Via Francigena

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La sostenibilità in cammino senza compromessi: scopriamo insieme i capi 100% sostenibili di CAMCO Activewear

La famiglia AEVF si fa sempre più grande e da oggi si arricchisce della preziosa collaborazione di CAMCO Activewear, azienda produttrice di abbigliamento 100% sostenibile per uomo e donna, ideale per l’attività all’aria aperta. 

Una sempre maggiore sensibilità del pubblico verso la sostenibilità e il medio-ambiente ha aperto negli ultimi anni nuovi scenari nel mondo dell’abbigliamento e CAMCO si posiziona tra i brand che abbracciano questi valori. 

Una passione per il cammino e l’impegno per la sostenibilità  

CAMCO nasce dal bisogno di Matteo Corrado, camminatore e ingegnere di formazione e mestiere, di portare nel modo dell’abbigliamento sportivo un occhio più attento verso la cura dell’ambiente. Decide così di introdurre nel Made in Italy una novità: creare dei capi tecnici e comodi utilizzando i materiali che la natura stessa fornisce, senza arrecarle danno. Come CAMCO, anche la nostra Associazione è sempre molto attenta a promuovere il rispetto e la cura del territorio, e a farsi portavoce di quei saperi e di quelle tradizioni artigianali e locali che si sono costruiti nel tempo, in armonia con i cicli naturali.  

La rivoluzione a base di 50% di lana Merino extrafine e 50% TENCEL™ 

I capi prodotti da CAMCO provengono da un lavoro di ricerca di materiali sostenibili e da un’attenzione verso una filiera che sia rispettosa del benessere dell’ambiente e degli animali. Per questo l’azienda utilizza dei cartellini stampati su carta certificata FSC (Forest Stewardship Council) che attesta la provenienza del materiale da foreste gestite in modo responsabile. 

La composizione dei capi per il 50% in lana Merino extrafine e per il 50% in TENCEL™, rende le collezioni CAMCO particolarmente adatte agli amanti delle attività outdoor in tutte le stagioni La lana Merino extrafine è certificata GOTS e mulesing-free, quindi esclude tecniche invasive di tosatura, e rende più caldo il cammino in inverno, mentre fa da isolante per il calore in estate. Il mulesing, per chi non lo sapesse, è una pratica chirurgica e barbarica, adottata soprattutto negli allevamenti australiani, che procura molta sofferenza alle pecore che vi vengono sottoposte. Il TENCEL™, un marchio registrato di Lenzing AG, è invece una fibra di origine botanica nella cui produzione i fluidi di processo sono riutilizzati e riciclati per oltre il 99%. Grazie al lyocell in fibre TENCEL™ l’umidità viene regolata e quindi il corpo resta più asciutto e fresco. 

L’esperienza di CAMCO lungo il cammino francigeno 

Come molti altri partner dell’Associazione, CAMCO ha fatto esperienza sul campo dell’itinerario francigeno percorrendo alcuni tratti: nell’estate 2021 con un viaggio sull’itinerario da Bagno Vignoni a Roma, alla scoperta del borgo di Montefiascone e del lago di Bolsena, ma anche della città di Viterbo, punto di partenza durante la scorsa estate, per un’altra camminata fino a Roma.  

La proposta imprenditoriale e la storia di CAMCO non potevano quindi che incontrare la missione dell’Associazione, che arricchisce il suo network con un prezioso alleato del cammino etico e sostenibile. CAMCO vuole festeggiare questa partnership proponendo uno sconto del 20% del valore dell’intero carrello ai pellegrini della Via Francigena che possono inserire il codice sconto AEVF20

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Via Francigena e Confartigianato insieme per promuovere i territori e la sostenibilità

L’Associazione AEVF e Confartigianato hanno di recente sottoscritto un’intesa per la promozione del turismo sostenibile e delle peculiarità dei territori, tra tradizione e innovazione. 

Confartigianato, una rete di riferimento lungo il cammino 

Confartigianato Imprese è la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi all’artigianato e alle piccole imprese. Associa 700.000 imprese appartenenti a decine di settori diversi e nelle quali convivono la tradizione di mestieri antichi e l’innovazione di attività che utilizzano tecnologie d’avanguardia. Confartigianato opera in tutta Italia con una sede nazionale a Roma e 1.201 sedi territoriali, che fanno capo a 103 Associazioni provinciali e a 21 Federazioni regionali. 

