Via Francigena

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Ministero del Turismo, Regioni e AEVF insieme per la Via Francigena

Ministero del Turismo, Regioni e AEVF al lavoro per promuovere insieme la Via Francigena nel 2024 e 2025, con particolare attenzione al Giubileo del prossimo anno.

Venerdì 22 marzo a Milano, in occasione della Fiera “Fa’ la cosa giusta!”, è stato siglato alla presenza della ministra Daniela Santanchè e dell’assessora al Turismo e Ambiente di Regione Lazio Elena Palazzo l’accordo operativo con il Ministero del Turismo per l’attuazione del Piano di comunicazione nell’ambito dell’intervento denominato “Via Francigena – Azioni trasversali”. Previsto lo stanziamento di un milione e 690mila euro per avviare tutti gli interventi necessari alla promozione del Cammino, che vedrà la Regione Lazio nel ruolo di capofila.

L’impegno è stato sottoscritto anche da parte delle regioni coinvolte (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Campania, Puglia) con la Direzione Generale della valorizzazione e promozione turistica del Ministero.

Al centro delle attività il lavoro di promozione che va dall’ideazione di campagne promo-pubblicitarie rivolte a diversi Paesi del mondo all’allestimento di stand dedicati all’interno delle più importanti fiere internazionali. Previsto il potenziamento del portale www.viefrancigena.org per programmare e organizzare il proprio viaggio anche tramite App. Verranno, inoltre, organizzati press tour rivolti a giornalisti, blogger e influencer che avranno modo di raccontare la Via Francigena dal loro punto di vista.

Il progetto è realizzato in stretta collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Si tratta di progetto che mette in rete, da nord a sud, tutta l’Italia per 2.000 km: un bell’esempio di cooperazione tra istituzioni impegnate insieme nel sostenere l’itinerario della Via Francigena nella sua infrastrutturarazione e dimensione internazionale. 

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Ministero del Turismo e AEVF: un protocollo per promuovere e internazionalizzare la Via Francigena

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Ministero del Turismo e AEVF: un protocollo per promuovere e internazionalizzare la Via Francigena

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e il Ministero del Turismo hanno siglato un Protocollo d’Intesa mirato a promuovere e valorizzare la Via Francigena come itinerario culturale e turistico di rilevanza internazionale.

Con l’obiettivo di consolidare la Via Francigena asse del turismo lento e del pellegrinaggio in Italia, in armonia con l’intero percorso europeo e in linea con il Piano Strategico del Turismo 2023-2027, il Protocollo d’Intesa si propone di sviluppare azioni condivise per strutturare, valorizzare e promuovere il cammino della Via Francigena a livello nazionale e internazionale.

La Via Francigena, riconosciuta itinerario culturale del Consiglio d’Europa nel 1994, celebra nel 2024 i trent’anni di questo prestigioso conferimento europeo che attraversa quattro Paesi: Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia. Il dossier di candidatura venne presentato proprio dall’allora Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero italiano del Turismo, in accordo con il comitato di coordinamento guidato dalla Regione Emilia-Romagna.

Il percorso di 3.200 km coinvolge l’Italia per quasi 2000 km lungo un asse che tocca oltre 400 Comuni, spesso ubicati fuori dai circuiti turistici, o aree rurali. Questi territori cosiddetti “minori” sono in rete tra loro grazie al lavoro dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, fondata nel 2001.

Tra gli obiettivi del protocollo figura quello di divulgare, attraverso la rete AEVF, le informazioni e le attività del Ministero del Turismo, che ha inserito proprio la Via Francigena e i cammini come uno degli assi portanti per lo sviluppo del turismo lento in Italia.

Al centro dell’accordo viene posta un’azione di coordinamento tecnico, soprattutto con le Regioni italiane attraversate dalla Via Francigena e gli enti locali coinvolti, per attivare e condividere progetti relativi al percorso, all’accoglienza e alla promozione, anche in sinergia con ENIT. La finalità è attirare un pubblico sempre più internazionale, considerando che nel 2023 i pellegrini che hanno percorso la Via Francigena sono arrivati da 55 Paesi ed è stato registrato un indotto di oltre 25 milioni di euro sui territori.

Le attività incluse nel protocollo riguardano anche la comunicazione attraverso il portale del Ministero del Turismo e quello di AEVF, consentendo l’interoperabilità fra i due canali. Infine, viene messo l’accento sulle progettualità comuni in vista del Giubileo 2025.

