Via Francigena

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Charity walk UK

Il primo cammino con “raccolta fondi” sulla tratta inglese della Via Francigena, da Canterbury a Dover, si è svolto il 16 aprile ed è stato un vero successo. L’evento è stato organizzato da Julia Peters, rappresentante dell’associazione inglese “Canterbury to Rome” (CPR) e da Martina Gannon (lo scorso anno ha camminato con Julia gli ultimi 100 km della Via Francigena fino a Roma). 44 camminatori hanno interamente percorso le 20 miglia di percorso raccogliendo 2,100£ per il progetto “Save the Chidren.

Tra i partecipanti Brian Mooney, Presidente della CPR, ed altri membri dell’associazione, Velia Coffey, Vice Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, staff e studenti dell’Università del Kent. L’evento è stato supportato dall’Università del Kent, che ha realizzato magliette e sponsorizzato 10 studenti; la Cattedrale di Canterbury che ha messo a disposizione la credenziale benedicendo i pellegrini alla partenza con Canon Irvine e le chiese di Patrixbourne e Womenswold che hanno organizzato un momento di ristoro lungo il percorso raccontando ai presenti la storia degli antichi edifici.

In una giornata fredda e ventosa, il cammino è iniziato alle 7:45 presso la Cattedrale con grande partecipazione ed entusiasmo da parte dei pellegrini. Il primo step è avvenuto alla chiesa di Patrixbourne, dopo 3 miglia, dove il gruppo è stato gentilmente accolto da volontari della parrocchia con tradizionali biscotti, dolci e tea. Dopo aver ripreso il cammino lungo il terreno umido, la pausa pranzo successiva è avvenuta presso il grazioso pub ubicato lungo il  percorso a Shepherdswell. Da lì il gruppo è ripartito in direzione Dover.

Constatato il successo di questo evento, Julia Peters vuole organizzare una successiva “charity walk” per il prossimo anno con ipotetica data del 7 maggio 2017. Il positivo impatto sullo sviluppo della Via Francigena in Inghilterra include: maggiore conoscenza da parte della popolazione locale; coinvolgimento delle chiese e parrocchie lungo il percorso, anche per accogliere i pellegrini; sensibilizzazione delle autorità locali per un maggiore sistema di servizi e accoglienza per i pellegrini, segnaletica e messa in sicurezza del percorso. Questo evento annuale potrà mantenere alto l’interesse delle istituzioni per una maggiore frizione di questa tratta di percorso.

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Charity walk on the Via Francigena UK, 16 April, 2016

The first annual charity walk on the UK section of the VF, Canterbury to Dover, held on 16 April, was a great success.  The event was organised by Julia Peters, Canterbury Representative of the CPR, and Martina Gannon, who had walked with Julia for the last 100 KM of the VF to Rome in 2015.  44 individuals walked the full 20 miles, raising £2,100 for the charity Save the Children. 

Participants included Brian Mooney, CPR President, several CPR members, Velia Coffey, Vice-President of the European Association of the Vie Francigene, staff and students of the University of Kent and members of the public.  The event received support from: the University of Kent, who provided personalized t-shirts and sponsored ten Kent students; the Canterbury Cathedral, who supplied pilgrim credentials and a blessing to the pilgrims by Canon Irvine, and the churches of Patrixbourne and Womenswold who provided tea, coffee, cake and a short talk on the history and architecture of the churches. 

Despite a cold and windy start at 7.45 at the Cathedral, there was a high level of enthusiasm as the group walked out of Canterbury and into the countryside.  The first stop was at the church of Patrixbourne after 3 miles, where the group was graciously welcomed by volunteers from the parish, who handed out cups of tea and coffee to the eager pilgrims.  Participants lined up to get their credentials stamped before heading back into the damp morning, across muddy fields to Womenswold.  Muddy boots were left at the door as the walkers piled into the church for another tea break and some delicious homemade cake.  The group reached the Bell pub in Shepherdswell, ahead of schedule, for a one-hour lunch break.  A delightful walk across the fields of Waldershare House and a stop at the Church of All Saints ensured spirits remained high in the afternoon, even if energy levels were starting to fall.  A diversion from the official route to avoid flooding brought the group through the village of Guston, turning back onto the VF after crossing the A2.  The finish line was at the Red Lion pub, where a buffet had been laid out for the tired but happy pilgrims. 

