Via Francigena

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“Progettare un itinerario culturale”: nuovo corso firmato AEVF e Demetra Formazione in partenza a ottobre 

La VII edizione del corso “Progettare un itinerario culturale: strategie, marketing e comunicazione per lo sviluppo dei cammini”, a cura di Demetra Formazione in stretta collaborazione AEVF, è in partenza a ottobre, scopri tutti i dettagli! 

Il progetto formativo nasce da una collaborazione pluriennale tra AEVF e Demetra Formazione, società di servizi formativi con vasta esperienza nel settore del turismo esperienziale. 

Il corso, impartito in modalità online, ha una durata di 36 ore e si pone come obiettivo quello di permettere ai partecipanti di sviluppare competenze per la progettazione, gestione e promozione di itinerari culturali e cammini

Il percorso formativo è concepito come un vero laboratorio che alterna fasi teoriche e di dibattito a momenti pratici e interattivi con tavoli di lavoro volti a individuare nuovi progetti di sviluppo locale e a favorire il confronto e la collaborazione di imprese con specializzazioni differenti (ricezione, ristorazione, prodotti tipici, escursionismo, comunicazione). Il percorso forma competenze per la costruzione di un modo nuovo di promuovere i servizi e i territori lungo la fitta rete dei percorsi di un cammino. 

Saper cogliere le opportunità legate ai cammini e l’outdoor 

All’interno del programma formativo i cammini sono considerati come percorsi turistici integrati in grado di portare sviluppo sostenibile ai territori. Infatti, grazie al passaggio di viaggiatori e viandanti, le aree attraversate da questi percorsi – spesso interne e rurali – acquistano notorietà e vedono aumentare i flussi di visitatori.  

I cammini generano costantemente nuove opportunità economiche e culturali che richiedono di essere colte, specialmente per l’avvento del Giubileo previsto per l’anno 2025: in Italia sono attesi numerosi pellegrini e turisti in cammino verso Roma, sia lungo la Via Francigena, sia lungo altri itinerari di pellegrinaggio. Negli ultimi anni sono nati servizi, tecnologie e modalità di fruizione aperte a diversi target di mercato (camminatori, ciclisti, podisti, disabili, famiglie, ecc.) che arricchiscono i percorsi storici e religiosi, favorendo lo sviluppo di nuovi turismi quali ecoturismo, turismo lento, enogastronomico, del benessere e cura della salute. 

L’esperto in Progettazione di itinerari culturali 

L’esperto in Progettazione di itinerari culturali ha competenze manageriali e tecniche per configurare l’offerta complessiva degli itinerari culturali, al fine di massimizzare le opportunità offerte dal mercato legate alla crescita e diffusione del turismo lento

Una figura per la quale è indispensabile acquisire le competenze e abilità per: 

  • conoscere e replicare le buone pratiche di livello nazionale utilizzate per lo sviluppo di itinerari culturali e cammini; 
  • implementare modelli di business innovativi, finalizzati alla valorizzazione dei patrimoni materiali ed immateriali, dei beni culturali e degli attrattori turistici dei differenti territori regionali; 
  • progettare le caratteristiche distintive di nuovi servizi per la valorizzazione dei territori utilizzando nuove tecnologie e processi di comunicazione innovativi; 
  • programmare percorsi e viaggi che consentano di attraversare i territori potendo apprezzarne a pieno l’autenticità, l’eccellenza enogastronomica e l’artigianato. 
A chi si rivolge il corso  

Il progetto è rivolto a imprenditori, liberi professionisti, figure chiave delle imprese della filiera del settore turistico (sistema ricettivo, imprese della ristorazione, agenzie di viaggio di incoming, guide turistiche e ambientali-escursionistiche, servizi per la mobilità, servizi per il benessere, eventi culturali, società di comunicazione, provider di servizi turistici internet-based, sviluppatori di e-tourism, ecc.). Il corso si rivolge anche a persone interessate ad avviare un’attività professionale volta alla valorizzazione del territorio e allo sviluppo del settore turistico.  