Come ha ricordato la ministra Daniela Santanchè in occasione della due-giorni che ha trascorso lo scorso anno sul percorso della Via Francigena, camminando per due tappe in Toscana: “La Via Francigena rappresenta una grande opportunità per far conoscere le aree rurali, le zone interne, i borghi e i siti culturali dell’Italia e dell’Europa minore. Il Ministero del Turismo è al lavoro per valorizzare il percorso attraverso un sistema integrato di promozione, comunicazione, segnaletica. C’è una grande occasione da non perdere, che si chiama Giubileo 2025. Facciamo della Via Francigena il nostro Cammino di Santiago, rendendola l’asse portante che dà linfa al sistema dei cammini italiani.

La firma di questo Protocollo d’Intesa, che sarà presentato a Milano nella conferenza inaugurale della Fiera Grandi Cammini del 22 marzo in occasione della Fiera “Fa’ la Cosa Giusta!” alla presenza della ministra Santanchè, rappresenta un passo significativo verso la promozione e la valorizzazione della Via Francigena come importante risorsa turistica e culturale, consolidando la collaborazione tra l’Associazione Europea delle Vie Francigene e il Ministero del Turismo.

Roma 21 marzo 2024

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HIKE, in cammino per una vita più sana: un nuovo progetto Erasmus+ per AEVF

Preparatevi ad allacciare le scarpe da trekking per esplorare gli incantevoli sentieri del bacino Mediterraneo: AEVF partecipa ad un nuovo progetto europeo nell’ambito del programma Erasmus+: “HIKE: in cammino lungo gli itinerari culturali europei per una vita più sana”.

Il progetto Erasmus+ HIKE, della durata di 18 mesi, prende ufficialmente il via il 1° aprile 2024 e sarà coordinato dalla Culture Routes Society in Turchia insieme ad AEVF e a Paths of Greece.

HIKE mira a promuovere stili di vita più sani organizzando eventi escursionistici che si svolgono lungo il tratto della Via Francigena in Puglia (settembre 2024), della Via Egnatia nell’area greca di Edessa (ottobre 2024) e in Turchia nei pressi di Izmit (novembre 2024). Attraverso camminate-evento, laboratori, workshop, attività di animazione e il coinvolgimento della comunità, il progetto mira a migliorare il benessere, incoraggiare l’attività fisica e coinvolgere attivamente i territori.

AEVF organizzerà sei escursioni (13-15 e 27-29 settembre) nel bellissimo tratto pugliese da Bari a Brindisi: sei giorni di cammino all’insegna della condivisione, accompagnati da guide ambientali professioniste. L’arrivo a Brindisi coinciderà con la celebrazione della Settimana Europea dello Sport. Il progetto coinvolge alcuni enti ed associazioni locali come il CAI di Viterbo, l’Associazione Brindisi e le Antiche Strade, la Regione Puglia, la città di Brindisi e di Polignano a Mare e molte altre realtà ancora in fase di conferma.

Il team AEVF è inoltre responsabile della comunicazione di tutto il progetto, dalla creazione di kit informativi all’elaborazione di linee guida per la comunicazione.

Le camminate sono aperte a tutti. Il programma è disponibile a questo link ed è possibile registrarsi compilando il form sul sito ufficiale.

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Via Francigena, itinerario culturale europeo: alla British Library di Londra al via le celebrazioni dei trent’anni

Sono iniziati i festeggiamenti per i trent’anni della Via Francigena, certificata nel 1994 Itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

A Londra si è svolta una due giorni ricca di incontri e di grande significato culturale. Su proposta della Confraternity of Pilgrims to Rome (CPR), venerdì 1° marzo è stata organizzata una cerimonia con momenti di scambio e riflessione presso la British Library, luogo dove è conservato l’antico manoscritto dell’arcivescovo inglese Sigerico.

Le origini e La ricorstruzione dell’itinerario

Il prezioso documento di due pagine ci racconta le 79 tappe che vennero percorse nel viaggio di ritorno da Roma a Canterbury, nel 990 d.c., dopo aver ricevuto l’investitura con pallium da Papa Giovanni XV.

È proprio intorno al diario di Sigerico che negli anni ’90 si sono gettate le basi per ricostruire la storica Via Francigena, o meglio la Via per Roma come veniva chiamata. La testimonianza scritta di questo viaggio di 79 giorni ha certamente permesso di avviare un importante lavoro di studi, ricerca e analisi del percorso, con l’obiettivo di tracciare l’itinerario di quella che è diventata la Via Francigena di oggi, interamente percorribile.

Si alza il sipario sulle celebrazioni dei trent’anni

Nel luogo simbolico della British Library, intriso di cultura e letteratura, il manoscritto è stato celebrato con racconti, riflessioni e aneddoti della storia passata e recente. Possiamo certamente considerare il vescovo Sigerico come uno dei precursori dei grandi viaggiatori: oggi potremmo immaginarlo come un travel blogger moderno che racconta l’esperienza del proprio viaggio, annotando i luoghi attraversati e le persone incontrate lungo il percorso.

