Via Francigena

Categorie
news-import

Ritratti sottratti, lungo la Francigena in Toscana

Un piccolo viaggio intorno a chi cammina sulla Via Francigena: da solo, in gruppo, in solienzio. Tanti volti e tanta umanità sul millenario percorso francigeno.

La Francigena è prima di tutto luogo di condivisione, luogo di incontri, luogo dove la dimensione umana ritrova la sua naturelezza e semplicità. Ecco qui raccolte alcune storie, tutte diverse fra di loro, che hanno come filo conduttore la Via Francigena. La lentezza del cammino è in grado di favorire i racconti, ognuno dei quali è in grado di trasmettere pennellate di colore e di calore. Storoe. Vere. Sul cammino.

Giacomo, Cristina, Benedetto, Giovanni, don Lorenzo. Sono solo alcuni degli incontri autentici che farete con questo viaggio attraveso l’umanità francigena.

Un ebook da sfogliare, con belle foto e testi in grado di raccontare le emozioni di chi cammina.
Un progetto della Regione Toscana, con foto e testi di Enrico Caracciolo e Paolo Simoncelli


 

Umani paesaggi

Un piccolo viaggio intorno all’uomo. Anche questo è un pellegrinaggio. A volte la via Francigena ci scorre in mezzo. Altre volte se ne sta in disparte, a qualche chilometro. Altre ancora non si fa vedere perché sepolta dall’asfalto. Però la sua presenza si sente sempre. A distanza di tanto tempo aleggia su uomini e cose.

I Ritratti Sottratti alla via Francigena sono punti fermi. Pietre miliari lungo il cammino che catturano chi vive di nomadismo, laico o spirituale. Persone che hanno raccontato le loro vite nel proprio ambiente naturale: davanti a un camino, sulle pietre di un vecchio selciato, lungo la riva del fiume, accanto a una mola di rame.

Uno di loro ha cercato invano il vento per far volare il suo aquilone, un altro si è commosso ricordando l’amico morto schiacciato da una “carica” di marmo, su alle cave di Carrara. Una giovane attrice ha recitato versi nel teatrino di casa e un’anziana pittrice inglese, a zonzo per trent’anni sulle orme di Sigeric, ha spulciato i suoi acquerelli come fa un baro con un mazzo di carte. Un cantastorie ha dato fiato all’armonica sotto le sette arcate di un caffè mentre un artista di Pietrasanta ha deciso che la provocazione è l’unico modo di far riflettere.
C’è un prete come dovrebbero essere tutti i preti che insegna il Corano ai piccoli musulmani e un oste scrittore che scrive romanzi in una Twin Peaks vicino alla Cisa dove passano più cani che automobili. C’è persino un angelo in carne e ossa che aspetta i pellegrini a San Maniato e alla fine della strada li abbraccia dicendo loro “Ti voglio bene”. Voci, mani, respiri, sussurri raccontano storie e stati d’animo, esplorano la dimensione verticale di un paesaggio umano ricco di valori. Piedi e anime seguono le tracce di Sigerico da più di mille anni. Nel segno della viandanza.

Buon cammino lungo la via Francigena da ascoltare.

Enrico Caracciolo
Paolo Simoncelli

 

Categorie
news-import

Terlizzi da Venezia: tappa per 60 universitari in “cammino” per scoprire il paesaggio pugliese

Studenti, docenti ed esterni del laboratorio “La via Francigena 2014”, seminario itinerante promosso dall’Università Iuav di Venezia. Prossime tappe fino a Brindisi e Otranto dove ci si imbarcava per la Terra Santa.

Dal 16 al 30 agosto 2014 si tiene il seminario itinerante di ecologia del paesaggio “La via Francigena 2014”.

Dal 2000 un gruppo di studenti dell’Università Iuav di Venezia e di persone esterne percorre ogni estate una parte delle storiche vie dei pellegrinaggi europee. Fino ad ora sono stati percorsi il cammino di Santiago e la via Francigena del nord da Roma a Canterbury. Lo scorso anno si è iniziato il percorso della via Francigena del sud camminando da Roma a Monte Sant’Angelo, nel Gargano.
Quest’anno, in agosto, è previsto il proseguimento verso Brindisi e Otranto, antichi porti di imbarco per la Terra Santa.