Il programma del corso  

Il programma è articolato in tre moduli didattici autonomi. È possibile quindi iscriversi all’intero corso o ai singoli moduli di proprio interesse

  • MODULO 1 – Itinerari culturali e cammini. Analisi dell’offerta e della domanda turistica  
    12 ore 
    1-21 ottobre 2024 
  • MODULO 2 – Marketing turistico strategico dei cammini. Buone pratiche e comunicazione 
    12 ore 
    28 ottobre – 18 novembre 2024 
  • MODULO 3 – Il ciclo di progetto sugli itinerari: processi creativi e partecipativi  
    12 ore 
    25 novembre – 16 dicembre 2024 

Al termine del percorso frequentato ogni partecipante potrà richiedere un pacchetto di 8-12 ore di consulenza personalizzata per applicare le competenze acquisite durante la formazione su progetti concreti di cui si sta occupando o che intende implementare. AEVF interviene con il consolidato team composto da Luca Bruschi, Sami Tawfik, Luca Faravelli, Simona Spinola. 

Visualizza la scheda del corso e il programma dettagliato QUI 

È previsto uno sconto del 10% per chi si iscrive indicando il codice AEVF2024 in fase di iscrizione  

Se nella tua to-do-list lista c’è il proposito di arricchire le tue competenze professionali, o di avviare finalmente quel piccolo progetto di turismo sostenibile che hai in mente da anni, lasciati ispirare dall’inizio dell’autunno per fare il primo passo verso la meta! 

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Università di Siena, “l’Ateneo al centro della Via Francigena” 

Via Francigena e Università degli Studi di Siena: le due realtà millenarie si incontrano dando vita a un progetto dedicato a pellegrini e cittadinanza. 

“L’ATENEO AL CENTRO DELLA VIA FRACIGENA”, questo il nome del progetto nato all’interno dell’Università degli Studi di Siena, il quale prevede un nuovo punto di timbratura per le credenziali ed eventi guidati alla scoperta dei luoghi dell’Università che incrociano la Francigena a Siena.  

Tra gli obiettivi dell’iniziativa, quello di rendere il Rettorato dell’Università di Siena una sosta riconosciuta per la timbratura della credenziale del Pellegrino con il logo e timbro appositamente creati. In questo modo, pellegrine e pellegrini potranno scoprire i tesori legati all’Università degli Studi di Siena, primo fra tutti il Palazzo del Rettorato. Sarà quindi possibile sostare dentro il cortile e approfittare della pausa per seguire un video che illustra la storia e cultura dell’Ateneo e dei suoi luoghi. 

L’idea nasce da Laura Carletti, Barbara Terrosi e Francesco Chiassai, del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, insieme a Paolo Fiorenzani, Elena Giannozzi ed Elisabetta Rubbioli del Dipartimento di Biologia e Chimica Farmaceutica

“Il progetto riguarda la valorizzazione delle conoscenze, uno dei punti di forza del nostro Ateneo, e vuole rappresentare anche il cammino intrapreso dalla nostra comunità accademica. Le tante manifestazioni culturali organizzate offriranno a tutti i partecipanti un’opportunità di arricchimento culturale, andando a visitare luoghi di straordinaria bellezza e valore” raccontano L. Carletti, P. Fiorenzani, ed E. Giannozzi. 

Il progetto è rivolto non solo ai viandanti, ma anche alle e ai dipendenti, alle studentesse e agli studenti, in particolar modo fuorisede, che potranno approfittare dell’iniziativa per conoscere la città di Siena e il suo territorio. In programma per il 26 settembre una camminata notturna lungo il percorso cittadino della Francigena – da Porta Romana a Porta Camollia – accompagnata dalla descrizione storica di questo tratto del percorso e realizzata nell’ambito del progetto Bright 2024

L’iniziativa potrebbe tramutarsi in un appuntamento annuale, aperto a tutta la comunità accademica come momento di aggregazione. 

“Siamo felici e onorati che il progetto sia stato accolto e speriamo che sia un’occasione per promuovere la nostra Università e la nostra città, trasmettendo l’orgoglio di appartenere a questa comunità accademica”, concludono F. Chiassai, E. Rubbioli e B. Terrosi. 

Hanno collaborato, inoltre, le colleghe e i colleghi: Marco Leoncini, Art Designer dell’immagine del timbro, e Andrea Machetti, la dottoressa Cristina Sampieri, Chinesiologa di MUOVERSI, ex start-up dell’Università, il museo MAM (Museo Archeologico di Monteriggioni) e l’Associazione Europea delle Vie Francigene. 