All’evento sono intervenuti la consigliera delegata del Comune di Canterbury, Connie Nolan, il direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), Luca Bruschi, e la Confraternity of Pilgrims to Rome con il presidente Nick Dunne, il vicepresidente Brian Mooney e Giancarlo Laurenzi, presidente onorario, che ha animato l’evento. Presenti tra gli altri anche Sandy Brown, l’autore delle guide “Cicerone” sulla Via Francigena e William Pettit, già responsabile delle relazioni internazionali del comune di Canterbury, che dal 1993 partecipò al primo incontro ufficiale a Bologna, presso la sede della regione Emilia-Romagna, per la costruzione del dossier di candidatura all’itinerario culturale.

Luca Bruschi ha ripercorso brevemente la storia di questa significativa certificazione da parte del Consiglio d’Europa, la prima organizzazione di cooperazione tra Stati europei creata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, fondata a Londra nel 1949 e che oggi riunisce 46 Stati membri, tra cui il Regno Unito.

Il Programma degli Itinerari Culturali è stato lanciato dal Consiglio d’Europa nel 1987, con l’obiettivo di dimostrare, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, come il patrimonio culturale e la cultura dei diversi Stati d’Europa contribuissero a creare un patrimonio culturale condiviso. Il dossier di candidatura venne presentato nel 1993 dall’allora Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero italiano del Turismo, in accordo con il comitato di coordinamento guidato dalla regione Emilia-Romagna. La decisione finale da parte del Consiglio d’Europa venne deliberata nell’aprile 1994” ha ricordato Bruschi, il quale ha menzionato anche l’altra importante tappa storica per la Via Francigena, il 2001, quando 34 rappresentanti di enti locali, invitati a Fidenza (Parma, Emilia-Romagna) dall’allora Sindaco Massimo Tedeschi, fondarono l’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Il programma culturale tra camminate e conferenze

Anche la seconda giornata, sabato 2 marzo, ha avuto un forte significato culturale, sempre in collegamento con le celebrazioni dei trent’anni dell’Itinerario culturale della Via Francigena.

In programma al mattino un tour guidato a piedi che ha coinvolto luoghi simbolici, a partire dalla Cattedrale RC di Westminster, dove all’interno si trova l’elenco di tutti i vescovi inglesi cattolici che in passato (prima e dopo la Riforma), si sono recati a Roma a ricevere l’investitura papale con la consegna del pallium. Il trekking urbano, condotto dall’esperta guida Eammon Mullally, ha accompagnato i pellegrini per le strade del centro londinese, con soste a Lambeth Palace, all’abbazia di Westminster fino alla Cattedrale RC di St. George a Southwark, nel pittoresco quartiere lungo la sponda del Tamigi.

La camminata è stata seguita al pomeriggio dalla Conferenza annuale della CPR (titolo: Via Francigena: prima, durante e dopo il viaggio), alla quale hanno partecipato 75 persone provenienti da Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti. Una bella occasione per rinforzare la collaborazione con AEVF e per condividere progetti futuri di cooperazione. Sono state presentate tre significative testimonianze: Dawn Champion della British Pilgrimage Trust ha messo al centro dell’intervento la preparazione personale del cammino, David Andrew, ecologista di Natural England, ha condiviso la propria esperienza sulla Via Francigena e Philip McCarthy, medico e scrittore, ha raccontato il suo impegnato a promuovere il cammino nelle diocesi in Inghilterra e Galles. Nella sessione dedicata invece alle celebrazioni dei trent’anni della Via Francigena sono intervenuti Luca Bruschi, direttore AEVF, Connie Nolan, consigliera delegata della città di Canterbury e infine Giancarlo Laurenzi, presidente onorario della CPR, che ha introdotto il nuovo progetto (in fase di studio) della via Britannica, un raccordo della Via Francigena di 150 km da Londra a Canterbury. Un collegamento che ha un valore culturale molto profondo.

La Via Francigena acquista un valore culturale ancora più forte con questo tangibile coinvolgimento, a livello istituzionale e associativo, del mondo britannico. Esso contribuisce a far crescere la dimensione internazionale dell’itinerario, valorizzandone lo straordinario patrimonio.

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1994-2024: trent’anni di Via Francigena, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa

Nel 2024 la Via Francigena diventa grande: è infatti l’anno del 30esimo anniversario della certificazione ad Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

Il Programma degli Itinerari Culturali è stato lanciato dal Consiglio d’Europa nel 1987, con l’obiettivo di dimostrare, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, come il patrimonio culturale e la cultura dei diversi Stati d’Europa contribuissero a creare un patrimonio culturale condiviso. Il dossier venne presentato dall’allora Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero italiano del Turismo, in accordo con il comitato di coordinamento guidato dalla regione Emilia-Romagna. La decisione finale da parte del Consiglio d’Europa venne deliberata nell’aprile 1994.

