Via Francigena

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Il Taccuino sulla Francigena in Toscana

La Regione Toscana ha pubblicato un esaudiente volume, disponibile anche on-line in formato Pdf, che raccoglie informazioni sui musei e i beni culturali presenti lungo il percorso della Via Francigena.

Ciascun luogo (l’iniziativa rientra nel piu’ generale progetto ‘Amico Museo 2010′) accogliera’ i visitatori apponendo un timbro sul taccuino della Regione Toscana.

L’iniziativa e’ valida fino al 31 dicembre 2010: visitare almeno dieci di questi musei significa anche ricevere, a casa, un dono da uno dei bookshop museali come pegno alla promozione della conoscenza della via Francigena, prima garanzia della conservazione della sua identita’.

E dal 13 giugno al 12 settembre, Regione Toscana e associazione toscana delle vie Francigene (www.viafrancigenatoscana.eu) propongono ”Veglie Francigene”: calendario di iniziative (rievocazioni storiche, concerti, cene, spettacoli, eventi) per far rivivere antiche memorie e proporre un modo nuovo di viaggiare nel presente, sostenibili e rispettando ambiente, fede, cultura locale, popolazioni.

Fonte: comunicato stampa Regione Toscana

Scarica la pubblicazione nell’allegato qui sotto

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4° Festival della Via Francigena

Come ormai è tradizione gli Amici della  Via Francigena di Vercelli organizzeranno a fine Aprile il 4° Festival della Via Francigena.

Il tema generale per questa edizione del festival è: “Scegli il tuo CAMMINO…e risveglia i tuoi SENSI”.

Si vuole sottolineare il fatto che il camminare con lentezza ci dà modo di ascoltare i nostri sensi e di esaltare le diverse percezioni: permette di vedere in modo nuovo tutto quello che ci circonda, di odorare intensamente i profumi nell’aria, di gustare i frutti offerti dalla natura o dal lavoro dell’uomo, di sentire il silenzio interrotto da uno scricchiolio, di lasciarci toccare dalla pioggia che cade sul viso.

E’ un riappropriarsi della nostra dimensione più umana, è un mezzo che ci porta a tratti e, se pur per breve tempo, a  vivere  intensamente e con pienezza la vita.

Ecco il programma  completo dell’evento:

Giovedì 29 Aprile
Museo Borgogna: Progetto interculturale “Vediamoci in museo !”
a cura di Roberta Musso e Gioia Kidane
mattino: ore 9,00-11,30  1° gruppo di Scuole
pomeriggio: ore  14,30-17,00   2° gruppo di Scuole

Venerdì 30 Aprile
Museo Borgogna : Progetto interculturale “Vediamoci in museo!”
a cura di Roberta Musso e Gioia Kidane
Mattino: ore 9,00-11,30  3° gruppo di Scuole
Pomeriggio ore 15,00-17,30  1° gruppo Adulti su prenotazione

Foyer Salone Dugentesco
Ore 17,30-19,30 apertura della mostra fotografica
“ODO L’ORMA DEI PASSI SPIETATI”
E’ prevista la proiezione continua di immagini sulle Grandi Vie di Pellegrinaggio.

Teatro Barbieri
Ore 21,00 il Teatro della Nebbia presenta
“NON TUTTI I LADRI VENGONO PER NUOCERE”
L’incasso della serata sarà devoluto all’Associazione
IL VALORE DI UN SORRISO.

Sabato 1 Maggio
Foyer Salone Dugentesco
Mostra fotografica “ODO L’ORMA DEI PASSI SPIETATI”
Mattino ore 10,00-12,30
Pomeriggio ore 16,30-19,30
Sera ore 20,30-23,00

Museo Borgogna
A) “VEDIAMOCI IN MUSEO!”-  PER ADULTI
Laboratorio interculturale
a cura di Roberta Musso e Gioia Kidane
sabato 1 maggio: 1 gruppo dalle 14.30-17,00

 B) Un maestro dei movimenti – PER ADULTI
la multisensorialità pittorica di Giuseppe Cominetti
Percorso guidato alla mostra di Giuseppe Cominetti tra Divisionismo e Futurismo. Dipinti, disegni e arredi
a cura di Alessia Meglio sabato 1 maggio: 1 gruppo dalle 15.00 alle 16.30

