Oggi parliamo di Via Francigena con Samantha Cesaretti, Ideatrice e realizzatrice dell’evento Lucca ospitale, manifestazione turistico culturale dedicata a qualsiasi forma di pellegrinaggio in collaborazione con l’arciconfraternita della Misericordia di Lucca.
Lucca Ospitale, una idea che si è trasformata in progetto ed oggi in splendida realtà. Ce la racconti Samantha?
Lucca Ospitale nasce come manifestazione in seno all’associazione Federazione Lucchese associazioni musicali circa 3 anni fa. L’idea di base era quella di sensibilizzare il territorio intorno alla figura del pellegrino, realizzando una serie di eventi culturali e incontri legati al tema della Via Francigena.
Non ci eravamo mai imbattuti nella realtà lucchese su questa tematica e grazie all’aiuto di tanti pellegrini, in particolare alla tenace Cristina Meneghini, abbiamo capito che Lucca non era poi così ospitale e che c’era e c’è tanto da fare per rendere la città accogliente.
Abbiamo accolto questa sfida e nel giro di 2 anni, in collaborazione con l’Arciconfraternita di Misericordia di Lucca, abbiamo realizzato una foresteria composta attualmente da 3 appartamenti con 15 posti letti totale, con la previsione di arrivare almeno a 20 nella prossima primavera. Nel 2016 Lucca Ospitale gode della collaborazione con l’Arciconfraternita e di Itinera (azienda di promozione turistica del Comune di Lucca) e oltre a portare avanti la manifestazione Lucca Ospitale, che si terrà il 30 Aprile, 1 Maggio e 3 Maggio (festività del ritrovamento della Santa Croce), inizierà ufficialmente il lavoro di coordinamento sul territorio, con un progetto di area vasta che coinvolge tutte le amministrazioni della lucchesia. L’idea è quella di mettere il pellegrino in condizione di avere tutte le informazioni necessarie prima e durante il cammino.
Le Terre di Lucca, questo è il nome del progetto portato avanti dal Comune di Lucca e da Lucca Ospitale, vuole richiamare per analogia, il percorso già intrapreso dalle amministrazioni senesi.
Una scelta studiata, al fine di creare un fil rouge all’interno del territorio regionale, sintomatico della volontà del nostro gruppo di confrontarci con la realtà circostante e di aprirci a confronti e collaborazioni con i territori limitrofi, in modo tale da cooperare congiuntamente su tutta la Toscana in modo omogeneo.
Tanto lavoro insomma…
La raccolta dei pensieri dei cittadini di Lucca da portare simbolicamente e fisicamente in cammino a Roma, sulla Via Francigena, a Papa Francesco è una proposta che sposa in pieno la filosofia di questa via. Un cammino fatto di incontri, di persone, di idee, di speranze. Come procede il cammino a tappe?
I messaggi sulla Via del cammino di Misericordia hanno dimostrato come un progetto semplice possa riuscire a essere un veicolo di sensibilizzazione sull’importanza della solidarietà e della condivisione, su temi sensibili come la disabilità e l’integrazione.
Il progetto nasce a Dicembre 2015, quando il Comune di Lucca ed Itinera azienda turistica del Comune, decidono di posizionare un albero in piazza Anfiteatro con delle palle trasparenti nelle quali era possibile inserire un messaggio. Queste palline sono state poi distribuite alle varie associazioni locali come ANFASS e L’ALLEGRA BRIGATA, al centro anziani, alle scuole primarie e secondarie e agli esercizi commerciali della piazza.
Anche la decorazione dell’albero non è stata fatta a caso ma secondo una logica ben precisa, posizionando sulla sommità dell’albero le palle-messaggio degli anziani, dei disabili e dei bambini. Questo per ricordarci che dobbiamo impegnarci per costruire un mondo migliore, senza barriere, abbandonando false credenze e preconcetti. Gli anziani sono il nostro bagaglio storico, ci indicano chi siamo e chi eravamo, riportandoci a quei valori genuini che i nostri ragazzi dovrebbero recepire, condividere e diffondere; perchè solo credendo nell’uguaglianza si può pensare di abbattere barriere mentali e fisiche.
Partiti il 9 gennaio da piazza Anfiteatro abbiamo iniziato il nostro cammino a tappe. Personalmente non mi aspettavo un’adesione così sentita ma devo dire che ogni nuova uscita, si aggregano pellegrini provenienti da tutta Italia. Camminare e condividere il cammino è un’esperienza indimenticabile, qui nascono le idee, si fanno progetti che forse non si concretizzeranno mai, si sogna un mondo migliore fatto di amore e pace e amicizia.
Sono letteralmente rapita da questa esperienza, tanto che, prevedo che arrivati a Roma non ci fermeremo, anzi stiamo già progettando di proseguire sulla Francigena del Sud per raccogliere altri messaggi di Pace da tutti coloro che intendono consegnarceli.
Vorrei ringraziare alcune persone che rendono speciale questo cammino, in primis Laura Celli, amministratrice di Itinera e ideatrice del progetto insieme a Luciana Menichetti, Andrea Baldisseri, il gruppo gli Amici della via Francigena di Pietrasanta, in particolare Adriano Bigongiari che sta facendo un ottimo lavoro di promozione, Massimo Serafini che non mi abbandona mai e in fine l’immenso Giovanni Corrieri che non ringrazieremo mai abbastanza per mettere la sua conoscenza della Via Francigena a nostro servizio. Ringrazio tutti quanti, sperando di non aver dimenticato nessuno, perché da sola non sarei nessuno
Lucca, una città importante e prestigiosa. Un luogo conosciuto in tutto il mondo per la sua arte, la sua storia, il suo patrimonio. La Francigena che valore aggiunto può portare? Vedi possibile il dialogo fra associazioni, istituzioni locali, operatori economici e culturali affinché una opportunità di sviluppo del territorio legata a questo cammino europeo.
Amo la mia città ma la ritengo un gioiello ancora grezzo. Il turismo nella nostra città negli ultimi anni è in netto aumento veicolata anche alle manifestazioni realizzate per celebrare il nostro compositore Giacomo Puccini. La Via Francigena è sicuramente un valore aggiunto per la città di Lucca ma lo è in particolar modo per tutti quei paesi e paesini della provincia. Parlo di piccoli borghi incantati che potrebbero vivere del passaggio del pellegrino e creare una micro economia legata alla Via Francigena.
Porto l’esempio di Valpromaro, perché è lampante come un piccolo paesino sia rinato grazie all’apertura e alla promozione dell’Ospitale del pellegrino. La città di Lucca è legata alla Via Francigena, simboli e testimonianze le abbiamo in ogni angolo, basta citare il Volto Santo e il Labirinto o la chiesa di San Frediano.
I pellegrinaggi sono stati in antichità molto frequenti e sentiti e penso che bisogna guardare alle origini della nostra città per evitare di snaturarla promuovendo attività poco attinenti col nostro passato.
Come ho già detto stiamo lavorando ad un progetto di area vasta insieme alle amministrazioni, alle associazioni di categoria e alle associazioni locali, il percorso è tutt’altro che facile ma non impossibile. Sicuramente è necessario del tempo per mettere tutti i tasselli al posto giusto ma da tre anni a questa parte le cose sono cambiate profondamente, un dialogo tra tutti gli attori è già in atto adesso dobbiamo solo andare oltre ai campanilismi e credere in un progetto di respiro europeo, così come ci insegna il nostro Cammino.
Luca Bruschi