La magnifica città di Siena, capoluogo di provincia della Toscana e comune socio AEVF, sorge su un colle incastonato fra le valli dei fiumi Arbia ed Elsa. Si tratta di uno dei luoghi più frequentati e amati dai viandanti all’interno di tutto il percorso europeo della Via Francigena. 

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Segnaletica in Puglia: continuano le opere per la valorizzazione della Via Francigena nel Sud!

Compiuti i primi sopralluoghi di verifica dei lavori in corso per l’installazione della cartellonistica che contribuirà a valorizzare il percorso della Via Francigena nel Sud.

I lavori per la segnaletica in Puglia sono a carico dell’ Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET) in collaborazione con il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), impegnata per la realizzazione delle azioni di strutturazione del percorso attraverso il braccio operativo di Francigena Service srl. 

Il progetto prevede l’installazione di segnaletica verticale, orizzontale e di 40 pannelli informativi e di benvenuto in italiano e inglese, nonché la verifica della sicurezza del percorso lungo tutto il percorso pugliese che attraversa oltre 50 comuni. Grazie a queste attività che mettono al centro lo sviluppo e messa in sicurezza del percorso, inoltre, continua il “restyling” della segnaletica in Puglia che ha già portato ad introdurre i primi “cippi” ispirati al Cammino di Santiago (ne avevamo parlato qua).

Le verifiche e i sopralluoghi tecnici in questa occasione si sono concentrati sul tratto della Via Litoranea (Manfredonia – Bari), dove sono stati installati cippi e segnaletica direzionale per il momento fino ai confini del comune di Giovinazzo. Verificato inoltre il posizionamento dei numerosi cartelli informativi e di benvenuto la cui installazione avrà luogo nelle prossime settimane.

Un progetto che conferma il forte interesse di Regione Puglia nel rendere la Via Francigena sempre più sicura e fruibile, e che apre la strada ad investimenti strutturali importanti non solo al fine di garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti in prossimità dei passaggi più delicati, ma anche di sviluppare il turismo nelle zone circostanti al percorso di Sigerico. I risultati di questo significativo progetto saranno presentati il 18 ottobre a Monte Sant’Angelo in occasione dell’Assemblea Generale AEVF.

Piccoli grandi passi che guardano ad una Via Francigena nel Sud sempre più accogliente e in continua evoluzione!

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Ripercorrendo i Trent’anni della certificazione europea della Via Francigena

2024: un anno speciale per la Via Francigena, che tra incontri, eventi, convegni, camminate e tanti momenti di confronto internazionale ripercorre i trent’anni di strada dalla sua certificazione come Itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

Il Programma degli Itinerari Culturali è stato lanciato dal Consiglio d’Europa nel 1987, con l’obiettivo di dimostrare, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, come il patrimonio culturale e la cultura dei diversi Paesi d’Europa contribuissero a creare un patrimonio culturale condiviso. Il dossier venne presentato dall’allora Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero italiano del Turismo, in accordo con il comitato di coordinamento guidato dalla regione Emilia-Romagna. La decisione finale da parte del Consiglio d’Europa venne deliberata nell’aprile 1994.

Il programma dei festeggiamenti – iniziati ufficialmente lo scorso marzo a Londra con un evento dedicato al Diario di Sigerico – è denso e ricco di iniziative che coinvolgono l’intero percorso europeo, dall’Inghilterra alla Puglia!

Per celebrare questo splendido anniversario, l’Associazione Europea delle Vie Francigena ha inoltre predisposto una nuova sezione sul sito web www.viefrancigene.org.

Si tratta di uno spazio per raccontare il cammino della Via Francigena di ieri, oggi e domani, che comprende una timeline che ripercorre quest’ultimo trentennio di storia francigena, un calendario eventi, ma anche la raccolta di pensieri, testimonianze e riflessioni sulla Via Francigena.

Infine, la creazione di questo nuovo spazio si accompagna al lancio dell’iniziativa “Per me la Via Francigena è…”, mirata a raccogliere le testimonianze individuali di tutti gli appassionati della Via Francigena attraverso brevi video. Clicca qui per scoprire come inviarci la tua!