Nella parte introduttiva del dossier si ricorda che “il presente lavoro vuole essere un contributo tecnico-scientifico per ulteriori approfondimenti sui temi legati al percorso francigeno. Deve intendersi come strumento di lavoro per le pubbliche amministrazioni e per gli operatori economici interessati che da qui al 200 dovranno attivarsi per le azioni di valorizzazione ambientale, culturale e turistica indispensabili per la predisposizione di una offerta competitiva a livello europeo”.

SI PARTE CON LE INZIATIVE ISTITUZIONALI

Il battesimo delle celebrazioni del trentesimo anniversario è previsto il primo marzo a Londra, dove si svolge un incontro simbolico alla British Library che conserva l’antico “diario di Sigerico”: il manoscritto del 990 d.c. è servito come base storica per ricostruire tutto il percorso contemporaneo della Via. L’Associazione Europea delle Vie Francigene partecipa a questo incontro insieme alla Confraternity of Pilgrims to Rome e al comune di Canterbury.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene si prepara a celebrare al meglio questo importante evento con le due Assemblee Generali che si svolgeranno a Vevey il 26 aprile (nel Cantone Vaud, in Svizzera) e a Monte Sant’Angelo, in Puglia, il 18 ottobre. A margine dell’Assemblea sono in programma visite studio, passeggiate, mostre, eventi culturali, conferenze e tanti momenti conviviali. In occasione dell’evento a Vevey sono previsti due momenti celebrativi significativi: l’inaugurazione di una mostra sulla Via Francigena con i pannelli che saranno esposti sulla “Place du Marché” e la “dichiarazione” ufficiale per ribadire i valori culturali legati all’itinerario della Via Francigena.

Alle due assemblee AEVF, si aggiunge la “Training Academy” sugli itinerari culturali che si svolgerà a Brindisi dal 4 al 7 giugno. L’evento, sostenuto da regione Puglia con il contributo del comune di Brindisi e con la collaborazione dell’ “Associazione Brindisi e le Antiche Strade”, ospiterà i manager di 48 itinerari europei e avrà un focus importante sulla Via Francigena. AEVF è il soggetto organizzatore.

CULTURA E TURISMO

Il 2024 è inoltre l’anno della ripartenza del dossier di candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, con regione Toscana capofila e con il sostegno finanziario del Ministero italiano della Cultura.

Il 13 aprile a Fidenza, in occasione del Francigena Fidenza Festival (11-14 aprile), è previsto il convegno scientifico organizzato da AEVF con il sostegno del comune e la collaborazione dell’Università di Parma per celebrare i 30 anni di vita dell’itinerario culturale alla presenza di esperti di storia, turismo, geografia, paesaggio e antropologia.

Andrà online entro fine anno il nuovo sito web e app, in quattro lingue, grazie al progetto finanziato dal Ministero italiano del Turismo, con regione Lazio capofila. Un progetto che prevede anche una campagna di promozione della Via Francigena a livello internazionale per 18 mesi. Questa attività di comunicazione e marketing avrà ricadute su tutto il percorso europeo della Via Francigena.

Il sito web, vero catalizzatore di tutte le iniziative sulla Via Francigena, prevede una importante novità: ad aprile viene lanciata la nuova sezione dedicata al trentesimo anniversario. E’ prevista la timeline che ripercorre la storia francigena di questo periodo; la raccolta di pensieri e riflessioni di autorevoli “ambasciatori” della Via Francigena; la testimonianza di pellegrini. Questo materiale servirà a preservare l’identità e la storia della Via Franciegena: “La storia è memoria”, ci ricordava il medievalista Jacques Le Goff, grande sostenitore della Via Francigena, che lui chiamava “una via di culture”.

Anche sulle pagine della rivista “Via Francigena”, nei numeri in uscita a giugno e dicembre 2024, ci saranno approfondimenti e riflessioni che ripercorrono gli ultimi trent’anni di storia.

CAMMINATE, ANIMAZIONE E PROMOZIONE

Grande attenzione all’animazione sul territorio prevede molteplici iniziative e camminate organizzate da AEVF in collaborazione con i partner di progetto e associazioni locali nei quattro Paesi attraversati. Cammineremo anche grazie al nuovo progetto europeo ERASMUS sport “Hike”, in partenza dal prossimo aprile. Le aree individuate per le attività sono in Italia, Grecia, Turchia.