Con questa collaborazione AEVF e Confartigianato puntano a essere ancora più vicine alle numerose piccole e medie imprese e realtà artigiane che caratterizzano il tessuto italiano, mediante una serie di attività che coinvolgeranno anche le Federazioni regionali e le Associazioni territoriali di Confartigianato. 

L’itinerario francigeno come laboratorio di innovazione sociale

Cuore dell’accordo tra AEVF e Confartigianato è quello di organizzare attività congiunte nell’ambito del turismo sostenibile, con un’attenzione particolare a quei mestieri artigiani e alle innovazioni imprenditoriali nate all’interno dei territori che sono attraversati dall’itinerario francigeno. Si tratta in particolare di progetti e iniziative volti a dare risalto alle imprese situate lungo il cammino, e di momenti formativi aperti al Sistema Confartigianato, e dedicati alla creazione di itinerari turistici legati all’itinerario. 

Il risultato di questa collaborazione costituirà di fatto un laboratorio di innovazione sociale, e quindi di promozione di buone prassi per lo sviluppo e la diffusione del turismo lento sui cammini. 

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Pont-Saint-Martin – Ivrea
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Aspettando “I Love Francigena 2024”, un anno di escursioni gratuite con Coop

Il 2023 è stato un anno ricco di cammini ed escursioni sulla Via Francigena (quihttps://www.viefrancigene.org/it/percorso/ trovi tutte le tratte), grazie alla collaborazione con Coop che ha promosso una nuova edizione di “I Love Francigena”; 16 escursioni gratuite, di cui due in bicicletta, dalla primavera all’1 ottobre in sette regioni italiane - Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio e Puglia - all’insegna del benessere e della sostenibilità. 

Alle escursioni, organizzate da AEVF con il supporto di Francigena Service S.r.l., hanno partecipato centinaia di pellegrini e camminatori, accompagnati da guide professioniste e dallo staff dell’Associazione. Ripercorriamo insieme questo bellissimo viaggio!

Una primavera ricca di sorprese lungo il cammino con Coop 

In questo viaggio iniziato a metà aprile, siamo partiti dal tratto ligure per percorrere il cammino da Castelnuovo Magra a Sarzana, dove abbiamo potuto ammirare le antiche fortificazioni e uno splendido paesaggio con scorci sul mare. Nello stesso fine settimana, le colline toscane hanno fatto da sfondo a un’altra avventura tra Torrenieri e Bagno Vignoni, alla scoperta di monumenti, mete termali e prodotti locali. Non ci si poteva perdere quindi l’evento successivo, cioè la passeggiata tra la città termale di Salsomaggiore Terme e Fidenza, in Emilia-Romagna. Nello stesso weekend, gli amanti del cammino non hanno rinunciato all’escursione nel parmense da Costamezzana a Medesano, per un tranquillo tragitto immerso nel verde. A maggio il primo caldo si è fatto sentire al sud, quindi perché non approfittarne? La passeggiata tra Polignano a Mare e Monopoli è capitata proprio nel momento giusto! Oltre ai due antichi borghi il tratto è stato un susseguirsi di meraviglie tra vedute sul mare, paesini di pescatori e siti naturalistici. Rimanendo sempre in territorio pugliese, Coop ci ha accompagnati lugo la tappa da Montalbano al Santuario di Madonna Pozzo Guacito, tra Dolmen, masserie e oliveti. 

L’arrivo dell’estate sulla rotta di “I Love Francigena”

Chi ha partecipato alla pedalata a Lucca a metà giugno, si è regalato un tour ciclabile di tutto rispetto, tra il parco fluviale del Serchio e il centro della città, attraversando il Ponte San Pietro. Nello stesso periodo, risalendo verso nord, la prima meta piemontese di “I Love Francigena” ha portato i partecipanti tra i vigneti, lungo la strada che parte da Palazzo Canavese e arriva al lago di Viverone, dove ammirare l’antica e peculiare chiesetta romanica “il Gesiun”. Il fine settimana successivo siamo tornati in Emilia-Romagna con Coop, con due escursioni di tutto rispetto: una passeggiata tra Cassio e Berceto, con visita ai due borghi e a quello di Castellonchio lungo il percorso, e una tappa che ha toccato il secondo punto più alto della Via Francigena, il Monte Valoria, per poi proseguire tra i boschi da Berceto fino al Passo della Cisa, dove risiede solenne il Santuario della Madonna della Guardia.

A settembre, il rientro dalle vacanze è stato meno traumatico grazie a una bellissima escursione sostenuta da Coop tra Collecchio e Gaiano, per godere della bellezza del Parco dei Boschi di Carrega e delle colline della Val di Taro.