A piedi, in cammino come un pellegrinaggio. E’ questo infatti il filo conduttore dell’iniziativa del seminario itinerante promosso dall’Università Iuav di Venezia. Un laboratorio di una lunga “staffetta” che da 14 anni si svolge ogni anno.   

Fonte: Terlizzi live

Categorie
news-import

Sulla Via Francigena senza vedere e con tanto entusiasmo

Recentemente un gruppo di una trentina di amici, ciechi, ipovedenti e vedenti, hanno percorso insieme un tratto dellla Via Francigena. Un percorso di condivisione, spirituale e di ricercaa interiore. In viaggio verso Roma, lentamente.

L’esperienza era iniziata già lo scorso anno con una tappa da Lucca a Siena ed è stata ripresa quest’anno proprio da Siena, da dove, con zaino in spalla e percorrendo a piedi tappe di oltre 20 chilometri al giorno, il gruppo è arrivato a Viterbo in una settimana.
Una bella esperienza di cammino per il piacere di scoprire questi luoghi spesso cosi vicini a casa ma talvolta sconosciuti, e per camminare insieme nelle tappe verso Roma.

Sono tante le motivazioni che spingono le persone non vedenti a fare una scelta simile. In primis si tratta di persone allenate e abituate a camminare, che da diversi anni con l’ADV (Associazione Disabili Visivi) praticano varie attività sportive, come il trekking, lo sci nordico e quello alpino, la vela, la canoa, il sub. Li accomuna non solo l’handicap, ma soprattutto la voglia di vivere, il piacere di stare insieme e di condividere praticamente tutto, dalla stanchezza al divertimento e alle risate, dalla fame al gusto di mangiare, dalle difficoltà di arrangiarsi e di organizzarsi e al cavarsela nel bene e nel male.

Un articolo da leggere.

Fonte: superando.it

 

Categorie
blog-import

Intervista con Raul Goni Santiago, pellegrino-giornalista free lance appassionato di cammini

Intervista con Raul Goni Santiago, pellegrino-giornalista spagnolo free lance appassionato di cammini ed innamorato della Via Francigena, sulla quale ha già camminato in diverse occasioni.

Nel 2012 ha fondato a Pamplona l’Associazione Via Francigena Spagna www.viafrancigena.es, con la quale AEVF collabora. Il numero dei pellegrini spagnoli che si riversano sui cammini di Santiago (lo scorso anno sono stati 215.000!) interessati alla Via Francigena è in forte aumento, anche grazie all’attività di comunicazione e supporto che l’associazione spagnola sta dando.

1.Quali sono le attività che l’Associazione Via Francigena Spagna sta facendo per promuovere l’itinerario francigeno e quale è la percezione del potenziale della Via Francigena tra i pellegrini spagnoli, che già da molti anni camminano sulle vie che conducono Santiago?

L’Associazione della Via Francígena in Spagna (AVFF) sta cercando di far conoscere questa antica via di pellegrinaggio che conduce a Roma, non solo in Spagna e nella Penisola Iberica, ma anche in tutto il Continente americano dove si parla spagnolo, ed a tutti i pellegrini, viandanti ed appassionati di cammini che parlano questa lingua. Vogliamo informare e favorire una formazione sulla Via Francigena che ancora oggi in Spagna non è così conosciuta come il celebre Cammino di Santiago. Tante persone comunque chiedono informazioni sulla Francígena perché trovano nel Cammino spagnolo un luogo spesso sovraffollato e cercano quella tranquillità che un cammino come la Francigena può trasmetere. Inoltre, camminare attraverso Paesi come Francia, Svizzera e soprattutto l’Italia, è un’esperienza straordinaria, così come arrivare a piedi da Roma, uno dei posti più significativi della nostra cultura cristiana.
AVFF sta partecipando a conferenze, incontri, supporta la comunicazione e favorisce lo sviluppo di progetti culturali lungo la Via.
Infine vengono fornite informazione e credenziali a tutti i pellegrini e viandanti che intraprendono il cammino verso Roma.


2.Hai fatto recentemente una lunga esperienza come hospitalero in Italia, sul Passo del Gran San Bernardo. Raccontaci come si svolgeva la tua giornata, i tuoi incontri con i pellegrini e le attività che quotidianamente si svolgono sul mitico Colle a 2.500 m di altezza.