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Massimo Tedeschi: il ricordo dell’europarlamentare Silvia Costa

Riceviamo e condividiamo il ricordo del Presidente Massimo Tedeschi attraverso le parole di Silvia Costa, europarlamentare dal 2009 al 2019 (dal 2014 Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo), e dal 2020 al 2023 commissaria straordinaria di Governo per il recupero dell’ex carcere borbonico sull’isola di Santo Stefano a Ventotene.

“Un grande dolore la perdita prematura di Massimo Tedeschi, un grande amico, fondatore e presidente infaticabile e entusiasta dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. In 23 anni di attività, iniziata da Sindaco di Fidenza, Massimo ha saputo con passione e dedizione straordinaria coinvolgere istituzioni e reti associative, amministratori locali, ragazzi e adulti, laici e religiosi in una crescente valorizzazione di quello che poi, con il riconoscimento del tratto della “Francigena nel sud” – che ottenemmo a Lussemburgo dall’Istituto Europeo degli itinerari culturali, poi ratificato dal  Consiglio d’Europa – è diventato l’itinerario culturale europeo più lungo accanto allo storico Cammino di Santiago. Un percorso che da Canterbury attraversa quattro Stati, dieci Regioni italiane e giunge fino a Santa Maria di Leuca.

Con Massimo e la straordinaria rete che negli anni ha saputo creare, in primis con il suo più stretto collaboratore Luca Bruschi, ho  partecipato a tante iniziative: dal lancio della Via Francigena a livello internazionale a Strasburgo nel 2010, con lui e l’allora commissario Tajani, e le due interlocutrici apicali del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaglini e Luisella Pavan Wolfe, dell’Accordo Parziale Allargato tra Commissione Europea e Consiglio d’Europa che rilanciò la collaborazione tra le due istituzioni anche con un bando annuale dedicato a sostenere gli itinerari; al convegno che promossi a Roma nel febbraio 2011 di tutta la larga community delle vie Francigene con istituzioni e amministratori locali italiani; o il convegno a Monteriggioni con l’allora Sindaca Raffaella Senesi; e ancora le tre “passeggiate Francigene” che promossi come europarlamentare anche con colleghi di altri Paesi tra Toscana e Lazio; o  la celebrazione a Lucca nel 2017 dei 30 anni della creazione dello splendido programma degli itinerari culturali europei del Consiglio d’Europa.

E due anni fa, nel mio ruolo di  Commissario di governo per il recupero dell’ex carcere borbonico di Santi Stefano in Ventotene gli avevo proposto,  insieme al glorioso Gruppo dei 12, guidato dall’indimenticabile Alberto Alberti, l’inserimento dell’isola di Ventotene (nel frattempo divenuta titolare dell’ambito Marchio del patrimonio europeo) nel percorso Francigeno, prima isola a farne parte. Massimo Tedeschi ne fu subito entusiasta e condivise la proposta con AEVF, nel segno dell’Europa – la nostra comune passione – unendo la ricorrenza degli 80 anni del Manifesto di Spinelli, Rossi e Colorni con i 30 anni dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Ricordo la bellissima cerimonia al Comune di Ventotene insieme all’allora Sindaco Gerardo Santomauro e l’emozione del gruppo di camminatori nella visita guidata dei luoghi del confino degli antifascisti in cui nel 1941, ancora in piena guerra, fu concepito e scritto il Manifesto per una Europa libera e unita. 

Quanti struggenti ricordi ho dei convegni in giro per l’Italia e l’Europa per valorizzare, rendere accessibile, far conoscere, sostenere la Via Francigena, che nel tempo ha visto crescere l’interesse, la partecipazione e la fruizione di tanti pellegrini, camminatori, turisti, sportivi  affratellando e coinvolgendo vite e storie che lì si incrociano. 

Caro Massimo la passione che hai trasmesso a me e a tanti per il valore  unitivo e di dialogo euromediterraneo della Via Francigena, come metafora dell’incontro pacifico tra diverse culture e religioni , è la tua eredità più bella e luminosa. E profetica.

E anche ora, caro Massimo,  ci precedi nel cammino.”

Silvia Costa 

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Partecipa al concorso fotografico “Francigena Photo Contest 2024”!

☀️ Inizia l’estate! L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) vuole celebrarla con una grande novità dedicata a tutti i pellegrini e le pellegrine che quest’estate si metteranno in viaggio lungo la Via Francigena!