Sempre in ambito di mobilità lenta, AEVF partecipe alla significativa staffetta “La Grande Randonnée vers Paris” che organizza la FFRandonnée – Fédération Française de la Randonnée pédestre in vista dei giochi olimpici di Parigi. Tra i 10.000 km di cammino previsti in tutta la Francia, dal 31 marzo al 14 aprile l’associazione sarà presente sul sentiero Via Francigena-GR145 nei territori del Doubs, Haute-Saône, Haute-Marne, Aube.

Spazio anche alla promozione, con la partecipazione ad importanti Fiere: “Salon Destination Marne” il 16-17 marzo a Châlons-en-Champagne; “Fa’ la cosa Giusta!” il 22-24 marzo; “Festival Grandes Heures Nature” à Besançon il 14-16 giugno.

Il 2024 sarà certamente un anno importante per la Via Francigena.  Siamo pronti a celebrarla, onorarla, percorrerla e farla rivivere per festeggiare al meglio questo anniversario!

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La Via Francigena aderisce al progetto “Un miliardo di passi” in vista del Giubileo 2025 

Il 2024 sarà un anno cruciale per il mondo dei cammini; da un lato la Via Francigena festeggia il trentesimo anniversario della certificazione della Via Francigena come Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, avvenuta nel 1994. Dall’altro, si tratta dell’anno precedente al Giubileo 2025, in vista del quale numerosissime sono le iniziative legate al turismo religioso e culturale. Tra queste, troviamo il progetto 1 billion steps for peace” (un miliardo di passi per la pace), a cui ha deciso di aderire la nostra Associazione. Si tratta di una iniziativa internazionale che vede cento cammini europei impegnati a organizzare alcuni giorni di pellegrinaggio, a cui prenderanno parte centinaia di persone.  

L’iniziativa nasce dalla convinzione che i cammini costituiscano una comunità internazionale di pace, tutela della natura e fratellanza dei popoli: E quale miglior occasione della vigilia del Giubileo 2025, che inizierà ufficialmente il 24 dicembre 2024 e porterà un grande afflusso di pellegrini a Roma già dalla fine di questo anno? 

Tra i cammini aderenti, oltre alla Via Francigena, troviamo la Romea Strata e la Via Romea Germanica (con cui la nostra Associazione ha collaborato negli ultimi tre anni per la valorizzazione del patrimonio termale all’interno del progetto europeo Horizon 2020 rurAllure), la Via degli Dei, il Cammino Celeste, il Cammino di Sant’Antonio, la Via di Francesco, il, Cammino Francescano della Marca, il Cammino minerario di Santa Barbara, solo per citarne alcuni. 

Per celebrare la chiusura dell’iniziativa, nel 2025 avrà luogo un cammino di fratellanza e si terrà un concerto con la consegna al Santo Padre della “Dichiarazione dei cammini di pace” sottoscritta dai cammini aderenti, Per ricevere tutti gli aggiornamenti sulle prossime iniziative, consigliamo l’iscrizione alla newsletter mensile di AEVF

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La Via Francigena alla BIT di Milano per parlare di turismo accessibile

Un turismo per tutti, accessibile e inclusivo, lungo la Via Francigena. Questo il forte messaggio lanciato lunedì scorso allo stand di regione Piemonte presso la Borsa Internazionale di Turismo BIT di Milano.

Durante l’evento è stato presentato “Tourism for All”, il progetto di turismo accessibile realizzato con fondi PNRR per adeguare strutture e sentieri, con l’obiettivo di renderli maggiormente accessibili anche alle persone con disabilità.

Il progetto si sviluppa su due sezioni del percorso piemontese della Via Francigena, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. I tratti coinvolti dal progetto sono Ivrea-Viverone, nella parte Canavesana, e Villar Focchiardo-Avigliana, parte della variante della Valle di Susa, insieme ad altri territori limitrofi.

Le attività in corso prevedono la messa a sistema delle buone pratiche già esistenti per l’accoglienza di persone disabili, l’adeguamento delle infrastrutture e dei siti web turistici, l’organizzazione di servizi accessibili, la formazione degli operatori turistici, la creazione di esperienze turistiche accessibili, la costruzione di un sistema d’accoglienza adeguato. Un passo importante sarà quello della guida dedicata all’accessibilità in questo tratto.

Un aspetto di rilievo è anche quello relativo all’attivazione (in corso) dei tirocini extracurriculari nel settore turistico per persone con disabilità, realizzato con il supporto dell’Agenzia Piemonte Lavoro.

L’incontro è stato introdotto dal vicepresidente Fabio Carosso e moderato dalla giornalista Rosalba Graglia

Barbara Bellini, dirigente di turismo Regione Piemonte, ha delineato i contorni dell’iniziativa, mentre il direttore della nostra associazione Luca Bruschi ha sottolineato la dimensione internazionale della Via Francigena, con riferimento ai numeri della frequentazione e all’identikit dei suoi pellegrini, da poco aggiornato con i dati dell’anno appena concluso.