Il Passo del Gran San Bernardo è senza dubbio uno dei luoghi mitici in Europa, un posto carico di storia. Per questo motivo molti pellegrini provenienti da tutto il mondo lo scelgono come punto di partenza per arrivare da Roma. Lì arrivano pieni di energia positiva e con la volontà di attarversare l’Italia per arrivare alla Città Eterna.
Questo colle è un posto magico ed affascinante, luogo di incontro con persone. Tutti i viandanti che arrivano all’Ospizio del Gran San Bernardo sono accolti nello stesso modo. I pellegrini sono dapprima accompagnati alla sala da pranzo per trovare un luogo caldo dove ristorarsi, viene quindi offerta loro una tazza di tè caldo prima assegnare la camera.
Oltre ad aiutare i canonici nell’accoglienza dei pellegrini e nella preparazione dei pasti, invitiamo i pellegrini a condividere la spiritualità di questo luogo; li accompagnamo a visitare il celebre museo, i sentieri storici senza dimenticare di incontrare i famosi cani San Bernardo che in passato hanno soccorso tanti camminatori.
Quest’ anno abbiamo notato il forte incremento di persone spagnole e latinoamericane che hanno scelto di cominciare il loro cammino proprio dal Colle dl Gran San Bernardo. Possiamo considerare questo “valico” come il fratello di quello di Roncisvalle nei Pirenei, che conduce verso Santiago.


3.Papa Francesco in molte occasione ha espresso belle parole verso i cammini ed i pellegrinaggi, con particolare riferimento alla Via Francigena. Il carisma e la capacita comunicativa di Papa Francesco possono attirare la popolazione mondiale ispanica verso la Via Francigena?

Papa Francesco ha molta fiducia nel ruolo della Via Francigena. Non a caso ha da subito attivato un ufficio preposto per la valorizzazione della Francigena. Inoltre, come Gesuita,  conosce bene che il suo fondatore San Ignazio di Loyola ebbe la rivelazione di creare la Compagnia di Gesù proprio a La Storta, nella periferia di Roma, sul cammino francigeno. Le persone provenienti dall’America Latina, sia quelle cattoliche sia quelle non cattoliche, sono fortemente attratti dalla figura e dal carisma di Papa Francesco.
Addirittura tante persone ci scrivono per ottenere una udienza con il Santo Padre, una volta che saranno arrivati a piedi a Roma. Ovviamente questa cosa non possiamo farla!
Il fatto che numerose persone provenienti da altri continenti vengano a camminare sulla Via Francigena, supporta l’idea che le strade di peregrinazione come la Francigena debbano essere considerate come grandi rotte di scambio culturale e spirituale; su questi cammini si devono creare delle “zone franche” nel quale le persone possano camminare liberamente, ognuno con la propria motivazione. E proprio in questo, Papa Francisco e la Chiesa Cattolica come Organizzazione, possono dare un forte contributo.

4.La Via Francigena, come insegna il Cammino di Santiago, può creare oggi importanti opportunità di lavoro per giovani e sviluppare una sostenibilità economica a livello locale. Come pensi che si possa sviluppare questo segmento, mantenendo l’autenticità del cammino?

L’economia globale ha dimostrato che stiamo distruggendo l’autenticità, il futuro delle persone e delle economie locali appiattendo tutto quanto. La Via Francigena, come il Cammino di Santiago, sono grandi reti composte da tante persone, provenienti ognuna da una diversa estrazione sociale, territori, piccole località o mondi lavorativi differenti. E così le cose devono rimanere. Sulla Via Francigena c’è la possibilitò di creare lavoro per tante persone. Il piccolo imprenditore, sia esso giovane o meno giovane, può creare una piccola impresa di prodotti e servizi a supporto della Via Francigena mettendosi in rete con altri piccoli imprenditori locali, in maniera associativa e solidale.
Sulla Francigena ci sono ancora tanti spazi da colmare. Essa non favorisce solo lo sviluppo di una economia a livello locale, ma aiuta alla creazione di una rete di persone e imprese in risposta alle grandi multinazionali internazionali.
Le associazioni e le istituzioni devono cercare di garantire un equilibrio in questo sviluppo affinché sia equo e possa favorire un dialogo tra pubblico-privato, in ottica sostenibile. La Via Francigena, cosi come il Cammino di Santiago, non è solamente una strada sulla quale camminano le persone. I pellegrini e viandanti sopra quel percorso mangiano, dormono, spendono e hanno bisogno di servizi: è nostro compito aiutarli e rispondere ai loro bisogni. Così è sempre stato nel corso della storia, e cosi continueranno ad andare le cose.
E’ importante cercare di preservare l’autenticità della Francigena per svluppare una micro ecnomia sostenibile sui territori.