Due to the success of this event, Julia Peters plans to organize another charity walk next year, which has tentatively been set for 7 May, 2017.  Positive impacts on the development of the VF in the UK as a result of the walk include:  increased local awareness of the VF, an expression of interest in the churches to provide better facilities for the pilgrims, including obtaining an official stamp and the future possibility of organizing champing (camping in a church) to accommodate pilgrims, and most importantly, bringing the problems of inadequate signage and impassable sections of the route to the attention of local authorities.  Making this walk annual will put pressure of the authorities to resolve these problems for the benefit of future pilgrims walking the VF, Canterbury to Rome.     

  

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Bucey-les-Gy primo comune francese che aderisce all’AEVF

Il Consiglio Municipale di Bucey-les-Gy ha aderito all’Associazione Europea delle Vie Francigene ed è il primo comune francese ad entrare ufficialmente nella rete AEVF. Bucey-les -Gy è un villaggio situato nella Franche-Comté ai piedi dei Monti de Gy, lungo la Via Francigena.

La marcia popolare “Pas à Pas” sulla Francigena del 12 marzo, alla quale hanno partecipato circa 300 camminatori ed AEVF, ha gettato le basi per l’adesione del comune francese, guidato dal Sindaco Emile Ney. Bucey-les-Gy ha voluto cogliere l’opportunità di entarare a far parte di una rete di collettività locali guidate dall’AEVF, réseau porteur del Consiglio d’Europa, con la prospettiva di sviluppare attività legate alla promozione del territorio e valorizzazione culturale.

 

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Bucey les Gy premier membre français de l’AEVF

Le Conseil municipal  de Bucey-les -Gy vient d’adhérer à l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena. Bucey les Gy est une petite Cité Comtoise de Caractère au coeur des Monts de Gy, le long du chemin de la Via Francigena.

Ils étaient au moins 300 le 12 mars pour la marche “Pas à Pas sur la Francigena” entre Frasne le Chateau et Bucey les Gy. Après une douzaine de kilomètres une légère montée vers l’ancien presbytère: là, place au ravitaillement puis chorale à l’église et chaleureux repas à la salle polyvalente.
Une belle journée, de belles rencontres et un excellent souvenir. Suite à la marche et grace au rencontre entre le Maire Emile Ney et l’AEVF, un partenariat s’est ouvert avec l’Association Européenne de la Via Francigena, reconnu Itineraire Culturel du Conseil de l’Europe, aux cotés d’autres collectivités territoriale de France, d’Itali, de Suisse et d’Angleterre.

Le projet européen de la Via Francigena fait ressortir le potentiel d’échanges culturels, éducatifs et touristiques lié à cet itinéraire culturel. Pour cela “le Conseil municipal marque son intéret pour cette démarche porteuse de développement pour la commune et décie d’adhérer à cette association européenne”.

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Verso l’estensione della certificazione della Via Francigena nel Sud. Una nuova tappa europea.

Il 14 aprile scorso si è svolta a Lussemburgo, presso la sede dell’Istituto Europeo degli Itinerari culturali, l’annuale riunione del Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa.

In rappresentanza di AEVF è intervenuto Christian Schuelé per illustrare il dossier di valutazione della Via Francigena, le attività svolte e quelle previste nel prossimo triennio. Oltre la conferma della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” del tratto Canterbury/Roma, è stata valutata – questa la rilevante novità – l’estensione della certificazione alla Via Francigena nel sud, in conformità al dossier di candidatura inoltrato da AEVF in accordo con le 5 Regioni interessate (Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia). Le vie Francigene nel sud infatti, da Roma a Brindisi e a Santa Maria di Leuca, rappresentano un percorso di alto valore storico-culturale che si innesta nell’itinerario europeo e nel quadro euro-mediterraneo.