Danilo RagonaLuca Paiardi, ideatori del progetto “Viaggio Italia”, hanno condiviso le proprie esperienze legate alla disabilità, con l’auspicio che questo progetto pilota si possa concretizzare in una futura guida e si possa esportare in altre regioni.

Valentina Sapienza e Giuliana Garavini, persone disabili tirocinanti del progetto “Via Francigena for All”ne parliamo in questo articolo -, hanno presentato al pubblico la propria esperienza.

In un ambito in cui c’è ancora tanto lavoro da fare, a partire da un nuovo approccio culturale delle istituzioni in grado di mettere al centro delle politiche di sviluppo territoriale la fruizione universale dei nostri cammini e sentieri, il lavoro di regione Piemonte rappresenta un significativo punto di partenza, nonché un progetto pilota che offre un modello da riprendere, auspicabilmente, nelle altre regioni italiane.

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Il 2023 della Via Francigena: numeri e stime sul flusso dei pellegrini

Sono iniziate le attività del 2024 lungo la Via Francigena e, come ogni anno, diamo uno sguardo alle statistiche del sito e ai numeri che sono stati registrati dall’Associazione Europea delle Vie Francigene attraverso la distribuzione delle credenziali AEVF.

Il 2023 ha confermato una importante presenza internazionale lungo l’itinerario, a conferma della dimensione mondiale della Via Francigena, sempre più ricercata anche da un pubblico giovane e proveniente da continenti extra-europei. In merito a questo punto, sicuramente ha giocato un ruolo importante la guida in lingua inglese della casa editrice londinese Cicerone, la quale ha messo in circolazione i tre volumi Canterbury-Losanna, Losanna-Lucca, e Lucca-Roma. Cresce anche la presenza di pellegrini nel tratto meridionale, cioè lungo la Via Francigena nel Sud, la cui infrastrutturazione del percorso è in fase di crescita.

I pellegrini che hanno compilato il questionario al momento della ricezione della credenziale sono stati 3.840, circa lo stesso numero dell’anno precedente. Come sempre AEVF parla di stime e non di dati statistici ufficiali, in quanto sono distribuite anche altre credenziali, soprattutto in Europa, ed aumenta il numero di camminatori che percorre ogni anno tratti di percorso di 8-10 giorni utilizzando quindi la stessa credenziale su più annualità.

Il numero delle credenziali AEVF distribuite è stato di 15.667, ed il numero di punti di distribuzione del passaporto del pellegrino è stato di 118, con un aumento in Francia e Svizzera.

PROFILO DEI VIAGGIATORI

MODALITÀ DI VIAGGIO

La maggior parte dei pellegrini sceglie di percorrere il cammino a piedi (86%), con un lieve incremento rispetto l’anno precedente. In bicicletta il rimanente 14%, anche se è stato registrato qualche singolo pellegrino che ha percorso alcuni tratti del percorso a cavallo.

ETÀ

L’età di chi frequenta la Via Francigena conferma il trend dello scorso anno, che aveva visto un incremento del numero di giovani pellegrini. Nel 2024 si contendono il primato le fasce 25-34 anni e 55-64 anni con il 22%. Poco al di sotto, con il 21,4%, la fascia 45-54 anni. Il gruppo dai 35-44 anni è al 14%, mentre rispettivamente al 10,6% e al 10% ci sono i gruppi sotto i 25 anni e gli over 65.

GENERE

La componente maschile è del 51% mentre quella femminile è del 49%, con un aumento del secondo gruppo rispetto l’anno precedente.

NAZIONALITÀ

Ci sono dati importanti in relazione alla nazionalità. Il 2023 ha confermato la dimensione internazionale della Via Francigena, facendo salire a 55* il numero dei Paesi rappresentati lungo il cammino. Il gruppo dei camminatori più numeroso rimane quello italiano con la quota che scende di due punti, al 68% rispetto al 70% del 2022. È importante segnalare il grande boom di pellegrini dagli Stati Uniti, al secondo posto come numero di presenze. Appena staccati, nell’ordine, ci sono la Svezia, la Francia e l’Australia. L’interesse fuori Europa della Via Francigena ha spaziato dal Sud Africa alla Colombia, da Singapore alla Nuova Zelanda.

MESE DI PARTENZA

Uno degli scostamenti più grandi rispetto all’anno precedente è il mese di partenza, con aprile al primo posto (22%). Quasi un pellegrino su quattro si è messo in viaggio in quel periodo. Segue il mese di settembre al 16,5%, poi agosto al 14% e maggio al 13%. Giugno e ottobre sono rispettivamente al 9% e 7%.