Le camminate Coop si sono concluse con l’escursione da Villanova d’Ardenghi a Pavia a inizio ottobre: un ottimo modo per celebrare l’arrivo dell’autunno lungo la tappa numero 13 della Via Francigena, seguendo il fiume Ticino, il cui parco si estende per circa 65 chilometri regalando una vegetazione unica della Lomellina tra varietà di noccioli e di carpino bianco. Nel corso della passeggiata, non sono mancati aneddoti curiosi grazie alle nostre sapienti guide, come la storia di Carbonara al Ticino, comune della Lomellina il cui nome ha una doppia origine. Potrebbe derivare dalla parola latina “carbonar” ossia i fossi scavati nel terreno per raccogliere l’acqua che confluiva da altri terreni oppure da Sylva Carbonaria, cioè la foresta dove i Carbonari, abitanti del luogo avevano l’abitudine di incendiare la foresta lungo il Ticino per ottenere carbone da legna. 

“I Love Francigena” è un’esperienza che ha regalato ai partecipanti momenti di condivisione e scoperta di luoghi e prodotti locali che caratterizzano i diversi territori attraversati dalla Francigena.

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Pavia, Crossroads of Europe sin dal 2012, ospita una 3 giorni che avrà un ampio focus dedicato alla Via Francigena

Riflettori internazionali accesi su Pavia. Il 19 ottobre gli Stati Generali sul cammino e turismo sostenibile, il 20 ottobre l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigena e il 21 ottobre la passeggiata sul tratto pavese.

Pavia, 18 ottobre 2023 – Si terranno giovedì 19 ottobre (ore 9.30-17.30) a Pavia nell’Aula Magna del Collegio universitario Ghislieri (Piazza Ghislieri, 4) gli “Stati generali sul cammino e il turismo sostenibile”. L’iniziativa è promossa da Comune di Pavia-Assessorato al Turismo in collaborazione con la Camera di Commercio di Pavia e con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), con il patrocinio di Ministero del Turismo, Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Università di Pavia e con il contributo di Fondazione Cariplo. I lavori saranno inaugurati dal messaggio della Ministra del Turismo Daniela Santanchè.

L’Assessore al Turismo del Comune di Pavia, Roberta Marcone introdurrà la giornata, insieme ad Aldo Patruno, Vicepresidente di AEVF e a Miriam Giovanzana, Direttrice della casa editrice “Terre di Mezzo”.  Porteranno i saluti istituzionali Mario Fabrizio Fracassi, Sindaco di Pavia, Barbara Mazzali, Assessore al Turismo di Regione Lombardia, Giovanni Palli, Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Merlino, Commissario straordinario della Camera di Commercio di Pavia e Hellas Cena dell’Università di Pavia, delegata dal Rettore alla Terza Missione. Modera questa prima parte il giornalista Andrea Giambruno.

I lavori saranno articolati nella giornata in varie sessioni per un totale di 17 interventi che toccheranno temi di stretta attualità. La prima sessione sarà guidata da rappresentanti della Direzione dei Ministeri del Turismo e della Cultura e avrà per titolo “Strategie per la strutturazione e la valorizzazione dei cammini. Il caso della Via Francigena La seconda sessione del mattino, intitolata “I cammini come volano di sviluppo territoriale approfondirà la dimensione religiosa, culturale e turistica del Cammino con rappresentanti delle Regioni. Le sessioni pomeridiane – moderate da Sandro Polci, già Direttore artistico del Festival Via Francigena Collective Project, saranno dedicate a: “Turismo, Economia e Sostenibilità”, Percorso e accoglienza e a Mobilità e accessibilità”.

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di confronto sui progetti e le iniziative promosse dai diversi attori che operano nel settore del turismo sostenibile e dei cammini in Italia. Autorevoli relatori provenienti da istituzioni pubbliche, mondo privato e associativo illustreranno le progettualità sulla Via Francigena in Italia, anche in previsione del Giubileo 2025.  La Via Francigena, Itinerario culturale del Consiglio d’Europa dal 1994, rappresenta la principale arteria italiana del turismo lento ed accoglie ogni anno decine di migliaia di pellegrini e turisti culturali da oltre 40 Paesi. Da qui nasce l’idea di organizzare gli Stati Generali a Pavia, città attraversata da numerosi cammini e riconosciuta Crossroads of Europe sin dal 2012. Pavia è un crocevia di ben dieci itinerari e reti di cammini di pellegrinaggio, tra i quali l’Itinerario culturale europeo Saint Martin de Tours (La Via Sancti Martini), il Cammino di Sant’Agostino, la Via Francisca del Lucomagno, la Via Augustina, per citarne soltanto alcuni. Con la chiesa di San Marino, inoltre, Pavia è inserita nella Rete europea dei Siti casadeiani, mentre con il monastero di San Maiolo la città è uno dei punti di riferimento del Reseau clunisien. Infine, Pavia è un tratto interessante per la Via della traslazione di San Colombano, per la Via degli Abati (da Pavia a Pontremoli in direzione di Lucca e Roma) e per la Via Francigena.

