Giovedì 20 gennaio 2022, la Regione Borgogna-Franche-Comté ha invitato l’AEVF a discutere e confrontarsi sulla Via Francigena, indicata dalla Regione come un itinerario d’eccellenza nel suo Piano per gli itinerari turistici.
Hanno partecipato rappresentanti della Regione e dei dipartimenti del Doubs e dell’Haute-Saône, nonché il Comitato Regionale del Turismo e i Comitati Dipartimentali del Turismo di questi territori.
L’AEVF, rappresentata dal presidente Massimo Tedeschi, dal consigliere Emile Ney, dal direttore Luca Bruschi e dal referente tecnico per la VF in Francia e Svizzera Jacques Chevin, ha presentato la struttura dell’associazione ed i suoi partner in Francia, con particolare riferimento alla FFRandonnée e la Féderation Française Via Francigena (una rete che riunisce pellegrini e volontari) con cui l’AEVF ha firmato accordi di collaborazione.
L’AEVF ha informato sulle attività e studi realizzati in Italia dalla Regione Toscana, molto attiva sul percorso della Via Francigena. La Regione Borgogna-Franche-Comté vuole impegnarsi con i due dipartimenti interessati a realizzare un piano d’azione regionale per sviluppare questo percorso da un punto di vista della infratstrutturazione, del turismo e dello sviluppo socio-economico.
L’AEVF era rappresentata dal presidente Massimo Tedeschi, dal consigliere Emile Ney e dal delegato per lo sviluppo della VF in Francia e Svizzera Jacques Chevin. Lo scopo di questo incontro è stato quello di discutere il percorso storico della Via Francigena, che si separa dal GR®145 a Mamirolle per attraversare i comuni di Hôpital-du-Gros-Bois, Étalans, Fallerans, Vernierfontaine, Les Premiers Sapins (Nods), Aubonne e Saint-Gorgon-Main prima di tornare sul GR®145. Questo percorso è chiamato “storico” perché la più antica fonte della Via Francigena che abbiamo, il diario di viaggio del vescovo Sigerico, menziona il villaggio di Nods come la sua 58a fermata sulla via del ritorno da Roma a Canterbury.
Attualmente questo tratto non è ufficialmente riconosciuto e non esiste una segnaletica ufficiale. L’incontro ha quindi permesso a tutti gli attori istituzionali e associativi di scambiare i loro punti di vista e di capire meglio le potenzialità dell’itinerario in vista di un riconoscimento ufficiale da parte di tutti.
Il 18 febbraio l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha preso parte a Venezia all’incontro internazionale sugli itinerari culturali in Italia del Consiglio di Europa.
L’incontro è stato organizzato dalla Presidenza Italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa e dalla rappresentanza italiana dell’organizzazione con sede a Venezia, diretta da Luisella Pavan-Woolfe, già ambasciatrice dell’Unione Europea a Strasburgo.
All’evento hanno partecipato istituzioni, autorità e rappresentanti di itinerari culturali, con l’obiettivo comune di analizzare sfide e opportunità delle rotte culturali che attraversano l’Europa, definite “soluzioni tangibili per il settore turistico compromesso dalla pandemia” da Filippo Maria Carnici, Vice Presidente dell’Ateneo Veneto che ha ospitato il convegno.
Lo sviluppo sostenibile e la ripresa del turismo nella fase post-covid sono gli aspetti messi in risalto da Stefano Dominioni, Direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, che ha ricordato come “il Consiglio d’Europa riaffermi i valori della partecipazione e della cittadinanza democratica di un’Europa condivisa, che appartiene a tutti: ne è un esempio illustre la Via Francigena, che attraverso il lavoro congiunto di autorità, comuni e territori contribuisce a plasmare un’identità europea comune”.
Lo ha confermato Massimo Tedeschi, Presidente AEVF, che nella sessione dedicata all’identità europea tra patrimonio e memoria ha ricordato come lo storico viaggio intrapreso da Sigerico fino a Roma sia una continua opportunità per abbattere stereotipi e creare un senso di appartenenza comune: “rilancio, Europa e patrimonio materiale ed immateriale, ovvero le persone e le loro idee, sono stati i cardini di Via Francigena. Road to Rome 2021, la staffetta europea con cui abbiamo festeggiato i 20 anni dell’Associazione”.
