Via Francigena

AEVF rinnova le cariche e si confronta con l’Europa

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Redazione AEVF

A conclusione del Forum internazionale “Via Francigena, Via di Pace” (Fidenza 28 aprile/Piacenza 29 aprile 2016)si è svolta a Fidenza il 30 aprile l’assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. All’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2016/2019, l’approvazione del conto consuntivo 2015 e del budget 2016/2018 e l’esito della valutazione del Consiglio d’Europa.

Un’assemblea pubblica super-affollata di soci e amici AEVF che ha confermato il forte e generale interesse per l’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa della Via Francigena.
Rinnovo cariche sociali. Il Presidente uscente Massimo Tedeschi e, in nella quasi totalità, i membri uscenti dell’Ufficio di Presidenza sono stati riconfermati all’unanimità dei soci. Il presidente Tedeschi ha confermato anche cinque vicepresidenti: Francesco Ferrari (Vicario), Velia Coffey (Canterbury), Gaetan Tornay (Orsières), Nicola Fantozzi (Altopascio), Renato Trapé (Montefiascone). L’Ufficio di Presidenza sarà composto dai rappresentanti dei Comuni di Canterbury, Romainmotier, Aosta, Ivrea, Santhià, Pavia, Piacenza, Fidenza, Medesano, Pontremoli, Altopascio, Sarzana, Monteriggioni, Siena, Formello, Montefiascone, Roma; delle Province di Pavia, Lodi, Parma, Siena; Aigle; delle Regioni Puglia, Lazio, Toscana, Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta; della Associazione dello Chablais.
 
Valutazione del Consiglio d’Europa. Il Rapporto di valutazione del prof. Pierre Frustier (Università Sorbona di Parigi) ha messo in evidenza i progressi fatti nell’estensione della rete europea e propone quindi di “rinnovare la certificazione di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” alla Via Francigena e di confermare l’AEVF quale reseau porteur dell’itinerario. AEVF ha, tra i suoi compiti, quello di continuare a mobilitare gli attori non italiani e trasferire le metodologie agli altri partner”.
Queste le raccomandazioni finali.
–    1. Rinforzare il comitato di coordinamento interregionale, strumento di riflessione ed indirizzo comune dove sono presenti le Regioni europee attraversate dalla Via Francigena.
–    2. Sviluppare in modo condiviso e coordinato l’animazione della via, valorizzando il patrimonio materiale e immateriale del percorso.
–    3. Rinforzare l’azione del comitato scientifico e favorire uno scambio studenti/insegnanti per un maggiore scambio di conoscenza tra diverse culture
–    4. Coinvolgere attori istituzionali e non della Via Francigena nel sud.
Soci fondatori di AEVF. Durante l’assemblea è stata consegnata, in segno di ringraziamento, ai 34 firmatari dell’Atto fondativo della Associazione (che allora si chiamava “Associazione dei comuni italiani lungo la Via Francigena secondo l’itinerario di Sigerico”) la foto di gruppo scattata i 7 aprile 2001 dopo la sottoscrizione.
Inoltre, un Attestato di pubblica benemerenza è stato consegnato a William Pettit (città di Canterbury) e a Giovanni D’Agliano (Regione Toscana), due persone che hanno particolarmente contribuito allo sviluppo della Via Francigena in questi anni.
Via Francigena nel Sud. Il 14 aprile 2016 si è svolta a Lussemburgo la seduta del Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa che ha valutato, tra gli altri Itinerari, la Via Francigena. L’assemblea generale AEVF (organo chiamato ora a  ratificare l’estensione della certificazione di Itinerario culturale del Consiglio d’Europa alla Via Francigena nel sud) ha sottolineato la necessità di un accordo formale tra AEVF, in qualità di reseau porteur della Via Francigena, e le Regioni Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia per la creazione di un coordinamento tecnico ed istituzionale che dia impulso alle azioni di realizzazione della Via Francigena nel sud. 
 
Luca Bruschi