Il giorno successivo, venerdì 20 ottobre, la città di Pavia ospiterà l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene dalle ore 14:00, sempre presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri.  A questo appuntamento internazionale, aperto al pubblico, partecipano i rappresentanti di Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. Prevista una delegazione dalla città inglese di Canterbury, punto di partenza della Via Francigena.

In questa occasione saranno discussi alcuni punti significativi per AEVF e per il futuro della Via Francigena. Si parlerà la valutazione periodica (ciclo 2023-24) del Consiglio d’Europa per la conferma della certificazione della Via Francigena quale “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” e di AEVF quale réseau porteur della Via Francigena. I soci avranno la possibilità di confrontarsi sulla pianificazione delle attività in occasione delle celebrazioni del trentesimo anniversario (1994-2024) della certificazione della Via Francigena come Itinerario culturale europeo. Sarà una occasione importante che inviterà a riflettere sul passato, presente e futuro della Via Francigena. All’ordine del giorno saranno discussi anche punti strategici per AEVF, come il rinnovo di gestione e implementazione del portale web e app, la stipula di nuovi accordi di cooperazione con partner pubblici e privati, infine l’aumento delle quote associative AEVF a partire dal 2025.

Il programma delle 3 giornate:

  • il 19.10 (10.00-17.30), l’evento Stati Generali sul cammino e il turismo sostenibile” presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia.
  • Il 20.10 mattina, la visita guidata della città di Pavia.
  • Il 20.10 (14.00-18:00), Assemblea Generale Associazione Europea Vie Francigene
  • Il 21.10, camminata evento I Love Francigena, la camminata lungo la Via Francigena pavese.

Per ulteriori informazioni:

  Comune di Pavia – Ufficio Turismo: turismo@comune.pv.it

  AEVF – Anna Maria Ganapini: annamaria.ganapini@viefrancigene.org 

Dichiarazione di: Roberta Marcone, Assessore al Turismo del Comune di Pavia.

La nostra città è da sempre Crocevia di Cammini, tanto da guadagnarsi il titolo europeo di “Crossroad of Europe”. Si può camminare sulla via Francigena, sulla via degli Abati, sul percorso di San Colombano, sulla Via Francisca del Lucomagno o di San Martino di Tours, ma anche sul Cammino di Sant’Agostino, ed altri ma di certo, quello che risulta più ricercato e percorso, sia dal turismo nazionale sia da quello europeo, anche per tratti più brevi, è senz’altro la Via Francigena, che rimane uno dei più importanti itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa e che snoda in Lombardia oltre 120 km, per la quasi totalità nella nostra provincia.

In considerazione di questa importanza ho ritenuto fondamentale dare una priorità di sviluppo a questo itinerario affinché si produca, a cascata, un valore aggiunto alla fitta e interessantissima rete di itinerari storico culturali e religiosi che insistono sul territorio.

Per questo ho fortemente voluto a Pavia -e ringrazio per questo il Presidente Tedeschi e tutto il suo staff- la realizzazione in città dell’Assemblea Generale delle vie Francigene: perché l’assemblea rappresenta un fondamentale momento d’incontro per i 238  soci AEVF (Enti pubblici situati lungo il percorso della Via) e richiama la partecipazione di molti amministratori provenienti da Inghilterra, Francia, Svizzera, oltre che dall’Italia, ma anche di associazioni amiche, di operatori del settore, di media e di altri soggetti che vogliano seguirne i lavori e per conseguenza rappresenterà un’importante vetrina per Pavia e la sua Provincia e per la Regione Lombardia.L’assemblea di venerdì 20 ottobre sarà preceduta, nella giornata di giovedì, dalla Xedizione dell’evento “Pavia Crossroads of Europe” che quest’assessorato organizza annualmente, sulla scia del riconoscimento del titolo assegnato nel 2012. Anche questa edizione sarà un momento privilegiato per fare riflessioni, approfondimenti e programmi, con gli operatori economici, con gli stakeholder del territorio, e con le associazioni dei Cammini che transitano dalla città, in particolare sul tema turismo sostenibile e “accessibile” e sui cammini come volano di sviluppo economico dei territori. Ringrazio in proposito la Camera di Commercio, che ha lavorato e lavora in stretta collaborazione a noi su questo progetto, e non solo, verso la realizzazione di una offerta turistica completa, di un’accoglienza pronta e integrata, e di una governance di turismo locale partecipata ed evoluta”.