Il programma degli itinerari culturali, avviato dal Consiglio d’Europa nel 1987 con la Dichiarazione di Santiago, è una garanzia di eccellenza che offre un modello di gestione culturale e turistica transnazionale, favorendo sinergie tra autorità e stakeholders a livello europeo e collaborando alla creazione di uno spirito comunitario. Dei 45 itinerari certificati, ben 29 passano in Italia, come ha ricordato ai presenti la direttrice dell’Ufficio di Venezia Luisella Pavan-Woolfe, che ha evidenziato l’importanza di Venezia, centro accademico e polo culturale di rilievo in tutta Europa, attivamente coinvolta nelle attività del Consiglio d’Europa legate alla promozione del patrimonio culturale e della libertà di espressione. “Gli itinerari culturali possono creare e diffondere continui scambi di idee e best practice anche grazie ai fondi europei, come testimonia il progetto europeo “rurAllure” finanziato da Horizon 2020, nato con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio rurale dei cammini europei”.
L’identità europea, la memoria e il patrimonio sono state le tre parole chiave della giornata, che ha visto tra i protagonisti Via Francigena e Cammino di Santiago accanto alla Rotta dei Fenici, alla Via Romea Germanica, ad Atrium, dedicato all’architettura dei Regimi Totalitari, alle Vie Europee di Mozart, all’itinerario del Patrimonio Ebraico e a quello delle Città Termali Storiche fino all’itinerario della Liberazione d’Europa e a quello dei Giardini Storici. “Non basterebbe una vita per percorrere tutti gli itinerari presentati oggi”, ha concluso il convegno Roberta Alberotanza, membro della Task Force per la Presidenza Italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, prima di accompagnare i presenti alla scoperta della mostra itinerante dedicata ai 29 itinerari del Consiglio d’Europa con membri di rete italiani.
Il 18 febbraio 2022 esce in tutte le edicole il nuovo numero della rivista ‘Viaggi e Cammini’, ben nota rivista italiana pubblicata da Sprea Editori e interamente dedicata al cammino e al pellegrinaggio.
In questo numero sarà presente un articolo riguardante il patrimonio termale lungo la Via Francigena, oggetto di ricerca del progetto europeo ‘rurAllure’, di cui AEVF è uno dei partner principali. Lo staff di AEVF che si sta dedicando al progetto, infatti, ha preparato l’articolo insieme ai partner delle università di Madrid e di Venezia. Questo progetto internazionale ha proprio l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il patrimonio che si trova lungo i grandi cammini europei, incluso, in particolare, il patrimonio termale lungo le 3 grandi Vie che portano a Roma (ovvero Via Romea Strata, Via Romea Germanica e Via Francigena).
Non tutti sanno che sono moltissimi i siti termali lungo la Francigena in Italia – alcuni liberamente accessibili, altri con accesso a pagamento. Non solo questi siti sono ottimi punti per una sosta lungo il cammino di un viaggiatore, ma sono anche di grande valore e interesse storico-culturale, poiché gli stessi etruschi e romani amavano frequentarli.
Scoprili tutti nella rivista, che può essere acquistata in tutte le edicole italiane. Altrimenti, è possibile ordinane una copia cliccando qui.
Nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia, anche quest’anno l’ASD IRIDE di Rivoli organizzerà la Maratona lungo la Via Francigena, percorrendo i punti più caratteristici della Valle di Susa.
Con decreto del Ministro italiano del Turismo Massimo Garavaglia n. 2016 dell’8 febbraio 2022, sono stati nominati membri del Comitato nazionale permanente di promozione del turismo in qualità di esperti Luca Bruschi (1978), laureato in Conservazione dei Beni Culturali, Direttore della Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), e Angelofabio Attolico (1983), dottore di ricerca in Archeologia, responsabile tecnico della Via Francigena nel sud.
Un’intervista a Francesco Ferrari, Sindaco di Orio Litta, rilasciata alla redazione di rurAllure, il progetto europeo dedicato alla valorizzazione degli itinerari culturali dei borghi meno noti d’Europa
Grazie ai progetti Interreg CoHeN e TheRout_Net, enti pubblici e operatori privati si incontrano dal 16 al 18 febbraio per promuovere il sistema dei cammini in Puglia.
Nei giorni 24-26 gennaio 2022 AEVF ha condotto, insieme ad una delegazione di professori dell’Università Autonoma di Madrid (UAM), una visita studio al patrimonio termale e culturale lungo la Via Francigena nel sud della Provincia di Siena.
Il 28 febbraio si terrà la prima lezione online del corso formativo ‘Progettare un itinerario culturale: strategie, marketing e comunicazione per lo sviluppo dei cammini’ offerto da Demetra Formazione in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Un corso in lingua italiana incentrato sulla progettazione, gestione e promozione di itinerari culturali e cammini.