Categorie
news-import

Avviso per la promozione e valorizzazione della Francigena nel Lazio

La Regione ha emesso un bando pubblicato sul BUR n. 63 del 7 agosto 2014. l’Avviso pubblico per la presentazione di  iniziative per la valorizzazione dei percorsi  della via francigena nel Lazio per il biennio 2014-2015.

A chi è rivolto il bando

L’Avviso è rivolto esclusivamente ad aggregazioni di comuni interessati dalle diverse direttrici della Via Francigena.Un comune capofila provvederà a sottoscrivere ed inviare la domanda elencando tutti i comuni componenti l’aggregazione costituita o costituenda.

Quali  proposte progettuali si possono presentare:

1. la manutenzione ordinaria dei percorsi e della relativa segnaletica, ai fini del miglioramento dell’accessibilità dei tracciati;

2. attività atte a sviluppare il prodotto culturale, turistico e ambientale tramite servizi di accoglienza e di logistica per il pellegrino (transfer persone e bagagli, affitto biciclette, ecc.);

3. progetti editoriali e multimediali finalizzati alla diffusione della conoscenza e alla migliore fruizione degli itinerari e del patrimonio culturale afferente gli stessi. Con particolare riferimento a proposte riguardanti Applicativi (App) per dispositivi mobili e e-book , fruibili dalla maggior parte dei dispositivi esistenti e con contenuti preferibilmente almeno in italiano e inglese.

Quante sono le risorse  finanziarie disponibili
Le risorse destinate al finanziamento dell’avviso pubblico sono pari complessivamente ad a € 300.000,00 per il biennio 2014-2015

Quando scade l’avviso
Le domande potranno essere presentate entro e non oltre il 25 settembre 2014 esclusivamente per posta elettronica certificata, PEC, all’indirizzo:
valorizzazionepatrimonioculturale@regione.lazio.legalmail.it

 A chi rivolgersi per Informazioni o chiarimenti:

Responsabile del procedimento
 Nadia Carlotta
Tel.  06 5168 8062
e-mail ncarlotta@regione.lazio.it

Simone Quilici
Tel 06 5168 8987
e-mail squilici@regione.lazio.it

Alessandro Liberati
Tel. 06 51688400
 e- mail  alessandro.liberati@regione.lazio.it

Per scaricare il bando vai sul sito

Categorie
news-import

Un nuovo polo culturale e punto tappa francigeno in Toscana, a Capannori

“ATHENA” è  il polo culturale del Comune di Capannori, sito nell’ex palazzo della cultura, nato per valorizzare e rendere più fruibili i reperti archeologici e la seconda sezione etnografica dedicata alla civiltà contadina. Esso si trova proprio nel centro di Capannori sul tracciato della Via Francigena.

 

Accanto al museo archeologico e alle sezioni etnografiche ci sono spazi per incontri ed esposizioni a disposizione delle tante associazioni del territorio impegnate in campo culturale.

L’edificio che ospita ‘Athena’ è un palazzo storico e si articola su tre piani per complessivi 500 metri quadrati. “ATHENA” è aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12 e il martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30. L’ingresso è libero.

All’interno di “ATHENA” sono presenti:

SEZIONE CIVILTA’ CONTADINA: Gestore Associazione: “Il Ponte”:

A piano terra  di Athena si trova la sezione dedicata alla civiltà contadina dove sono esposti tra i molti materiali, attrezzi agricoli del passato e una serie di significative immagini.

SEZIONE ARCHEOLOGICA: Gestore: Gruppo Archeologico Capannorese (GAC)

Al primo piano c’è il museo archeologico che custodisce autentici gioielli archeologici dalla preistoria alla tarda età romana e ha l’obiettivo di raccontare la storia del territorio caratterizzato, nel tempo e nello spazio, dal fiume Auser.

SEZIONE ETNOGRAFICA: Gestore: Istituto Storico Lucchese sezione di Capannori

Al secondo piano e ultimo piano della struttura  è stata sistemata la sezione etnografica dedicata all’esploratore capannorese Carlo Piaggia (1827 – 1882).