E’ utile ripercorrere le fasi salienti del percorso di certificazione della Via Francigena nel sud.

  • In data 19 marzo 2015, a Roma, l’Assemblea generale AEVF, in accordo con le Regioni della Via Francigena nel sud, approva il dossier (delineante le tracce del percorso francigeno in quei territori) di estensione della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” da inviare al Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa presso l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali (IEIC) di Lussemburgo.

 

  • In data 25 gennaio 2016 a Roma presso il MiBACT si incontrano i rappresentanti di MiBACT, Regioni nel sud, AEVF per avviare la cooperazione inter-istituzionale necessaria all’ottenimento della certificazione. Un’ipotesi di accordo viene posta sul tavolo.

 

  • Il prof. Pierre Frustier (Paris Sorbonne), appositamente incaricato dal Consiglio d’Europa, redige e trasmette al Governing Board la propria “Relazione di valutazione” della Via Francigena ove esprime orientamento positivo: 1. alla conferma della abilitazione a reseau porteur della Via Francigena ad AEVF; 2. alla conferma della certificazione del tratto Canterbury/Roma; 3. alla estensione della certificazione alla Via Francigena nel Sud, a condizione che i territori attraversati siano fortemente implicati e in rete con il reseau porteur della Francigena (AEVF).

 

  • Il 14 aprile 2016 il Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato (APA) sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa si riunisce a Lussemburgo alla presenza di Stefano Dominioni, Segretario Esecutivo APA e Direttore dell’IEIC, Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, Carlo Corazza, della Commissione Europea.

 

“Considerata la relazione del valutatore incaricato prof. Frustier, sentiti i rappresentanti degli Itinerari culturali esaminati, le valutazioni del Governing Board saranno sottoposte al competente organo del Consiglio d’Europa e, successivamente, agli organi del reseau porteur dell’itinerario, nel nostro caso l’Assemblea generale di AEVF, per la ratifica finale” – ha detto il Presidente AEVF Massimo Tedeschi. “Ratifica che è subordinata alla verifica dei tracciati (sarà data priorità ai percorsi pedonali e verranno inseriti tratti non ancora inclusi come quello Brindisi/Santa Maria di Leuca) e alla sottoscrizione dell’accordo fra le Regioni concernente governance, infrastrutturazione, sicurezza del percorso, segnaletica, rete di accoglienza, da integrare con quella europea esistente. Si coglie l’occasione per ricordare che la “figura di pellegrino” che appare in numerosi cartelli stradali e pedonali è di proprietà AEVF e per il suo utilizzo è necessaria preventiva autorizzazione. Infine si prevede la conclusione dell’intero iter entro la fine dell’anno in corso.”

 

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Vers l’extension de la certification de la Via Francigena du Sud. Une nouvelle étape européenne.

Le 14 avril dernier, au Luxembourg, au siège de l’Institut Européen des Itinéraires Culturels, s’est déroulée la réunion annuelle du Governing Board de l’Accord Partiel Elargi sur les Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe.

Christian Schuelé, représentant AEVF, est intervenu pour illustrer le dossier d’évaluation de la Via Francigena, les activités effectuées et celles prévues pour les 3 prochaines années. En plus de la confirmation d’ « Itinéraire culturel du Conseil de l’Europe » du tronçon Canterbury/Rome, -ceci est la grande nouveauté- l’extension de la certification à la Via Francigena du Sud a été évaluée, en conformité au dossier de candidature transmis par AEVF en accord avec les 5 Régions intéressées (Lazio, Campania, Molise, Basilicata et Pouilles).  En effet, les Vie Francigene du Sud, de Rome à Brindisi et à Santa Maria di Leuca, représentent un parcours d’une grande valeur historico-culturelle qui se greffe à l’itinéraire européen et dans le cadre euro-méditerranéen. 