Salone Dugentesco-Piazza Basilica S. Andrea
Ore 20,45  Il Gruppo teatrale Folet d’la Marga ti accolgono e ti introducono a…
“LA MAGIA DEGLI ELEMENTI: Arte & Alchimia”
con la dott.ssa Alessandra Ruffino
Al termine della conferenza il Gruppo Folet d’la Marga si esibirà nello spettacolo
“LA QUINTESSENZA”
sul piazzale dell’Abbazia di S. Andrea.

Domenica 2 Maggio
Foyer Salone Dugentesco
Mostra fotografica “ODO L’ORMA DEI PASSI SPIETATI”
Mattino ore 10,00-12,30
Pomeriggio ore 16,30-19,30

ASSAGGIANDO LA VIA FRANCIGENA
Giornata Nazionale del Cammino
Camminata di 10 chilometri da Vercelli a Palestro lungo l’argine del Sesia,
in collaborazione con L’UNIONE CIECHI di Vercelli.
Programma:
ore 9,00 ritrovo sulla piazza Cugnolio (caserma Garrone ) per iscrizioni.
Ore 9,30 partenza
Lungo il percorso, al confine fra regione Piemonte e regione Lombardia: Accoglienza da parte dei Gruppi Cammino per la Salute e Soms di Palestro
Ore  11,30-12,00 Aperitivo e inaugurazione nuovo ponte in legno sul cavo Crocettone in località Palestro.
Ore 13,00 arrivo a Palestro e pranzo al “Campetto” S.O.M.S.
Ore 15,30 visita guidata  dell’Ossario di Palestro.
Ore 16,30 merenda e conclusione della giornata.
Ritorno a cura dei partecipanti previsto in auto , in treno..o a piedi.
Per l’iscrizione occorre telefonare a Vercelli a Franco Conti cell.3408052277
oppure a Palestro a Fabrizio Bertotti cell.3341835360.

Scarica l’allegato Pdf qui sotto per leggere l’intero comunicato stampa.

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Il pellegrino, protagonista colto dei grandi itinerari, di A. Conte

Uno dei più illustri studiosi italiani in materia di pellegrinaggio illustra dodici regole fondamentali per riconoscere e valorizzare un itinerario storico e devozionale

Il prof. Caucci Von Saucken, direttore del Centro studi Compostellani di Perugia (www.confraternitadisanjacopo.it), durante un convegno sulla Via Carolingia che si è tenuto a Colle Umberto, vicino a Perugia, il 26 Settembre 2009, ha presentato un dodecalogo dei criteri che devono guidare gli studiosi nel riconoscimento e nella tracciatura di un itinerario di pellegrinaggio:

  1. Un itinerario di pellegrinaggio deve avere una meta, che ne condiziona l’itinerario e gli dà il significato;
  2. Deve avere una struttura ospitaliera di accoglienza, simile a quella che  anticamente faceva capo alle confraternite, agli ordini religiosi, agli ordini dei templari;
  3. devono essere presenti resti archeologici: strade, ponti, ospitali, tombe di pellegrini;
  4. lungo il percorso, ad esempio in affreschi o sulle facciate delle chiese, ci devono essere tracce dei simboli dei pellegrini, segni del loro passaggio: conchiglie, bordoni, segni di riconoscimento che si trovano lungo il cammino;
  5. non possono mancare i segni della devozione religiosa: chiese, cappelle dedicate ai protagonisti del pellegrinaggio come San Giacomo, San Cristoforo, San Rocco, San Martino, magari con cicli pittorici dedicati al pellegrinaggio;
  6. la toponomastica deve richiamare l’appartenenza dei villaggi a un itinerario: Spedalicchio, Ospitaletto, sono nomi che richiamano l’esistenza di strutture di ospitalità, ma anche i paesi che si chiamano come santi pellegrini possono essere un segnale;
  7. la tradizione popolare deve trasmettere leggende di santi e pellegrini;
  8. si devono trovare richiami al pellegrinaggio nella documentazione di archivio: contratti, locazioni, registri delle confraternite e dei monasteri e degli ospedali;
  9. la letteratura odeporica, ovvero i diari di viaggio dei pellegrini, sono fondamentali per conoscere i percorsi; questi possono riguardare sia i personaggi illustri sia il loro seguito (spesso le personalità più importanti viaggiavano con un seguito di decine di persone);
  10. devono essere analizzati i testi letterari (ad esempio chansons de geste, ecc.)
  11. un’altra fonte importante è la cartografia storica;
  12. può comunque essere utile qualunque altro tipo di documentazione: franchigie, transazioni commerciali, ecc.