Dal 21 giugno al 21 settembre si svolgerà il concorso fotografico “Francigena Photo Contest 2024”, dedicato ad accogliere il racconto delle avventure pellegrine, premiando le migliori foto e i migliori reel della Vostra Via Francigena.

Il concorso, organizzato dall’Associazione Svizzera della Via Francigena (ASVF – www.viafrancigenasuisse.ch) e promosso da AEVF, si rivolge a tutti i pellegrini, ciclisti, camminatori ed escursionisti che percorreranno l’itinerario europeo durante l’estate 2024.

Per partecipare basta seguire 4 semplici passi:
  1. Pubblica su Facebook e/o Instagram uno o più post (non storie!) contenenti una foto o un video (reel) del tuo viaggio lungo la Via Francigena
  2. Inserisci nella caption:
    – Una descrizione
    – Il luogo dove è stata scattata la foto
    – L’hashtag #FrancigenaContest2024
  3. Non dimenticarti di seguire e taggare i profili @viafrancigena_eu (su Instagram) e @ViaFrancigenaEU (su Facebook)
  4. … e ora attendi i risultati!
Ricorda che:
  • Per partecipare il tuo profilo deve essere pubblico!
  • Se pubblicherai una galleria o un album con più foto, solo la prima foto caricata sarà presa in considerazione
  • La mancanza di tag e hashtag, o del follow ai profili social della Via Francigena, comporterà la squalificazione
E dopo il 21 settembre?

I contenuti caricati dagli utenti saranno valutati entro il 30 settembre 2024 da una Giuria interna composta da membri dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e dell’Associazione Svizzera della Via Francigena, che determinerà un vincitore per ciascuna delle seguenti categorie:

  • La foto più bella ➡️ in palio uno zaino Ferrino e un gadget firmato Via Francigena
  • Il video/reel più bello ➡️ in palio un paio di scarpe Garmont e un gadget firmato Via Francigena
  • L’aneddoto/racconto più avvincente ➡️ in palio un capo CAMCO in lana merino e un gadget firmato Via Francigena.
  • Il contenuto più divertente ➡️ in palio una t-shirt firmata Via Francigena.

I vincitori verranno comunicati entro l’inizio di ottobre 2024.

⚠️ TI RACCOMANDIAMO DI LEGGERE
I TERMINI E CONDIZIONI, DISPONIBILI QUI!
👈

🍀 Buona fortuna… e buon cammino!!! 👣 📷

Il contest “Francigena Photo Contest 2024” è organizzato con il supporto dei partner tecnici di AEVF
Ferrino, Garmont e CAMCO.

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Criticità del percorso a piedi

Tappa 17 Piacenza-Fiorenzuola – Criticità Guado del Chiavenna

Informiamo i pellegrini in transito che l’attraversamento del Guado del Chiavenna presenta attualmente grave criticità a causa delle forti piogge e delle piene delle scorse settimane.

Si prega di prestare particolare attenzione durante l’attraversamento, anche in vista del meteo che prevede nuove piogge.

I pellegrini che volessero spezzare la tappa per evitare il guado possono prendere un bus da Pontenure per raggiungere Fiorenzuola.

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A Fidenza riapre l’ostello per i pellegrini della Via Francigena!

Riapre dopo la chiusura avvenuta durante il periodo della pandemia da Covid-19 l’Ostello San Donnino di Fidenza, la struttura dedicata all’accoglienza di giovani e pellegrini ubicata nel cuore del centro storico, a pochi passi dalla Cattedrale di San Donnino, dalla Piazza Garibaldi e dall’area commerciale, circondato da numerosi servizi e punti di ristoro.

Scheda tecnica

La struttura mette a disposizione 10 letti in camere multiple da 2, 3 o 5 posti. Il pernottamento è proposto al costo di €20,00 letto/notte (comprensivo della biancheria da letto) + €0,50 a notte per la tassa di soggiorno. Rimane escluso il servizio di fornitura di biancheria per la doccia al costo di €2,50 (da richiedere in fase di prenotazione).

Sono a disposizione degli ospiti i bagni con doccia, una cucina semplice ma completa e una lavanderia fornita di lavatrice, asciugatrice e stenditoio. Lo stabile è inoltre dotato di montascale per l’accesso di persone diversamente abili e bagno dedicato.

