Via Francigena

Categorie
news-import

Ryanair apre la “Bergamo-Santiago de Compostela”

Ryanair propone una tratta che farà di certo piacere a tutti i viaggiatori e pellegrini italiani. L’aerolinea irlandese ha piazzato un nuovo volo da Bergamo Orio al Serio diretto a Santiago De Compostela, unendo due delle città più cattoliche d’Europa.

Orio al Serio- Santiago de Compostela, sarà coperto a partire dal prossimo 27 marzo 2011, quindi nella stagione primaverile, quella più indicata se si vuole evitare il caldo estivo o le temperature rigidi in inverno.

I nuovi voli per Santiago sono già prenotabili e il collegamento avrà tripla scadenza settinanale, il lunedì, il mercoledì e il venerdì”. Le tariffe promozionali in occasione del lancio della nuova rotta partono da 7 euro per un biglietto di sola andata, tassa escluse.

Buon viaggio!

 

Categorie
news-import

Finalmente mappata l’accoglienza lungo la Via Francigena

Il Movimento Lento ha eseguito una mappatura completa delle strutture di accoglienza presenti lungo la Via Francigena in Italia. Grazie al lavoro di censimento svolto dall’Associazione Ad Limina Petri, che ha gentilmente messo a disposizione le informazioni raccolte, è stato possibile elaborare i dati relativi alle strutture (telefono, posti letto, tipo di struttura, ecc.) georeferenziandoli all’interno del nostro database. Questo lavoro rende ora possibile la visualizzazione sulla mappa degli ostelli e di tutte le altre strutture che ospitano i pellegrini in viaggio verso Roma. 

Accoglienza lungo la Via FrancigenaIl lavoro nasce da una criticità spesso evidenziata da viaggiatori e pellegrini che, al termine di una giornata di cammino, non riescono a localizzare facilmente le strutture di accoglienza, non sempre adiacenti all’itinerario della Via Francigena e a volte non segnalate con adeguate indicazioni stradali.

Adesso sarà possibile visualizzare sulla mappa la posizione esatta della struttura visualizzandola insieme alla traccia GPS dell’itinerario. Uno strumento in più a disposizione di viaggiatori e pellegrini che speriamo possa aiutarli nella pianificazione del proprio itinerario.

 

Via Francigena-Ad Limina Petri

<<VISUALIZZA LA MAPPA DELLA VIA FRANCIGENA>>

 

 

 

 

Categorie
news-import

La Via Francigena contromano

Dopo aver percorso la Via Francigena a piedi, e contromano nel 2010, Paolo De Guidi ha deciso di tornare nuovamente a Canterbury. Questa volta lo farà in Vespa…impegnandosi a non superare mai i 50 km/h!

Paolo ha da poco inaugurato il suo nuovo blog (www.dromorama.com) dedicato ai viaggi e alle microavventure su cui potremo seguire le tappe e i racconti del suo viaggio slow.

 

L’itinerario del suo viaggio

Via Francigena contromano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Visualizza il diario della sua “Via Francigena contromano” georeferenziato


Categorie
blog-import

Pellegrini si diventa (III)