Dichiarazione di: Giovanni Merlino, Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Pavia.
“La Camera di Pavia da molti anni ha individuato il filone del “Turismo lento, religioso e sostenibile” come un’opportunità per il nostro territorio. Abbiamo la grande fortuna di avere un significativo tratto della via Francigena, il più importante cammino della cristianità, oltre ad altri importantissimi cammini, che attraversano il nostro territorio, passando per il capoluogo, ricco di chiese di stile gotico-lombardo e rinascimentale. Ci sono Regioni che hanno lavorato molto bene per creare la “Via Francigena” come “Prodotto Turistico” e ben fa il Comune ed il Sindaco di Pavia ad alzare la discussione per creare anche qua il prodotto turistico “Via Francigena pavese”. Ringrazio a tal proposito l’Associazione Europea delle Vie Francigene che ha scelto Pavia per svolgere la propria Assemblea annuale. Evento che dà lustro alla nostra città ed alla nostra provincia. Pavia e le Terre pavesi devono puntare sul Turismo, anche quello religioso e culturale. Non possiamo più permetterci di sprecare occasioni. Dai nostri dati, avremmo un PIL provinciale superiore del ca. 10%.”

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International Walk 2023: un cammino multiculturale alla scoperta del Lazio

Il cammino dell’International Walk (IW2023) ritorna sull’itinerario della Via Francigena nel Sud, in direzione Roma, tra il 19 settembre e il 4 ottobre 2023, organizzata dall’Associazione Gruppo dei 12 e promossa dalla DMO “Francigena Sud nel Lazio”, con il patrocinio della Regione Lazio e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

Come nasce l’International Walk

L’iniziativa è nata grazie alla manifestazione “Pilgrims Crossing Borders”, una staffetta di 3000km che nel 2015 ha portato 60 pellegrini/e, provenienti da Australia, Austria, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Svezia, USA, UK e Norvegia, attraverso15 paesi in quattro mesi, dalla città di Trondheim in Norvegia, via Roma, fino ad arrivare a Gerusalemme, grazie al lavoro di Alberto Alberti, allora Presidente dell’Associazione Gruppo dei 12 ODV, insieme all’ Associazione tedesca Via Romea Stadensis e all’ Associazione italiana Via Romea Germanica 

Allora come oggi tra gli scopi principali dell’International Walk c’è quindi quello dell’incontro, di persone che provengono da paesi diversi e che, grazie al percorrere insieme il cammino, possono condividere l’interesse e la passione per tutto ciò che lo caratterizza, ovvero storia, arte, natura e spiritualità, e di cui possono fare esperienza, ad ogni passo lungo la VFS nel Lazio.

International Walk 2023

Per l’edizione dell’IW2023 (di cui i posti erano già sold-out nell’autunno del 2022) è prevista la partecipazione di 22 pellegrini/e provenienti da: USA, Australia, Canada, Taiwan, Spagna, Danimarca e Belgio, che al loro arrivo a Roma riceveranno il Testimonium nella Basilica di San Pietro.  

Durante il cammino il pellegrino/a viene coinvolto attraverso un format collaudato che prevede:  

  • il saluto al gruppo di pellegrini da parte dell’Amministrazione Comunale 
  • l’accoglienza con specialità enogastronomiche locali 
  • l’intrattenimento con eventi musicali e/o folcloristici da parte di Associazioni locali 
  • brevi visite guidate nei punti di maggiore interesse storico/culturali/spirituali dei paesi. 