  • Il check-in è previsto dalle 14:00 alle 22:00 . Il check-out è previsto entro le ore 10:00.
  • Si può pagare solo in contanti all’arrivo in struttura.
  • Non vengono serviti colazione o pasti, ma sono presenti numerosi punti di ristoro nei pressi della struttura
Fidenza, cuore pulsante della Via Francigena

Fidenza è un luogo denso di significato per la Via Francigena!

La cittadina in provincia di Parma si trova infatti esattamente a metà strada del tragitto della Via Francigena da Canterbury a Roma, e rappresenta uno dei cuori pulsanti del percorso, dove vengono organizzate diverse iniziative per celebrarlo e promuoverlo, come ad esempio il Francigena Fidenza Festival.

Proprio in quest’occasione, lo scorso aprile, è stato inaugurato l’Ostello San Donnino di Fidenza, che ha già iniziato a raccogliere prenotazioni. Un traguardo importantissimo che va a colmare la mancanza di una struttura a misura di pellegrino in città!

➡️ Visita la scheda tecnica sul nostro sito ⬅️

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Il Team AEVF alla scoperta della Via Francigena invernale in Svizzera 

Lo scorso 17 aprile, Nicole Franciolini e Simona Spinola, rispettivamente Social Media Manager e Referente di comunicazione per AEVF, sono state accolte da Gaëtan Tornay, Vicepresidente di AEVF, Presidente dell’Associazione Svizzera della Via Francigena (ASVF) e Direttore dell’Ufficio Turistico Au Pays du St-Bernard con sede a Orsières, per scoprire i segreti della Via Francigena invernale in Svizzera.

La cittadina ubicata nel Cantone Vallese si trova alle pendici del massiccio del Monte Bianco, sulla strada verso il Colle del Gran San Bernardo, che con i suoi 2.473 metri di altitudine segna il punto più alto dell’intero itinerario della Via Francigena, nonché il confine tra il tratto svizzero e italiano del percorso, che dal Colle entra in Valle d’Aosta. 

Lo staff ha così percorso una parte dell’undicesima tappa della Francigena svizzera, da Bourg Saint-Bernard al Colle del Gran San Bernardo, porta di accesso alle Alpi italiane, in un magnifico panorama invernale: le abbondanti nevicate e le temperature sotto lo zero hanno richiesto l’utilizzo di ciaspole e di tutti i dispositivi di sicurezza necessari – pala, sonda e DVA – sotto l’attenta guida di un esperto. Lungo il tragitto, due piccoli rifugi offrono un punto sosta sicuro a sci-alpinisti e viandanti, con un camino pronto all’uso, un angolo cottura per un tè o un veloce pasto caldo, e un telefono per chiedere aiuto in caso di necessità. 

Un’esperienza indimenticabile, resa ancora più speciale dal pernotto presso l’Ospizio del Gran San Bernardo, aperto 365 giorni l’anno, che accoglie viandanti e appassionati di sci alpinismo e degli sport invernali. La struttura, edificata nel 1050 dai canonici dell’ordine di Sant’Agostino, dispone di 120 posti letto e offre diverse soluzioni di pernotto con l’opzione di consumare colazione, pranzo (anche a sacco) e cena in un contesto di condivisione e semplicità. Collegato all’Ospizio, un albergo che apre a partire dal mese di giugno, quando la vallata antistante, completamente ghiacciata nei mesi più freddi, svela il suggestivo lago. A pochi metri da complesso, la dogana marca il confine tra Svizzera e Italia, dove la statua di San Bernardo osserva il passaggio di pellegrini.

Il Colle del Gran San Bernardo è sempre stato un luogo di particolare importanza sin dai tempi degli antichi romani che veneravano Giove Pennino, protettore dei viandanti, mentre nel Medioevo San Bernardo di Mentone vi fece edificare un monastero per dare ospitalità ai pellegrini diretti o di ritorno da Roma. L’imponente monastero è stato ulteriormente ampliato nell’Ottocento e ora ospita un museo dedicato alla storia del Valico, aperto nei mesi estivi.  