….e fu così che il 31 luglio entrai a Roma con i compagni pellegrini dalla Via Trionfale, che di trionfale non ha più nulla. Era quasi l’una ed eravamo affamati. La strada da Campagnano Romano alla capitale aveva attraversato boschi e campi dorati ma la periferia assolata era stata un’esperienza frustrante. Ma la meta era talmente vicina….
Una pizza e una birra e poi ancora un po’ di strada, ma poca, ed eccoci in città.
Che soddisfazione.
Nel primo pomeriggio ci fu un incontro con il Ministro della Cultura e con la Commissaria Europea, cerimoniale  di cui avremmo anche fatto a meno, ma che sopportammo pazientemente per amore della Via Francigena.
Alberto e Federico, capi della tribù e della spedizione, si presentarono, ed erano magnifici, in giacca e cravatta.
Targhe, saluti, buoni propositi, sorrisi, scambi di doni, fotografie, progetti, salamelecchi.
Alle quattro, sudata ma felice, arrivai in San Pietro e ricevetti l’attestato di peregrina romea.
I pellegrini romei sono quelli diretti appunto a Roma. I palmieri sono quelli che vanno in Terra Santa e a Gerusalemme. I peregrini giacobei  sono quelli che si recano in Galizia a visitare il sepolcro di Santiago, come narra Dante Alighieri.
Davanti al Pantheon foto ricordo di tutto il gruppo che qui si separò temporaneamente.
Mi avviai in autobus verso il periferico ostello gestito dalla Suore Vietnamite dove avrei passato la notte. Un viaggio interminabile, prigioniera in un mezzo con le ruote e il motore !!!!
La cena di fine cammino, a cui si unirono anche amici, mogli e fidanzate arrivate nel frattempo dal Nord, fu un tripudio della cucina romana che mia madre, che da lì veniva, mi aveva fatto amare fin da bambina: carciofi alla Giudia, fritto misto, bucatini all’ amatriciana e spaghetti cacio e pepe, puntarelle con le acciughe, cicoria strascicata con aglio e peperoncino, abbacchio, saltimbocca e scottadito………
E vino bianco dei Colli, naturalmente.
Impossibile non cantare in coro, stonati, esausti e felici: Quanto sei bella Roma quand’è sera….
  Tornata a casa andai a cercare l’etimologia di pellegrino.
Scoprii che deriva dal latino peregrinus che, tratto dall’avverbio peregre (per: fuori + ager: agro, territorio, paese), assume il significato di “straniero”, “forestiero” (letteralmente “che proviene o viaggia al di fuori del paese”).
E così capii di essere una straniera anch’io.
In verità lo sospettavo.

Un giorno in libreria comprai “Camminare”  (Walking, 1862) di Henry David Thoreau, grande pensatore e viandante appassionato.
Ribelle e visionario, seguace delle teorie di Ralph Waldo Emerson, fondatore del movimento kantiano del Trascendentalismo, il giovane Thoreau si chiese un giorno come fare a mettere in pratica i precetti ambientalisti e pacifisti del suo maestro.
Nelle Rêveries du promeneur solitaire di Rousseau trovò la risposta che cercava.

“Non ho mai tanto pensato, tanto vissuto, non sono mai tanto esistito, stato tanto me stesso, quanto nei viaggi che ho compiuto da solo e a piedi.”

Così capi’ che la soluzione era una sola: camminare.
D’altra parte l’avevano detto anche i saggi dell’antichità che deambulare è il vero rimedio per i mali dell’anima.
Gli allievi di Aristotele si chiamavano peripatetici, dal greco peripatein (passeggiare), proprio per questo.
I sofisti invece si spostavano a piedi di città in città per insegnare la retorica.
E gli stoici discutevano di filosofia passeggiando sotto la Stoa, i portici di Atene.

Camminare sul serio, penetrare i boschi, attraversare i fiumi e i laghi, valicare le vallate, incontrando la natura incontaminata e selvaggia, questo decise di fare il giovane Thoreau.
Che scrive:

“Credo nella foresta e nel campo e nella notte in cui cresce il grano.”

Non avevo mai letto nulla di simile e ne rimasi incantata.
Scoprii, grazie a lui, il Grande Ovest, verso cui dirigeva il suo lento andare.
E riscoprii, sempre grazie a lui, un autore del XIV secolo che avevo studiato al liceo e completamente dimenticato, Geoffrey Chaucer e i suoi Racconti di Canterbury.
Centoventi storie narrate da un gruppo di pellegrini durante il loro pellegrinaggio dalla Locanda del Tabarro a Southwark alla Cattedrale di Canterbury, per visitare il santuario di San Tommaso Becket.