“Per aprire l’itinerario”, sostiene il Prof. Caucci, “la metodologia deve essere rigorosa: prima di tutto va effettuata l’analisi storica di cui sopra; quindi si deve fare una ricognizione sul territorio, tracciare e descrivere l’itinerario; infine bisogna mandarci più pellegrini possibile, che affinano e aggiustano la strada, e creano nuove necessità.”

Il flusso di pellegrini è quindi determinante per la messa a punto dell’itinerario, secondo il Prof. Caucci che conclude spiegando il suo punto di vista in proposito: “Una volta tracciato un percorso bisogna capire se funziona, e lavorare al suo miglioramento, in un processo che può durare anni.

Il pellegrino è l’elemento centrale, un protagonista consapevole e informato che determina come deve essere il “prodotto”, una persona che sa scegliere e decidere, indipendentemente dalle scelte che sono state fatte da chi ha progettato il percorso”.

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La Giornata Nazionale dei Cammini Francigeni

Si avvicina la data del 2 Maggio 2010, in cui di terrà su tutto il territorio nazionale la seconda edizione della giornata dedicata ai Cammini Francigeni.

Gli eventi in programma sono più di 30. Sarà presente anche il Trentino, con il Cammino jacopeo in terra di Anaunia, ovvero in Valle di Non.

Le regioni con più iniziative per ora sono la Toscana, con numerosi eventi per lo più sulla Via Francigena tradizionale, e la Lombardia, dove la Rete delle Vie storiche si fa sempre più transalpina e sempre più interessante.

Il lungo asse della Via Regina si presenta infatti ormai articolato non solo nella Via Regina “classica ” (Como – Sorico) ma anche nei suoi due naturali prolungamenti della Via Spluga (Valchiavenna – Rezia) e del Cammino di san Pietro (verso MIlano).

La conferenza stampa di presentazione della giornata avverrà Martedì 20 Aprile p. v. alle ore 11.00 presso l’Audtorium del Consiglio regionale di Lombardia, Milano, Via Fabio Filzi 29.

Condurrà  Alessandro Cannavò, giornalista e pellegrino; sarà presente il presidente del Consiglio Regionale, arch. De Capitani; la Rete sarà rappresentata dal Segretari, prof. Pampanin, e da altri membri del suo Direttivo; vari gli interventi previsti, tra cui quello di Renata Crotti, Assessore al Turismo di Provincia di Pavia e membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e dei sindaci della Via Regina.

Fonte: Newsletter Rete dei Cammini

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La Via del Reno

L’Association Internationale Via Francigena, dedita al recupero e alla promozione degli itinerari storici, presenta la 1° parte della Via Francigena de NIKULAS von MUNKATHVERA, la via del Reno, percorsa nel 1154 dal monaco benedettino islandese.

Il religioso menziona nel suo diario, tra le altre, le città di Magonza, Straburgo, Basilea, Solothurn e a Vevey (sul lago Lemano) raccontando di avere incontrato Franchi, Fiamminghi, Inglesi, Tedeschi e Scandinavi diretti a Roma.

Nelle due pubblicazioni curate dall’associazione, Topofrancigena Dormifrancigena Basel-Vevey, sono elencati tutti gli alloggi (120 circa.) più economici con le distanze tra loro, presenti nel tratto da Pontalier al passo del Gran San Bernardo; e 16 carte geo-culturali in scala 1:50.000 per il tratto tra Basilea e Vevey (CH).

Per maggiori informazioni e per l’acquisto vai al sito AIVF