Il est utile de repasser les phases importantes du parcours de certification de la Via Francigena du Sud :

  • 19 mars 2015, à Rome, l’Assemblée Générale AEVF, en accord avec les Régions de la Via Francigena du Sud, approuve le dossier (esquisse du tracé du parcours francigeno dans ces territoires) d’extension de la certification d’ « Itinéraire culturel du Conseil de l’Europe » à  envoyer au Governing Board de l’Accord Partiel Elargi sur les Itinéraires culturels du Conseil de l’Europe auprès de l’Institut Européen des Itinéraires Culturels (IEIC) du Luxembourg.
  • 25 janvier 2016, à Rome, auprès de MiBACT, les représentants MiBACT, les Régions du Sud et AEVF se rencontrent pour lancer une coopération interinstitutionnelle nécessaire pour l’obtention de la certification. Un début accord est proposé.
  • Le professeur Pierre Frustier (Paris, Sorbonne), chargé spécialement par le Conseil de l’Europe, rédige et transmet au Governing Board sa propre « Relation d’évaluation » de la Via Francigena, où il exprime une orientation positive : 1. à la confirmation de l’habilitation à réseau porteur de la Via Francigena et AEVF ; 2. à la confirmation de la certification du tronçon Canterbury/Rome ; 3. à l’extension de la certification à la Via Francigena du Sud, à condition que les territoires traversés soient fortement impliqués et en lien avec le réseau porteur de la Francigena (AEVF).
  • 14 avril 2016, le Governing Board de l’Accord Partiel Elargi (APA) sur les Itinéraires culturels du Conseil de l’Europe se réunit à Luxembourg, en présence de Stefano Dominioni, Secrétaire exécutif APA et Directeur de l’IEIC, Silvia Costa, Présidente de la Commission Culture du Parlement Européen et Carlo Corazza, de la Commission Européenne.

« En considérant la relation de l’évaluateur en charge au prof. Frustier, après avoir entendu les représentants des Itinéraires culturels examinés, les évaluations du Governing Board seront soumises à l’organe compétent du Conseil de l’Europe et, par la suite, aux organes du réseau porteur de l’itinéraire, dans notre cas l’Assemblée générale d’AEVF, pour la ratification finale » – a dit le Président AEVF Massimo Tedeschi. « Ratification qui est subordonnée à la vérification des tracés (la priorité sera donnée aux parcours pédestres et des tracés pas encore inclus seront insérés, comme celui de Brindisi/Santa Maria di Leuca) et à la souscription de l’accord entre les Régions concernant la direction, l’infrastructure, la sécurité du parcours, la signalisation, les réseaux d’accueil à intégrer à celle européenne existante. Nous profitons de l’occasion pour rappeler que la « figure du pèlerin » qui apparait dans de nombreux panneaux routiers et piétons est propriété d’AEVF et qu’une autorisation est nécessaire pour pouvoir l’utiliser. Enfin nous prévoyons le bouclage de la totalité du parcours avant la fin de l’année en cours ». 

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Si riunisce il gruppo di coordinamento per la candidatura Unesco della Via Francigena

La firma della convenzione tra Regione e Conferenza episcopale per valorizzare la Via Francigena e gli altri antichi cammini dell’Emilia-Romagna, l’insediamento del Gruppo di coordinamento ministeriale per la candidatura a patrimonio Unesco dell’umanità della Francigena e una tre giorni per festeggiare il 15° anniversario della fondazione dell’Associazione europea delle Vie Francigene.

A Fidenza (Pr) e Piacenza dal 28 al 30 aprile si concentreranno questi tre appuntamenti internazionali.