Il programma della manifestazione prevende di raggiungere diverse mete: 

L’itinerario consiste in un’esperienza di viaggio in cui il percorso muta continuamente tra sentieri che attraversano colline e campagne, spiagge sabbiose lungo la costa tirrenica, e le rive di 4 laghi, fino ad avventurarsi in boschi e in ben 6 riserve naturali che caratterizzano quest’area della macchia mediterranea. Non mancheranno ovviamente le occasioni per imbattersi in templi romani, abbazie cistercensi, monasteri ed eremi, castelli e palazzi rinascimentali che caratterizzano i borghi lungo la la VFS nel Lazio. Attraversare questi luoghi significa anche assistere a manifestazioni folcloristiche locali uniche dove allietare i momenti di sosta con musica antica ed esibizioni, oltre che avere modo di conoscere usi e costumi delle comunità. 

Le due settimane che compongono il viaggio saranno quindi dense e ricche di significato poiché oltre alla vista di spettacolari paesaggi, scorci meravigliosi e altre bellezze della Francigena Sud nel Lazio il fulcro è il piacere dell’incontro e della condivisione sia dei compagni/e di viaggio, che delle persone residenti nei luoghi, e che costituirà un ricordo prezioso per ogni pellegrino/a partecipante all’IW2023, che arriverà così negli angoli di tre diversi continenti nel mondo. 

Per seguire il racconto del viaggio: 
 
www.facebook.com/ViaFrancigenaSudLazio 
www.instagram.com/viafrancigenasudlazio 

Per ulteriori informazioni è possibile contattare i seguenti recapiti:  

3206196535; segreteria@dmofrancigenasudlazio.it 

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Le strade dei Vini lungo la Via Francigena in Piemonte

“A buon intenditor poche parole”, dicono: tuttavia, essere un/a intenditore/trice oppure un/a neofita nel campo dell’enologia, non fa differenza, perché ormai è noto a chiunque che Barolo e Barbaresco sono tra i vini più conosciuti al mondo del Piemonte, regione italiana votata alla produzione dei vini rossi (ma non solo), tra i quali il Sizzano prodotto tra Novarese e Valsesia (oggi vino DOC), che secondo Camillo Benso Conte di Cavour poteva ben competere con il celebre Borgogna.  

Le cantine piemontesi sono tutte profondamente legate al proprio territorio e alle tradizioni secolari, che si tramandano di generazione in generazione tra le famiglie di produttori in tutta la regione.

Ci sono tuttavia delle rotte del vino ancora più peculiari, perché legate alla storia del cammino della Via Francigena che collega Pont Saint Martin a Vercelli passando per Ivrea. Se tra i primi consigli rivolti a chi intraprende il cammino c’è quello di fare scorta di acqua, in tempi meno recenti i pellegrini preferivano dissetarsi con il “nettare” della vigna, che veniva loro offerto, poiché le risorse idriche potevano essere inquinate e quindi fonti di malattie.  

Tra i sentimenti di coloro che oggi percorrono l’itinerario francigeno non manca certo la curiosità di esplorare il gusto enologico locale e nella regione piemontese si ha ampia scelta, considerando che le aree vinicole che si intrecciano con il cammino sono due: quella nel territorio del Canavese e quella caratterizzata dei vigneti della Val Susa, due delle quattro aree incluse nella “Strada reale dei vini torinesi” riconosciuta come itinerario di produzione di eccellenza enologica nel 2009 e lunga ben 600 km. 

Il Sentiero dei Vini nel Canavese sulla Via Francigena 

La via del vino nel Canavese comprende tre itinerari tra loro collegati, ma soltanto uno si snoda lungo l’antico tracciato della Via Francigena, ovvero quello che a nord di Torino si estende fino a Carema, alle porte della Valle d’Aosta. Il Carema è divenuto uno dei 200 presidi Slow Food italiani nel 2014, proprio per lo stretto legame tra il territorio e il vino figlio delle sue vigne, ovvero il Nebbiolo.

Prodotto da una cantina sociale fondata nel 1960, è contraddistinto da un sapore “morenico”, metaforicamente parlando, poiché la forma di coltivazione della vite di Carema è la pergola canavesana, o localmente “tòpia”, caratterizzata dal far crescere le radici delle viti nella terra morenica sorrette da muretti e pilastri in pietra fluviale su dei ripidi terrazzamenti. Il sentiero vinicolo nel Canavese è infatti dominato dalla collina morenica della Serra d’Ivrea (lunga 25km che la rendono la più estesa in Europa), sovrastata dalle Alpi e costeggiata dal lago di Viverone.  

Molto utile per orientarsi e ricevere consigli da chi ha avuto un’esperienza diretta di questa zona è anche far uso l’app di AllTrails, dove si possono consultare le mappe e scambiare informazioni e commenti. Il tracciato si presta bene per un viaggio in bicicletta, ma un suggestivo suggerimento può essere quello di incamminarsi lungo i sentieri tra i filari alla scoperta del cammino.