“E gli uomini ricercano pellegrinaggi,
e i pellegrini terre sconosciute.”
(G. Chaucer-The Canterbury Tales, Prologo)

E prima ancora, nel X secolo, il Vescovo Sigerico rientrò a Canterbury da Roma dove aveva ricevuto dalle mani del Papa il Pallio, il mantello bianco che rappresenta la pecora che il Cristo porta sulle spalle.
Tornò a piedi e tracciò, in 79 tappe, la Via Francigena.

Non avevo bisogno d’altro per decidere di incamminarmi di nuovo, appena possibile, anch’io verso occidente….

Categorie
news-import

Anno di record per la Via Francigena

Già passato il primo pellegrino, nel 2010 sono stati 210. Se il buongiorno si vede dal mattino, il nuovo anno si preannuncia da record: arrivato il 4 gennaio il primo pellegrino 2011 della via Francigena ospitato nella grangia benedettina ad Orio Litta. Il suo nome è Michele Bonelli ed è di Milano Porta Ticinese. «Volevo cominciare bene l’anno»: questa la spiegazione data al sindaco Pierluigi Cappelletti (pure presidente del “Comitato accoglienza pellegrini Via Francigena”). Di certo, Bonelli finora ha battuto tutti: lo scorso anno, il primo arrivo era stato quello del sagrestano Gerhard Bruchner di Monaco di Baviera, arrivato ad Orio il 14 gennaio, mentre nel 2009 fu la scrittrice Roberta Ferraris, coautrice di varie guida del Touring Club, ad arrivare nella Bassa “solo” il 22 gennaio. In attesa di sapere quanti pellegrini arriveranno quest’anno, Orio Litta si frega le mani: 210 in tutto i pellegrini ospitati in grangia nel 2010. Tanti gli incontri, molte le riflessioni lasciate dai pellegrini nel registro. Ecco il ricordo del francese Mathieu Gabarra, ospitato in grangia il 26 gennaio, diretto in Mongolia. «Gli stranieri sono stati molti, specie francesi e svizzeri», sottolinea Cappelletti. Il 21 maggio, ecco Henri Bretonniere, in cammino dalla Francia a Gerusalemme, quattro giorni dopo è la volta di una coppia australiana di Canberra, Helen e Graham, che si trovano in grangia con Mario Pozzolo di Lonate. «Da due anni è normale ospitare contemporaneamente pellegrini diversi, cosa mai accaduta prima», sottolinea Cappelletti. Tra le curiosità di quest’anno anche una di amarcord: la scrittrice Ferraris torna una seconda volta ad Orio e scrive sul registro, «Ero stata qui con temperature polari nel 2009 e oggi 7 luglio ci sono 30 gradi. Non ne azzecco una!». Solo a luglio i romei sono stati 29 (cinque di loro provenienti dalla Svezia), in agosto 37. Tra questi, ci sono anche Mariano e Daniele , arrivano da Canterbury e scrivono: «Posto magnifico, uno dei migliori che abbiamo mai visto, Santiago compreso». Ma tra i pellegrini ci sono americani, inglesi, spagnoli, olandesi e belgi. Il 30 settembre l’ospitalità per la prima volta è a due giovani luterani americani, Andrew e Sarah Wilson, ottobre è il mese dei francesi ma comincia con due scozzesi di Inverness. Tra i ricordi anche quello del 5 novembre, quando arriva il tedesco Patrick Steffan, spingendo una carriola con cui trasporta la sua roba. Scrive: «Some people talk, some people walk: I walk». L’ultimo pellegrino arriva il 28 dicembre, è Paolo Andrea Fantin da Vicenza , manager in libera uscita dallo stress con permesso di famiglia.

 

Fonte: FOMBIO.COM

Categorie
news-en-import

Via Francigena, a record year

Already passed the first pilgrim in 2010 were 210. Are you a good morning starts in the morning, The new year promises to be a record: the first arrived on January 4 2011 Pilgrim Via Francigena housed in the Benedictine grange in Orio Litta. Her name is Michele Bonelli and Milan Porta Ticinese. “I wanted a good start to the year”: this is the explanation given to the mayor Pierluigi Cappelletti (also president of the Committee welcome pilgrims ViaFrancigena).