L’intero complesso dell’Ospizio e delle strutture adiacenti nei mesi più caldi è facilmente raggiungibile in auto prendendo la SS27, strada che da ottobre a inizio giugno è chiusa e resa inaccessibile dalla neve

Impossibile parlare di San Bernardo senza menzionare i celebri cani originari dell’Asia Centrale, che hanno prestato servizio presso il colle dal 1650 come cani da guardia e di soccorso in caso di valanghe. Questi splendidi esemplari, sul Colle 12 mesi l’anno fino al 2005, trascorrono i mesi più freddi a Barryland, la fondazione che ripercorre la storia del Colle e della razza San Bernardo con un’esposizione permanente: attualmente la fondazione è in fase di ampliamento e dal 2025 offrirà ai visitatori nuove aree tematiche. 

La ciaspolata a meno 10 gradi ha confermato allo staff che la Francigena svizzera è percorribile tutto l’anno, anche nelle sue tappe più impervie, purché si consulti con attenzione il meteo e ci si prepari alla salita con un equipaggiamento adeguato, una preparazione fisica idonea e la compagnia di una guida certificata che sappia valutare rischi e pericoli di un’aera dalla bellezza unica, dove la natura domina tra vallate e discese mozzafiato.

“Raggiungere l’ospizio del Gran San Bernardo in inverno è un’esperienza unica, ed è sorprendente il contrasto della strada trafficata durante l’estate e i numerosi turisti che visitano il luogo. Personalmente apprezzo molto l’atmosfera invernale, soprattutto nella cornice davvero speciale dell’ospizio”

Gaëtan Tornay
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Riapre lo storico ostello per pellegrini a Siena

Riapre la “Casa delle Balie”. Un nuovo inizio per l’ospitalità dei pellegrini ed escursionisti a Siena.

Sigerico SpA, in collaborazione con il Comune di Siena, ha il piacere di annunciare la riapertura della “Casa delle Balie”, il primo e storico ostello dedicato ai pellegrini che percorrono la Via Francigena e la Via Lauretana oltre a tutti i turisti escursionistici. Dopo un periodo di inattività dovuto alla pandemia da COVID-19 e all’ospitalità temporanea offerta a donne ucraine in fuga dalla guerra, la struttura è attiva da venerdì 29 marzo 2024, segnando un importante ritorno alla normalità e al turismo a stretto contatto con la natura, la cultura e l’arte.

La “Casa delle Balie”, un tempo rifugio per i bambini abbandonati e oggi fulcro di accoglienza per i viandanti, sportivi delle Strade Bianche e abitanti temporanei della sostenibilità, rappresenta un punto di riferimento per Siena, situata nel suggestivo vicolo di San Girolamo, in pieno centro storico, a pochi passi dal Duomo di Siena e integrata nel complesso del Santa Maria della Scala. La sua storia, che la vede radicata nel tessuto sociale e culturale della città come luogo di accoglienza, si rinnova oggi con la sua riapertura. Una tappa imperdibile per chi cerca un’esperienza autentica nel cuore di uno dei centri più affascinanti d’Italia, riferimento dei cammini e del turismo lento.

Le dichiarazioni

“Rimettiamo a disposizione dei pellegrini, grazie al lavoro in sinergia fatto con Sigerico, un luogo di accoglienza e ospitalità, una sede per noi storica e intrisa di un forte significato simbolico. Collegata al complesso del Santa Maria della Scala, la Casa delle Balie svolgeva per la città una precisa funzione sociale e solidale, accoglieva i bambini abbandonati dalle proprie famiglie. Con il tempo l’immobile ha cambiato la sua destinazione originaria divenendo rifugio per i viandanti. Negli ultimi tempi la natura assistenziale di questo spazio è però proseguita, ospitando proprio in questa casa, giovani donne ucraine scappate dalla guerra. Da oggi comincia un nuovo ciclo, un ciclo dedicato al viaggiatore, a chi fa tappa nelle nostre meravigliose terre attraverso un tratto urbano unico della via Francigena”.

Nicoletta Fabio, sindaco di Siena

“Il turismo lento, dedicato all’esperienza e al viaggio deve poter attrarre turisti e pellegrini nella nostra città, da sempre meta privilegiata del camminare lento. Spero che l’Ostello torni ad essere un punto di riferimento per tutti i circuiti del territorio collegati alla via Francigena”.