PUNTO INFORMATIVO – SPAZI ESPOSITIVI

Al Piano terra, “ATHENA” ospita un punto informativo della via Francigena

La struttura è fruibile ed attrezzata anche per i diversamente abili, dispone di un ampio parcheggio, di uno spazio esterno con parco giochi e fontana pubblica  e di servizio di WIFI free.

Categorie
news-import

Accordo di cooperazione con “Istituto di ricerca sulla formazione-intervento” e con “Impresa insieme”

Martedì 19 agosto scorso è stato firmato a Fidenza un “Accordo di Coordinamento e Collaborazione” tra Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), “Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento” (Associazione no-profit) e “Impresa Insieme” S.r.l. per sviluppare un programma di formazione.

Fra i compiti di AEVF, conformemente agli obiettivi indicati dal Consiglio d’Europa, ci sono: promozione di azioni di ricerca scientifica e di studio del percorso; promozione del dialogo e lo scambio di buone prassi con gli altri Itinerari Culturali europei; animazione dei territori attraverso il coinvolgimento di giovani; creazione di una rete scientifica, a partire dalla rete universitaria Eunek, coordinata da Fiorella Dallari dell’Università di Bologna.

Impresa Insieme“, che ha sviluppato le metodologie O.T. Organizzazione Territoriale e F.I. Formazione-Intervento®, risulta partner particolarmente qualificato per azioni di formazione che utilizzano metodologie positivamente sperimentate. In Lazio è stato sviluppato  tra il 9 gennaio 2013 e il 5  febbraio 2014 un programma con metodologia F.I.® per formare la figura professionale di “Animatori della Via Francigena“. I giovani, terminato il percorso formativo, hanno costituito le prime tre Associazioni giovanili in provincia di Latina, che si sono messe in rete con altre tre, parallelamente costituite nelle altre province del Lazio. “Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento” opera in cooperazione con “Impresa Insieme” S.r.l. nel monitoraggio costante della qualità dell’uso della metodologia F.I. Formazione-Intervento® e per utilizzare l’esperienza maturata per arricchirla e diffonderne l’uso. Su tali presupposti si basa il primo “Master sugli Itinerari culturali europei” che si svolgerà a Foggia.

La collaborazione con AEVF prevede anche: programmi di formazione di figure professionali che facilitino l’integrazione tra organizzazioni operanti nella accoglienza ed assistenza a camminatori e pellegrini; azioni di impulso verso gli organi istituzionali per promuovere attività di formazione e di educazione; incentivazione e coordinamento flessibile di rete fra strutture che organizzano iniziative formative locali; realizzazione di pubblicazioni inerenti lo sviluppo e la promozione della Via Francigena.

Categorie
news-import

Richiesta crescente di ospitalità per pellegrini sulla Francigena

Come possiamo constatare quotidianamente la Francigena sta esplodendo – in senso positivo -, il numero di pellegrini e viandanti è in forte aumento e la visibilità dell’itinerario sta assumendo dimensioni internazionali. Effetto Cammino di Santiago da una parte, supporto (anche mediatico) di Papa Francesco e voglia di riscoprire un turismo lento dall’altra, stanno generando un effetto molto positivo sulla Francigena, verso cui sta fortemente crescendo anche l’interesse di riviste specializzate, guide, quotidiani, televisioni , radio nazionali e stranieri.


Accoglienza per pellegrini, ospitalità, segnaletica e manutenzione del percorso sono il punto di partenza per evitare che questo progetto europeo imploda, cosi come avvenne nell’immediato post Giubileo del 2000.
AEVF, in modo costruttivo e propositivo, invita gli enti locali sul percorso a farsi sempre più attivi affinchè la Francigena sia pienamente fruibile. 

“E’ fondamentale pertanto potenziare l ‘offerta di accoglienza, che già oggi in alcuni casi registra un overbooking. In alcune tappe non ci sono sufficienti posti letto per pellegrini, per coloro cioè che dormono in ostelli e strutture religiose e viaggiano con la credenziale.

Cercare soluzioni per aumentare la disponibilità ricettiva, soprattutto in periodo di bella stagione, attraverso l’utilizzo di strutture pubbliche (ex scuole, seminari, palestre), private o parrocchiali significa inserirsi in un circuito virtuoso che può innescare positivi effetti sul piano sociale, culturale, economico e turistico. Già oggi sul territorio l’elenco degli esempi positivi è nutrito, dal recupero delle case cantoniere alla realizzazione di ostelli comunali dati poi in gestione ad associazioni giovanili.