Certainly, Bonelli has so far beaten all: last year, the first arrival was that of Gerhard Bruchner sexton of Monaco of Bavaria, arrived in Orio January 14, while in 2009 Roberta Ferraris was the writer, co-author of several guide of the Touring Club, arriving in Low “only” 22 January. Waiting to see how many pilgrims will arrive this year, Orio Litta rubs his hands all over 210 pilgrims staying in the grange in 2010. So many meetings, many reflections left by pilgrims in the register. Here is the memory of the French Mathieu Gabarra, located in grange January 26, bound for Mongolia. “Foreigners are many states, especially France and Switzerland, ‘says Cappelletti. On May 21, here Henri Bretonniere on their way from France to Jerusalem, four days later came the turn of a couple Australia in Canberra, and Helen Graham, who are in the grange of Lonate Pozzolo with Mario.
“For two years it is normal to accommodate the pilgrims at the same time different, which has never happened before,” Cappelletti stresses. Among the curiosities of this year, one of amarcord: writer Ferraris back a second time in Orio and writes the log, “I was here with temperature Polar in 2009 and today there are 30 degrees on July 7. I do not carry a. ” Only in July the Romei were 29 (five of them coming from Sweden) on August 37. Among these, there are also Mariano and Daniel, coming from Canterbury and write: “beautiful place, one of the best We have never seen, including Santiago. ” But among the pilgrims there are American, English, Spanish, Dutch and Belgians. On 30 September, the hospitality for the first time two young Lutherans Americans, Andrew and Sarah Wilson, October is the month of the French, but begins with two Scottish Inverness. Remember also that of between 5 November, when it comes to the German Patrick Steffan, pushing a wheelbarrow which carries his stuff. He writes: “Some people talk, Some People Walk: I walk. ” The last pilgrim arrives Dec. 28, is Paul Andrea Fantin from Vicenza, manager on leave from the stress with family leave.

This article has been translated with Google Translator

Categorie
news-import

La Via Francigena: da Badia Isola a Badia di Coneo

Il tratto dell via Francigena che attraversa la Valdelsa è uno dei più suggestivi di tutto il pellegrinaggio. Il percorso di domenica 16 gennaio si svolge per intero attraverso boschi, campi e antichi borghi e ha come estremi due delle più interessanti emergenze storico-architettoniche della zona.
Il borgo di Badia a Isola eretto nella forma attuale intorno all’anno 1000 costituiva la sedicesima tappa di Sigerico. Quasi intatta la struttura originaria con la Badia avvolta dalle case del borgo e la vista aperta su Monteriggioni e Pian del Lago.
Il percorso prosegue con Castel Petraio, che ancora oggi mantiene la struttura di castellare, con Strove, borgo che conserva tutta la sua atmosfera medioevale, con il poggio alla Fame, dove facendo un salto temporale troviamo un’importante necropoli etrusca i cui resti sono conservati nel museo di Colle Valdelsa fino ad arrivare a Gracciano. Da qui si prosegue seguendo il corso dell’Elsa Vecchia e camminando su un sentiero lastricato dagli antichi fossili tanto abbondanti nella zona. Si supera Fabbrica, Quartaia, San Donato e dopo essersi addentrati nel suo famoso bosco, arriviamo a Badia Coneo, un impianto medioevale ancora ben conservato nel quale si ritrovano molti riferimenti all’architettura lombarda così tipica delle costruzioni lungo la via Francigena.

Lunghezza: 18 Km circa
Ore di cammino: 5 circa
Dislivello: 200 mt circa
Impegno: medio (per lunghezza itinerario)

Quota di partecipazione: € 12,00 per persona (gruppo minimo 10 partecipanti)

Per prenotazioni e maggiori informazioni:
Guida Escursionistica: Claudia Papini claudia@ufficioguide.it 328 75 24 940