Vanna Giunti, assessore al turismo di Siena

“Personalmente e a nome di Sigerico SpA sono molto orgoglioso che da oggi la Casa delle Balie torni ad aprire le porte ai pellegrini e ad essere un punto di riferimento per il turismo escursionistico. Sin dallo scorso anno abbiamo lavorato per raggiungere questo obiettivo dopo quattro anni di inattività dovuta alla pandemia, al nostro sincero contributo solidale nell’accoglienza delle donne profughe dell’Ucraina e ad altre situazioni di emergenza contingente. Abbiamo provveduto durante l’inverno ad un totale restyling della struttura con lavori idraulici, elettrici e di imbiancatura. Adesso l’ostello è pronto ad accogliere nuovamente i pellegrini di tutto il mondo. Oggi i numeri sono tornati quelli pre-Covid con circa 40.000 turisti della Francigena e Lauretana che transitano da Siena e che in questo 2024 potrebbero addirittura aumentare grazie anche agli escursionisti della sostenibilità e le migliaia di sportivi che percorrono a corsa o in bicicletta le Strade Bianche e i tracciati dell’Eroica. Nella Casa delle Balie potranno trovare un ambiente confortevole, pulito e pregno di storia perché parte integrante dell’antico Spedale di Siena che, come nell’antichità, torna ad essere luogo di accoglienza. La struttura ricettiva conta 25 posti letto ben distribuiti in una ampia superficie attrezzata anche per i disabili. Sarà possibile usufruire perfino di una lavanderia che per i viandanti e gli sportivi è davvero un comfort essenziale. Anche il costo di 25 euro a notte resta fortemente competitivo rispetto alla qualità dell’ostello che mette a disposizione ulteriormente una sala ricreativa e un terrazzo per godere dell’atmosfera senese. Ci tengo a ringraziare il sindaco Nicoletta Fabio e l’amministrazione comunale per la fattiva collaborazione e tutti i dipendenti di Sigerico SpA che hanno lavorato con grande impegno per la riapertura della Casa delle Balie”.

Leonardo Tafani, presidente di Sigerico SpA
La struttura

Con una capacità di 25 posti letto distribuiti in cinque ambienti accoglienti, la struttura offre una varietà di servizi pensati per garantire comfort e funzionalità ai suoi ospiti. La “Casa delle Balie” si estende su una superficie di 350 mq e dispone di due ingressi autonomi: il principale sul Vicolo di San Girolamo (civico 2) e un secondo accesso da Via de’ Fusari (civico 48), specificamente concepito per facilitare l’accesso ai diversamente abili, con una camera attrezzata con servizio igienico a norma.

Gli ospiti potranno godere di una gamma di servizi all’avanguardia e un’atmosfera calda e accogliente, grazie all’avanzato sistema di riscaldamento e condizionamento, rete wifi gratuita, nonché una lavanderia attrezzata, con lavatrice e asciugatrice, frigorifero, bagni con doccia a gettone, un terrazzo e una sala ricreativa. Aperta tutto l’anno, ad eccezione del 25 dicembre, fino ad ottobre l’ostello accoglierà i suoi ospiti dalle ore 15 con check in dalle ore 13.30 alle 18.15 (l’orario invernale sarà comunicato prossimamente). La registrazione ed il pagamento (se non eseguiti precedentemente) dovranno essere effettuati presso il Museo Santa Maria della Scala, Piazza Duomo, 2 dalle ore 13:30 alle ore 18:15. Dopo la registrazione alI’ospite saranno consegnate, una chiave elettronica o codice d’accesso e le indicazioni circa la disposizione in alloggio (nome della stanza e numero del letto), e gli orari di ingresso e di uscita dalla struttura.

In linea con l’impegno verso l’offerta di un servizio di alta qualità, il Comune di Siena ha aggiornato le tariffe di soggiorno a 25 euro a persona per notte compresa la biancheria da letto.

La “Casa delle Balie” è più di un semplice ostello: è un punto di incontro per viandanti provenienti da tutto il mondo, un luogo dove la storia e l’accoglienza si fondono per offrire un’esperienza unica nel suo genere. Siamo pronti a riaccogliere pellegrini e viaggiatori nel cuore di Siena, offrendo loro un soggiorno indimenticabile.

Informazioni e prenotazioni: 

Telefono: 0577-228788
Email: ostello@casadellebalie.it
Sito internet con regolamento: www.casadellebalie.it