Pertanto, l’autunno e l’inverno sono le stagioni ideali per andare alla scoperta del sapore enologico del Canavese, poiché oltre allo spettacolo di paesaggi dai colori suggestivi si può assistere alla vendemmia e alla lavorazione delle uve per il vino passito. 

Una tappa importante del viaggio, in questa terra disseminata di viti, è la cittadina di Caluso dove si può degustare l’Erbaluce di Caluso o Caluso DOCG, il più caratteristico bianco del Canavese, che nel 2023 è stato nominato dalla Regione Piemonte vitigno dell’anno. Questo vino proviene da vigneti di collina e viene prodotto in tre diverse tipologie: fermo, spumante e passito, caratterizzato da una gradazione minima di circa dell’11-11,5%, e da servire fresco per accompagnare rispettivamente aperitivi e antipasti, primi piatti e formaggi, dolci secchi ed amaretti. 

Vigneti ad “alta quota” nel tratto del cammino in Val Susa

Le aziende vinicole in Val Susa si trovano sui due versanti dell’Alta Valle, Exilles e Giaglione/Chiomonte. La presenza di un microclima caratterizzato da un’adeguata esposizione al sole, al riparo dagli effetti dei freddi venti del nord, ha permesso di poter coltivare la vite oltre gli 850 m di altezza, permettendo quindi di praticare la “viticoltura eroica”, ovvero ad altezze insolite, con pendenze tra i filari fino al 30%, dove le viti crescono tra roccia e muretti in pietra che di giorno immagazzinano il calore, rilasciandolo nelle ore notturne. 

Pur essendo un territorio caratterizzato sin dall’epoca pre-romana dalla cultura della produzione e vendita del vino, della cui importanza si ha testimonianza nel “Testamento di Abbone” del 739, fondatore dell’Abbazia di Novalesa, fu proprio grazie alla Via Francigena che collega questo versante delle Alpi alla Francia, ad incentivare lo sviluppo della coltivazione della vite, favorendo la presenza delle numerose locande e taverne disseminate lungo il percorso che accoglievano i pellegrini offrendo loro esclusivamente il vino locale.  

I vini, provenienti dalla Val Susa sono il Baratuciat (vitigno bianco autoctono e ampelograficamente misterioso, salvato miracolosamente dalla scomparsa ed entrato nella DOC Valsusa solo nel 2019) e i rossi Avanà e Becuet, DOC Val Susa fin dal 1997. In questa zona ha origine anche il “Vino del Ghiaccio”, eiswein o icewine, un passito conosciuto anche come San Sebastiano.

È prodotto alle massime quote di coltivazione con una procedura che prevede di lasciare essiccare in vigna le uve di Avanà fino all’arrivo dell’inverno; successivamente i grappoli vengono raccolti, rigorosamente a mano, di notte o alle prime luci dell’alba, ad una temperatura a meno -8°. Gli acini schiacciati, ancora ghiacciati, generano quindi un mosto zuccherino che emana un aroma di frutti di bosco; il vino è quindi ottimo da abbinare a formaggi e dolci secchi. 

Visit Piemonte, ambasciatore del vino piemontese lungo il cammino 

L’agenzia regionale Visit Piemonte, nata per valorizzare l’offerta turistica e la produzione agroalimentare del territorio piemontese, ha realizzato con la collaborazione della Regione, un percorso di conoscenza e diffusione, su scala locale, della produzione vinicola, utilizzando come testimonial i volti di 15 presidenti dei Consorzi di Tutela dei vini di qualità certificati (D.O.C.G. e D.O.C.).  

Questa attività ha quindi permesso di stimolare nel pubblico una maggiore conoscenza e curiosità verso le eccellenze tra i vini piemontesi e quindi di apprendere la connessione di questi con la cultura e la storia del territorio di riferimento, come anche il loro legame con l’itinerario francigeno, il cui immaginario non può che portare camminatori/trici e turisti in senso circolare ad esplorare il percorso lungo sentieri naturali di colori, ma anche di sapori.

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Iscrizioni aperte per la VI edizione del corso in progettazione di itinerari culturali con AEVF e Demetra Formazione

Riparte il 02 ottobre 2023 il corso online la Progettare un itinerario culturale: strategie, marketing e comunicazione per lo sviluppo dei cammini giunto alla VI edizione grazie alla collaborazione tra la società di servizi formativi nel campo del turismo esperienziale, Demetra Formazione, in collaborazione con la nostra Associazione.  