Altro tema molto importante e fondamentale per la fuibilità, come ben sappiamo, è rappresentanto dal percorso: dalla segnaletica, alla sicurezza alla manutenzione. Sono stati fatti grandi progressi e si vedono i risultati, con tanti pellegrini in transito. La scorsa primavera, con il prezioso aiuto di tante associazioni, è stata potenziata la segnaletica leggera lungo il percorso, dal Passo del Gran San Bernardo a Roma. Tuttavia è importante un costante monitoraggio del percorso affinchè non ci siano erba alta, ostacoli o situazioni pericolose per chi cammina”

La Francigena trova oggi già in moltissimi territori, enti locali e Regioni, un forte senso di appartenenza e grande supporto. Cosi come grande è la collaborazione di decine di associazioni che, non solo sul territorio italiano, sono particolarmente attive per promuovere la Via Francigena, per animarla e per costuire la “rete” di pellegrini che rappresentano la vera anima di questo itinerario europeo.
 

L’elenco aggiornato dell’ ospitalità per pellegrini

-
Categorie
news-import

Al via il Master sugli Itinerari Culturali a Foggia

A fine settembre inizia il Master sugli itinerari culturali presso il Dipartimento di Economia dell’ Università di Foggia organizzato da “Impresa Insieme” s.r.l. e promosso da Regione Puglia con il patrocinio ed il supporto scientifico dell’ Associazione Europea delle Vie Francigene


Il Consiglio d’Europa promuove gli Itinerari culturali che attraversano l’Europa e favoriscono l’integrazione tra i Paesi europei.  I cammini portano sviluppo culturale, sociale, turistico sostenibile grazie alla forte sinergia fra istituzioni, associazioni, operatori culturali, imprenditori.
Sulla Via Francigena e sui cammini europei è decisivo il coinvolgimento del tessuto economico locale per accoglienza, servizi a viandanti, camminatori, turisti, formazione.
Il Master parte dalla dimensione europea degli Itinerari calandoli nel contesto nazionale, regionale e locale.

Ampio spazio a visite in loco nei siti storici, lungo i cammini e nei contesti culturali di riferimento. Spazio anche ad incontri con esperti del settore, associazioni, amministratori locali. Infine, casi di studio, project work, progettazione integrata con applicazioni pratiche e programmazione 2014-2020 dei fondi europei. In totale sono previste 444 ore cosi suddivise: 120 tematiche, 120 ore metodologiche, 108 ore di project work e casi di studio, 96 ore di visite pratiche e laboratori.

AEVF ha sottoscritto in data 18 agosto 2014 un Accordo di collaborazione con “Impresa Insieme” s.r.l. e con “Istituto di Ricerca Formazione-Intervento” (Associazione no profit) finalizzato allo svolgimento di attività di formazione lungo gli itinerari e la Francigena, preservandone le finalità sancite dal Consiglio d’Europa.

Categorie
news-import

La #Francigena che verrà. Spunti. Riflessioni. Auspici

Alcune riflessioni, spunti, auspici sul futuro della Francigena. Ce ne parla Luigi Nacci, nelle vesti di scrittore e pellegrino, alla fine della sua esperienza di Cammino verso Roma.

Considerazioni legate alla esperienza di viaggio appena conclusa, ma anche legate alla grande passione per la Via Francigena e per le emozioni autentiche che questo itinerario europeo riesce a suscitare. Un luogo di incontro, di riflessione e di contatto straordinario con la natura. Un percorso di grande suggestione, che richiama indubbiamente la fase di rilancio che visse il cammino di Santiago, proprio vent’anni fa.

Alcune cose vanno ancora migliorate, in primis segnaletica ed accoglienza, oltre che alcuni servizi. Ma c’è un fermento grande, oggi, intorno alla Via Francigena, grazie all’impegno di centinaia, ormai migliaia, di persone che contribuiscono a migliorarla e renderla fruibile.

In conclusione, dice Nacci, consiglierei la Francigena? Assolutamente sì. Indistintamente: a chi ha già fatto Santiago e a chi vuole mettersi in pellegrinaggio per la prima volta. Ai primi mi sento di dire: non fate paragoni, il Cammino di Santiago è diverso, con lati positivi, alcuni dei quali elencati sopra, e altri negativi.

Una bella riflessione, costruttiva e piena di sentimenti positivi verso la Francigena.
Leggi l’articolo