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO

Per luogo di partenza il 2023 registra un podio tutto toscano, con Lucca (13%), San Miniato (11%) e Siena (7%). La città di Lucca è stata al primo posto anche l’anno precedente, confermandosi quindi come punto di partenza privilegiato per chi si mette in cammino sulla Via Francigena con l’obiettivo di raggiungere Siena o Roma come destinazione. Tra i punti di partenza, le prime città nella lista sono state Bolsena, Gambassi Terme e Roma.  Da segnalare nei top 10 anche il Colle del Grand San Bernardo (Svizzera) e la città di Canterbury (Regno Unito), infine Fidenza in Emilia-Romagna, sede della nostra associazione.

Per quanto riguarda le mete del pellegrinaggio al primo posto c’è Roma, con il 44%. L’arrivo nella Città Eterna, presso la Tomba dei Santi Pietro e Paolo, rappresenta un importante obiettivo di chi si mette in cammino. Al secondo posto Siena, al 24%. Mete importanti che sono state raggiunte con frequenza sono anche state Santa Maria di Leuca, punto terminale della Via Francigena nel Sud, il Colle del Gran San Bernardo e anche Canterbury, per coloro che hanno camminato da sud verso nord.

LE MOTIVAZIONI

Le motivazioni del viaggio lungo la Via Francigena confermano l’interesse per la condivisione (50%), elemento questo che viene indicato al primo posto. Il cammino è prima di tutto, infatti, un’occasione per condividere l’esperienza, una cena tra amici, una chiacchierata sul percorso oppure del tempo all’ostello con i viandanti conosciuti lungo la via. Al vertice delle motivazioni ci sono anche quelle culturale e turistica (al 38% e 35%), nonché quella spirituale e di ricerca personale (35%). Seguono le motivazioni ambientali, sportive, religiose, enogastronomiche.

DA SOLI O IN COMPAGNIA

Dati in controtendenza rispetto al 2022, quando il 54% degli intervistati aveva affermato di preferire il viaggio in 3 o più persone. Lo scorso anno al primo posto c’è stato il viaggio in coppia (39,5%), seguito da quello in solitaria (36,5%) ed infine in gruppo – almeno tre persone – (24%).

IL TESTIMONIUM A ROMA

Una notizia importante riguarda l’accoglienza dei pellegrini a Roma. Lo scorso anno è stato attivato il servizio della Fabbrica di San Pietro, con un desk dedicato nella Basilica. Il punto accoglienza è aperto dalle ore 07:30 alle ore 18:30 tutti i giorni. Il mercoledì (qualora ci fosse l’Udienza Papale in Piazza) dalle ore 13:00 alle ore 18:30. Inoltre, ogni giorno alle ore 18:00 presso l’Altare della Cattedra si celebra la Santa Messa del Pellegrino. Sono3.319 i pellegrini provenienti da 55 differenti Paesi (33 Europei e 22 extra Europei), che hanno compilato le statistiche facoltative al ricevimento del Testimonium. I mesi più frequentati sono stati agosto (563 moduli), settembre (660 moduli) e ottobre (537 moduli). La provenienza geografica internazionale è abbastanza in linea con i dati delle credenziali AEVF: nell’ordine Italia, Germania, Stati Uniti, Francia, Australia. La numerosa presenza tedesca, che non compare con numeri alti nelle credenziali AEVF, si giustifica per il fatto che i pellegrini sono soliti utilizzare la credenziale distribuita da un tour operator nazionale.

ARRIVO A BRINDISI

Nel 2023 l’accoglienza della Statio Peregrinorum di Brindisi, in Puglia, ha supportato l’animazione locale e la distribuzione del testimonium laico presso l’Accademia degli Erranti (Ex Convento delle Scuole Pie), una meravigliosa sede monumentale dove l’A.P.S. Brindisi e le Antiche Strade offre numerosi servizi per i Pellegrini, viandanti e camminatori (apertura lunedì-sabato ore 10-12 e 16-20). Sono stati accolti in sede 133 pellegrini e sono stati consegnati 103 testimonium.

LA VIA FRANCIGENA SUL WEB

Anche il web restituisce un forte interesse verso la Via Francigena, con circa 450.000 utenti unici e quasi tre milioni di visualizzazioni di pagina www.viefrancigene.org.

Il 66% ha guardato il sito su smartphone, 31% su desktop e 2% su tablet. Il 62,41% dei visitatori viene dall’Italia (67,86% nel 2022) ma la buona notizia è l’aumento di visitatori che provengono da Francia (8,88%), Svizzera (3,72%), Regno Unito (3,70%) e Stati Uniti (3,23%). Il numero complessivo del pubblico internazionale è aumentato del 5% rispetto al 2022.