Le iniziative saranno aperte dalla firma della convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e la Commissione regionale per il turismo, sport, tempo libero e pellegrinaggi della Conferenza Episcopale, rappresentate dall’assessore al Turismo e commercio Andrea Corsini e dal vescovo di Fidenza, monsignor Carlo Mazza. L’obiettivo è dare avvio ad un tavolo di lavoro congiunto per valorizzare il turismo religioso, premessa per la creazione di un circuito turistico regionale ad hoc.

A seguire si terrà la prima riunione del Gruppo di coordinamento per la candidatura Unesco della Via Francigena. Lincontro è convocato dal Ministero per i Beni Culturali e Turismo in accordo con AEVF.  Proprio l’AEVF farà da collante a questa serie di inizative, attraverso il convegno “Via Francigena, via di pace” organizzato per i suoi primi 15 anni di attività, cui prenderanno parte ospiti ed esperti internazionali, unitamente alla Regione Emilia-Romagna e ad una delegazione del Governo italiano.

La data del 28 aprile segna una giornata molto importante per il turismo itinerante e dei cammini storici dell’Emilia-Romagna”, ha spiegato l’assessore regionale a Turismo e commercio, Andrea Corsini. “Fidenza e Piacenza saranno il palcoscenico di iniziative che fanno compiere un passo avanti all’Emilia-Romagna, nel segno di una crescente valorizzazione internazionale della Via Francigena che, insieme agli altri 9 nostri cammini storici, rappresenta un patrimonio collettivo di interesse mondiale. Stiamo lavorando con gli Enti locali e il territorio per poter offrire, lungo i quasi 1800 chilometri di percorsi complessivi, sempre più servizi e un’accoglienza di qualità”.

Il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, ha aggiunto: “Non poteva esserci occasione migliore del XV anniversario della fondazione dell’Associazione europea delle Vie Francigene, che prese il via proprio qui a Fidenza, per ufficializzare l’avvio dell’iter formale e tecnico di candidatura della Via Francigena e della nostra bellissima Cattedrale a patrimonio dell’Umanità Unesco. La Via Francigena è un progetto al quale la città per prima ha creduto e che ha continuato a sostenere, grazie anche ad Aevf. La candidatura Unesco nasce qui nella primavera 2014 e da qui si espande con un grande progetto di rete sostenuto dal ministero dei Beni Culturali, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Diocesi di Fidenza e da tutti coloro che hanno condiviso con noi questo sogno. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma siamo una squadra affiatata e determinata”.

La Francigena rappresenta un sistema ricco di potenzialità culturali, storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche in grado di sostenere una proposta turistica esperienziale e internazionale”, ha commentato il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi.In quest’ottica Piacenza valorizza l’antica Via di pellegrinaggio in collaborazione con l’Aevf, che dal 2014 ha sede operativa nel prestigioso Palazzo Farnese. Il convegno internazionale sulla “Via Francigena, via di Pace” si concentrerà, a Piacenza, sui temi dell’imprenditoria sostenibile e sul ruolo delle associazioni nella costruzione della Francigena e aiuterà ad avviare un percorso di progettazione per proporre la Via come prodotto turistico attrattivo ma anche come percorso di storia capace di conservare le memorie identitarie nel tempo”.

L’orgoglio per i primi 15 anni di vita dell’Associazione europea delle Vie Francigene è stato espresso dal presidente dell’Aevf, Massimo Tedeschi, secondo il quale “la Via Francigena è divenuta esempio internazionale virtuoso di turismo sostenibile e di sviluppo, in particolare di territori di campagna e centri urbani di piccole dimensioni, posti belli, ricchi di storia ma esclusi dai circuiti turistici. La Via Francigena è divenuta palestra di dialogo fra enti locali, istituzioni, mondo del volontariato, università, operatori culturali, economici e turistici. I camminatori che lo scorso anno hanno percorso almeno un tratto di Via Francigena sono stimati in 40.000 unità. Numero in aumento nel 2016 con un trend di crescita previsto pure nei prossimi anni. La conferma della certificazione di ‘Itinerario culturale del Consiglio d’Europa’ alla Via Francigena e l’avvio del riconoscimento Unesco costituiscono una duplice, lampante attestazione dell’importanza e delle potenzialità del progetto della Francigena”.