L’iniziativa è rivolta ai rappresentanti di piccole e medie imprese e liberi professionisti nel settore del turismo, ma anche a tutti coloro che desiderano occuparsi di valorizzazione del territorio. 

Durante le lezioni, che si terranno dal 2 ottobre al 18 dicembre 2023, per una durata complessiva di 36 ore di formazione, i/le partecipanti avranno la possibilità di acquisire competenze tecniche e operative basate sulla progettazione, organizzazione e comunicazione di prodotti e servizi legati al turismo lento, in particolare sul replicare buone pratiche, sviluppare modelli di business innovativi, progettare determinati servizi e nuove tecnologie, oltre che programmare viaggi per mettere in risalto le peculiarità del territorio di riferimento. 

Il confronto con professionisti del settore permetterà ai corsisti di conoscere al meglio metodologie e tecniche per la delineazione di servizi specifici legati ai cammini e di intervenire nel sistema offerta/domanda degli itinerari a piedi e in bicicletta, attraverso l’implementazione di modelli di business innovativi.  

La Via Francigena è un esempio tangibile di come un itinerario possa essere un’opportunità per dare valore ad un territorio con attenzione rivolta a quelle caratteristiche che lo rendono unico, come testimoniano i recenti dati legati all’andamento e del flusso pellegrino nel 2022: lo staff di AEVF condividerà buone pratiche, strategie e modelli di business funzionali in questo settore, perché possano essere implementate trasversalmente in base a esigenze e aree di competenza dei partecipanti. Del resto, la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dei beni culturali è uno degli asset principali su cui si basa la comunicazione degli itinerari, che costituiscono una fonte di ricchezza paesaggistica, ma anche storica, artistica e gastronomica, ed una delle motivazioni per cui la Via Francigena rientra nel Catalogo dei cammini religiosi italiani e si appresta a candidarsi a patrimonio UNESCO. 

Per chi aderisce attraverso AEVF è previsto uno sconto del 10%: basterà comunicare in fase di iscrizione di essere venuti a conoscenza del corso sul sito o canali social di AEVF. 

Programma del corso 

È possibile partecipare al corso completo o ai singoli moduli. Il corso è articolato in tre moduli didattici, ognuno composto da 4 lezioni di 3 ore l’una ed è articolato come segue: 

Modulo 1 

Itinerari culturali e cammini. Analisi dell’offerta e della domanda turistica  

Durata: 12 ore – Data: dal 2 ottobre al 23 ottobre 2023 

Modulo 2 

Marketing turistico strategico dei cammini. Buone pratiche e comunicazione 

Durata: 12 ore – Data: dal 30 ottobre 2023 al 20 novembre 2023 

Modulo 3 

Il ciclo di progetto sugli itinerari: processi creativi e partecipativi  

Durata: 12 ore – Data: dal 27 novembre 2023 al 18 dicembre 2023 

 
Per informazioni e iscrizioni consulta la scheda del  corso       

CONTATTI: 

Responsabile della programmazione e gestione del corso 

Federica Di Rienzo  

E-mail: f.dirienzo@demetraformazione.it 

Telefono: + 39 3484913138  

Attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 

Per supporto nell’iscrizione al corso: 

Giovanni Zola 

demweb@demetraformazione.it 

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Bando di gara: gestione del portale web della Via Francigena

L’ Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) è alla ricerca di esperti a cui affidare il servizio di restyling e mantenimento del sito web ufficiale della Via Francigena, punto di riferimento per i pellegrini e tutti coloro che operano per la promozione del cammino. 

Il sito, visibile in tre lingue, è caratterizzato dalla presenza di mappe interattive e georeferenziate, oltre che di contenuti riguardanti notizie e servizi sul cammino e sulle attività di AEVF. 

Inoltre il portale è collegato ai principali canali social e all’App ufficiale della Via Francigena, di cui è oggetto del bando la realizzazione di una potenziale nuova versione. 

Tutti i dettagli relativi alla selezione sono disponibili nel bando di gara allegato alla presente comunicazione.

Le proposte dovranno essere inviate all’indirizzo mail: segreteria@viefrancigene.org entro e non oltre il 15-09-2023. 

Le proposte pervenute saranno giudicate da una commissione tecnica appositamente costituita da AEVF. 

Per informazioni si può contattare l’indirizzo mail sopra indicato.