Sul sito il 53% dei visitatori sono uomini e il 47% donne. L’età è così suddivisa: 25-34: 25,6%; 35-44: 25,5%; 45-54: 21,5%; 18-24: 16,6%; 55-64: 16,3%; 65+: 9,7%.

La pagina più visitata è quella del “percorso” con 152,179 visualizzazioni.

La tappa più visitata è stata quella “San Gimignano-Monteriggioni”, con 16.726 visualizzazioni.

*dato che è stato estrapolato dalla distribuzione credenziale AEVF e dalla consegna dei testimonium a Roma.

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Fondo per i cammini in Italia: stanziati dal governo 15 milioni di euro

Una buona notizia per la Via Francigena e il turismo lento arriva dall’approvazione della legge di bilancio 2024 da parte del Governo italiano.

Con riferimento al rilancio e la promozione turistica dei percorsi “cammini religiosi”, il fondo per l’infrastrutturazione del sistema dei cammini in Italia è stato rifinanziato per il 2024, 2025 e 2026 per un totale di 15 milioni di euro. Con queste risorse potranno così essere sovvenzionati molti progetti che erano stati ammessi all’interno del recente bando del Ministero italiano del Turismo.

All’interno del fondo per i cammini, nel 2023 erano già stati ammessi a finanziamento cinque progetti sulla Via Francigena. Ne sono stati beneficiari la Provincia di Siena (Toscana), i comuni di Saint-Oyen (Valle d’Aosta), Pontremoli (Toscana) e Berceto (Emilia-Romagna), la Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli (Toscana). Grazie a questa recente estensione del fondo ministeriale, entrano nella lista anche altri territori: comuni di Campagnano (Lazio), Otranto e Poggiardo (Puglia), Donnas (Valle d’Aosta), Santo Stefano Magra (Liguria). (Link alla lista completa: https://www.ministeroturismo.gov.it/wp-content/uploads/2023/12/Cammini-religiosi_Graduatoria-delle-domande_v01.pdf).

Al centro della manovra anche il Giubileo del 2025: istituito il fondo di 75 milioni di euro nell’anno 2024, 305 milioni di euro nell’anno 2025 e 8 milioni di euro nell’anno 2026 per la pianificazione e la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali all’evento.

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La Via Francigena all’11° Forum annuale sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa a Chania

Il Programma degli Itinerari Culturali ha festeggiato a Chania il suo 35° anniversario con tre giorni di sessioni interattive, workshop, confronti, dibattiti in presenza con 430 delegati internazionali.

La città di Chania, sull’isola greca di Creta, ha ospitato dal 5 al 7 ottobre l’evento al quale hanno partecipato oltre 430 delegati: dal Consiglio d’Europa all’Unione Europea, dall’Organizzazione Mondiale del Turismo all’UNESCO, dai rappresentanti di oltre 50 Itinerari culturali europei, certificati e non, ai referenti dei Ministeri della Cultura dei Paesi che fanno parte dell’Accordo Parziale Allargati sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa.

Il tema di quest’anno è stato: “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa: salvaguardia dei valori europei, patrimonio, dialogo“.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) è stata rappresentata da Luca Bruschi, direttore, e Elena Dubinina, responsabile progetti europei e relazioni internazionali.

Bruschi è intervenuto nella sessione plenaria dedicata alla “Salvaguardia del patrimonio culturale“, con focus sulle principali sfide per la tutela del patrimonio culturale e della fruizione turistica e sostenibile della Via Francigena.

Dubinina è intervenuta nella sessione con tutti i rappresentanti degli itinerari per portare l’esperienza AEVF all’interno del progetto europeo rurAllure (programma Horizon 2020) che mette al centro il patrimonio culturale e museale lungo le vie di pellegrinaggio.

Durante il Forum AEVF ha potuto rinforzare le relazioni con i referenti dei delegati degli itinerari culturali che presentano una tematica affine: Cammino di Santiago di Compostela, Via Romea Germanica, St. Olav, Cammino di Stevenson, Via Romea Strata (in fase di certificazione).

È stata anche l’occasione per incontrare i rappresentanti dei Ministeri della Cultura dei Paesi attraversati dalla Via Francigena, come Italia e Svizzera, ma anche i referenti ministeriali dei Paesi presenti lungo l’estensione del cammino verso Gerusalemme, seguendo l’antica Via Egnazia: Albania, Grecia, Turchia.

La Via Francigena ha ribadito i valori europei che stanno alla base di questo itinerario culturale che mette in relazione le comunità locali, sostiene l’economia nell’Europa rurale, genera opportunità di lavoro per i giovani, favorisce il dialogo culturali, interreligioso, intergenerazionale.