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900km a piedi lungo la Francigena a sostegno della ricerca oncologica

900 km a piedi lungo la Via Francigena a sostegno della ricerca oncologica da parte della fondazione IEO_CCM di Milano. L’avventura di Roberto Sala.
Lo zaino con il piccolo bagaglio e i minimi comfort è pronto, gli scarponi anche così il prossimo 22 aprile, dal Passo del Gran San Bernardo, Roberto Sala partirà per il cammino in solitaria lungo i 900km della Via Francigena. Un lungo viaggio per un unico obiettivo: sostenere la ricerca oncologica e la Fondazione IEO-CCM di Milano.
Di Casatenovo, Lecco, 57 anni e un piccolo pizzico di follia, Roberto Sala è un paziente oncologico presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano che, dopo 8 anni di cure, ha deciso di iniziare un’avventura che solo pochi anni fa pareva per lui impossibile mentre ora è pronto ad affrontare il lungo viaggio dall’aria tersa del Gran San Bernardo, fino alla grandezza della città eterna.
Questa scelta è stata fatta per sostenere la Fondazione IEO-CCM, che ha offerto il suo patrocino all’iniziativa, così a ogni suo passo lungo le 48 tappe del cammino veicolerà il messaggio del prestigioso istituto milanese: “La ricerca è un investimento per il futuro di tutti noi”. 
Se anche una sola persona che leggerà la mia storia deciderà di donare fondi alla ricerca io sarò soddisfatto e la fatica fisica che mi attende sarà la fatica più bella che io abbia affrontato in tutta la mia  vita” racconta Roberto, mentre procede con la preparazione atletica in vista della ormai imminente partenza.

Nel cuore porterà i compagni di viaggio che ha incontrato in questi anni in quei lunghi corridoi dell’Istituto Europeo di Oncologia, dove è tuttora seguito e dove ha conosciuto la Fondazione IEO-CCM e spera che questa avventura sia anche un memento per chi sta affrontando una malattia oncologica di come oggi una diagnosi di cancro non sia forzatamente una condanna.

Per chi desidera seguire il racconto in parole e immagini di Roberto Sala è attivo sui maggiori social media il profilo “La Via con Roby” che raccoglierà le emozioni e gli sforzi di questo moderno pellegrino.
Per pensare al futuro della ricerca oncologica Roberto, ha scelto una direzione antica e carica di storia come nessun’altra al mondo, quella percorsa da migliaia di pellegrini dell’anno Mille, che spinti dalla fede affrontavano un viaggio faticoso, non privo di pericoli, partendo taluni addirittura da Canterbury in Inghilterra per arrivare in Terra Santa.

Info sulla Fondazione IEO-CCM                                                          
www.fondazioneieoccm.it
DONAZIONE SU CONTO CORRENTE BANCARIO
IBAN IT 38 R 05696 01600 000018569X75      intestato a Fondazione IEO-CCM
DONAZIONE SU CONTO CORRENTE POSTALE c/c 28615243 intestato a Fondazione IEO-CCM 
Info sull’iniziativa La Via con Roby laviaconroby@gmail.com     

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Si è concluso a Roma il cammino di scoperta in handbike di Pietro Scidurlo

Novecento chilometri tondi in 17 tappe, da Somma Lombardo a Roma, lungo il cammino storico della Via Francigena. Cinque le regioni attraversate, 13 le province, centinaia i comuni.  E poi oltre 100 catene sganciate, 2 ruote bucate, più di 200 persone conosciute, otto fiumi attraversati, dal Ticino al Tevere, e un’infinità di dislivelli superati. È questa la sintesi in numeri del cammino in hand-bike di Pietro Scidurlo, Giancarlo Cotta Ramusino, Roberto D’Amato, Bartolomeo Scidurlo e Pino Baldissera conclusosi a Roma, nella bellissima Villa Mazzanti, sede di RomaNatura.

