una via storica come la Via Francigena e percepire che i primi sostenitori ed amanti della stessa sono gli abitanti del territorio”.
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