Ad accoglierli una folta delegazione capeggiata in primis dal Ministro della Cultura Dario Franceschini da Stella Bianchi dell’Intergruppo parlamentare Via Francigena che ha sostenuto e promosso il viaggio di Pietro e da Monsignor Liberio Andreatta, Vicariato di Roma, Opera Romana Pellegrinaggi. Insieme a loro anche Maurizio Gubbiotti, Commissario di RomaNatura, Cristiana Avenali, Consigliere della Regione Lazio, Giuseppe Trieste, Presidente FIABA Onlus e i parlamentari dell’Intergruppo via Francigena Chiara Scuvera, Marco Bergonzi, Raffaella Mariani, Susanna Cenni e Alessandra Terrosi che hanno accompagnato nelle varie tappe regionali il viaggio Pietro e compagni.

L’obiettivo del viaggio di Pietro Scidurlo con la sua associazione Free Wheels era studiare il percorso della Francigena – un cammino che secondo le stime dell’Associazione Europea Vie Francigena nel 2015 è stato percorso da oltre 40 mila persone per più giorni con oltre 350 mila pernottamenti – per suggerire valide soluzioni, anche tecnologiche, alle varie difficoltà: dagli ostacoli lungo il tracciato, alle strutture ricettive, dalle esigenze fisiche a quelle alimentari più adatte a camminatori “speciali”.  Si è trattato, dunque, di un primo viaggio di ricognizione a cui seguirà un rapporto più dettagliato e operativo.

“La via Francigena”, spiega Pietro Scidurlo, “rispetto al Cammino di Santiago presenta un tracciato sicuramente più impegnativo dal punto di vista orografico e la preparazione per affrontarlo non deve essere sottovalutata. Ciò detto possono essere messe in campo molte soluzioni per rendere più agevole il cammino anche a persone con esigenze speciali, come rimuovere delle barriere architettoniche che attualmente si trovano sul tracciato, migliorare la segnaletica in alcuni tratti e aumentare sul percorso le strutture recettive accessibili. La Via Francigena è un percorso di straordinaria bellezza, immerso nella storia e nella cultura del nostro territorio, il sogno di vederlo percorribile da tutti, credo che da oggi abbia fatto un piccolo passo in avanti per diventare realtà”.

“I parlamentari del gruppo Via Francigena hanno fatto la staffetta nelle varie regioni attraversate da Pietro e compagni per dare il loro sostegno, anche molto ‘operativo’ alla buona riuscita del pellegrinaggio di Free Wheel”, commenta Stella Bianchi. “È stata un’esperienza molto bella e arricchente di cui siamo particolarmente orgogliosi non solo perché abbiamo conosciuto queste straordinarie persone, ma perché crediamo fermamente nel progetto comune di fare della Via Francigena un cammino aperto e accogliente. I percorsi sono un patrimonio di bellezza e di conoscenza che possiamo valorizzare meglio per promuovere turismo sostenibile, crescita dei territori, tutela del patrimonio naturale e dei borghi storici, accoglienza con le strutture ricettive adeguate. Percorrere i cammini in contatto con se stessi e con la natura è un’esperienza unica da promuovere sempre meglio a partire da questo anno dei cammini”.

 

VEDI LA FOTOGALLERY DEL VIAGGIO DI PIETRO SCIDURLO E COMPAGNI

Media partner: Terre di Mezzo, Radio Francigena, Sloways, Slow Travel Network, Il Movimento Lento, Life in Travel, VareseNews, “Invisibili” del Corriere della Sera, FederTrek, AEVF – Associazione Europea Vie Francigene

Free Wheels ringrazia Federalberghi per l’ospitalità a Roma.

L’Ufficio stampa
Silverback – Greening the communication
Francesca Biffi 333.2164430 f.biffi@silverback.it